Sì, a quanto pare lo standalone sul Joker con Joaquin Phoenix sarà la storia di un comico fallito degli anni ottanta, ispirato al mitico Rupert Pupkin di Re per una notte, che si ricicla criminale dopo non aver agguantato il successo. Le premesse sono interessantissime.
Di me, tutto si può dire tranne che delinqui. Sì, in passato, debbo ammettere che le mie intemperanze mi portarono a gesti dettati da una rabbia cosmica, tragicomica, che non poco m’ha fatto penare e, per scagionarmi da illazioni sulla mia mente, ho dovuto combattere come un matto… ah ah. Sì, col senno di poi, chiunque ha potuto dimostrare che la mia sanità mentale, nonostante arbitrii e anche ammonizioni del tutto arbitrarie, forse dovute a pregiudizi di scarso fair play nei confronti della mia dignità, è rimasta pressoché intatta. E resto un menestrello che spesso poetizza la vita per riderci su come fanno i grandi commedianti, le persone dotate di autoironia e indubbia consapevolezza di quanto sbagliai, di come apatico molte sbadigliai, di quanta merda ingerita abbia dovuto sbadilare per uscire dalla fossa in cui la cattiveria e le immotivate invidie mi stavan facendo precipitare. Ma, si sa, precipitevolissimevolmente, che è la parola più lunga dell’italiano, caddi, quanto rapidamente risalii la china e la mia anima è di nuovo pura come fosse stata appena lavata con la varechina. Sbadilare è un verbo che propriamente non esiste nella forma corretta italica, ma è d’uopo considerarlo patrimonio “escrementizio” di questo mondo infetto e assai ammorbante.
Mi specchio e la mia bellezza ne ha risentito. Il viso, che prima era liscio come l’olio, adesso è un po’ da sgrassare con f(at)ica di gomito. Sì, dovrò fare molte “flessioni” per restaurarlo all’incavato che fu, ma me la caverò. Ingrossatelo per smagrirvi… Sì, emaciato diverrò ancora, pallidamente scheletrico eppur di cuore robusto in quest’umanità di morti viventi. Ma son affari che riguardano la mia bilancia e non voglio qui sbilanciarmi sulla dieta a me più appropriata. Una dieta buona, bonissima, sarebbe fare il “joker” con Lauren Phoenix. Ex pornostar di culo ciclopico, che dieci anni fa non poco scombussolò i miei equilibri mentali e, alla cui vista, cadevo come una pera cotta, sudando “sette camicie”. Sì, Lauren rimane la donna con le natiche più sode della storia, una donna che mi lasciava mosciamente con lo sguardo perso nel “bianco” più “denso” di spermatozoico impazzir in onanismi forsennati e inverecondi. Ah, che donna gioconda. Rimembro ancor quel mio membro che per lei si smembrava e, nel rimembrare, nella “vergogna” mi adombravo, essendo la masturbazione ancor considerata colpevole di… innocenza.
Salvini sostiene che i ragazzi del Sud sono abituati a fare un cazzo dalla mattina alla sera, e che a loro padani, lavoratori duri…, tira un po’ il culo… Cioè la disamina della mia passione per Lauren. Sul resto del suo programma elettorale, avrei altro da obiettare, ma son obiettore di coscienza e so che esiste il Blu–ray dell’Armata delle tenebre ma anche esistono i dvd di Lauren, amata per poco “teneri”…
Sì, soffro di tenerezza, amo svisceratamente ogni donna, e per ogni donna languidamente mi “sveno”, anche se non pago nessuna, e non vado per il “sottile”. Sì, perché esser sottili quando si può essere morbidi, lisciamente vellutati e duramente tirati? Sì, sono uno che se la tira… posso permettermelo e, se posso, non vedo perché non posso metterlo. Perché ometterlo e far i pii ometti quando si può farsi in quattro… per un par de tette? A parte gli schizzi, no, gli scherzi. Al Festival di Cannes, forse vedremo Moondog. Ho detto tutto… Sono un uomo che va contenuto? Lasciate pur che mi sfoghi… non v’è niente di male nelle esuberanze virilmente toste come un muscolo di McConaughey ben (s)pompato. In verità, vi dico che molte donne mi considerano un cazzone. E sul cazzone vogliono “appurare”. Io lascio che appurino… Adesso, vado a cucinarmi un caffè. E ricordate: chi fa da sé, può farsene alla volta anche più di tre. Comunque sia, son sempre meglio di un tè. Più che uomo da standaloni, sono stallone meglio di Sylvester, e sicuramente uno stand–up comedian. A che età è morto Napoleone? Effettivamente non ricordo, ma Wikipedia me lo dirà. Questo per farvi capire che ci son cosce, no scusate, cose ben più importanti su cui approfondire, ah ah, e fare. Suvvia, per la Madonna!
di Stefano Falotico
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