Io adoro quest’uomo anche se la mia lei adora me. La mia lei infatti mi considera più virile del King Kong con Jessica Lange. Ah ah.
Janet Maslin lo definì, a ragione, giustissimamente, insindacabilmente così: il più sottovalutato grande attore della sua generazione.
Ora, sempre a ragion veduta, oramai appurata, dunque anche sanamente impura e sessualmente nella mia lei “certificata” in maniera di forte goduria, non sono omosessuale e credo che Maria Sharapova sia a tutt’oggi la donna più bella della storia: http://www.geniuspop.com/blog/index.php/2020/07/come-bello-essere-the-punisher-e-joker-fuori-i-vecchi-i-figli-ballano-non-vi-lascero-come-elias-koteas-de-la-sottile-linea-rossa/
Le sue gambe sono muscolosamente, infatti, affusolate, tonicamente allineate a una simmetrica perfezione di atletiche rotondità asciugate in un corpo mozzafiato più esaltante di un suo colpo vincente che annichilì qualsiasi racchia sua sfidante grazie alla movenza basculante del suo bacino assai piccante associato a braccia possenti, autoreggenti, no, impugnanti una racchetta sfiancante.
Sì, qui faccio il Ballard della situazione. E allora?
Detto ciò, depositato agli atti “notarili” il mio amore per la mia lei con tanto di clausola secondo cui la Sharapova rimarrà la mia f… a “virtuale” par excellence, spostiamo ora la nostra eccitazione, no, attenzione su un tocco d’uomo intramontabile.
Sì, in Una calibro 20 per la specialista, sì, un po’ “tonto” lo è. E non fa una bella fine. Spompato dalla stanchezza sopravvenutagli dinanzi a una realtà indubbiamente tremenda e maialesca.
Lui, rinato come il sottoscritto in Starman. Capolavoro sottostimato di Carpenter che commuove più dell’amore purissimo e incondizionato fra Robin Williams ed Amanda Plummer ne La leggenda del re pescatore.
Ma che classe quest’uomo con la sordina. Che recitazione d’alto pregio attoriale nel finale del bellissimo Hell or High Water.
Un attore, come si suol dire, che vale il prezzo del biglietto.
Di mio, dirimpetto alla Sharapova, comunque mi svaccherei come Il grande Lebowski di fronte a Julianne Moore. Senza vergogne, no, vergogna alcuna. Con sfacciataggine (in)sicura.
Sono difatti un uomo senza paura, vero Fearless che colse il suo attimo fuggente da Cinema romantico di Peter Weir, ah, estasiante, pubblicando i suoi primi libri con Albatros(s) di Ridley Scott?
Sì, malgrado fossi già mezzo sciancato, affaticato, quasi del tutto distrutto come Il grinta, ritornai in sella e incontrai la mia lei che mi cavalcò come Rachel Ward di Due vite in gioco. Film che contiene una canzone stupenda di Phil Collins e soprattutto una scena cul(t) quasi più figa della Sharapova.
Comunque, l’appena menzionatovi film di Taylor Hackford non è un granché.
Mentre io e Jeff siamo più grandi di Al Pacino de L’avvocato del diavolo.
Sì, altro che L’ultimo spettacolo. Allora, se Peter Bogdanovich stette assieme a Cybill Shepherd, la biondona super bona di Taxi Driver, credo che tua sorella attualmente se la faccia con John Turturro, per l’appunto, di The Big Lebowski. Jesus di che? Ah ah. Quintana? Ma questo è un pervertito da San Quintino.
Mentre io sono Tucker, un uomo che credette e ancora crede nel suo sogno. Infatti, molti anni fa m’addormentai, psicologicamente parlando, risvegliandomi soltanto quando mi apparve la madonna, cioè Michelle Pfeiffer de I favolosi Baker.
Sì, con la mia lei divento Crazy Heart. E lei mi ha reso più dolce e sensuale di Colin Farrell.
Sì, vissi dentro un incubo da Arlington Road. Oh, a me piaceva Mark Pellington. Diresse pure dei videoclip per Springsteen.
Perché mai, se sono Falotico, i miei odiatori mi diedero invece la patente di uomo falena come in The Mothman Prophecies?
Voci nell’ombra? Ma di che? Mi asfissiarono, più che altro, nel mutismo. Da cui Il silenzio degli innocenti. Per ritrovare la mia farfallina, dovetti penetrare… in casa di Buffalo Bill e fargli il culo.
Incredibile. Comunque, l’italiano medio è fermo alle farfalline della BELENA.
Diciamo che vive solo di fantasie live action di totale computer graphics dei suoi neuroni fottutisi nell’adorare soltanto Jessica Rabbit. E ho detto tutto.
Veri conigli! Guardate Tron!
Sì, in Hell or High Water Jeff Bridges recita da dio, soltanto accavallando la gamba.
Come me. Un uomo che, anche quando non fa nulla da mattina a sera, emana un carisma puro, pure da Kevin Spacey di K-Pax.
Se non vi sta bene, non avete capito niente di me e della vita. Per non dire… anche di qualcos’altro.
Vi siete offesi? Ma tanto lo foste dalla nascita. Eh sì, miei storpi, la verità è questa. Fatevi benedire e andate a Lourdes.
Il mondo capovolto! Tideland? Il film più brutto di Terry Gilliam. Comunque, sempre meglio, ripeto, di tua sorella che sta con Turturro.
A questa non basta neppure Lourdes. Puoi depurarla con qualsiasi acqua benedetta ma preferirà sempre i luridi.
Di mio, sono solamente un maledetto.
Che vogliamo fare?
Dovrei tornare a catechismo?
Invece, ordinerò un altro White Russian. Con tanto di cubetti di ghiaccio… Per un grandioso Brivido caldo.
– C’è Mickey Rourke di Orchidea selvaggia in questo film? – mi domanda un demente.
E io: – Scusa, se Rourke è in Orchidea selvaggia, come può stare in Brivido caldo?
– Scusa, Stefano. Ne I cancelli del cielo, ci sono sia Bridges che Rourke in un cammeo. Dunque, non era la mia una domanda idiota.
– Sì, ma a William Hurt tu non piaci.
– Stefano, hai mai visto Il bacio della dogna ragno?
– Certo. Allora, vuoi che ti combini per lo zio Fester, no, per le feste de La famiglia Addams?
Insomma, sono un cinefilo. Non fatemi incazzare, sennò potrei anche diventare poco cinofilo. Sì, miei cani, il lupo ulula e la mia lei sempre più m’allupa. Da cui la bionda che si fa col luppolo! Ah ah.
di Stefano Falotico
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