Stando a sentire Production Weekly, le parole di De Niro intervistato da Deadline, e un PDF che ho “raccattato” nel web, bello fresco di stampa digitale, le riprese di The Irishman di Scorsese inizieranno ufficialmente il prossimo 18 Settembre, 5 giorni dopo il mio compleanno, per la cronaca.
Ma un sito, oggi, ha pubblicato un’immagine inequivocabile che vi posto, secondo la quale chiaramente il primo ciak sarebbe stato dato appunto in giornata odierna, Martedì 29 Agosto 2017.
Insomma, di questo film sappiamo già tutto ancor prima che esca e, a quasi dieci da quando Variety annunciò l’esclusiva notizia che la Tribeca di De Niro aveva acquistato il romanzo I Heard You Paint Houses di Charles Brandt, da cui sarà tratto su sceneggiatura di Steven Zaillian, la pellicola epocale si sta davvero concretizzando grazie al finanziamento e alla distribuzione di Netflix, perché a sentire De Niro, nella Hollywood di oggi, nessuno, neanche la Paramount Pictures, che si è ritirata all’ultimo momento, voleva investire su un budget così faraonico per un’opera che probabilmente le nuove generazioni di fan boys di Nolan non andrebbero a vedere né sarebbero capaci di apprezzare, essendo una storia di “mafia”, di corruzione viscerale, di sangue, colpe, redenzioni, “cristologie” varie fra pistolettate irruente in puro stile magistrale di Scorsese.
Insomma, non me ne vogliate se voglio leggermente male a Nolan, e i miei pensieri di oggi hanno scatenato su Facebook una diatriba, attacchi offensivi alla mia persona, ma anche larghi apprezzamenti per chi la pensa come me e crede che i veri capolavori non siano queste operazioni di marketing camuffata da “arte”.
di Stefano Falotico