Ebbene, ci sono uomini e donne che, nel corso del tempo, subiscono positivamente dei cambiamenti straordinari.
Basti pensare a me. Da piccolo fui molto carino, poi trasmutai in Calimero. Diciamo che un certo fascino di natura amletica, cioè scisso fra il piacevole, l’amabile e il non vivente odioso, sempre lo possedetti. Sebbene tardò a svolazzare e a evolvere a cigno nero.
Anzi, io sono celeberrimo per aver incarnato la parola arcigno. Sì, un ragazzo cupo, ottenebrato dalla scarsa autostima che s’eclissò nelle notti fosche ove, denutrito di emozioni vere, perse il senno ma soprattutto molti seni.
Ah, i seni delle donne poco li amai e ancora poco li amo. Delle donne preferisco le gambe, l’intarsio aggraziato delle simmetrie geometriche, forse solamente stimolanti la mia eccitazione chilometrica, ah ah, delle donne prediligo le natiche perfettamente rassodate.
Sì, una donna per piacermi non importa che sia di seno abbondante. La prima cosa che capta la mia attenzione sono i suoi occhi. In verità vi dico che lo sguardo si posa innanzitutto su qualcosa di posteriore su cui poggiarlo in maniera rosea, focosa, probabilmente durante una notte terribilmente afosa e abbrustolente. Mi auguro anche che possa essere durevole e penetrante. Cioè calorosa!
Vado matto per le caviglie femminili, ancor di più se soavemente tatuate per far sì che io possa subito graficamente graffiarle in baci feticistici nel gustoso odorarle. Versandovi il mio inchiostro macchiante anche se densamente bianco e molto colante una volta che alla mia bella sfilerò i collant, infilandoglielo nel buco della ciambella. Semmai prima offrendole una caramella per poi zuccherarci in orgasmi di cannamele.
Ecco, ci sono donne bruttine che hanno avuto una metamorfosi pazzesca.
Da racchie piuttosto insignificanti, in pochi, impalpabili istanti impressionanti d’un batter di ciglia travolgente, sono diventate delle fighe immani. Devastanti.
Pensiamo a Emma Watson. A differenza di Emily Watson, bruttina era e ora ancor di più, Emma è adesso, va (am)messo, un’ottima passerina.
Ma la donna che m’ha più sconvolto è Elizabeth Olsen.
Nel 2012, assieme a Bob De Niro e Cillian Murphy, interpretò Red Lights. La sua presenza non avvertii, non toccai con mano, ah ah, anzi pensai… ma che ragazzina stupidina e insulsa.
Ho cambiato idea. Ma che le è successo?
Non si può davvero vedere da quanto è bella.
Datemi un calmante!
Sì, finalmente ho trovato, dopo lunghissimo penare, ah ah, la mia attrice e donna ideale.
Dolcissima, con delle cosce liscissime, con un viso angelico eppur diabolicamente intenso da cerbiatta ammiccante, stimolante.
Insomma, Elizabeth è stupenda. Se dite di no, vi consiglio una visita dall’oculista e anche dall’analista.
Dai, scopate come conigli. Non auto-inculatevi, raccontando balle. Dicendo che Elizabeth non è il vostro tipo. Infatti è una topona.
Sì, andate dall’analista che, in modo anale, possa amarvi in quanto siete palesemente, inconfutabilmente omosessuali incurabili e inculabili.
Non sono omofobo, rispetto i vostri gusti sessuali.
Ed Elizabeth sa che anche se foste eterosessuali, eh già, a voi non la darà.
Quindi, non cagate il cazzo.
di Stefano Falotico
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