Vi affiggo uno screenshot tratto dalla bacheca di un mio amico su Facebook.
Credo che si possano ampiamente condividere queste parole. Sì, non vorrei che, con la scusa del Coronavirus, si stia spostando l’attenzione pubblica su qualcosa d’irrisorio.
Mi paiono, infatti, esagerati i provvedimenti intrapresi dal governo. Piuttosto, a dire la verità, demenziali.
Detto ciò…
Sì, devo dare ragione a Federico Frusciante in merito all’edonismo andante di questa società finita totalmente a puttane.
Lui però sostiene che Mission con De Niro e Jeremy Irons sia un troiaio. Mah, ne dubito.
È un film profondamente spirituale incentrato sulla conversione di un uomo, Mendoza, cacciatore di schiavi, che ammazza suo fratello per gelosia. Ma si redimerà, perdonandosi grazie al padre gesuita interpretato magnificamente da Irons. Ah, che fatica di Sisifo!
Il film eccede spesso nella retorica e la colonna sonora di Ennio Morricone, per quanto meravigliosa, diventa un po’ pomposa.
Detto ciò, la Palma d’oro ci sta tutta e non voglio sentire ragioni.
Anche perché un film così ce la sogniamo, oggi come oggi. Qui si respira epica prodigiosamente illuminata da Chris Menges.
Invece, qui la società sta collassando.
Non sono un moralista come Stanley Kubrick ma il troppo stroppia, rende storpi.
Qui spopolano profili d’insospettabili ragazze, effettivamente studentesse universitarie, che ti contattano privatamente. Al che, inizialmente s’instaurano conversazioni piacevoli, spesso anche altamente culturali.
Ma, all’improvviso, ti mandano il link del loro “club privato”.
Sì, ti sparano… il link del loro sito personale. Oramai tutti e tutte hanno il proprio sito. Non è un grosso problema. Il problema sorge quando ti dicono:
– Lo vedi questo bottone? Spingici sopra. Al che, ti si aprirà la finestra con la mia mail PayPal. Dai, poll’, Mandami 5o Euro e potrai vedermi nuda.
Roba da matti. E io dovrei versare 50 Euro per vedere dieci foto di nudo di una pinco pallina? Peraltro, se proprio voglio lasciarmi andare, guardo un porno.
Eppure, maschi frustratissimi, dopo giornate di durissimo lavoro in cui non hanno fatto un cazzo, sfogliando il giornale con tanto di gamba accavallata, leggendo di uomini in mutande che prendono a calci una palla, dopo aver messo i loro bambini a scuola, ecco che si collegano al sito “mostruosamente proibito” e sputtanano tutto il loro stipendio.
Regalando cifre pazzesche a queste mentecatte per vedere due culi. Rallegrando, a notte inoltrata, misteriosa e libera da sguardi indiscreti, le loro esistenze quotidianamente mortificanti.
Intervengo io:
– Lei spende queste cifre per vedere e svelare tali Patreon del cazzo? Non potrebbe scaricarsi un porno? Impazzano i siti pure gratuiti.
– Sì, ma i porno che circolano, ah, sono pieni di attrici famose. Io invece sono perverso, desidero vedere quella… sì, mi fa sesso sapere che, dietro quel viso angelico da brava ragazza, si nasconde una maiala.
Continuiamo così, complimenti.
Di mio, posso affermare con estremo orgoglio e senza vergogna, che nella copertina del mio nuovo libro campeggerà nuovamente una modella molto fascinosa.
Con la quale concordammo la liberatoria affinché mi concedesse l’immagine che presto risalterà nella mia cover. Lei posò per me, immortalata da una sua amica fotografia assolutamente professionale.
Dunque, il pagamento che le versai, peraltro nient’affatto esoso, fu lecitamente stabilito a fini artistici.
Lei lesse dapprima il mio libro e, molto soddisfatta, in maniera consenziente mi concesse l’immagine a uso non commerciale. Bensì da utilizzare solo a scopo promozionale della mia opera. Legata… ai miei diritti d’autore.
Da non diffondere, in altri modi, da nessuna parte.
Se poi invece, una volta che il libro sarà disponibile, salverete la sua immagine e la diffonderete altrove, dovrete pagare la penale.
Ve la vedete voi, eh? Insomma, la mia prosa è fantastica, lei è una donna super attraente ma, se vi azzarderete a rubare e ritagliare la sua immagine per spargerla in maniera prosaica sul web, saranno cazzi vostri amari. E poi, quando vi arriverà a casa la lettera di risarcimento per aver trafugato tale materiale intoccabile, sopra il WC non credo che continuerete a farvi delle seghe.
Anziché sciogliervi, pagando studentesse coi link “s(l)egabili”, d’attivare dietro remunerativa attivazione, evacuerete sciolte. Dette anche diarree dovute al cosiddetto farvela sotto… poiché non avrete i soldi per pagarla. Anche perché i pochi soldi rimastivi, eh sì, li sputtanaste per pagare donne (in)visibili che non vi diedero niente se non mezz’ora di menate…
Vero? Siete veramente penosi. Poi, abbiamo anche quelli di contraltare. Come si suol dire. Gente che guadagna cifre pazzesche dapprima comprando followers e poi, non solo ricoprono le spese, bensì di guadagni superiori, mille volte, eh già, superano il debito. Puro capitalismo, cazzo. Un po’ impuro, comunque.
Ah, ora capisco. Quella ragazza, sopra menzionativi, no, non è una puttana sotto mentite spoglie. Insomma, se la paghi, si mostra tutta spogliata… È una laureanda, scordavo, in Economia e Commercio.
Sa come vendere la sua merce, ah ah. Sì, abbiamo toccato il fondo. Siete quasi tutti toccati… Dovete redimervi e curarvi prima che il virus delle vostre porcate e idiozie corroda definitivamente ogni vostra residua difesa immunitaria.
Acclarato ciò. Frusciante ha ragione su molti film ma di Mission non capì un cazzo. Masterpiece!
Ora, non per essere passatisti. Il Cinema di una volta era davvero più bello, più figo. E non voglio sentire ragioni.
di Stefano Falotico