È uscito questo film del Lanthimos, sì, uno che non deve essere stato amante dei latini ma delle tragedie greche, euripidee. Non ne avevamo abbastanza di Eschilo, Sofocle, anche Euripide. Ma chi era Euripide? Lei lo conosce? Io non gli ho mai stretto la mano ma secondo me aveva un profilo etrusco, forse babilonese. E mangiava la macedonia, fra un’angoscia e l’altra. Lo studiano negli atenei, era atenese?
Ecco, oggi ero di buon umore. Così, talvolta succede, non ve ne stupite. Poi sono andato a prendere il caffè. E nel “cortile” del bar ho avvistato un troione, uno con la gamba accavallata e la camicia bianca aperta, con quattro cellulari, che parlava con un suo amico dall’altra parte.
– Uè, puttaniere. Allora manca poco. Ancora una settimana di lavoro di merda, poi la mer. E ficcheremo a tutto ander. Alla faccia di tutte queste merde. L’abbiamo ficcato in culo a tutti e ora ci aspettano tre zoccole a notte a testa. Vai, grande! Dio bono!
Ander in bolognese significa andare. Indossava le infradito e già questo è servito a darmi il voltastomaco, prima ancora che altro aroma amaro potessi sorseggiare nonostante tre bustine di zucchero.
Quindi, ho acceso la radio e parlavano di limonate estive. Intervistando vari “utenti” in merito alle loro esperienze da baciatori “provetti”. Prende su la parola un siciliano.
– Quella notte ero indemoniato, ma lei portava l’apparecchio e aveva mangiato cime di rapa. Minchia fetente! Comunque fu lo stesso una gran scopata. L’indomani, dopo quell’imbarcata e quell’imbranata, m’imbarcai per nuove avventure a mare aperto. E la sera stessa incontrai una fiamminga tutta accalorata a cui subito “glielo” resi fiammeggiante, la invitai sul mio yacht e me la montai assieme a un’altra mignott’. Un’olandesotta! Ah, e il tramonto rosso si allineava a prua di quelle prugne che arrossii nel cielo color rosé come quella notte dal sapore osé. Sì. Ah, che amplessi divini, da uomo scafato nello scafo, una sbattei anche nello scantinato, scardinandola, e versai il mio “vin” tutto dentro fra mille bacin’. Ma solo una sapeva muovere il bacino mentre l’altra era chiaramente esperta di pompin’. Dissi loro di stare attente e di avvertirmi prima del “frizzante” perché non voglio bambin’ e loro mi asservirono e tutto deglutirono. Sì, l’estate mi rende uomo!
Ecco, certa gente, prima di andare a letto… pensa mai che esiste un’umanità che se ne sbatte… il cazzo delle loro troiate?
È un’umanità inquietante, che fa paura, che va sacrificata per il piacere “tranquillo” di questa gente “normale”.
Andrò a vedere questo film? Alla sola idea di andare in una multisala, mi vien voglia di suicidarmi.
Alla faccia di chi dice che è bello andare al cinema. Non me ne vogliano questi “romantici”, lo streaming è l’invenzione più eccelsa della storia.
Sì, che palle e che disgusto andare al cinema e vedere questa gente che limona, si scruta, urla, rutta, cazzeggia, borbotta, parla ad alta voce, che in poche parole puttaneggia.
di Stefano Falotico