Archive for April, 2019

Il fascino delle persone libere, la demenza (ar)ridente di John Belushi contro gli irrisori deficienti arsi in partenza e, mi dispiace per loro, nati dementi


24 Apr
NEW YORK - 1976: Actors Chevy Chase and John Belushi take a break in the NBC Studios in 1976 in New York. (Photo by Michael Tighe/Hulton Archive/Getty Images)

NEW YORK – 1976: Actors Chevy Chase and John Belushi take a break in the NBC Studios in 1976 in New York. (Photo by Michael Tighe/Hulton Archive/Getty Images)

 

Ho acquisito una forza spaventosa.

Tempo fa, scrissi un libro, L’ultimo dei romantici libertini. Quando ero all’apice del mio istrionismo follemente letterario.

Io son sempre stato una persona libera. Ciò, soprattutto a Bologna, cittadina provincialissima ove se, appena compiuta la maggiore età, non vai a lavorare e possiedi invece il coraggio sfacciato di affermare, con potenza, voglio vivere così, induce ai sospetti più atroci e dunque vi si scaglieranno contro come dei vermi, delle serpi.

Non si fermeranno, vi aggrediranno e, se vi ribellerete, vi faranno passare per malati di mente.

Per questo io amo Mickey Rourke e Chris Walken. Perché sono puramente sé stessi. Come voglio io.

Così, la gente cattiva, se sei un intellettuale amante di Cinema senza un salario regolare, ti vuol far credere che sei infantile e fa di tutto per relegarti in una zona tetra. Sfregiando le tue sensibilità con veemenza clamorosa. Alludendo con far cretino alla tua sessualità, mettendo in dubbio la tua virilità, dicendoti che ascolti i Village People solo perché indossi un giubbotto nero di pelle.

Come dire… avete scambiato Woody Allen per Silvio Muccino. E non avete capito che i suoi intellettualismi, i suoi atteggiamenti schivi e riservati sono tali perché vuol star lontano da un mondo violento. Ma, se uno poi viene sfregiato violentemente, ecco che torna fuori l’indole rourkiana. Difficile sedarla.

Era finalmente ora che sfoderassi il mio fascino.

Perché, ripeto, i borghesi e gli ipocriti non mi sono mai piaciuti.

E quando sento dire che Mickey Rourke è un attore pessimo, ah ah, rido.

Certo, tu sei un cesso.

Vai pure a fare il giornalista corrotto. Che lagna quella politicante. Bellissima donna ma che barba. Meglio un po’ di barbetta incolta. Ah ah. Ma tu ti sposeresti un’altezzosa del genere che, fra uno stress e l’altro, canta i Beatles e manco conosce l’inglese perché al Ginnasio ha imparato la lingua del Paese di de Robespierre? E manco quello perché pensava ai baci alla francese da dare a quello medio-orientale? Forse siculo mezzo mafioso?

Mi tengo il mio carattere indomabile.

E, se mi va, faccio pure il John Belushi di turno.

Dalla mattina alla sera, senza pensarci due volte.

Siamo stanchi di questa gente che parla di rinascite spirituali, di miracoli dell’animo, di animismo, siamo stufi di questi buonismi, di questi ricettari del viver bene e sani.

Meglio essere demenziali piuttosto che accettare un sistema di dementi.

Meglio essere cupi. Tristissimi. Dunque allegrissimi.

Perché noi conosciamo la vita. Gli altri, al massimo, possono conoscere le canzonette.

Sì, una società ingrata e irriverente di folli.

Ove tutti si credono grandi attori, musicisti di rilievo, geni ciclopici.

A volte nasce però uno che sa prenderla in giro alla stessa maniera.

Contro cui nessuno può fare niente. Perché è un genio davvero.

 

 

di Stefano Falotico

Mickey Rourke è passato da Orchidea selvaggia a essere un orco selvatico


23 Apr

otis wild orchid

Chris Walken è più maudit del Rourke?

Su tale questione dannata, anzi, annale, si potrebbe discutere per ore.

Entrambi hanno recitato varie volte assieme. Grandi in Homeboy, pure in Man on Fire.

Walken ha sempre posseduto un fascino strepitoso ma, indubbiamente, a livello di sensualità, Mickey Rourke è imbattibile.

Sì, onestamente, quando lo vedo nei suoi cult, sono travolto dal feroce, atavico dubbio di essere omosessuale.

Dubbio che scompare all’istante quando il suo volto, gonfio e rozzissimo, mi appare però in Orchidea selvaggia.

Un film indecente. No, non perché contenga una scena di sesso al limite della censura (in tv viene sforbiciata), semplicemente perché Zalman King è uno dei registi più impresentabili della storia.

Ragazzi, se Zalman King è diventato ricco e voi credete che non ce la farete mai, non demordete.

Girare i suoi softcore da quattro soldi, con tanto di riprese d’onde marine su effetto blu patinato tendente al flou, miscelato alla peggiore imitazione della fotografia opaca di Robert Richardson, poi mischiata allo stilema anni novanta della pubblicità pseudo Chanel, roba talmente superata da far gridare allo scandalo, altro che l’amplesso abbastanza ridicolo del film stesso, saprebbe farlo meglio un neonato.

Sì, in Wild Orchid, che aveva fatto il signor Mickey al viso? Ha delle gote che paiono quelle di Marlon Brando ne Il padrino.

Ecco, se Mickey imita Brando in Rusty il selvaggio, ci sta. È quasi meglio del Brandone.

Se invece, come in questo filmato, al min 4 e 12, finge di scervellarsi su sigaretta Marlboro e giubbotto di pelle d’ordinanza, è penoso.

Io adoro Mickey Rourke. Mi piace da impazzire.

Ma non sono omosessuale, ci tengo a ribadirlo.

Anche perché quando invece compare Carré Otis ho la certezza matematica, abbastanza visibile e virile, e se qualcuno mi vedesse in quel momento lo constaterebbe inconfutabilmente, di essere uno degli uomini più eterosessuali della storia. Sì, si può toccare con mano. Ma solo le donne possono, anzi, devono farlo. Giù le mani invece tutti gli altri!

Comunque, anche la sua faccia al minuto 3, non scherza. Parlo ora nuovamente di Mickey.

Sembra quella di un mugnaio messicano punto da troppe zanzare sulle guancine dopo che ha preso troppo sole. Ah, è colpa solo della lampada. Dite? Scusate, non c’è Mickey in C’era una volta in Messico? Ah ah.

Sì, Orchidea selvaggia, film abominevole da cancellare subito. Cosiddetto film così sporco sotto tutti i punti di vista tanto da macchiare un’intera carriera.

Sì, Mickey all’epoca era veramente innamorato di burro, no, di brutto di Carré. Si narra anche che, anni dopo, quando lei lo lasciò, si sia tagliato il mignolo di una mano, non so se quello della destra o della sinistra, e che gliel’abbiano ricucita al pronto soccorso.

Anzi, secondo me, diciamocela platealmente. È stata la Otis a rovinarlo. In quel periodo, Mickey era diventato un demente. Un imbambolato.

Non pago di aver abboccato alle grazie di Carré come neanche uno che non la vedeva da dieci anni, ha girato anni dopo pure il seguito con Angie Everhart.

E dire che Zalman King, a vederlo in questa foto con Jacqueline Bisset, pare una persona seria.

king wild orchid

Invece, ribadisco, a guardare Mickey in quest’altra foto, è esattamente come ho detto io.

Uno scemo.

rourke wild orchid

Occhio da cento gocce di Valium da rincoglionito per colpa di quella…

 

di Stefano Falotico

Siamo tutti cornuti, Christopher Walken docet, anche Scorsese, da cui Toro scatenato…


23 Apr

dubbio streep scorsese rossellini

Io credo che Christopher Walken sia Lucifero.

Una faccia da angelo ma un maledetto.

Anche se nel film L’ultima profezia fa la parte dell’arcangelo Gabriele.

Io avevo un amico delle scuole medie di nome Gabriele. No, angelico non lo era affatto. Tentò subito di spronarmi verso una sessualità troppo precoce.

Non so che fine abbia fatto. Forse ora fa il pornoattore oppure ha interpretato un remake casareccio di A distanza ravvicinata. Sì, oggi probabilmente è un padre dalla moralità assai dubbia. Ah ah.

Sì, volete sapere perché Christopher Walken, ne Il cacciatore, si suicidò? Perché rimase sconvolto dall’orrore della guerra in Vietnam? Sì, ovviamente.

Ma la goccia che fece traboccare il vaso, diciamo, la vera ragione fu perché Michael/De Niro, in sua assenza, andò a letto con la sua donna.

Lì, non resse e perse il cervello, completamente.

Voi, sinceramente, avreste retto? Mah, non credo. Assistere a tutte quelle morti, a persone trivellate, a cadaveri putrefatti e apprendere pure che il tuo migliore amico, nel frattempo, ti ha reso cornuto, non penso che sia molto piacevole.

Sì, Chris Walken ha le corna in testa. È un tipo sveglio ma oramai fra lui e il diavolo non c’è alcuna differenza.

Entrambi, appunto, come i cervi di The Deer Hunter, presentano sulla fronte delle sporgenze, delle appendici ossute abbastanza evidenti.

Quelle di Chris non le vedete perché, prima che escano i film da lui interpretati, gliele tolgono con PhotoShop.

Corna enormi quelle di Chris. Ma anche delle cornee bellissime. Languide, ceree. Lui ha gli occhi verdi, io neri.

Ma la somiglianza fra noi due è impressionante.

Un altro specializzato in fatto di corna è Martin Scorsese.

Guardatelo in questa clip.

Come saprete, dopo che Liza Minnelli lo tradì, Scorsese tentò il suicidio. Strano. Liza ha una gran voce ma è sempre stata una racchia da competizione.

Comunque, fu il suo amico Robert De Niro a salvarlo. Cosicché, girarono Toro scatenato. E qui, infatti, quando Bob impugna la statuetta come Best Actor dell’anno, è evidentissimo che Scorsese nutra per il suo pupillo un’ammirazione sconfinata.

A fianco di Martin, la figlia di Roberto… cioè di De Niro? No, del Roberto di Roma città aperta e Paisà.

Quando si dice, infatti, tutte le strade portano e Roma e tutto il mondo è paese.

Sì, la figlia di Roberto, Isabella, stava con Scorsese all’epoca. Dove si saranno conosciuti?

Fatto sta che, di lì a poco, Isabella mise appunto le corna a Martin.

Girando Velluto blu con David Lynch e Cuore selvaggio. Girando soprattutto con mr. Twin Peaks le lenzuola poco candide della loro stanza da letto. O no?

Ora, vi racconto questa. Nel 2008 fui ricoverato per devastanti crisi depressive.

Venne a trovarmi una ragazza che bazzicavo all’epoca. Bazzicavo è un eufemismo. Praticamente, in quel periodo divenni Al Pacino di Scarface e appunto De Niro di Raging Bull.

Fui colto da crisi di gelosia pazzesche. Pensavo che i miei amici se la volessero fottere. Sì, mi comportai con loro come Pacino con Steven Bauer.

Come De Niro con Joe Pesci.

Lei venne a trovarmi in ospedale.

Con una sensibilità e un tatto veramente lodevole, come no, dopo un mese mi disse:

– Ecco, appurato che ora stai bene, sai che amo essere sempre sincera, devo dirti una cosa.

– La so già. Sono come Ben Chaplin de La sottile linea rossa. Mentre ero nella mia guerra di trincea, diciamo che tu, invece, non sei stata propriamente l’incarnazione metafisica del Cinema di Malick e ti sei data, più che altro, al Cinema di Tinto Brass. Potrebbe essere?

– Sei ermetico. Che vuoi dire?

– Non volevo essere volgare. In poche parole, senza panegirici sofisticati, ti sei trombata un altro? Togli pure il punto interrogativo. La domanda è retorica.

– No. Vedi che sei paranoico e superficiale?

– No? Me lo giuri? Perdonami, allora. Ho pensato male.

– Certo. Non sono stata solo con uno. Direi molti di più.

 

Ecco, ora è stato svelato l’arcano. Ma quale disturbo delirante!

Io ho sofferto di un tradimento più bestiale di Chris Walken.

In fondo, chi più chi meno, siamo tutti cornuti. Anche dio lo è.

A me, ad esempio, non ha mai convinto il fatto che San Giuseppe fosse, diciamo, casto.

Mah, Il dubbio c’è.

Comunque, fratelli, rimanga fra di noi. Se avessi continuato a frequentare quella tipa, avrei smesso di amare Scorsese e David Lynch.

Mi sarei ridotto a essere fan di Riccardo Scamarcio.

Pure Riccardo è cornuto, peraltro. Valeria Golino è stata con Sean Penn. Mentre Madonna, quando stava con Sean, ha fatto poco la virgin con altri.

E ho detto tutto. Dunque, uomini e donne, se pensate che non siete mai stati cornuti in vita vostra, guardate appunto Uomini e donne della De Filippi.

Contemplerete i finti amori degli altri e possiamo perciò mettervi subito in convento.

Che poi, anche nei conventi… a voia… succedono cose ben più oscene.

Parola di un santo peccatore.

Sì, la gente mi guarda e urla: oh, che peccato!

Perché sono pazzo e così si dice ai pazzi?

No, il contrario.

La gente pensa: oh Signore benedetto, questo potrebbe essere dio sceso in terra e invece si fa cornificare per troppa bontà.

Ma sono cose da matti!

Io vi benedico. Vi dichiaro marito e moglie. Tanto poi tua moglie verrà con me e sarà un Casinò.scorsese casino

 

di Stefano Falotico

Christopher Walken, un personaggio immenso, beautiful and damned


23 Apr

walken brainstorm

Eh sì.

Nel video dico: provate a indovinare chi è e in verità ve l’ho già mostrato all’inizio. Ah ah. Sì, io spoilerizzo sempre. Quindi, se non avete mai visto Il cacciatore, sappiate che, alla fine del film, Christopher Walken si spara in testa. Ah ah.

Mi fate sempre molto ridere quando, ad esempio, scrivo recensioni e mi accusate di non possedere la cultura e la competenza per poter dissertare di Cinema.

Voi vi siete creati un’immagine alquanto distorta e malata della mia persona. E, da questo pregiudizio, da quest’iniziale vostro equivoco immane e madornale che ha giocato di congetture appunto malsane, io invece sempre la spunto in maniera dolcemente succosa e amabile come una confettura di pesca e come l’epidermide liscia e illesa del mio viso carismaticamente inquietante.

Siamo ancora fermi ai vocabolari latini Castiglioni-Mariotti e alle ottusità scolastiche?

Sì, sono il re degli istrionici, un autodidatta spaventoso. Io so tutto anche se, soffrendo tutt’ora di atimia, non rivelo le mie emozioni e, nella segretezza del mio animo spesso celato per mia esagerata pudicizia, posso apparire, lo ammetto, per quel che non sono.

Dunque, se attaccato e vilipeso in malo modo e con screanzata boria, il mio esistenziale malessere si sprigiona in gesti e manifestazioni irose che, più e più volte in passato, hanno notevolmente compromesso quegli stupendi equilibri interiori che ogni uomo e ogni donna dovrebbero possedere per non dar di matto.

Io vivo di estasi emozionali davvero micidiali, volteggio nel romanticismo più alto e alato, sorvolando lidi eccelsi di raffinata bellezza incastonata nella pelle della mia anima.

Christopher Walken è un maledetto. Un tempo era un bello e dannato. Un maledetto come il compianto Dennis Hopper. Colui che, davanti a Chris, in Una vita al massimo, dinanzi al suo esecrabile affronto da stronzo, irride il suo astante con finezza bestiale. Un provocatore, come me.

Hm… Sa, io leggo molto, soprattutto libri di storia. Li trovo affascinanti…

Un uomo indubbiamente misterioso. Ora, ecco qui che vi ripesco un antico video di anni fa. Scartabellate nel mio archivio e troverete anche video con una ragazza che tu te la sogni. Anzi, è meglio che non te la sogni. Altrimenti, potresti ammalarti d’insonnia. Continua invece a dormirtela. Ah ah.

È palese che sia bello e impossibile. Ah ah. Facevo davvero schifo. Sì, purtroppo ero bellissimo. La bellezza scatena invidie terrificanti. Suscita quasi ribrezzo. E induce alla bassezze più lerce e miserabili. Perché, ricordate, di Chris Walken ne esiste solo uno. E io sono parimenti inimitabile. Me la tiro? Mi pare sacrosanto, oserei dire doveroso. Io posso permettermelo e tu invece no. So che questo ti fa incazzare a morte come lo stesso Walken di True Romance dinanzi al devastante Hopper, ma non puoi ammazzarmi e oramai più raccontare balle. Come la classe di studenti ne L’attimo fuggente, dovreste cambiare subito punto di vista. Dunque, ora mi rivolgo a qualsivoglia babbeo che, per sue astruse fantasie, possa avercela con me. Qual è la prossima calunnia? Avanti, sto aspettando, fenomeno…

Sì, curati…

Morale: ragazzi, se ragionate come la massa e siete “sensitivi”, potete subito spararvi in testa come Chris ne Il cacciatore. Nessuno vi capirà e ve ne combineranno parecchie. Se invece spostare le traiettorie visive e cambiate strada, troverete appunto la vostra strada. Illuminata, magnifica. A quel punto, li asfaltate. Oramai, ci siamo quasi. A metà Maggio torno a Torino e assieme a un mio amico gireremo un mediometraggio. Da me scritto. Perché io sono il Cinema. Non sono un tipo facile. Mi pare giusto.

Se vi sto antipatico, sono cazzi vostri. Già, io non cambio. Io divento sempre più forte. Non ho assolutamente capito come si stia al mondo. Le lezioncine le lasciamo ai bambagioni.

E, diciamocelo, a quelli brutti, soprattutto nell’anima. Fate loro un elettroshock.

Forza, ah ah.

Sono un Genius. Pure Pop.

Con una gran voce. Davvero, non si può vedere né sentire, una vergogna, ah ah. Sì, mettetemi in manicomio. Non posso stare con gli imbecilli comuni.

Uh uh, ah ah!

Sono King of New York?

Mah, di mio sono il re delle provocazioni. E spingo!

 

di Stefano Falotico

I migliori film di De Palma, cioè tutti, tranne Mission: Impossible


23 Apr

passion de palma

Ora, voi penserete? Perché c’è Tom Cruise e a te non piace?

Mi sono già espresso su questo. Tom Cruise è sempre stato piacente. Io non soffro d’invidie.

Però sono oggettivo. Tom Cruise ha recitato solo in Intervista col vampiro, Eyes Wide Shut e il secondo Mission: Impossible. Che è un capolavoro. Sì, lo è. John Woo fa sfracelli.

E in Nato il quattro luglio, Rain Man, i film con Spielberg e Il colore dei soldi?

Mah, se mettevano uno del Grande Fratello sarebbe stata la stesa cosa.

Cioè, un bambagione vale l’altro.

Ah ah.

Sì, tutti i film di De Palma sono capolavori. Mi stupisco infatti che voi, cinefili odierni, citiate sempre Scorsese ma Brian non ve lo fumiate.

Sento anche dire che Mission to Mars non sia un grande film.

È meraviglioso. È solo concettualmente sbagliato il finale. Sostiene che l’uomo discenda da una razza aliena che avrebbe colonizzato la Terra.

Molti di voi sono convinti di questo.

È una stronzata cosmica.

Gli alieni sono molto più belli di noi. Perché mai avrebbero dovuto sputtanarsi, concimando di loro razza superiore la sfera terrestre?

Mah, potrebbe pure essere. Sì, se nei loro pianeti avessero al governo uno come Trump, ci starebbe l’inseminazione spaziale.

Sì, Trump, se fosse il Presidente degli Stati Uniti mega-stellari, sarebbe un secessionista. E, razzisticamente, spedirebbe gli alieni nati male qua da noi.

Io sono invece per la teoria di Jack Burton di Grosso guaio a Chinatown. Sino a sessant’anni fa, se uno si azzardava a dire che esistevano gli extraterrestri, finiva negli stessi manicomi de Il seme della follia e di The Ward. Oggi invece, se uno afferma che crede in Dio e dunque che siamo i suoi unici figli, lo sbattono in cura. Cioè, con tutte quelle boiate dell’Eros che scatenerebbe deliri religiosi per mancanza di voglie libidinose, ora mi spiego perché viviamo in un puttanaio.

Sì, non andate mai dai cosiddetti curatori dell’anima. Quelli vi renderanno dei pezzi di carne che ascoltano solo Fedez. Oltre che più pazzi. Sì, Martin Scorsese è l’unico regista, fra i grandi degli anni settanta, a non aver mai girato science fiction. Voi ora subito vorreste contraddirmi, vero?

Supernova di Walter Hill ha delle scene rimontate da Coppola, sapete? E poi Peggy Sue si è sposata è fantascienza sui generis. In verità, di De Palma mi manca Passion. Sì, Rachel McAdams che bacia Noomi Rapace è qualcosa che non si può vedere. Perché odio le lesbiche? No. Semplicemente perché l’interprete di Uomini che odiano le donne non può baciare l’attrice de Il caso Spotlight.

Su questa battuta da Il falò delle vanità, mi accuserete di Doppia personalità. Invero vi dico che dovete fare Redacted dei vostri cervelli.

Adesso, sparisco e al buio gigioneggio come Tony Montana.

 

di Stefano Falotico

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Provocazione del giorno: Coppola è superiore a Scorsese, pure De Palma, Spielberg non lo prendiamo neppure in considerazione, le femme fatale, eccome, anzi, eccomi


22 Apr

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Sì, fra i grandi registi della nuova Hollywood, c’è sempre stata una rispettosa rivalità acerrima fra questi quattro: i tre italoamericani Francis Ford Coppola, Martin Scorsese e Brian De Palma con l’aggiunta del quarto incomodo, lo statunitense di origine controllata più del vino del Chianti, Steven Spielberg.

Infatti, in questa tavolata di mangia spaghetti, che ci fa questo WASP di origini ebree sposatosi con Kate Capshaw?

E perché c’è anche George Lucas? Per stupire il cameriere con effetti speciali della Industrial Light & Magic a base di antipasti a forma di UFO?

Sì, George, fra una portata e l’altra, intratteneva tutti gli ospiti della trattoria, stimolandoli all’appetito:

– Non ce la facciamo più. Abbiamo le panze piene – urlavano tutti.

George: – Che la forza sia con voi. Siete solo al primo! Quando arriverete al dessert, sarete grassi quanto Francis e Brian.

 

Francis e Brian abbozzarono l’offesa riguardante la loro obesità, mentre Scorsese e Spielberg, da vecchie volpi, ridacchiarono, leccandosi i baffi.

Sì, fra questi quattro vi è stata enorme amicizia ma anche una competizione da ludri.

Avevano sempre fame di gloria. Appunto, la famosa fame da lupi. Rispettivamente volevano primeggiare sull’altro per mangiarselo vivo.

Steven Spielberg risolse subito la questione, girando Duel e Lo squalo. Ho detto tutto…

Rincoglionendosi poi col Cinema didascalico per vincere gli Oscar. Schindler’s List? Capolavoro, certo.

Ma il sopravvalutato Munich, no.

Sì, credo che, dopo Schindler, Spielberg si sia preso troppo sul serio. Dimenticò il sincretismo culturale del suo Cinema sognante a favore di un palloso Cinema impegnato più retorico della Costituzione redatta da Daniel Day-Lewis, cioè da Lincoln.

De Palma, poveretto, genio inaudito, è l’unico di questi che non solo non ha mai vinto un Oscar bensì non n’è stato neppure candidato.

Uno di questi giorni, di quest’oltraggio immondo, si vendicherà come ne Il fantasma del palcoscenico.

Perché, ad esempio, Coppola ha vinto per i primi due Padrini, Scorsese per il rifacimento in chiave Mean Streets proprio di The Godfather, in variazione sul tema a mo’ di poliziesco di Quei bravi ragazzi, con The Departed, uno dei suoi film più brutti, e invece De Palma per ScarfaceCarlito’s Way e Gli intoccabili l’ha preso in quel posto?

Brian Russell De Palma, il più grande voyeur di tutti i tempi. Vero man, ah ah, altro che Antonio Banderas di Femme Fatale. Comunque, fra Brian e il bell’Antonio (che non è Cabrini, nemmeno Mastroianni del film di Bolognini), io preferisco Rebecca Romijn.

Credo anche voi. Se dite che non è così, vi consiglio SilenceKundun e L’ultima tentazione di Cristo.

Sì, più che uomini timidi come Griffin Dunne di Fuori orario, voi siete dei buddisti radicalizzati nel cristianesimo più castrante.

Eh sì, eh. Se non vi piace Rebecca Romijn, le possibilità sono solo due: o siete detrattori del film Un’altra giovinezza e siete contenti di essere invecchiati, oppure siete attualmente ricoverati presso il manicomio diretto dallo psichiatra Ben Kingsley di Shutter Island.

Sì, sto riflettendo. Si dice che non ci sia due senza tre. Vi chiedo gentilmente di pazientare. Datemi cinque minuti. Sto cercando la terza spiegazione plausibile.

Ah eccola. Scusate se vi ho fatto aspettare. Avete avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo. Da allora, non siete più molto umani.

Adesso, a parte gli scherzi, questi quattro sono degli alieni, degli extraterrestri. Altro che E.T. Pure extra-terroni come diceva Lino Banfi di Al bar dello sport. Sì, hanno origini siculo-lucano-calabresi. Qui la Terronia c’è tutta.

Però, mi spiace deludervi e deluderli.

Io sono più bravo di loro.

Ridete da matti e non mi credete?

E allora la vedremo! Sì, io quella di Rebecca vidi.

Se vi dico che è così, oh, è così.

Guardate che non è fantascienza e non è neppure un trip da Ready Player One. In quasi tutti i suoi film come attrice, Rebecca è ignuda.

Non era difficilissimo vedergliela.

Ora capisco la presenza di George Lucas.

Mise in guardia come Obi-Wan Kenobi il suo amico Brian dalle possibili tentazioni delle donne concupiscenti:

– Brian, attento che quella ti renderà come Chewbacca.

 

Di mio, sono spesso un uomo Solo, un vero Han.

Uomini soli, lanciamoci alla volta dell’impero del sole. Speriamo almeno che, dopo quella bomba da crepacuore di Rebecca, non ci scopi, no, non ci scoppi un’atomica da Hiroshima e Nagasaki per troppe emozioni terremotanti come un sisma devastante. Dicasi anche più semplicemente cataclismatico infarto spappolante.

Rebecca, diciamocelo, è bona. Ma è scema.

Di mio, ora vado a far merenda.

Ah, vorrei ordinare anche un ciuffo-banana come quello di Antonio Banderas oltre alle fragoline.

Si può?

di Stefano Falotico

Pasquetta è sempre meglio di Pasqualina: Freddy Krueger mi ha salvato da ogni scottatura, gelando le distorsioni ardenti dei social, i nuovi forni crematori dei bambini


22 Apr

Ciao!

TV Teletodo 27 09 2016 Imagen de Son Robert Englund

Ah ah. Sì, io ho appurato con mano.

Pasquetta non è solo il giorno susseguente quello della resurrezione del Cristo il salvatore.

È una donna molto sexy. Sì, Pasquetta Ombretta.

La conobbi tre notti fa, anzi, quattro notti orsono. In una notte da polare orso. Avevo freddo e lei, più del buco dell’ozono, scaldò la mia calotta, rendendomi un Tarzan delle zone pluviali accaloratamente equatoriali.

Questa sorta di abbronzatura di sue ultraviolette radiazioni altamente termiche, senza crema protettiva ma con molta cremosità pari alla fermentazione del latte miscelato che produce lo yogurt, avvenne durante il Venerdì Santo. Giorno nel quale non si dovrebbe mangiare la carne.

Dio Cristo!

Santo mica tanto, a dire il Verbo, volevo dire il vero.

Sì, venerdì scorso crollai dopo una giornata assai pensante. Sostanzialmente pesante. Il mio cervello, squagliatosi a causa di troppi angoscianti pensieri perturbanti, infatti, per cui riflettei su un’umanità senza spina dorsale, collassò, si spezzò più della colonna vertebrale di un distrofico muscolare e di un paraplegico. E, barcollante, sognai una donna piccante con la quale, in pura fase REM molto più impuramente schietta di Losing My Religion, fui molto indubbiamente a lei incollato e poi eiaculato tutto colante.

E sapete bene che, quando questo accade, si vien colti dalla botta… sì, quella di sonno.

Cosicché, senza neppure indossare il mio pigiama comodo ed elegante, precipitai fra le braccia di Morfeo, dio mitologico secondo me solo allobiologico. Sì, questo se ne sta nello spazio extraterrestre fra le stelle e, non potendo quindi essere umano e giocar di conseguenza i numeri cabalistici del Lotto, penetra nei nostri inconsci dormienti per angosciarti in modo farlocco. Praticamente, una versione da Star Wars di Freddy Krueger. Sì, il povero Freddie Mercury morì di AIDS, per molto tempo lo discriminarono, considerandolo pervertito solo perché appartenente all’altra sponda, il Krueger era invece un emarginato. Prima fu sbattuto in una zona di confino, dunque lo combinarono pure per le feste. Voleva solo andare a una festa!

Lo bruciarono vivo. Ma, secondo me, entrambi avrebbero risolto tutto se avessero scopato Diane Kruger.

Sì, la gente normale, eterosessuale e pen-pensante, volevo dire benpensante, se un uomo si scopa Diane, stai tranquillo che sta tranquilla e non rompe ciò che sapete benissimo, essendo voi uomini fatti e tosti.

Se invece sei come Mercury, ti fanno ammalare. No, non dell’HIV, di paranoie. Per colpa dei deficienti, vieni colto da immunodeficienza. Sì, questi malati nel cervello ti fanno credere di essere un mostro e tu allora cominci a delirare, ad andare in ebollizione febbricitante come il termometro con tanto di mercurio che sale di Saturno contro. I più deboli si riducono pure a leggere l’oroscopo.

A proposito, Paolo Fox è stato davvero una volpe di (cog)nome e di fatto. Avendo capito che era la versione di Luca Laurenti meno simpatica, non avendo però alcun talento, nemmeno musicale, ha guadagnato miliardi, scrivendo stronzate settimanali.

Toro: dopo tante batoste, non sarai più incornato. Sfonderai. Nuove porte si apriranno dinanzi a te e tu, con forza ed energie belluine insospettabili, entrerai in un castello dorato grazie a una donna Ariete che romperà e sfracellerà ogni tua timidezza. Sì, ti ha rivelato di soffrire di Cancro e che per molto tempo hai dormito, non pigliando Pesci. Hai rivisto adesso ove pende l’ago della Bilancia, sei anche dimagrito, hai compreso che devi vivere l’ultimo tuo giorno da Leone prima che la tua malattia ti avvinghi mortalmente come uno Scorpione.

Sì, Paolo Fox ha le corna in testa, è del segno zodiacale del Capricorno?

Ma voi davvero credete che Neil Armstrong sia stato sulla Luna? La bufala è spiegata nel film Capricorn One, film complottistico che le spara grosse più di Fox. Non Paolo in questo caso, bensì Chris Walken di New Rose Hotel.

Sì, questo Chris e Paolo sono dei ciarlatani galattici. Incarnazione disumana di Balle spaziali.

Anche Asia Argento comunque la vedo, da parecchio tempo a questa parte, fra le nuvole e partita. Sì, non le nuvole del nostro emisfero, bensì quelle dei fumati con cui ha vaporizzato ogni residua ambizione d’attrice seria. Perdendo pure i cerebrali emisferi.

Tornando agli sfigati Mercury e Krueger, se scopi una venere come la Kruger, nessun nazista ti fa più il culo. O forse te lo fa ugualmente. Da cui il film Bastardi senza gloria.

Il Krueger di Nightmare, al plenilunio, quando le streghe vengono con le scarpe tutte rotte, cioè sempre Asia Argento, me lo sognavo di brutto. Ah, più brutto di lui, non so chi possa esserci. Forse Dario Argento.

Regista meraviglioso ma uomo che, se lo vedeva George Romero, l’avrebbe preso subito come protagonista.

Sì, Romero conosceva benissimo Argento. Lo stimava molto. Anzi, lo invidiava se volete sapere proprio la verità.

È per questo che per i suoi zombi scelse delle brutte copie di Dario. Per non gratificarlo.

Ah ah.

Anche Mick Jagger non scherza, eh. L’ho visto alla tv l’altra sera. Non ha una gran cera, siamo sinceri.

Mi spaventava a morte il Freddy. Sì, sì, sì.

Tanto che scrissi, tempo fa, una lettera a Robert Englund per ringraziarlo della sua interpretazione:

Signor Robert,

vorrei chiarire innanzitutto sentitamente che lei viene dopo Robert De Niro in ordine gradimento. Non so in quale posizione potrei classificarla. Non se la prenda.

Mi perdoni se non è il mio Robert numero uno. Detto ciò, devo però, dal profondo della notte, no, del mio cuore, ringraziarla perché grazie a lei capii precocemente che le bambine della mia età avrebbero voluto dalla vita adulta solo essere delle Barbie. Delle marce edoniste stupidamente palestrate. Queste sono graffianti più dei suoi artigli. Oppure sarebbero diventate come Asia Argento.

Lei mi aprì gli occhi. Guardando la sua mimesi in Freddy, le confido che rabbrividii. Lei squarciò le viscere di quei poveri adolescenti sognatori. E sviscerò ogni mio timore da infante, ogni mia fobia infranse.

Lei, sì, col suo terribile ma sincero, ghignante babau allucinante, mi fece già capire che il mondo altri non è che un sanguinolento, violento horror ed è meglio, dunque, un incubo immaginario piuttosto del carnaio d’una realtà che ti arde a fuoco lento.

Lei perse la faccia per colpa di gente bigotta. Di mio, dopo la prima volta, dopo essermi scottato col sesso, mi venne… la gastrite. Un’acidità di stomaco insopprimibile.

Sì, m’infiammai e, da allora, sono spento. Ebbi fegato a lanciarmi con tanta foga e avventatezza nella ventosa di quella donna aspiratrice, ah, ottima figa, dopo che le regalai delle dolci mimose e pure un aspirapolvere, ma lei succhiò tutto il sangue del mio vitale ardore malinconico, rubandomi perfino il posacenere. Voleva scoparmi a ogni ora e impazzii perché non gliela potevo fare nemmeno se avessi chiesto aiuto al diavolo più infernale.

Peraltro, tutte le donne, comprese le potenzialità del mio incendiante… (lei ha capito a cosa alluda, no, allupo quando sono ignudo), inaridirono ogni mia purezza, smembrando ogni incendiaria passione.

Che delusione cocente.

Sì, mi dissero robe immonde come… che te ne fai del Cinema e dei tuoi libri? Ci sono qua io, la donna dei tuoi sogni. E vorrei sognare con te. Semmai ci sveglieremo assieme il mattino dopo la nottata focosa.

Donne scassa-marroni. Mi pare ovvio, no?

Durante l’inferno, invero l’inverno, staremo abbracciati sul divano a guardare un film con Julia Roberts dopo il rosso di sera, bel tempo si sperava. Sì, non si spera più. Queste donne sono oggigiorno disperate.

Vogliono solo essere fornicate, bere il vinello e riscaldarsi anche davanti a un caminetto col fuocherello. Regalate loro un Acquario alla Paolo Fox e saranno contentissime. Queste vogliono pure i pesciolini rossi, mica solo il vostro oramai anemico.

E non desiderano nemmeno pulire il tinello e il gabinetto.

Sì, pensai che il sesso mi avrebbe reso felice. Invece è successo il contrario.

Ho capito che le donne ambiscono solo a quello oltre ai soldi.

Noi uomini siamo sfortunati. È davvero una realtà puttanesca e mortificante.

Oserei dire raggelante. Mette i brividi. Altro che i film di paura.

Almeno, se fatti bene, ti danno una scossa.

Queste donne invece non ti cagano se non te le fai bene, vogliono la limonata che costa dieci Euro a bottiglia, fanno tante mosse ma non m’incantano. Andassero ad ascoltare Incanto di Tiziano Ferro.

Non me le bevo…

Perciò, Robert, la ringrazio dall’altra parte dell’oceano per avermi presto donato quest’immenso mare dentro molto amaro ma incantevole.

All’amaro, ho sempre preferito comunque il whisky. Roba, questa sì, bollente. Forte. Che spinge.

 

Distinti saluti,

un uomo come il suo Freddy, ovvero pieno di bruciature.

Quando le persone pensano di avermi inculato, in realtà, se la stanno dormendo alla grande. Si son proprio fatti/e un film e un sogno.

Vogliono con me spuntarla ma io rispunto. Sì, dinanzi ai loro spauracchi pure in faccia sputo.

No, non vanno promossi.

 

Già, nella vita non ho mai avuto una bocciatura. Son stato io a bocciare tutti. Sì, non ho neanche mai ricevuto due di picche.

Le mandavo a fanculo ancor prima che potessero svelare le carte. Eh sì, da me volevano soltanto calore quando invece io volevo, appunto, spararmi Heat col Robert migliore.

Meglio il De Niro infatti ai buonismi e ai cuoricini di quell’altra che voleva le mie palle di Natale. Che stellina. La mettiamo sull’alberello di quel Cicciobello? Se lo scartasse. Non infiocchetterà me. No, non m’infinocchierà.

Pasqualina, Pasquetta e un’altra ochetta. Se voi di queste qui siete delle buone forchette, meglio il mio digiuno.

Mi pare ovvio. E mi pare anche molto da uomo.

Sì, ora ve la racconto… ah, splendida botta(na).

Ero in una grotta, in una di queste spelonche scavate nella roccia che si possono trovare vicino alle scogliere di Dover.

Lei, eburnea, bianca come l’alabastro, dalla pelle pallidamente abbronzata solo dalla pigmentazione dei suoi sensuali nei, in quella notte fosca come un buco nero, fuori dalla grotta, in riva al mare, stava pescando le cozze.

Cioè tutte quelle donne invidiose della sua bellezza madornale, non so se virginale. Anzi, considerando la sua bellezza pazzesca, credo che tale Pasquetta sia una pornoattrice.

Come no? Le donne bellissime hanno solo due possibilità nella vita. O fanno le attrici a Hollywood oppure la devono dare comunque in maniera sputtanante. Sì, Rose McGowan è dovuta andare con produttori importanti per girare con De Palma, ah, proprio una Black Dahlia, e ha dovuto farsi palpare da Harvey Weinstein per il Planet Terror delle sue ipocrisie da donna che prima ottenne appunto la parte, dandola, e poi volle passare per santa e sana poiché sostenette che Harvey le avesse tagliato le gambe.

Ah ah, questa non è bella, è magnifica. Ah ah.

Cosa voglio dire con ciò? Che le donne belle siano tutte delle messaline?

Macché. La messalina è donna spesso di bassa lega che la dà anche ai leghisti, esseri ovviamente inferiori, malati di folle maschilismo perversamente virile. Uomini che, più che avere le palle, son pallosi. Sessisti, pure omofobi e razzisti. Cazzo.

Donne di questi qui, orsù, ditemi la verità. Voi non siete delle donne vere, vero? Per stare con queste teste di minchia, siete delle transessuali. Eh sì, per forza, visto che non sono riusciti a operarvi giustamente per un cambio di sesso soddisfacente e la chirurgia ha partorito delle frigide devastanti, almeno vi eccitate, appagate, con tali coglioni impotenti che pensano di avere un potere devastante.

O no?

Sì, ho da mesi uno stalker su YouTube chiaramente omosessuale. Viene puntualmente a provocarmi, tirandosela da bastardo saputello molto cazzuto. Vuole perennemente mettermi a pecora.

Gli ho risposto che, secondo me, se la tira ma da tempo non gli tira. Questo, fra l’altro, non sa manco stirare.

Provoca. Chi pensa di essere? Sharon Stone? Sharon è provocante, questo al massimo è uno con la testa vacante.

Pensa di avere a che fare con uno da prendere a sventole, quelle che non prende lui, se non pagandole o circuendole alla stessa maniera con la quale vorrebbe fottermi. Purtroppo per lui invece ha scoperto che da me lo piglia eternamente in quel posto.

Questa è stata una delle mie risposte all’ennesimo suo attacco:

– Pronto? Sei tu?

– Sì, sono io.

– Ancora tu a scassare? Uff!

– Questo ti disturba? Lo so che ti disturba.

– No, non mi disturba, assolutamente. Soltanto che stai spendendo un patrimonio di ricariche per niente.

 

Dopo questa risposta, ha tolto pure l’abbonamento a Fibra.

Tanto usava Internet solamente per fare il cretino.

E dunque, ora che è finito con me ogni divertimento, come passerà la Pasquetta?

Con una passera come Pasquetta?

No, sembra che si sia alzato presto stamattina e sia andato al bar vestito da Freddy Krueger per spaventare una vecchietta di nome Pasqualina.

Dopo aver bevuto il cappuccino, però ha realizzato che Carnevale è finito da un pezzo.

 

di Stefano Falotico

Manhunter in Blu-ray Limited Edition, parola di Marion Cobretti con tanto di Ray-Ban


22 Apr

manhunter bluray

Sì, me lo sono già pre-ordinato.

Vi racconto questa.

Da tempo immemorabile, sono tormentato da uno psicopatico.

Questa è stata una delle mie risposte all’ennesimo suo affronto da pavido cornuto:

– Non è che mi fai la fine di Tom Noonan di Manhunter?

 

Lui, incazzatissimo, ha replicato così:

– Ora, ti ammazzo!

 

E io:

– Ecco, vedo che sei già Dente di fata. Mi spiace.

A questo punto, guarda, non so come aiutarti. Chiedi ad Hannibal Lecter.
Lui:

– Io ti mangio vivo!

– Sì, io e Clarice Starling adesso però andiamo a mangiare una bistecca al sangue al ristorante. E poi anche altrove.

 

Dopo questa risposta, costui è ora in un centro psichiatrico giudiziario ove mangia pane integrale e insalata perché ha dato troppo di stomaco.

Il suo compagno di stanza è Michael Rooker di Henry.

Ho detto tutto.

Cobra è veramente una stronzata se paragonato a questi capolavori da me appena succitati.

Ma più passa il tempo e più sono uguale a Stallone.

Sì, per anni il fuori di testa sopra menzionatovi ha pensato che io fossi pazzo.

Finalmente, con molto ritardo, ha realizzato che il matto è lui. Il fatto è che continua ad avere dei dubbi. Insomma, è pure scemo. Secondo voi, come la prenderà? Sì, la prenderà molto male, però da me lo prende sempre benissimo.

Ah ah.

Ecco cosa succede se un demente vuole rivaleggiare con uno che la classe di Anthony Hopkins.

 

di Stefano Falotico

cobra stallone hopkins hannibal

I migliori auguri pasquali, molto sani, non da nani e da finti santi


21 Apr

rustcohletruedetective

Buona Pasqua: rifondazione risorgente! Strafottente e ridente! Da Rocky e Rust Cohle, m’avete provocato…

 

No, non è il Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov. Del quale dovreste leggere soprattutto Fondazione anno zero.

Uno dei migliori della serie. Ove svetta, arcana e illuminante, la titanica figura di Hary Seldon, l’inventore della psicostoria.

Geniale teoria sull’evoluzione dell’uomo.

Sì, non voglio apparire disfattista. Ma credo davvero che dobbiamo ripartire dalle basi per ricostruire una società oramai distrutta più dei grattacieli sgretolati d’Inception.

Un mondo che non crede più nel potere emozionale e oserei dire subliminale dei sogni, travolto com’è dall’alta marea della sua abissale tetraggine mortifera.

Siete colati a picco, lo so. E dunque daje, ah ah, giù di picconate!

Stamane, in questo ribaldo giorno pasquale, io e mio padre, detto Lino, diminutivo di Pasquale, appunto, come il mitico Banfi, abbiamo deciso, ovviamente di prima mattina, di appianare le antiche acredini fra di noi e di uscire assieme, al primo canto del gallo, a far colazione.

Ma, lungo la strada, un piccione viaggiatore s’è schiantato contro il vetro della macchina.

Ora vai di passato remoto e futuro anteriore dopo tanti colpi bassi nel posteriore.

Sì, il piccione vi sbatté la testa. Non combinando però alcun danno. Udimmo soltanto il fragoroso rumore del tonitruante impatto.

Il vetro, essendo robusto e infrangibile, neppure si lacerò. Mentre voi siete sempre più laceri infranti perché ve la suonate e ve la cantate, miei infanti, invero fate solo baccano insulso e disturbante.

Sì, miei piccini, affermate di volare alti come il suddetto piccione e, assieme a Laura Pausini e Biagio Antonacci, nei vostri dolciastri amori piccolissimi, vi consolate pateticamente, rinnegando in questo giorno cristiano le vostre mentalità nane da furfanti.

Siete come i mafiosi, miei picciotti. Durante tutto l’anno, combinate porcate da plebei e poi, in questo dì di letizia, dite di amare il mondo come buoniste colombe, come dei gentili patrizi.

Prima offendete e ammazzate il prossimo, poi andate a messa, scagionandovi da ogni imperdonabile peccato inconfessabile eppur da voi assolto grazie a una misera confessione falsa, dunque il mattino dopo ancora uccidete fratricidi e fradici ogni fragrante, leggiadra speranza del vostro prossimo, in maniera costernante. Picchiandolo anche sul costato. Trucidandolo di offese ed emarginazioni a raffica con far meschino e insultante.

Sì, prima adorate il Cristo, colui che miracolante stava fra i lebbrosi, poi schivate razzisticamente e bigottamente coloro che considerate malati di lebbra. Pigliandolo/i a pesci in faccia.

Cristo moltiplicò i pesci e io non abbocco più alle vostre esche. Restituendovi pan per focaccia.

Sì, non porgerò mai più l’altra guancia dinanzi alle vostre oscenità da uomini di panza!

Voi, donne, vi rifate le labbra ma nell’anima siete putrefatte.

Voi, uomini, siete oramai di plastica. E impazza sempre più il nuovo, orrendo fascismo innalzante in gloria quella puttanata della svastica.

Sono Santo Stefano? No, quello è solo il mio onomastico, cioè il 26 di Dicembre.

Dovreste rivedere le vostre autocratiche mentalità follemente meritocratiche, dimenticando una volta per tutte quel traditore di Craxi e scendendo fra la gente comune come Travis Bickle col suo taxi! Ah ah!

Sì, sono stanco.

In Italia tutti si professano, appunto, santi ma è il Paese con più alto tasso di prostituzione.

Quindi, se esistono tante donne come Maddalena, non mi pigliate più per fesso. Pigliatevi la vostra fessa… solo lei può credere che non la tradiate, spacciandovi per uomini fedeli e romantici quando, in verità, vi dico che siete… avete capito. Ah ah.

Sì, l’italiano medio è così.

Un grande oratore a parole. Retorico, amante dei comizi elettorali oserei dire ecumenici e pontifica su tutto.

Poiché, dall’alto del suo ideologico papato, vuole scomunicare coloro che, più veri e meno ipocriti, non si attengono ai vostri dogmi.

L’uomo di Sinistra ecco allora che predica benissimo, santificandosi dietro la parlantina forbita e appunto buonista, tirandosela da educatore che vorrebbe sanificarci. Poi è più fascista di quel mio vicino di casa che disprezza il nero nostro coinquilino.

Dite che siete artisti ma non avete le palle per compiere scelte davvero coraggiose come quella di San Francesco.

Sbandierate e millantate talenti che io non vedo poiché, come il grande Roddy Piper di Essi vivono, ora la mia vista è imbattibile.

Voleste farmi credere di essere un personaggio da Cristicchi, io non vi regalerò una rosa, bensì molte spine.

Con me tutte arrossiscono. Sì, sono bello ma sono talmente timido che le metto in imbarazzo.

Quindi, non fatemi credere di essere cieco perché ho il vizietto di Checco Zalone di A me mi piace quella, ah ah.

…dicono che a lungo possono essere dannose. Ma sinceramente a me non m’hanno fatto niente: ci vedo perfettamente.

 

Poiché, come Lazzaro e come il Cristo, una volta resuscitato, vidi la vita reale, non le chiacchiere e i distintivi, i mille pregiudizi.

Smettetela di cantarmi, a mo’ di presa per il culo, l’immortale hit di Cocciante col ritornello… rinascerò cervo a primavera.

Sono Chris Walken de La zona morta, non quello de Il cacciatore.

Più che Cocciante, sono proprio cocciuto, un mule come Clint Eastwood.

E le donne in Italia si dividono fra mule e asine.

Sono poche quelle come Santa Chiara. Al massimo, inconsolabili, cantano con Vasco Rossi…

Sapete perché? Perché Helena Bonham Carter è proprio bona.

E voi non siete Mickey Rourke.

E neppure Matthew McConaughey di True Detective.

Ecco, io non sono ateo. Sono agnostico. Ci sono dei momenti nei quali non credo più a nulla. Ne ho viste troppe.

E perciò non voglio farvi la morale.

A differenza, ripeto, di molti di voi. Bravi a predicare ma bravissimi, soprattutto, a combinare assai poco eppur a combinarne tante.

Siete proprio eccezionali in questo sport nazional-popolare a base di cretinate. Ah ah.

Di mio, non sentenzio con faciloneria, non emetto mai affrettati giudizi, so solo che si festeggia Pasqua per ricordarci che dobbiamo essere tutti fratelli, eternamente. Non soltanto oggi. Tutti fratelli, senza eccezione alcuna, come si suol dire.

Quindi, cari zii, dovete stare zitti.

Al demente che fa il maestrino e tratta tutti come dei babbei, rifilategli un ceffone subito. Vediamo se, stordendolo, diventa più tonto di quello che credevamo.

Che fa? Dalla rabbia scalcia come un dannato? Allora, come Terence Hill de Lo chiamavano Trinità, dobbiamo suonargliele ancora. Vediamo se ci arriva.

Qua la mano, invece, figliolo.

rocky stallone francesco

di Stefano Falotico

Buona Pasqua: The Late Night Show with Robert De Niro and Mickey Rourke


20 Apr

Sì, grande interpretazione di Rourke nel film di Liliana Cavani.

Ma io e Rourke, fotogenicamente parlando, siamo tanto simili alle iconografie di San Francesco riportateci nelle tele e nei documenti storico-biblici quanto Salvini nei panni del Redentore.

Insomma, questo qui vi sembra un santo?

Mah.

Comunque, parimenti al Salvatore nostro Signore, non quello de Il nome della rosa, io sono resuscitato. Le Sacre Scritture dicono che sia salito al settimo cielo il terzo giorno.

Di mio, salgo solo al piano quarto, ove abito.

Mi pare però oramai evidente il look miracolistico da Johnny il bello.

O no?

Vi perdono da ogni vostro peccato. Lei, signora, vuole ascendere?  Allora, posso spingere sul pulsante rosso?

Sì, la signora con me prende l’ascensore per il Paradiso.

Auguri, amici. Le uova e lo Zucchero salvano dall’anima in depression.

Senti che vibration…

Eh eh, sì, me la rido beffardo come il mitico Bob De Niro.

Un po’ Louis Cyphre e un po’ Johnny Favorite.

Tu, invece, invidioso Giuda, non girarmi questo:

Angel Heart – Ascensore per l’INFERMO.

Sì, mi vedi e capisci al volo che sono veramente di un altro pianeta. Occhi languidamente stellari.

E, gelosissimo, bestemmi.

Io ti assolvo da ogni imprecazione e ora vado a mangiare dolci con la crema…

Uomini, non esistono santi che tengano.

Io sono il più sano. Colui che ha più ano.

Oggi indosso il saio, non ci son più soldi nel salvadanaio.

A differenza, però, di San Francesco, non parlo con gli uccelli, bensì con le passere. Che a loro volta parlano col mio, cioè quello.

Migrando di qua e di là e poi ancor mirando. In quanto merito ogni ammirazione da parte del gentil sesso e soprattutto vado onorato per via del mio carisma oltre ogni possibile adulazione.

Io vengo adulato. Voi non venite e basta.

Stringetevi un segno di pace mentre, coi miei capelli ondulati, forse solo corti così tagliati, ancora me la squaglio. Sì, io sono colui a cui ogni donna non può rifiutare la mia quaglia.

Tu quagli? Tu, in verità, voli basso.

 

 

 

di Stefano Falotico

francesco rourke

Genius-Pop

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