Sì, più passa il tempo e più mi convinco che Il signore del male sia davvero il capolavoro assoluto e inarrivabile di John Carpenter.
Qui, il Master cos’ha fatto?
Ha girato uno degli horror filosofici più belli di tutti i tempi. Metafisica pura. Genio immane.
No, mi spiace deludervi. Io potrei essere l’incarnazione del liquido verdognolo contenuto nella teca del sotterraneo?
E dunque rispondere alla lapidaria frase di Donald Pleasence: colui che dormiva si sta svegliando?
No, io sveglio lo sono sempre stato.
Ma, si sa, l’ignoranza regna sovrana e le persone trascendenti vengono spesso offuscate dalla cafoneria di massa, dalla visione superficiale della realtà.
A maggior ragione, se è una visione della vita ipocrita e catto-borghese.
Da coloro che insistono con la teoria che i buoni saranno premiati ai cattivi puniti, agli scienziati del 1930 che elaborarono con loro orrore una teoria che dice che non tutto può essere dimostrato, noi abbiamo cercato di mettere ordine nell’universo. Ma abbiamo scoperto una cosa molto sorprendente: anche se esiste un ordine nell’universo, non è affatto quello che noi avevamo in mente!
Sì, per quanto riguarda, ad esempio, il sottoscritto non è, non sarà mai spiegato precisamente da nessuno psichiatra e scienziato dei fenomeni neuronali, questo miracolo impressionante.
Sono stato accusato d’inattendibilità e infantilismo.
Peraltro, fu tale e sbalorditivo l’improvviso risveglio che fu più comodo asserire che delirassi.
Non è vero.
Ciò a cui spesso di me assistite, miei stolti, sociali assistenti soltanto dei vostri cervelli nani che amano darsi delle spiegazioni plausibili, non corrisponde alla realtà dei fatti?
Purtroppo, è la versione più fedele alla realtà che possiate minimamente immaginare.
Per farla breve, se un metafisico viene scambiato per meta-scemo, non scriverà mai una monografia su John Carpenter.
Se invece comincia a ragionare con la sua testa, può diventare straordinariamente gigantesco.
Portare la realtà a un altro livello spirituale e concettuale.
Ora però voglio farvi ridere.
In radio, impazza una pubblicità: stare troppe ore davanti al pc, può rovinare la vista.
E io aggiungo: stare per troppo tempo coi piccini, può rovinare la vita.
Insomma, non allarmatevi. Non c’è niente di anomalo e preoccupante. Qualcosa d’illuminante, però, sì. Così come ne Il signore del male si afferma che Dio e il Diavolo potrebbero essere la stessa creatura, perché mai non credere che io possa essere sempre stato uno che davvero ama vivere così e in fondo del sesso e dello squallore quotidiano poco m’importi? Ne Il seme della follia, d’altronde, viene esplicitamente esposta un’atra incognita assai veritiera.
Se il 90% per cento della gente crede in una realtà oggettivistica, è gente soggettivistica.
L’ho già detto. Ah, mi fate ripetere.
Il Cinema di Kubrick è grandioso. Ma non m’interessa più.
Gli preferisco Clint Eastwood, forse l’ultimo dei viventi umanisti.
Il Cinema di Woody Allen è molto bello. Ma, a parte un paio di film, tre probabilmente, veramente perturbanti e bergmaniani, come Interiors, Settembre e Un’altra donna, sono stanco dei suoi drammi leggeri.
Così come penso che la saga de Il padrino, La conversazione e Apocalypse Now siano dei capolavori intoccabili ma non possiedono quella splendida anima di Peggy Sue si è sposata.
Che scena quella del finale. Quando Peggy/Turner si risveglia dal suo coma.
Forse questa vita è stata solo un sogno, un incubo, forse solo una realtà ultraterrena, un giorno, potrà dirci chi siamo.
Noi tutti.
Forse io sono nessuno. Tu anche. Siamo tutti fratelli di quest’infinto tempo senza spazio e viceversa, di questo mondo a cui comunque dobbiamo essere eternamente grati.
Perché, anche se non dovesse esistere dio, ci è stato comunque concesso il privilegio di un sospiro, di un attimo incantevole.
Sì, lo so, se mi provocate, la prendo malissimo e poi impreco, bestemmio. E dico cose orribili.
Ma sono umano, purtroppo.
Una volta, già tanti anni fa, dissi al mio psicologo che, arrivato a quel punto, volevo farla finita.
Lui mi disse:
– Soffrirai moltissimo. In maniera devastante. Ma non farlo. Vale la pena vivere. Anche per te.
Potrebbe essere qualcosa di veramente magico.
Non so se avesse ragione, non ho la presunzione di definirmi un messia. Questo lo fanno gli schizofrenici e lo fa Alice Cooper, appunto, di Prince of Darkness.
So che lo specchio potrebbe riflettere l’incommensurabile. E io stesso ho paura di toccarlo.
di Stefano Falotico
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