Falotico scatenato, un Raging Bull a cui nessuna camicia di forza riuscirà a contenere il suo Genius esplosivo!

12 Jan

 

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Pindarico, egli s’insinua tra la folla mattutina, entrando in un bar con far smargiasso, scolandosi un cappuccino su occhio cremoso e capelli schiumosi, sì, appena docciati con shampoo carezzevole su alopecia leggermente accennata di stempiatura sexy indubbiamente affascinante.

Con carisma da Sean Connery, figlio di un’epoca romantica e medioevale, il Falotico al bar si beve gli oscurantismi della gente bigotta e ubriaca la cameriera con un gioco inaudito di accigliate sopracciglia smodatamente ammiccanti per indurla a “bevande” sovreccitanti. Affinché la donzella estragga la sua “spada nella roccia” e la conficchi morbidamente dura e scintillante in mezzo alle sue gambe fragranti senza cinture di castità ammorbanti. Egli pietrifica le donne col suo sguardo suadente e le rende morbidamente arrapate, sciogliendo ogni lor dubbio moralistico grazie al suo infallibile, forse anche fallico, fiuto da cavaliere a volte senz’arte né parte eppur sempre galoppante per altre cavalcate imbizzarrite da uomo irrefrenabile.

Alza il ponte levatoio della donna arroccata nelle sue ansie ermetiche e le leva tutto, elevandola in gloria rocciosa e semmai a qualcun altro dandola in sposa. Sì, prima lui la spossa ma poi, come un altezzoso signorotto, non gliene frega un cazzo di averla come regina e, irredento e sotto i baffi ridenti reo, è sempre più un principe cerca moglie con la sua voce da Tonino Accolla. E dotato più d’un nero Eddie Murphy.

Sì, stanno preparando il seguito di questo film di John Landis, ancora i vili miserabili mi perseguiteranno ma orsù, donne, per altri sogni poetici ed ero(t)ici di amori prelibati seguitemi a fiotti in altre fiorite e fiorenti lande. Lontano da me però le mignotte! È pungente il mio fioretto, pungente nel tuo grilletto e or vi do dentro da fur(b)etto con un orgasmo schietto. Tutto ritto e lì diretto, il Falotico guarda un filmetto e poi mangia un buon filetto. Finito che ha di fare il gagà, sublima una scopata mai avuta con Lady Gaga, fottendosene altre a gogò. Egli non è mica uno squallido gigolò ma un uomo che sa donar calore a ogni ore senza mercificarsi, a differenza di voi, da fetido puttanone e da cinico senza core.

Egli ama, non ama, forse è solo l’incarnazione di un Mah…

Dunque, ritorna a occuparsi di Cinema con classe elegante dopo il suo corteggiamento galante.

Imprendibile, corre nei suoi neuroni belli e impossibili, elucubrando teorie sulla Settima Arte e allestendo pensieri proibiti e inconfessabili sulla vicina di casa dalla quarta abbondante, artisticamente poco elevata ma donna che tira su un uomo con rozze eppur toste piluccate scoppiettanti. E, bagnando di qua e di là, piove a voi e in te, donna, ancor spiovve liquidamente in una notte di gran alcova fottutamente penetrante in cui, cogliendotela in (de)flagrante, m’hai ancor nuovamente reso brillante!

Giammai arresosi, il Falotico è proprio una testa di cazzo inarrestabile e pimpante, pompante, talvolta farneticante e blaterante eppur sempre aitante.

Se non è un Genius questo, ertamente non lo sei tu, faccia da culo devastante.

Insomma, diciamocela, non solo ha uno strepitoso glande ma è in verità proprio il più grande.

E ricordate:

 

– Chi? Falotico? Non lo voglio più vedere – disse l’uomo invidioso del suo talento.

– Chi? Falotico? Glielo voglio ancora vedere, sentire e toccare – rispose la donna ancor memore di tanto godimento.

 

di Stefano Falotico

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