Archive for February, 2018

Intervista al mitico Raffaele Costanzo sul mitico Sylvester Stallone


06 Feb

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1) Ciao Raffale. Ebbene, dicci un po’ di te. Quanti anni hai, cosa fai nella vita, come passi le tue giornate. Io molte cose so di te, avendoti fra gli amici su Facebook, ma altra gente no. Quindi “evinciti”, esternati, eh eh.

Io ho 32 anni, sono musicoterapista oltre che attore di teatro e non, musicista, speaker radiofonico e di recente ho aperto un canale YouTube (Chicco & Raf ) dove insieme al mio storico partner facciamo dei video di stampo comico!

2) Sin da quando ti ho conosciuto, ho potuto appurare che nutri una passione oserei dire atavica, quasi irrazionale e “immotivata” per Sylvester Stallone. Potresti motivarcela?

Beh, con Stallone ho un rapporto di “affetto” vero e proprio dovuto al fatto che ci sono praticamente cresciuto; il primo film di cui ho memoria è proprio Rocky, da sempre infatti il mio film preferito. Ricordo che già a 5 anni conoscevo tutta la saga e andai al cinema a vedere, nel 1990, Rocky V! Da lì in pratica ho seguito tutta la sua carriera.

3) Se potessi scegliere i capi di abbigliamento usati da Stallone nei suoi film, come ti “acconceresti?”

Ovviamente gli abiti classici che Stallone indossa nel primo Rocky: cappello, guanti e giacca di pelle… tutta roba che posseggo infatti.

4) Quali sono secondo te le migliori interpretazioni del nostro beniamino Sly?

Io credo che Stallone abbia dato il massimo in Rocky, Rocky Balboa, Creed, Rambo, John Rambo e Cop Land su tutti, ma lo trovò molto in parte anche in Jimmy Bobo, I falchi della notte, Taverna Paradiso e ne La vendetta di Carter.

5) Credi anche tu che Stallone non sarà mai Laurence Olivier ma rimarrà, anche dopo morto, un mito inestinguibile? E perché?

Stallone ormai è diventato a tutti gli effetti un “mito”, per molta gente, me compreso, anche perché ha incarnato in molti suoi film l’uomo comune che grazie a coraggio e perseveranza riesce a sfondare nella vita.

6) Cosa ti aspetti da Creed 2? Ti convince il ritorno di Ivan Drago?

Non so bene cosa aspettarmi da Creed II… in effetti ho sempre accolto con molto scetticismo il ritorno di Balboa (forse proprio per il grande amore che provo per questo personaggio), salvo poi ricredermi con gli ottimi Rocky Balboa (piccolo capolavoro per me) e Creed. Non so se avrei reintrodotto Drago ma bisogna vedere come lo metteranno in scena. Terrò le dita incrociate!

7) Se dovessi stilare una classifica dei vari Rocky, dal primo all’ultimo, quale metteresti al primo posto e via via più in basso?

Al primo posto ovviamente il primo ROCKY, capolavoro assoluto, poi direi Rocky Balboa come miglior sequel, Rocky II, Creed, Rocky III, Rocky V, Rocky IV. Ma, a parte i primi due, cambio idea ogni volta che li riguardo, quindi dipende molto dal mio stato emotivo

8) Se Stallone ti chiamasse per un cameo in un suo film, in cui devi fare la parte di uno che le prende, accetteresti?

Accetterei senza battere ciglio!

9) Credi che, in fin dei conti, Sylvester meriti un Oscar, anche alla carriera? E perché?

Non do tutta questa importanza agli Oscar, ma dovendo rispondere direi che avrebbe già dovuto prenderlo ai tempi del primo Rocky come attore e sceneggiatore. Un Oscar alla carriera a questo punto mi sembrerebbe d’obbligo, anche solo per quello che ha rappresentato e che continua a rappresentare.

10) Ti piacerà rivedere Stallone nel quarto seguito dei Mercenari o preferiresti che si desse a qualcos’altro? E quali sono i progetti futuri di Stallone, e sicuramente li conoscerai, che maggiormente attirano la tua curiosità?

Io guardo tutto quello che esce con Stallone. Magari un quarto Mercenari non era necessario, ma si sa… si fanno per soldi. Tra i progetti vociferati mi incuriosiva un suo ipotetico film da regista con protagonista Adam Driver (dove Stallone dovrebbe interpretare suo padre) e un film di stampo mafioso con Olivier Assayas alla regia. Mi è dispiaciuto molto l’abbandono del film diretto dal bravo Jim Mickle. Comunque qualunque cosa farà io la andrò a vedere!27935555_10214727463970859_1231173125_n

 

 

Grazie mille amico!

Molte ragioni falotiche per cui dovete comprare il Blu-ray di Ronin


03 Feb

Ronin

 

Dovete sapere ma voi, lupi di mare, lo sapete benissimo, che la vita di molte persone è come la filmografia di Tony Scott. C’è qualche picco inaspettato, ma perlopiù è fatta di stronzate.

Sì, molti amano i film retoricamente falsi, la poesia d’accatto, le romanticherie becere, le raffinatezze artefatte, e disdegnano dunque questo capolavoro di Frankenheimer. Perché secondo loro è troppo amaramente vero, quindi “disdicevole”, perché secondo questi qua la vita è una sfilata carnascialesca di burle frivole, scopate maialesche e frasi “amorevoli” di convenienza per sgraffignare un po’ di dolcezza. Secondo me possono andare a prenderselo nel culo.

La mia filosofia di vita è fatta di battute ficcanti e cinicamente pure come quelle di David Mamet.

Ve ne do qualche esempio:

 

Harvey Weinstein, sino allo scorso Ottobre, appariva come un produttore intoccabile da Oscar. Adesso è considerato al pari di un disgustoso pornoattore.

Catherine Zeta-Jones poteva avere tutti gli uomini che voleva. Scelse lo stagionato, rimbambito Michael Douglas e da anni non gira più un cazzo. Contenta lei… però ha fatto ancora più soldi.

Molte donne “emancipate” attaccano Berlusconi. Berlusconi invece sapeva che le donne attraenti sono l’incarnazione del capitalismo. Sono creature che ambiscono a un uomo potente, sotto ogni punto di vista, ricco da morire, che possa sistemarle di ottima “posizione”.

Ho conosciuto molti uomini che si dichiaravano romantici. Sì, quando scrivevano poesie da baci Perugina, nella realtà giornaliera invece davano l’appellativo di zoccola a ogni donna che non gliela dava.

Non è vero che i comunisti sono persone che avendo perso combattono per una società egualitaria. Sono spesso fascisti di sinistra. Di mio, mi prendono sempre in mezzo-centro.

Non mi son mai interessato granché di politica, perché anche se morissi di fame non voterei dei magnoni.

Renzi non vuole concedere il reddito di cittadinanza perché l’Italia si basa sul lavoro. Sì, lui il lavoro ce l’ha e non fa un cazzo se non raccontare bugie. Stimabile… onorevole.

Non voterò 5 stelle, io ho sempre saputo usare i congiuntivi e non vorrei che al Governo accedesse uno che non conosce il participio passato di accedere.

Nella vita non ho mai scelto la mediocrità, ho sempre ammirato i geni, salvo poi scoprire che l’unico genio della faccia della Terra sono io e quindi il mondo non può capirmi. Non è vittimismo, è geniale pessimismo e cosmico, scatologico realismo. Presa di coscienza che sono fottuto.

La maggior parte degli iscritti su Facebook ha foto del profilo in cui fa le linguacce. Sono persone che pensano di essere simpatiche e invece non sanno usare la lingua italiana. Be’, almeno avremo un cimitero virtuale “strafottente”.

Non è vero che gli insegnanti sono persone di cultura. Sono persone che hanno imparato le solite nozioncine e le ripetono a memoria anno dopo anno. Si scopre che poi vanno a vedere un film con Van Damme per “rilassarsi”.

Se non mi darò una mossa farò la fine dei personaggi di Ciprì e Maresco. Comunque, ho una Punto comprata alla Maresca e Fiorentino, ma presto è da rottamare. Nel frattempo viaggio… e sono uno schianto!

Gli omosessuali sono sin troppo esigenti. Vogliono metterlo nel culo anche agli eterosessuali. Mi pare che stiano esagerando di “orgoglio”.

Io ero molto romantico prima di sverginarmi. Dopo che la trombai, lei si addormentò e trombò dal sedere delle scoregge davvero “sentimentali”.

Uma Thurman ha rivelato le “cose sporche” e pulp che Weinstein la obbligava a fare. Ma non capisco perché abbia girato allora con Tarantino…

Woody Allen, in seguito alle rivelazioni scandalose della figlia, rischia di non girare più film. Vabbe’, ha diretto 54 film e ha 83 anni, conosco persone che sono morte a 7 anni e i loro genitori non hanno potuto girare neanche il filmino della prima comunione.

 

Sono tutti amici finché non arriva il conto da pagare… mah, ti dirò, l’altra sera ero solo come un cane e ho ordinato una pizza da asporto. Ho dovuto pagare anche la mancia.

Oggi, una donna di malaffare mi ha chiesto l’amicizia su Facebook… poi me l’ha tolta perché ha capito che non vado a zoccole. Mi dicono che sono asociale… e non scendo a patti…

Conosco molti matti che stanno meglio dei sani di mente. Sì, grazie alla loro invalidità psichica, non devono alzare il culo la mattina… e prendono tutto come “viene”. Di mio, non sono né matto né sano. Infatti, non ho più soldi…

Mio padre volle presto allontanarsi dal suo paese natio, perché non condivideva la mentalità pigra, retrograda e appunto paesana, fatta di pettegolezzi e provincialismi agghiaccianti. Ogni tanto però torna alle origini… sì, quando qualche suo parente muore, è costretto ad andare ai funerali.

I critici di Cinema sono come quelli che vanno in bianco. Visto che non sono riusciti a “sfondare”, criticano ciò che avrebbero invero voluto “fare”.

La maggior parte degli scrittori sono come Fabio Volo. Ma io non mi svendo e infatti la gente non mi prende seriamente…

Oggi, una mia ex amica delle elementari mi ha contattato su Facebook, chiedendomi di uscire con lei. All’epoca era carina, adesso mi sembrava Morticia della Famiglia Addams. Sapete, ci sono delle donne che t’inducono a rimanere uno Zio Fester.

Nella vita ci sono due tipi di persone, gli onesti e i criminali. Di mio, amerò The Irishman di Scorsese, sapendo che il Presidente degli Stati Uniti è peggiore di Frank Sheeran.

Prima ero un agnellino, poi le iene mi fecero diventare un Plissken.

Dicono che crescendo cambierai. È una stronzata. Ronin mi piace più di prima. Sì, leggermente sono cambiato, in meglio.

 

di Stefano Falotico

Sono un Gary Old-Man con la caratura carismatica di un Liam Neeson d’annata, fui dannato, non so se bello, sicuramente amo la mia sfacciataggine


03 Feb

Darkman Neeson Dracula Bellucci Leon Jean Reno

Sì, è oramai indubbio che Oldman vincerà l’Oscar. Non si può mettere in dubbio. Lui che fu Dracula e Beethoven, e per Besson fu lo scalmanato Stansfield e il folle Jean-Baptiste Emanuel Zorg, dopo una carriera da “talpa”, arriverà alla vetta e finalmente sarà consacrato. Sì, sacramentiamo questa vittoria. Bando alle ciance, sì! Eleviamolo in gloria, e non è un film di John Cassavetes!

Ma perché, mi domando io, nessuno ha mai scritto una biografia sul coriaceo Liam Neeson? Attore all’apparenza monocorde e monolitico, eppur dotato di un carisma ben conosciuto dalle cosce di Uma Thurman, che pare amò in maniera nonstop la sua virilità lupesca da uomo grey. Mai grezzo ma elegantissimo, compassato, di gran stile. Sì, quest’uomo sul treno faceva impazzire le donne, perché sembra che sia stato sempre molto “dotato”, qualcosa di bestiale nasconde fra le sue gambe e dalla voce portentosamente macha ve ne sareste dovute accorgere subito. Eppure, nonostante fu il giusto Schindler, non è mai stato visto di buon occhio dai premi, tanto che non ha mai vinto un cazzo, in maniera inversamente proporzionale alle dimensioni vincenti del suo “membro”. Le donne, come belle statuine, dinanzi al suo titanico “Rob Roy” si allettavano a giocare di sex toys. Ed erano notti da vero Darkman…

Sì, sono parecchio affine al fine Neeson, uomo di finezza incalcolabile quanto, come detto, di “lunghezza” incommensurabile. Molte donne davanti al “mio” s’intimidiscono, ma poi soavemente ne gioiscono. Ed è qualcosa di “frusciante” e “scorrevole” che non si ferma un solo istante. Da qui la natura da licantropo del mio uomo perso nei “boschi”.

Sì, sono sfacciato e dovreste esserlo anche voi. Anziché rincoglionirvi con pessimi film fumettistici, datevi a qualcosa di pop nel popò…

 

Sì, run all night, e (s)corre alla grande, di glande e glassa.

Adesso me la rido grassa. Anche se amo quelle magre.

 

Insomma, mie Jovovich, il quinto elemento è musica melodiosa per le vostre amate immortali. Vivaddio immorali.

Non siate maestri delle puttane, ma amate le mie puttanate!

Adesso, vado a cucinarmi un risottino. E ancor rido.

 

 

di Stefano Falotico

THE FIFTH ELEMENT, Gary Oldman, 1997. (c) Columbia Pictures/ .

THE FIFTH ELEMENT, Gary Oldman, 1997. (c) Columbia Pictures/ .

Amata immortale

Dustin Hoffman, wolfman, e l’occhio scivola sulle forme della Witherspoon


02 Feb

Dustin+Hoffman+Reese+Witherspoon+Wears+Striped+diUzDOpUd8ml

Eh sì, sarà anche “laureato” e non fu stallone come Jon Voight di Un uomo da marciapiede, ma al signor Ratso basta poco per farlo diventar rizzo, e con occhio malandrino non è vigilato speciale ma lupetto ancor arrapato. Eh sì, un “caro” little big man, senza papillon ma molto “casual” e liberale…

E ogni autismo da rain man diventa sano voyeurismo poco da gentleman.

Detta fra noi, comunque, la Reese di faccia è un cesso, ma il suo notevole culo pare abbia risvegliato lo sleeper Dustin. È il nostro american buffalo!

Gli stringiamo la mano, ma potrebbe essere “bagnata”. Altro che Meet the Fockers, questo ha ancora voglie da vero motherfucker.

La Reese non è più ragazzina da Election, ma donna oramai wild da “erection”.

American Buffalo

 

 

di Stefano Falotico

Polanski nel nuovo film di Tarantino, Val Kilmer sta morendo di cancro, e Bruce Willis ha annoiato ed è pateticamente ridicolo


02 Feb

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Ebbene, notizia dell’ultima ora è che Tom Cruise si è aggiudicato il ruolo destinato a Brad Pitt nel nuovo, “segreto” film di Tarantino. Ma la bomba è che Roman Polanski interpreterà un piccolo personaggio. D’altronde, Tarantino, col potere decisionale che oramai ha, era logico che, costruendo un film attorno al macabro assassinio di Sharon Tate, poteva permettersi di scegliere il suo ex marito, il regista di Rosemary’s Baby, per dare toni di epicità alla storia e fornirle contorni inquietanti.

Quest’esaltante news arriva in concomitanza col rilascio del poster ufficiale del nuovo film di Roman, un thriller psicologico che mescola realtà e finzione. A dimostrazione del teorema polanskiano secondo il quale lo “strumento” Cinema è un prolungamento delle sue ossessioni reali, l’incarnazione fatta celluloide della sua complessa psiche, l’addensamento sinergico delle sue inconsce rabbie e pulsioni nascoste, che lui appunto esterna in immagini spaventosamente ciniche, crudelissime, chirurgicamente vivisezionanti la paurosa anima umana nelle sue mutevoli, fascinose quanto pericolose sfaccettature.

Ma è un film che sinceramente non m’interessa. Gusto personale. Preferisco il Polanski che alla metafisica sa unire trame più corpose, al di là dell’estasiante, anche “esaustivo” che non c’è bisogno di superflue parole…, corpo di Eva Green, una che ti basta guardarla ed, esatto amici maschi, sei già “esausto”.

Ero in macchina oggi pomeriggio, e il mio umore era stranamente allegro. Eppure è bastato poco a incupirmi. In radio davano la pubblicità della nuova fiction semi-mafiosa e stupidamente italica con la Capotondi, “opera” agghiacciante, questo sì che è puro orrore, della ditta Pietro Valsecchi e quegl’imbecilli di Canale 5.

E, nel viaggiare umorale, in questa Bologna dall’atmosfera tardo-invernale, ho riflettuto. Credo siamo sempre più di fronte a una realtà che mette i brividi. Gli “adulti”, ai quali mi apparenta solo l’anagrafe ma non il mio cuore ballerino, inquieto e pulsante emozioni schiette e non corrotte, vogliono che i loro giovani, anziché crescere e maturare nella sapienza e nella giustezza, “vincano” di facce da culo impresentabili, in questa nostra orrenda esibizione vanitosa, anzi vanagloriosa, in questa frivola sarabanda inneggiante ai finti, inutili “talenti” da Amici… il serale. Quanto di più osceno la “pedagogia” del “viver sani e belli” abbia partorito. Roba che in confronto la più allucinante puntata di Black Mirror è un programma per ragazzini… se è questa l’“educazione” di massa, siamo messi male.

Poi, tornato a casa, appostatomi nuovamente in un’apparente calma e serenità da film di Kiarostami, anche da Kaurismaki, ho letto che Val Kilmer non è riuscito a curare il cancro e il suo cervello si sta deteriorando. Ora, non che il Val abbia avuto mai una mente da aquilotto, come si suol dire, ma mi era simpatico.

Insomma, stasera ordino una pizza Chiara al salame piccante…

Quindi, rivedrò il trailer italiano de Il giustiziere della notte. L’originale con Bronson aveva un suo perché ed era iscritto in una poetica degna di stima, questo mi sembra una tamarrata con un Willis bollito e una Shue oramai gallina spennacchiata. Sono lontani tempi della sua figa… eppur rimembro quando il mio membro andava in estasi per le sue gambe in Via da Las Vegas, era un effetto blackout che rimpiango…

 

di Stefano Falotico


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Nella vita, sono sciamano e poeta come Jim Morrison, ma devo pagare le bollette e non pagar le bollite


01 Feb
THE DOORS, from left, director Oliver Stone, Val Kilmer, 1991, ©TriStar Pictures

THE DOORS, from left, director Oliver Stone, Val Kilmer, 1991, ©TriStar Pictures

Eh sì, il buon vecchio Jim, fra una canzone e l’altra, “ci dava” e la sua donna “lucidava”, poi si dava agli acidi e agli agi e nel frattempo scriveva massime e aforismi che sono presi a modello dai giovani sbandati e sbadati, che s’identificano nei suoi eterni disagi. Poi, giovanilisticamente, viene elevato in gloria anche dagli oramai settantenni nostalgici, come quel trombone di Oliver Stone, fautore di un Cinema retorico, pomposo, “tonitruante” e spesso indigesto.

Sì, nel tempo livero, quindi praticamente sempre, anch’io scrivo e coloro di leggiadria i cuori spenti, rallegrandoli con la dolcezza sinuosa delle mie deliziose parole sfiziose, che allettano, anche a letto, le donne che sogno e danno gioia ai sognatori disoccupati. Eppur la vita si fa aspra e le arance son spugnose, mangi i cachi ed è oramai una continua cacata. Poco sciolta, molto stiticamente difficoltosa. I soldi languono al che fai quello languido, elemosinando pietà e, languendo, vai illividendo. Devi pagare, eppur molti non la pagano ma le pagano. Sì, i viali son sempre affollati. I maggiori “fruitori” della prostituzione sono quegli amari cuori solitari che abbisognano di “pomparsi” un po’dopo aride giornate di pochi liquidi. E così, in quella fluida “liquidità”, annegano le loro ansie, riempiendo i vuoti…

Sì, Jim aveva visto giusto. Sarebbe stata una società puttanesca. E la gente, presa da Twitter, ha dimenticato anche come si cucinano i maccheroni…

È tutto uno spaghetto, di aglio e olio sudicio, e i piatti piangono. Le donne in carriera, dopo una giornata dura, si metton le pattine e le bambine sui maschi arrapatelli “pattinano”. In questo piattume e pattume.

Mangiate un gianduiotto della Pernigotti, miei gianduiotti, e scopate come il mandrillo Lancillotto. Non fate la fine di John Gotti.

Amatemi, sono l’uomo di Gotham… “esce” di notte ma comunque non va a mignotte.

 

di Stefano Falotico

 

JUSTICE LEAGUE

Genius-Pop

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