Scusate, chiamate un’ambulanza quanto prima: JULIETTE LEWIS alla première di THE IRISHMAN mi ha reso TORO SCATENATO e Max Cady di CAPE FEAR, oddio!

25 Oct

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Sì, se una persona di questo mondo è dotata di testosterone e non è omosessuale, dinanzi a Juliette Lewis non può rimanere impassibile. È impossibile!

Può fingere di essere un moralista come Nick Nolte di Cape Fear e urlarle di essere una svergognata.

Invero, se n’allupa poiché Juliette, soprattutto con questo vestito rosso incandescente e cremisi, avidamente voglioso di qualcosa di cremoso e intonato, atomicamente, anatomicamente bilanciato in simmetrici canoni ellenici ragguardevoli su spacco vertiginoso e tacchi altissimi più che ammirabili, scatena irrimediabilmente gli istinti maschili più arrapati e meno moralmente mirabili.

Ma, se siete ipocriti e asserite che non tradireste mai vostra moglie con Juliette, vi prescrivo subito un TSO. Perché c’è qualcosa che non va nel vostro cervello e specialmente in qualcosa che fa rima con quello…  All’interno della struttura psichiatrica, incontrerete una dottoressa che, prima d’appurare la vostra discutibile purezza, sottoponendovi a colloqui estenuanti per risalire alle origini della vostra santità assai controversa ma in particolar modo oserei dire affetta da scarsissima mentale sanità e consequenzialmente malata, distorta, ormonale fallacità del vostro organo poco fallico, v’imboccherà non di fellatio bensì di psicofarmaci pesanti. Al fine di stimolare una libido andata a puttane… sì, manco se vi pagassero una prostituta fra le più belle del pianeta, sentireste qualcosa.

Oramai siete all’asciutto, alla frutta.

Di solito, succede il contrario. Quando si assumono neurolettici, la libidine va a farsi fottere. I farmaci infatti provocano gravi alterazioni del metabolismo e fortissimi disturbi della sessualità.

In termini poco poetici e poco medici, diciamo che non vi tira o comunque fa fatica a tirare anche se, dinanzi a voi, vi fossero in camera da letto in piena notte dieci Juliette Lewis ignude.

Cazzo!

La medicina ufficiale vi dirà che state benissimo poiché la vostra carentissima, giusta aggressività mascolina s’è appianata e appiattita in quello che vuole la società. Cioè degli uomini che si fanno il culo da mattina a sera, aspettando Natale per scartare i regali coi figli e poi, dopo aver dato il bacio della buonanotte alla moglie, ai parenti e agli amici, sgattaiolano per le strade come Babbo Natale dei film porno. O forse come Billy Bob Thornton di Bad Santa.

Sì, vi conosco, sapete? Vi mascherate dietro il buonismo chiesastico più puritano, pontificate da mattina a sera sul mondo e sulla realtà sociale, avete comprato tutti i libri di Vittorini Andreoli, spacciandovi per moderni Pasolini di oggi.

Ma in verità vi dico che siete soltanto Carlo Verdone di Un sacco bello nella parte del cinquantenne rimbambito che vuole castrare la giovinezza del Carlo libero e selvaggio, gridandogli che deve darsi da fare. Con tanto di calcolatrice in mano. Forse anche coi calcoli renali.

Per terrorizzare il povero ragazzo a botte di paternalistiche pedagogie dannosissime e orrendamente demagogiche. Sì, poiché se il pivello non avrà i soldi per pagare le bollette, finirà bollito e mal funzionerà, depresso come sarà, il suo pisello. Ma sì, ogni rabbia giovane sbollisca con una di nome Giulietta e con una di nome Diletta con o senza ombretto e senza profilattico con un protettivo “ombrello”.

E dire, cristo santo, che la dottoressa davanti a voi nel manicomio indossò pure i collant ma voi continuaste a fare come Joker. E, anziché scoparvela sulla scrivania, combinaste un casino della madonna.

Al che chiamarono gli infermieri. V’inseguirono per tutto il corridoio, vi legarono con la camicia di forza.

E poi, una volta che vi sedarono come cavalli, con punture inchiappettandovi, andarono a farsi un’orgia con la psichiatra. Analista in tal caso anale.

Un’altra scema si fa chiamare Cenerentola e una cretina invece Biancaneve.

Come lavoro, quest’ultima fa l’insegnante di sostegno dei bambini ritardati e scrive manuali sull’apprendimento educazionale da lei ritenuto corretto.

Quindi, incassato che ha lo stipendio, si fa caricare in macchina da Joe Pesci di The Irishman.

Perché Russ Bufalino è vecchio, bruttino, rachitico e viscido ma ha più soldi di quelli che ebbe Gianni Agnelli. Eh, cari agnellini, la vita è questa. That’s Life.

Finiamo così.

Un ragazzino timido viene preso di mira da un trentenne già pasciuto. Che lo bullizza in continuazione:

Al che il ragazzino distrutto riferisce a suo padre lo scabroso accaduto. Il padre chiama al telefono Frank Sheeran:

I Heard You Paint Houses.

Yes, I do, sir.

di Stefano Falotico


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