L’Oscar mi sa che se lo cuccherà Malek, tu non ti cuccherai niente e ancora abbasso Muccino, “tecnicamente impedito”, io sono Ala(di)no

22 Feb

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Sì, l’Oscar se lo contenderanno Malek e Bale. Gli altri tre, Cooper, Mortensen e Dafoe che cazzo si presenteranno a fare al Dolby Theatre? Tanto per fare la faccina sconsolata quando sentiranno pronunciare il nome del vincitore? Che non sarà il loro. E far buon viso, è il caso di dirlo, a cattiva sorte?

Sì, se poi aggiungiamo il “figurone” dello smoking e i parties che verranno dopo, sì, andrei anche io a Los Angeles.

Capace che, fra un cocktail e l’altro, Willem Dafoe di mano liscia “pennelli” alla van Gogh il culone di Lady Gaga. Tradendo Giada Colagrande in un espressionismo colante suo facciale da vero cinico con tanto di spruzzata d’acrilico e acquerello di glande penna schiumante. Sì, GLANDE penna. Pura natura morta da pittore con tanto di sua risata sardonica da angelo diabolico.

Willem, il grand guignol fatto carne.

Oh, Lady Gaga è buona, molto buona. Infatti non gli rifilerà un mal rovescio e accetterà, a malincuore, la toccatina del volpone Willem. Che comunque, come detto, rimarrà a mani vuote come un coglione.

Ma, aspettando la Notte degli Oscar, io ritornerei sul Muccino. In parole povere, ha detto che Pier Paolo Pasolini era cinematograficamente un impedito a livello tecnico.

Sì, perché Muccino, considerata la limitatezza del suo cervello, è un diversamente abile. Come si suol dire, non ci arriva e dunque ha dei problemi di testa non trascurabili.

Ne ho conosciuta di gente così.

Ma mica normalissime persone con problemi veri. Definiti superficialmente dai borghesi mucciniani come degli interdetti e degli handicappati. Eh sì, questi mucciniani sono borghesi finissimi! Sono anche architetti! Costruiscono ville dorate e sanno, da stronzi patentati, decostruire gli “sfigati”.

Mettono su mattoni su mattoni, considerando chi non la pensa come loro un pazzoide. Sì, una mattanza contro gli immaginari matti. A Muccino permettono di darsi alla celluloide, ammorbandoci con donnette frust(r)ate con la cellulite. Roba da pazzi.

Torniamo su questi impediti tecnicamente.

Sto parlando di gente abilissima che si fa passare per invalida.

Gente che sbraita da mattina a sera. Persone indignitose come Gabriele. Prima splendono dietro maschere rispettabili, oscurando le loro personalità marce, quindi spendono ogni sera mille euro con un puttanone, dunque rimangono in mutande e gridano che non hanno un lavoro e a livello tecnico la società non ha permesso loro che potessero farsi una vita. Come no? Ogni sera, come detto, se ne fanno tante… ragazzi di vita!

Non so da dove spuntino quei mille euro a botta, ma sputano pure. Oltre che in bocca alla zoccolona, da accattoni, anche sul piatto loro da cialtroni. Tutto uno sbavare, uno sbrodolare, uno sconcio salivare, delirare e farneticare senza sconti, fornicare e inculare senza mai pagare il conto.

Questi cazzeggiano, cazzo. È gente cazzuta, questa, direbbe Al Pacino di Heat. Fottuta, no?

Sì, ce l’hanno con tutti. Con Berlusconi, accusandolo di averli rovinati. Berlusconi è il re dei puttanieri, è risaputo, ma che c’entra Silvio se a questi hanno offerto un lavoro come lavapiatti e loro invece volevano una vita da Cenerentola? Povera ragazza, invece questi sono bravi cazzi. E poi spengono mille cicche di sigarette sul posacenere, contattando una damigella su Instagram che, dalla faccia, non pare che sia proprio una pischella ma una donna “matura” che gradisce freschi uccelli e soprattutto offre i suoi buchi come le ciambelle a chi paga meglio di zucchero a velo fragrante. Sì, son ricchi come Agnelli ma recitano la parte degli agnellini. E regalano pure anelloni!

Sì, questi parlano e s’incazzano ma i soldi ce li hanno. Hanno giri loschi, troiai infimi e, grazie ai loro imbroglianti intrighi lerci, in un modo o nell’altro campano. Eccome. Anzi, sempre la scampano e un’altra si scopano.

C’è ad esempio quello del terzo piano del mio palazzo. Non è propriamente uno stacanovista. Ma ha il macchinone e carica un tanto al chilo (di droga?) varie zoccolone.

A lui girano davvero le palle…

A questo giro come butta? Quale buttana?

Sì, quello del terzo piano è uno che sa il fallo, sì, il fallo suo.

Mi dà l’impressione che, dopo tante prostitute, torni a casa e metta su, da “pusher” del lettore elettronico, il dvd di Sette anime.

Per un’ipocrisia appunto mucciniana.

Sì, Gabriele, per il film “verità” La ricerca della felicità, non ha mica scelto Marco Ceccinelli, ragazzo senza carisma che fa il bidello, ma Will Smith. U nerone bello bello. Per soldi bellissimi.

Uno che qualsiasi cosa tocchi la trasforma in oro.

Che poi manco è brutto del tutto questo film.

Una sorta di analisi pasoliniana, pauperistica del mondo c’è.

E ho detto tutto.

Bando alle ciance.

Ce la vogliamo dire?

Io non sono il Genie di Aladdin ma il Genius reale, in carne e ossa.

Ora, esprimete un desiderio e farò sì che si avvererà.

– Stefano, vorrei scoparmi Jada Pinkett. L’ho vista in Collateral.

– Uhm, qui non posso soddisfarti.

– Perché?

– Ora, la tua scopata con Jada sarebbe anche fattibile. Ma, se lo viene a sapere Will, saranno palate per te ma soprattutto per me.

Ce li hai i soldi per l’avvocato?

– Eh no.

– Nemmeno io.

 

Mi sarebbe davvero piaciuto essere il principe di Bel Air. Ma comunque vi faccio sempre ridere. Ripeto, andate a farvi fottere. Cazzo, ma questa è Arancia meccanica. No, solo un orange gustoso.

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di Stefano Falotico

 

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