Lezioni di “romanticismo” del Dottor Falotico: A Star is Born, Alò vs Marco Albanese di Stanze di Cinema, e io gorgheggio da vero Gargoyle

01 Sep

 

A Star is Born First Look Credit: Neal Preston/Warner Bros.

A Star is Born First Look
Credit: Neal Preston/Warner Bros.

 

 

Introduzione boccaccesca, sboccata, di un uomo che non fu mai bocciato ma da solo si bocciò, dimenticando le bocce delle gnocche, giocando alla bocciofila, ma non è un allocco, mie sciocche, sa come far strike, indossando anche delle consumate Nike

Sì, Francesco Alò è andato, come si suo dire, in brodo di giuggiole dinanzi a questo A Star is Born del Cooper, attore che continua a starmi sui coglioni. Eppur me lo farei… se fossi frocio. Visto che frocio non sono, gli preferisco Bob De Niro. E, a mio avviso, anziché dirigere questo polpettone melenso più delle ragazzine di 15 anni col ciuccio, sì, delle ciuccione, asine analfabete irrecuperabili, doveva esordire con Honeymoon with Harry.

Sì, non l’ho visto, non ero in platea, come si suol dire. Credo anzi che mai più andrò a Festival di Venezia, covo di adulti, ma soprattutto adulteri, tristissimi che impazziscono per Tsai Ming-liang, essendo ricchissimi pasciuti oramai isteriliti e inariditi da mogli vacche. E dunque si euforizzano nei silenzi abissali di un regista che riprende per tre quarti d’ora degli orientali che fissano il soffitto. Ogni suo film è reputato un capolavoro dalla Critica, tutta gente annoiata che si scaccola fra un corteggiamento lezioso e l’altro, nella folle rincorsa di apparire figa nei riguardi della super racchia depressissima che sta seduta al loro fianco. Tutta una ruffianeria sconvolgente, un piedin-piedino, spallucce, spallette che cadono, palle, anzi pallosi che fanno venire… il latte alle ginocchia. In un ritratto angosciante della decadenza del mondo occidentale.

Sì, anche io farò così. Adesso prendo la mia videocamera Sony, mi reco al solito bar di cinesi e filmo per cinque ore la barista con gli occhi a mandorla che, tra un caffè e un cappuccino, rifletterà cremosa sulla schiuma di rabbia del consorte coreano che da tempo non la ficca nell’ano. Questa è poesia del quotidiano! Ma dovrò fare dei tagli nel montaggio per eliminare le “comparse” di quelli che fanno i commenti sportivi… sì, Ronaldo è forte! Visto che roba? Che cosce, che bicipiti, che tartaruga. E, mentre Cristiano incassa, loro già pensano che non hanno i soldi per le loro cazzate, no, siciliane cassate, no, da morto casse.

Non fate i cascamorti!

Alò è un borghese mai visto, e non mi stupisco che abbia notevolmente apprezzato questo Cooper. Sì, l’agente di Twin Peaks e anche McConaughey d’Interstellar e Killer Joe. Sì, se volete essere “fighi”, mettete un Cooper nel vostro film e, tra David Lynch e Friedkin, troverete un Alò che odia Nolan eppur si eccita dinanzi a Bradley. Ah ah. Perché gli ha ricordato la tradizione hollywoodiana dei grandi melò e, probabilmente, ha avuto un’erezione dinanzi alla Germanotta coi suoi sodi meloni. Sognando di suonarle un medley lieve e pacato con accelerazioni cardiache poi esuberanti di un’eccitazione ascendente, come i migliori pezzi dei Clash.

Marco Albanese, invece, che continua a scrivere perché con la e chiusa, quindi lui scrive perchè, e stesso discorso vale per né, e inizia le frasi con E’ apostrofata quando invece sanno anche i bambini di terza elementare che va scritta accentata, dà al film una stelletta e mezzo, definendolo un disastro assoluto. Quasi quanto il suo sito “autarchico” che non caga nessuno.

E stronca pure i Coen. Sì, Joel ed Ethan hanno rotto il cazzo. Già Il grinta era una mezza ciofeca, un film noiosissimo con un cattivo, Josh Brolin, che non faceva paura neanche a mia nonna, una che se vede un topo in casa… chiama la disinfestazione. Basterebbe una scopa. Sì, mia nonna scopava pochissimo. Adesso capisco perché ha messo al mondo solo due figli, mio padre e mio zio. Quella sua casupola-catapecchia era piena di topi. E, anziché dare la sua topa a mio nonno, pensava a cacciar via le zoccole. Ci provavano con suo marito. Ah, gallinacce, e lui le spennava. Sì, aveva una casa in campagna…

Sì, le zoccole sono dappertutto. Uomini romantici, stanno appostate su Facebook per leccarvi il pipino, dietro “contributi” onerosi. E succhiano… tutto il vostro portafogli.

Sì, luride zoccolazze, io vi conosco. Ma comunque darei una gran botta a questa Germanotta, ha un culo che neanche Claudia Koll di Così fan tutte.

Sì, sono un gargoyle e osservo, dall’alto, lo schifo della città corrotta, mentre voi siete la gargolla. Parte terminale dello scarico dei canali di gronda…

Ho detto tutto.

No, non sono cinico. Pensate che m’innamoro seduta stante. Appena esco e vedo una con delle belle gambe, penso: sì, a questa andrebbe fatto un ottimo lavoro di uccello. Sì, bisogna innamorarsi… il resto verrà da sé. Verrà, eccome se verrà.

 

Voi, se non ve vedete una con delle belle gambe, pensate a una poesia di Leopardi? Su, ipocriti della malora, diciamocela!

Non sono Lady Gaga e neppure un gagà, miei gigolò. Sono un burlone che sa il cazzo suo.

Prendiamo questa foto, ad esempio. Cooper qui appare come un bovaro che canta con Ligabue, mentre la Gaga sembra una di via Stalingrado, “famosa” strada bolognese delle bagasce. Bazzicata certamente dagli uomini più in vista… sì, come lo fanno vedere loro, nemmeno Siffredi. Siffredi lo pagano, loro le pagano. Ma in questa società di troioni chi la paga? Pagani!

Secondo voi, è serio un film del genere che si presenta già come una troiata?

Parafrasando il mitico Mario Brega: – Questo sarebbe un film romantico? Ma romantico de che! È la storia di due miliardari col culo sfondato che si fanno le coccoline.

 

Il film comunque sarà un successone. Eh, a voglia. Sai quanti imbecilli che si commuovono? Amore, amore, amore, t.v.b., stringimi forte.

Sì, i ragazzi amano le smancerie. E se la raccontano. Quasi mai, detta come va detta, trombano come Dio comanda. Sì, si dichiarano emancipati, trasgressivi, oltre… Oltre de che. Sei vai da una e le dici che l’ami, ti sfotte a sangue, se da questa va uno con la Porsche, se lo fotte, sanguinando di “amore”. Sì, non lo lascia più. Finché morte non li separi… e lei spera che lui muoia quanto prima per ricevere l’eredità.

Un amore falso! Fariseo, da puttanieri delle loro anime.

Da soundtrack commerciali più del Centro Lame, che venderanno milioni di copie. Sì, il Centro Lame, dalle mie parti, aveva il suo perché un tempo. Mi ricordo che in un negozietto acquistai Angel Heart in VHS. Adesso, al posto di quella videoteca, c’è un negozio di biancheria intima. Con la foto di un gay.

Uomini, copulate con ardore davvero rock, donne, se non siete laureate, e dunque potrete tirarvela da elevate, “elevateli”. Sì, le donne non laureate, solitamente non guadagnano moltissimo. Quindi, hanno due alternative. O diventare le nuove Cristina D’Avena, o darla di qua e di là da “cazzute” che disprezzano i film della Disney. Mie topoline!

Questa è la verità, il resto è una minchiata. Evviva Totò!

– Signori si nasce e io lo nacqui, modestamente.

– Anche io sono una signora, la nacqui.

– No, tu “la” annacqui.

 

Tornando ad Alò, suvvia. Quando mai si è visto un critico col blocnotes degli appunti?! Un tempo, grosso luogo comune, si diceva che, se uno scarseggiava nella memoria, doveva mangiare fosforo.

Sì, mia madre preparava sempre il pesce. Ma, adesso che lo mangio poco, non soffro più di amnesie.

Sì, zie, la dovremmo finire con le vostre idiozie. Sì, son uomo carnale, eppure i maiali ripugno. E da me si beccheranno solo dei pugni. Mica pugnette!

Ehi tu, prugnetta, a te dedico questa filastrocca…

Vieni a me, ignuda, donati in totale sfacciata nudità. Sì. Vieni a me di questa rima baciata…, aspettando la frittata, no, ficcata!

La donna vien di notte ma anche di giorno se tromba in fase diurna, è sempre arrabbiata col Governo e vuole tornare alle urne, al marito prescrive l’esame delle urine ma invero è lei la malata frigida che nessun inforna perché sa solo preparar le patate al forno eppur non più la rosolano, stuzzicandola, come la manina calda che suona la chitarrina. La rima non c’è, ora sì, seguitemi. Tu, accompagnami col plettro. Da tempo sogna uccellini e uccelloni, ma sa solo cucinarli allo spiedo, perché è nata quaglia ma probabilmente nessun con lei vuol apparecchiare la tovaglia. Sì, appena vede Bradley al cinema sbava e le ci vuol il bavaglio, tifa per Marco Travaglio ma è soltanto sempre più travagliata. A lei non donerei mai il mio salamino per una rovente grigliata. E comunque sia ancor non m’ha traviato.

Applauso!

di Stefano Falotico

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