Sì, Elvis the Pelvis… il Presley. Da non confondere con lo scimunito Jason Priestley.
Sì, quando avevo tredici anni, le ragazze, essendo patite di quella serie per subnormali, Beverly Hills 90210, mi paragonavano a Jason.
Sì, per anni, fui infatti molto Jason. Ma quello di Venerdì 13. Non ammazzavo nessuno ma vivevo nell’ombra.
Col tempo, ho riscoperto la mia parte giocosa, da vero Elvis. Un mito assoluto.
Ora, chiariamoci, lombrichi, i miti della musica sono pochissimi. Parlo di quelli reali, non di quelli creati dai mass media.
Jim Morrison è stato un mito. Uno totalmente scriteriato, una scimmia ridente, piangente, un uomo devastato, crepato a soli ventisette anni per abuso di droghe. Un uomo spregiudicato, scandaloso, un ibrido fra il sapiens e un rettile della Papuasia.
Un uomo da manicomio. Sì, come Kurt Cobain. Con l’unica differenza che Jim ha scritto e cantato una marea di canzoni capolavoro mentre il Kurt, dei Nirvana, ne ha azzeccate, a mio avviso, solo due tre. Il resto sono tutte uguali. E, se non si suicidava, l’avrebbero internato all’ospedale psichiatrico di Teramo ove, Courtney Love, gli avrebbe fatto visita, facendolo impazzire di più nel dirgli che, in sua assenza, si scopava Lenny Kravitz.
Bob Marley? Sì, questo “mostro” di Predator con le treccine versione negro odiato da Salvini, era un grande, l’inventore del reggae. Le canzoni di Bob mettono di buon umore. Anche se vale lo stesso discorso del Cobain, il re del grunge. Le canzoni di Bob si assomigliano tutte.
Bruce Springsteen? Sì, potrete dire che è un tamarro e altre zozzerie di sorta e di sorrata, e l’altra assurdità, messa in giro da qualche pederasta, secondo cui da Nebraska in poi non ha più realizzato album memorabili.
Tutte idiozie. Springsteen è il Boss, quest’uomo lombrosiano, che s’infoia sul palco, una specie di Sylvester Stallone dall’anima romantica simil ultimo dei Mohicani.
I Beatles? Mah. Sì, qualcosina. Ma perlopiù son canzoni per donne col libro di psicologia sul comò, vicino al letto. Sono delle lagne spaventose le canzoni dei Beatles.
Meglio i Rolling Stones, e lo sapeva benissimo Gil Renard/De Niro di The Fan.
Sì, se come De Niro di Terapia e pallottole, avete il cosiddetto “ammosciamento”, il vecchio Mick Jagger ve lo tira su, senza bisogno di psichiatri della mutua alla Billy Crystal.
Adesso, Mick è diventato come zio Tibia di Notte Horror. Un cesso d’uomo. Non è che prima fosse assai meglio, a dire il vero. Ma possedeva il fascino da canguro (sì, si dimenava e saltava sempre sul palco) della miglior Australia.
Freddie Mercury. E la dovreste finire di scrivere Freddy. Fra poco esce Bohemian Rhapsody. Mah, siamo sinceri, i Queen hanno fatto il loro tempo. E, a quei tempi, mi eccitava molto di più Laura Freddi, una bionda dalle cosce inaudite, uno spettacolo, roba da We Will Rock You.
Sì, io credo di aver sempre vissuto per massaggiare i capelli di una donna e intonare con lei un medley.
Ad esempio, l’altra sera c’era la finale mondiale di volley femminile. Non l’ho guardata apposta. Innanzitutto, son meglio appunto le palle al volo in una donna che la pallavolo che ti fa venire due coglioni della madonna.
Sì, non guardo mai la pallavolo. Altrimenti, mi viene l’ulcera. E, come James Woods di Videodrome, poi m’immergo nel televisore per volermi scopare tutte queste gnocche pazzesche.
Avete visto che roba quella Cristina Chirichella? Di faccia fa schifo al cazzo, una rara faccia da scema mai vista, ma ha un paio di gambe più lunghe della Pan-American-Highway. E lì, sì, che il pen sgomma su curve da Indianapolis che devi fare rifornimento di gasolio prima di altre “pompe”.
Meglio non trombarsi una così. Se sei un uomo dai sani principi morali, basta solo che quella Chirichella ti monti addosso per tre secondi e diventi Jack Nicholson di Shining.
Fidatevi.
Michael Jackson? Era un bel neretto, questo qui. Volle diventare bianco e s’innamorò pure della donna con gli occhi viola, Liz Taylor. Son cose che si fanno?
Adesso abbiamo Bruno Mars. Mah, al Mars ho sempre preferito il Twix, barretta di cioccolato molto meno mielosa. Sì, Mars mi sta sullo stomaco. Ah ah.
Shakira? Mah, da una vita aspetto che giri un porno. Ha un fondoschiena che neanche la portaerei USS George H. W. Bush (CVN-77). Per il resto, Shakira, vai appunto a dar via il culo.
Rihanna. Mi pare di averla intravista l’altra sera vicino a Casalecchio di Reno, qui nei pressi di Bologna. Sì, era sotto un cavalcavia a spompinare uno. Un’ottima negrona. Ma mi han detto che non prende 50 Euro a botta, ma un milione di dollari a concerto. Son cose che si fanno?
In Italia, siam messi malissimo.
A proposito, quand’è che lo ZABAIONE dei Tiromancino non si spara in bocca?
Sì, io ballo, sempre più puro. Come il mitico Elvis.
Voi vorreste dirmi che non sono uguale a lui?
di Stefano Falotico
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