Sì, mi sto barcamenando per rimpinguare il magro conto in banca che diminuisce ogni giorno in modo inversamente proporzionale alla mia pancia che si dilata, per compensar lo stress s’ingolfa di piadine al prosciutto, ma è un casino pazzesco. Sì, ho trovato temporaneamente qualcosa ma mi dà poco. Al che scorro gli annunci per la ricerca del collaboratore giornalistico. Sono un uomo che sa dar pepe alle notizie, e sa ricrearle in maniera efficace nel postarle di forma indubbiamente efficace quanto le mie frasi spericolate e ficcanti! Eppur tutti questi siti promettono faville e “visibilità” ma non vogliono “contribuire” economicamente al tuo sviluppo finanziario. “Garantiscono” solo prestigio e arricchimento interiore, e a esse non voglio esser collaborativo. Sì, io collaboro e al contempo non collaboro, mentre giornalisti medi di cazzate corroborano i loro notiziari nell’esibizione vanagloriosa delle più ritrite banalità didattiche. Siti “educativi”, pedanti, di una tristezza che mi lasciano più scontento della mia già famosissima infelicità (dis)umana. Al che, scendo e mi reco dal giornalaio. Un uomo che la sa lunga e, fra un cliente e l’altro, un acquirente e un vecchietto in caccia del Corriere dello Sport, sfoglia di linguina la rivista pornografica del suo “sognarla” in culo a tutti. Egli “se la guadagna”. Ah, la pagnotta, secondo me va a mignotte, eppur è uomo che si è creato, coi guadagni, la lietezza della sua consolidata lautezza. Mentre il mondo impazzisce e l’ISIS uccide altri innocenti, ecco allora spuntare i recensori della mutua, quelli che non capiscono un cazzo di Cinema ma voglion dir la loro, perché la moglie non “intingono” di pollice su. Applaudono miserabili schifezze e poi scrivono pezzi merdosi. In questo cinegiornale che è diventato il Pianeta Terra. Battete, finché potete, donne, ah ah… “Tastate” e “tostateli”.
di Stefano Falotico
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