Sì, che disdetta. Il ciclopico scandalo sessuale di Harvey Weinstein ha arso di netto un archivio pregiatissimo che durava da anni, e annoverava nel suo “carnet” trailer e clip inestimabili, originalissime, storiche, come si fosse incendiata la Biblioteca Reale di Assurbanipal, detta di Babilonia, come se stessimo leggendo le ultime pagine de Il nome della rosa. E, trasfigurati nel volto pietrificato di Sean Connery nell’omonimo film di Annaud, dinanzi a tale sfacelo, fossimo stati trafitti da una tristezza incommensurabile. Tutto il materiale è andato perduto. Per fortuna che altri canali, come Movieclips e affini, hanno tutto salvato. Ma vuoi mettere l’incantevole bellezza del filmato teaser di The Hateful Eight, l’inedito Hands of Stone con De Niro, paragonati allo squallido HD di trailer semplicemente copia-incollati e riciclati?
Sì, se digitate Weinstein Company nella ricerca sul Tubo, il canale ufficiale non vi è più. Mai più sarà ripristinato. Uno scempio. E piango di dolore, anche perché ciò ha rovinato molti miei post sui miei siti, che ora dovrò correggere, rimpiazzando i video non più disponibili con i fac-simile. Sì, facsimile, anche senza lineetta, ha solo la forma singolare, miei uomini a me non tanto simili. Ma avrò la pazienza amanuense di aggiustare tutti i miei database? No, non mi va, ne metterò a posto solo qualcheduno.
Sì, ciò m’induce ancora una volta a pensare che tutto il patrimonio della nostra umanità, prima o poi, in un’ecatombe apocalittica, sarà sepolto dalle macerie di quel che diverrà, ahinoi, soltanto un nostalgico ricordo, peraltro per i sopravvissuti, perché gli altri già trapassati saranno. E dunque, essendo io abbastanza ateo, non credo che tali eterni irredenti potranno nemmeno rammemorare le loro lacrime nella pioggia come Rutger Hauer di Blade Runner.
Oggi ci siamo, domani non più. Carpite l’attimo finché non v’intuberanno perché sarete già ridotti alla fine. E sdraiati sul lettino vi commuoverete, sapendo che, comunque sia andata, abbiamo combattuto per i nostri ideali, in un mondo di predatori, di cinici sfruttatori, di arrivisti che ti lasciano affogare.
E non mi stupisco che il grande Brian De Palma voglia preparare un film su Weinstein. Un uomo che ha enormemente sbagliato, a differenza di me, ovvio, ma a cui va accordato un perdono cristiano.
di Stefano Falotico