Non so perché, chi ha letto i miei libri mi paragona a Bukowski, eppur mi diletto nelle “carinerie” modulando delle leccate a gelati al limone e limonando solo con la tastiera del PC-ino. Non sono un pulcino e neppure gaio, eppur galleggio, essendo un natante gallo. La gente, pur non essendo uno scopatore “ficcante”, e ciò dovrebbe dissuaderli in quanto la gente ama invece le battute-one pimpanti-pompanti, poco da poppante, viene, eccome se “viene”, da me a chieder consigli, spesso con l’idea di mettermelo nel culo.
Allorché mi trasformo in saggio della montagna spensierata e do alla gente banalità a base di massime davvero massimali, in quanto minimalista allo storico minimo.
Non li sminuisco ma li incito, sperando di non mettere nessuna incinta, a non essere Cita. Vai di citazioni eccitantissime!
Ecco che una mi dice che se avessimo tempo per raccontare la storia di ognuno la vita sarebbe una storia infinita. Allorché dico lei di vedere il film di Wolfgang Petersen sulle ali della sua cagna gigantesca.
Una invece sostiene che essere superiore, quale lei si ritiene non avendo però neanche frequentato le medie, non basta. Io le rispondo per le rime, baciate in quanto vorrei baciarla e non trombarla, dicendole da trombone che essere superiori è fonte d’invidia e dunque è meglio essere inferiori anche se laureati. Quindi, vado dalla mia signora Robinson.
Insomma, come la giri la giri, te le fa(n) girare.
Sono uno splendido trentottenne, fra qualche giorno, mentre Nanni Moretti, come afferma Francesco Alò di Bad Taste, è uno scialbo più che settantenne.
Stasera c’è Bologna contro Torino. Prevedo una catastrofe. In difesa De Maio e Gonzalez, annamo bene!
Insomma, cari agnelli, non si può essere sempre Gianni, e il Torino lo sa bene, facciamo un tor(t)ello!
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