Sì, l’uomo divenne ben presto animista. Cosicché, dopo aver passato nella preistoria molto tempo a cacciare gli animali per ingroppare le donne, l’uomo si scocciò di questa sua visione animalesca, e cominciò a credere che ci fosse una realtà meno terragna a dominarlo. E nacquero le religioni. L’uomo alzò lo sguardo al cielo e pensò (male) che i disastri naturali che gli piovevano addosso erano da attribuire a qualche entità superiore. Nacquero i culti, e addio quei bei culi di quelle donne selvagge che, sotto il battito vorace delle piogge torrenziali, venivano modellati, come argilla pura, dall’acqua piovana. Sì, l’uomo cominciò a perdere il suo istinto primordiale e si smarrì nell’evoluzione. Prediligendo, rispetto alla sua parte carnale, ludica e godereccia, la parte spirituale. Ecco allora che i sumeri, che somari, innalzarono al dio An e alla dea Ki dei templi (si può dire anche tempi? Ah, mi scoppian le tempie!) ancor conservati nel tempio, no, tempo, e Roland Emmerich girò Stargate, ove il Re era Ra, un alieno nelle fattezze di Jaye Davidson, essere asessuato divinizzato dai poveracci.
I cristiani da quel po’ tengono in auge il Papa. Quando si dice… quello fa la vita del papa, per dire che non fa un cazzo da mattina a sera ma tutti i suoi “fedeli”, degli amici leccaculo, lo venerano appena apre bocca, neanche recitasse la Bibbia. Lui se le fotte tutte alla faccia di lor “signori” che aspettano la pausa-pranzo. Quando si dice… è uno che ha fame…
Qui in Italia la religione ha fatto danni immani. Ho visto giovani perdersi in deliri schizofrenici per eseguire la sacrosanta esegesi di The Young Pope che, ve lo posso dire col senno di poi, è una cagata micidiale. Avevamo bisogno di Sorrentino per sapere che, nella sua intimità, il Papa fuma ed è amante col pensiero, come tutti, di Ludivine Sagnier? Quella donna ha un seno che fa invidia alla terrazza di San Pietro.
Diciamo che è una con cui farei la comunione di sacra unzione, no, unione, non sono necrofilo.
Ecco, da questa visione distorta, che l’uomo ha sviluppato, sono sorti tutti i conflitti psicologici, le ritrosie, le guerre fra i popoli, le invidie, le ipocrisie, le omertà, i fondamentalismi, i terroristi radicalizzati, solo perché uno crede in Allah e invece uno tifoso del Liverpool crede in Salah. Ah ah.
Al che, la gente, per elevarsi spiritualmente, dice che va sempre al cinema a vedere film per arricchirsi dentro. Invero, son sempre meno i film degni della nostra elevazione. Siamo invasi da super minchiate, ogni giorno escono cinquemila trailer di film che nessun uomo mortale con una vita “normale” può vedere. Avrà pure il diritto di sputtanarsi su Instagram, no? Mettendosi l’effetto speciale delle orecchie da orso?! Abbiamo anche il seguito di Top Gun, tripudio elevato al quadrato del tonto Tom Cruise che, dopo aver fatto la pubblicità a Reagan, adesso ammicca a Trump. Ma ancora non hanno sparato a Tom Cruise? Mi chiedo. Secondo voi, è accettabile che bombardino in Siria e a Tom non facciano saltare la sua faccia da culo? Credo sia umanamente inammissibile uno schifo del genere. Poi, diciamocela, Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson è un film che, se soffrite d’insonnia, è più potente di tutti i sonniferi del mondo. E la prende, e la lascia, e la bacia, ricusa, cuce, stira ma non gli tira, lei non vuole più tirarsela, lui sì, perché non sa soddisfarla, è geloso, gelatinoso, elegante ma stronzo, assieme ammirano il tramonto, mano nella mano, aspettando la fine dei giorni col buonismo del prenderla come viene. E se non viene? Non è che poi ti chiederà il divorzio?
Sì, volevo come un matto che John Carpenter realizzasse questo film. La storia di una ragazza che s’incarna nelle creature dei suoi incubi. Ecco, questo è Cinema, altro che Wes e Paul Thomas. Ed è invecchiata pure Pamela.
– Guarda che Pamela Anderson era una zoccolona.
– Perché tu no?
– Ma, cazzo, possibile che tu riesca a vivere così senza darti pena? Credi all’amore?
– Sì, io come Dante vivo all’Inferno: Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Adesso, fammi fare una scoreggina. Ciao.
E dire che lo sapevo che, di nuovo a contatto con questo mondo di merda, non avrei più sognato. Un incubo, amici, un incubo maledetto. Comunque, in caso di depressione acuta, non fatemi la fine di Michael Myers.
– Forte, Mike Myers, mi ha fatto morire… in Austin Powers.
– Io ti farei morire un’altra volta.
Ritorno dal mio amico:
– Allora, hai contattato quella là?
– Quella che t’ha bloccato?
– Sì, e chi, se no?
– Guarda che ci scambierà per due maniaci.
– Maniaco de che? E poi, secondo te, non siamo tutti maniaci?
– No, molti non lo sono.
– Perché mentono. Sono più maniaci degli altri. Basta vedere i soldi che hanno. Nella vita, se uno è miliardario, o è figlio di un pezzo grosso, oppure è corrotto. E corrompe.
Di mio, son solo uno che rompe.
In parole povere, l’uomo odierno è peggio degli animalisti che non sopporta. Si preoccupa se hanno ammazzato un cane per strada, ma non si preoccupa se hanno licenziato uno di sessant’anni col mutuo della casa.
di Stefano Falotico
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