Voi sapete, vero, che Lou Ferrigno… oltre all’Incredibile Huk girò pure il film Hercules di Luigi Cozzi?
Ah, ma allora siete di coccio!
Ora, esterofili da quattro soldi che affermate di vedere i film in lingua originale per darvi un tono da americani con la villa a Hollywood quando, invero, non conoscerete mai nemmeno la lingua di Scarlett Johansson in Her, e ho detto tutto, qual è il plurale di culo in latino coniugato all’inglese?
È secondo voi cules?
Ecco, qui ci vorrebbe Vittorio Sgarbi alla massima potenza che vi griderà: andate a dar via il culo!
Sì, sono un uomo satirico. Cioè un uomo che sdrammatizza le quotidiane sfighe personali con l’aplomb di uno che, (in)visibilmente, è palese che abbia la faccia di chi l’ha preso, appunto, in quel posto ma al contempo, grazie al fascino esoterico, non so se però ero(t)ico, dei suoi occhi magnetici e della sua risata furbetta, sa scherzare su sé stesso. In quanto è terribilmente autoironico. Insomma, un Falotico.
Mentre molti di voi sono solamente dei satiri che fanno della satira sulle vite altrui poiché, se foste onesti col vostro specchio, dovreste sinceramente solo essere assaliti dall’ira. Ah ah.
Il satiro era una figura mitologica della cultura greco-romana, orecchiuta, non so se ricchione o con la puzza sotto al naso, che viveva fra i boschi e le montagne. Aveva la coda, non so se un codino come quello di Roberto Baggio dei tempi d’oro, non so se pure il suo orecchino, non so se fosse un lupetto o un volpino ma si distingueva dal gregge di pecoroni, cioè voi, assatanati che pensate sempre alle pecorine, poiché aveva anche gli zoccoli di cavallo e i piedi di capro.
I piedi di DiCaprio? Può essere.
Detta come va detta, nonostante vi siate eccitati a sangue per C’era una volta a… Hollywood, la vostra vita rimarrà un’elegia romantica perlopiù patetica.
Poiché, ogni notte, sognate che nel vostro letto vi sia Margot Robbie ma in verità vi dico che, al massimo, vi potranno essere delle zoccole. Ché, se le pagate quanto lo stipendio di Brad Pitt, potranno cavalcarvi per alleviarvi dal perenne male di vivere. Pene! Sì, voi siete dei satiri in senso sfigato, assai sfigurato. Definizione figurata di satiro:
con riferimento alla lascivia tradizionalmente attribuita ai satiri, chi sfoga in manifestazioni animalesche i propri istinti lussuriosi: donna aggredita da un s.; scherz., pericoloso insidiatore della virtù femminile.
Lou Ferrigno è uno dei più grandi attori di tutti i templi. Sì, non è un refuso. Di tutti i templi. Specializzato in peplum ove, con lo stesso fisico di Steve Reeves, spaccava tutto. Invece, a Tiziano Ferro io sarei intransigente e ferreo. Le sue canzoni passano spesso nelle palestre per culturisti. Ove, fra un peso e un bilanciere, il tamarro indiscutibile s’infoia, ascoltandolo di gran ritmo. Immaginando che, dopo essersi fatto il fisicone, da bestione passerà la sera con la sua bella troiona. Una che ascolta Emma Marrone. Insomma, una coppia che fa più schifo di Robert Downey Jr. e Gwyneth Paltrow di Iron Man.
Sì, decisamente male assortita. Robert, uomo Charlot che ama la puttanella di Shakespeare in Love. Assieme, non stanno a dire e fare un cazzo, diciamocela. Sì, presto Kenneth Branagh girerà Assassinio sul Nilo. Tu invece, se continuerai a non leggere nemmeno un libro e a tirartela da Johnny Depp, finirai a cantare la canzone di Claudio Villa: binario, triste e solitario…
– Guarda, Stefano, che non sei Johnny Depp.
– Sì, lo so, per fortuna. Però tu assomigli a tutti i passeggeri del treno di Assassinio sull’Orient Express.
di Stefano Falotico