Passa il tempo che, sottile, tagliente, squarcia i silenzi. E, rannicchiato in pensieri dolenti, mi svesto della mia dignità per indossare la più malinconica ilarità, mentre un altro altero giorno scorre insincero, tra facili consolazioni e il sentore che tutto crolla sotto il peso di ambizioni mai anelate.
La vita è un continuo darsi slancio, illudersi che il domani possa essere appagante e qualcuno meglio ti paghi, e meno plagi, per il lavoro che fai, se lo fai.
A volte manca anche il lavoro, ma non bisogna amareggiarsi. Fare i barboni risolverà i conflitti economici della vita occidentale e potrai sederti su una panchina senza un ombrello sotto la pioggia della tua grandine vivente.
Al che, appare Jack Nicholson, grasso a dismisura, col panzone che deborda, e comprendi che non si può essere sempre affascinanti come in Chinatown.
Mentre un altro bombolone mangi nella crema amarognola di una risata forzata.
di Stefano Falotico
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