Eh sì, in quel film la cara, oramai vecchia gallina che fa buon brodo, ovvero Sharon Stone, era all’apice della femminilità. Le bastò scosciare per provocare quel lupo mannaro di Michael Douglas, uno dei più grossi marpioni di Hollywood. Infatti, nonostante il Cancro e l’occhio oramai sbilenco, Catherine Zeta-Jones pare che continui ad apprezzare le sue “doti”… attoriali. Soprattutto perché Catherine da tempo non gira un cazzo ma continua a far la bella vita, mantenuta da questo mezzo matusalemme che, credo, creperà prima del padre.
Oh, per la Madonna. Sapete che Kirk, il prossimo Dicembre, compirà 102 anni?!
Cristo, questo Spartacus, nonostante sia completamente rimbecillito, ha una scorza durissima. Non schiatta mai, Dio Cristo!
Sì, Sharon illanguidì il pisellino di Michaelino e gl’irrobustì tutto il muscolino. Spingendolo… ad amplessi ginnici che nemmeno un trapezista del circo…
Di mio, posso dire che negli ultimi anni ho attraversato tutte le fasi sessuali, ingigantendolo talvolta e rimpicciolendomi quasi sempre. Sì, cammino in camuffa per apparire più giovane di quello che, invero, sono…
– Ciao bella, quanti anni mi dai?
– Quasi quaranta.
– Non venticinque?
– No, i venticinquenni non mi piacciono.
Sì, una strategia totalmente bieca eppur efficace. Perché la donna matura necessità dell’anagrafe da uomo “duro”, temprato dalla solitudine, dalle sfighe immani, la donna infermieristica addolcisce, allieva e cura le ferite dell’animo affranto, infranto, spesso regredito da infante, lo coccola e tira su…
Mi son sempre piaciute le donne più grandi di me. Un tempo, non potevo averle eppure, nella concupiscenza purissima di masturbazioni dolcissime, già le bramavo, a me le stringevo in fremiti di vasi dilatatori rigidamente poderosi. Sognando di giacervi d’armoniosa potenza focosa.
Al che, come in Monsieur Verdoux e, chaplinianamente, anche come Il monello, offrii il mio “orfanello”, cresciuto a traumi e batoste devastanti, a milf che potessero rendermi svuotato… completamente.
Sì, le milf mi hanno sempre attizzato notevolmente. Le pornostar che oggi preferisco hanno 40 anni, giù di lì, ma anche quando avevo vent’anni guardavo a quelle che ne avevano il doppio.
Oggi, le donne mi dicono che ho una voce da doppiatore ma con loro faccio doppiette senza praticarmi il doping.
Le donne, sapete, sono molto complicate. Soprattutto qua in Italia, patria del cattolicesimo più borghesemente fariseo.
Tutte innalzano in gloria la parola amore e affermano di non fare mai sesso. Che è peccato! Loro fanno all’amore. E lo fanno solo con chi s’innamorano, anzi, se sono innamorate.
Ad esempio, una su Instagram, ogni sera inserisce foto di nuovi uomini che gliel’hanno inserito…
La contatto:
– Posso essere immortalato nel tuo nuovo selfie?
– Cioè? Vuoi scopare con me? E poi vuoi che ci facciamo la foto assieme, ancora sudati e fradici, coi cuoricini e gli hashtag della minchia?
– No, voglio che mi ami.
– Io amo tutti e non amo nessuno.
– Cioè, sei una zoccola.
– Come ti permetti? Porco!
Sì, io sono troppo sfacciatamente sincero. Molte donne ambiscono a ciò che in mezzo alle mie gambe sta e s’inalbera con durezza, resistenza, quantità e qualità. Eppur sono pudiche e ci girano attorno con panegirici che sfiancherebbero anche uno stallone di razza. Anche Woody Allen, con queste italiche catto-borghesi, perderebbe la pazienza.
– Sono affascinata dalla tua mente. È sensibile, delicata, mi stimola, mi piace parlare con te. Sei affascinante, voglio scoprirti, sentirti dentro, capire che mi capisci, entrare in sintonia con la tua anima. Adoro stuzzicarti, provocarti, invogliarti e forse anche incupirti.
– Concupirmi, semmai.
– No, proprio incupirti. L’uomo cupo è un po’ lupo, l’uomo cupo non pensa solo a come ficcarlo in ogni mio buco, egli è il re del bosco… della fantasia. E con lui viaggio nel romanticismo più bello, sereno, più zuccherato e prelibato. È magnifico quando un uomo ti rende fiera di essere donna.
Donna non significa fare l’avvocatessa cazzuta, ma godere della propria innata sensualità, dei propri sogni, del proprio scrigno segreto, del proprio giardino fiorito. E tu sei un grande giardiniere.
– Sì, come Benicio Del Toro di Uova d’oro.
– Non ho visto quel film. Benicio, in quel film, che faceva? Regalava rose e mazzolini di fiori alla sua bella?
– No, regalava a tutte il suo grosso uccello.
– Che schifo! Tu saresti così?
– No, ma non sono neanche uno che, il fine settimana, ti porta a visitare i castelli medioevali e le abbazie, chiamandoti principessina.
– Allora sei una merda.
– Sì, e tu sei una che non scopa da parecchio. Via dai coglioni! Su Sky stasera danno il film La Sirenetta. Fottitelo!
Sì, le donne finto-monache, troppo idealisticamente romantiche, sono sempre depresse, frustrate, insopportabili. Te la danno dopo che t’hanno già rotto u cazz’!
Ma non vanno bene neanche quelle super gnocche. Per via del fatto che sanno di scatenarti un’erezione netta dopo tre secondi, semmai te la rifilano pure, tanto per provare esperienze diverse ma, se non hai il conto in banca a cinquemila zeri…, ti dicono addio e ti mandano a fanculo dopo l’orgasmo squallidissimo.
Be’, però te la sei fatta soprattutto, soprattutto sotto… nelle mutande. Sì, con donne così, state attenti a non venire ancor prima di fumare la sigaretta.
Di mio, sono un uomo da tre massime, da me stesso coniate:
la vita di un ruffiano e paraculo è come un ottimo gelato al limone. Leccando, finisce col retrogusto rancido e amaro in bocca.
La vita di un uomo medio è una continua balla che si racconta, quella della donna media è quella di una che vuole solo balle…
La vita dei grandi uomini e delle grandi donne, comunque, è una stronzata lo stesso.
In fondo, cos’è la vita?
Quando sei bambino credi che i camionisti guidino veicoli speciali che diventano fighe macchine da guerra come in Transformers. Quando sei adolescente, se sei figlio di genitori fintamente di sinistra, studi per far piacere a chi t’ha messo al mondo, parli per frasi fatte e retorica a volontà, e aspetti il sabato sera per sfogarti sessualmente con una scema più decerebrata di te. Sognando di essere una rock star.
Ben che ti vada, farai il giornalista e ti pagheranno per magnificare film orribili. Rinneghi ogni tuo valore ma devi pure tirare a campare.
Una volta che arrivi… hai un lavoro economicamente importante, guardi i cinepanettoni per farti du’ risate, ché domani hai troppe responsabilità, e non ti va di pensar troppo con film “tristi”, umanistici e profondi.
Insomma, a qualsiasi età, è una bella schifezza.
Un’inculata enorme.
L’unica cosa che non ti delude mai è la pizza porcini… e radicchio. Ottima.
Ho detto a Killian che sarei tornato… Non voglio passare per bugiardo!
Ecco, se volete un amico e un amante che vi racconti cagate, è pieno il mondo di fake. Io sono autentico, per questo nessuno/a mi sopporta.
Se uno mi sta antipatico, non lo emargino e calunnio, non lo butto all’inferno perché mi sta sui coglioni. Non lo disprezzo neppure, lascio che faccia la sua vita.
Lezione di vita del maestro.
di Stefano Falotico
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