Sì, è innegabile. Il signor Eros Ramazzotti, che per molto tempo si è spupazzato una delle donne più ambite d’Italia, Michelle Hunziker, di canzonette commerciali per ragazzine sceme ne ha fatte, eccome.
Ora, parentesi Hunziker. Io credo di essere l’unico uomo a cui questa qua non piace manco pe’ u cazz’.
Molti s’interrogano sul fatto che non mi attizzi. La trovo molto ochetta, e preferirò sempre un bel panino con porchetta piuttosto che “infarcirle” la mia oca. Poi, rimanga fra noi, a me sembra anche orca. No, porca no, ma orca. Sì. Prediligo la crudezza del mio “prosciutto” all’asciutto. Sì, condito con un po’ di aceto, che fa personalità strafottente. Che si ammanta di “mistero”, anche di misero, ah ah.
E dire che per molto tempo io fui scambiato per un orco mentre invece stamattina ho firmato una petizione per mandar via dal nostro Paese Salvini.
Ma torniamo a Eros. Sono solo due o tre le canzoni belle della sua discografia.
Una l’ho citata l’altro giorno, un’altra è Terra promessa, l’altra è Adesso tu.
Canzoni onestissime, molto semplici, con un ottimo ritmo e il suo accento fra il romanesco e il meridionale cazzuto che va al bar, fissa la barista e dice, senza vergogna:
– Be’, dammi nù cafè!
Sì, cafè con una sola F, F come figa, come figo, come ficcatelo in quel posto.
Sì, più passa il tempo e più assomiglio al grande Giancarlo Giannini di Pasqualino Settebellezze.
E gigioneggio, doppiandomi da solo, con voce roca all’Al Pacino di annata.
Uà!
Ci sono dei momenti, a proposito di fichissimi, in cui me la tiro da Diego Abatantuono, con la mia macchinuccia a cantar a squarciagola…
Io rinascerò cervu di montagna!
Poi, vado dal mio amico, che ha dei sospetti sulle mie origini bolognesi e mi fa i test del linguaggio.
– Ma siamo sicuri che tu sei nato a Bologna?
– Bolognese al cento pe’ cento! Socmel, Dio porc’, incù è una jurnata de merd’.
– Jurnata de merd’ non è molto bolognese.
– Sì, fa rustico, “rusticismo”. Non m’ingannare coi tranelli e l’ambiguità del DIACOLO.
Sì, va detto, sono un malandrino, un volpino, un cialtrone ma anche un testone. Eppur mi piaccio così e, a parte Kill Bill e The Hateful Eight, mi garba molto pure Tarantino.
Insomma, siamo chiari. Che ce ne facciamo di questo Pitt, che ha persino un piccolo uccellin’, quando sarò sempre di un’altra classe come il mitico Al Pacin’?
Sì, ci sta. Io indosso sempre i jeans, ma vellutati che ti entran “sottopelle”.
Sono un uomo di cashmere.
Al che, ieri notte, mi contatta una:
– Si dice in giro che tu abbia un grosso “pitone”. Siamo ancora svegli. Vieni a tenermi compagnia…
– Senti, stanno dando un film col Pitt su Paramount Channel. “Pittatela” da sola.
di Stefano Falotico