Ah ah.
Sì, Pacino e De Niro, assieme a Jack Nicholson, Dustin Hoffman e forse Robert Redford, sono considerati gli attori più iconici dei seventies.
Gli unici due della loro generazione, fra l’altro, a non aver mai girato un western.
Per tempo infinito, vissero d’una profonda rivalità.
Tant’è che, quando si parla di loro due, al cinefilo sorge spontanea la domanda: chi è il migliore?
Mi ricordo che, tanti anni fa, nella landa desolata di Matera, durante un’estate della mia adolescenza mai carnalmente vissuta, ah ah, bensì sognante la metafisica di Hollywood, alloggiando nel paese natio dei miei genitori, in Basilicata, durante un pomeriggio assolato, mi recai al più grosso videonoleggio, per l’appunto, del capoluogo lucano.
Un’intera parete era tappezzata delle VHS dei film con De Niro e Pacino. Sì, tutto ciò avvenne prima dell’avvento dei dvd, dei Blu-ray e soprattutto dello streaming.
Anzi, per l’esattezza, su una mensola erano collocati i maggiori film con De Niro e, in quella adiacente, quelli più importanti con Pacino.
Al che, entrò un altro cliente-avventore e noleggiò un film con De Niro. Perdonatemi, non mi ricordo quale affittò ma invece precisamente rimembro cosa poi successe assurdamente:
Il cliente afferrò la VHS e la consegnò al gestore:
– Ah, stasera, gusterò Prima di mezzanotte col più grande attore del mondo.
– E chi sarebbe il più grande attore del mondo?
– Be’, c’è bisogno di chiederlo? Ovviamente, Bob De Niro.
– Lei ne sarebbe così sicuro? Sa che Prima di mezzanotte è di Martin Brest, regista peraltro di Scent of a Woman?
– Ah sì? Grazie per la preziosa informazione. No, non sapevo che fosse dello stesso regista. Quindi?
– Quindi, lei sa che Pacino vinse il suo primo e unico Oscar quando De Niro, più di dieci anni prima, ne aveva collezionati già due?
– No, non lo sapevo. E con questo?
– Ecco, secondo me è un’ingiustizia assoluta. Poiché è Pacino il più grande attore del mondo!
– Suvvia, non scherziamo. De Niro non si tocca. Lui è l’eterno Al Capone, inoltre, de Gli intoccabili.
– Sì, di Brian De Palma. De Niro, dopo alcune particine abbastanza irrilevanti, divenne amico proprio di De Palma. Ma Pacino fu più grande di De Niro per De Palma. Vorrebbe venirmi, forse, a dire che le sue interpretazioni in Scarface e Carlito’s Way sono paragonabili, tralasciando The Untouchables, a quelle, sì, ottime di De Niro in Ciao America e in Hi, Mom?
Così come, vorrebbe forse obiettare sul fatto inequivocabile che Pacino fu un Mefistofele, ne L’avvocato del diavolo, decisamente una spanna sopra il De Niro/Lucifero, anzi, Louis Cyphre di Angel Heart?
E sa che le sputo ora in faccia? Pacino, in Heat, non vede proprio De Niro. Prendiamo la celeberrima scena del diner.
De Niro si limita a motteggiare qualche frase a capo chino, parlando quasi a monosillabi. Invece, l’incubo raccontato da Pacino è più lungo, più dettagliato, magnificamente recitato.
E sa che le aggiungo, pure? Pacino è sempre stato più figo di De Niro.
– Ma per l’amor di dio! Lei sta bestemmiando! Ora, visto che preferisce Pacino, parafraserò come Frank Slade del profumo di donna… entrerei col lanciafiamme in questo videonoleggio!
Robe da matti. Affermare che Pacino sia più talentuoso di De Niro, oddio, è una blasfemia!
Si vergogni! Vada a confessarsi, per la Madonna di Cristo in croce!
– Invece, io ritengo e ribadisco, impunemente, che sia Pacino il più grande. Che mi rappresentò, per esempio, quell’Oscar come miglior attore non protagonista a De Niro per Il padrino – Parte II?
E l’Oscar come protagonista a Pacino dove lo mettiamo? Fra l’altro, perché premiare come protagonista Marlon Brando per il capostipite, Il padrino, e candidare soltanto come non protagonista il mio Pacino?
Fu lui il protagonista! Questo è nonnismo, cazzo!
Sì, è ingiusto. Così come fu abominevole non dare l’Oscar a Pacino per …e giustizia per tutti!
Pacino, viva Pacino! Abbasso De Niro!
– Guardi, a questo punto, non noleggio più niente da lei.
– Sì, lei è un ammiratore sfegatato di De Niro. Scommetto che le piace persino The Fan. Le vorrei chiedere anche questo. Qual è la sua squadra di Calcio del cuore?
– La Juventus.
– Ecco, lo sapevo. Lei dovrebbe tifare per l’Inter. Lei non capisce un cazzo. Non sa niente di Cinema e di Calcio.
Anzi, ora faccio la sparata alla Al Pacino!
Sua moglie è come la consorte di Nanni Moretti in Aprile.
Al Pacino, in Heat, è sempre più bello.
– E sempre più basso!
– Ti sei scopato (a) mia moglie?
– Sì, amo De Niro di Toro scatenato!
– Lei è un cornuto!
Sì, stanno accadendo episodi strani nella mia vita. Durante il periodo delle scuole medie, nel mio quartiere spadroneggiava la ragazza dei nostri sogni. Quella inarrivabile, la fantasia erotica idealizzata dai nostri patetici desideri puberali, pre-adolescenziali del cazzo.
Tutti i maschi, appena la vedevano in autobus, impazzivano.
Da poche ore, costei mi ha chiesto l’amicizia su Facebook.
– Sei davvero tu? Come mai mi hai chiesto l’amicizia? Da giovani, parlavamo tutti di te ma tu manco mi conoscevi. Anzi, neppure adesso mi conosci.
– Sì, ma ho appena visto che abbiamo un’amicizia in comune. Guardando le tue foto, devo ammettere che mi piacerebbe esserti amica…
Sapete la verità?
Vedendola invece io, in foto, devo esservi sincero.
Non è così figa come si diceva. Chissà che minchia vedemmo di bello in questa qua.
Non è un granché, a darglielo tutto, no, a dirla tutta.
Io sono molto più bello di lei, se vogliamo essere onesti.
Anzi, sapete che vi dico?
Sono pure più bravo di De Niro e Pacino.
Purtroppo, è così.
Insomma, questa mia vita è stata, come dice Pacino in Heat, un disastro assoluto.
Così come Pacino di Sfida senza regole, idolatrai De Niro, prendendolo a modello.
Mi dimenticai però di questa qui del quartiere eppur mi feci dei grandissimi film in ogni posizione sul divano.
Poco altro, realisticamente scopando, no, parlando.
Dunque, come Pacino di Righteous Kill, sono veramente stufo di farmelo e riceverlo nello stesso posto da gente che spaccia e chissà per cosa o chi si spacci, da gente che millanta, ruba ma indossa la maschera dell’integerrima dignità falsa, da gente che delinque ma viene premiata, da gente che non sa usare non solo la Lingua italiana ma nemmeno quella che sta in bocca. Questa è tutta gente che fotté la ragazza più amata, per l’appunto, del quartiere. Sì, lei andò con tutti, tranne che con me. Anche perché la colpa fu mia. Me l’avrebbe offerta volentieri ma io scomparii dal mondo. Adesso è troppo tardi. Lei è diventata una zoccola ignorantissima, non sa neppure chi siano De Niro e Pacino. Scambia Pacino per Dustin Hoffman e Dustin Hoffman per Jack Nicholson. Da me, questa qui, lo prenderà solo nel culo. Ah ah.
Sì, vado matto per i b movie. Questi film sporchi, dimenticati, detestati, stroncati, dalla Critica alta inculati, snobbati, fottuti. Io sono il Critico per eccellenza. Impietoso con me stesso. Sì, la mia vita poteva essere un capolavoro ma la recensii malissimo. Devo rivederla…
Quindi, Sfida senza regole è un masterpiece. Così sia scritto, così come quella del quartiere sia (s)fatta e salutatemi sorrata! Comunque sia. Questo 2019 sarà ricordato anche per il grande ritorno di De Niro e Pacino dopo tanti film mediocri. Joker, The Irishman, C’era una volta a… Hollywood.
Per quanto riguarda la ragazza di FB, no, non è così bella come la ricordavo. Ma è sempre bella. Io invece sono meno pazzo di quello che potevo sembrare. Infatti, lo sono di più. Ah ah. Anche se a questa stronzata del pazzo non crede più nessuno, tantomeno io.
Quando mi curo, sono anche un bel ragazzo. Va ammesso, soprattutto a questa va messo, cazzo. Ah ah.
Sì, lei fu solo una leggenda metropolitana. De Niro, Pacino e il sottoscritto siamo leggende viventi.
di Stefano Falotico
Tags: Al Pacino, Gli intoccabili, Heat, Il padrino - Parte II, leggende metropolitane, leggende viventi, miti, Righteous Kill, Robert De Niro, Scarface, Sfida senza regole, The Irishman