Only the Brave il Trailer, basta con questa mediocrità, evviva i film folli, anche nella vita “reale”

21 Jul

Scorrono le immagini di questo film e rimango basito, perplesso… sarà la mia suscettibilità. Ah, che colpa, sì, andrò dal prete a confessare il mio odio per questo genere di film, a cui accludo molta umanità che se ne “compiace”. Vanno in brodo di giuggiole per queste storie “eroiche”, poco erotiche, “zampillanti” di cast stratosferici con attori pagati a peso d’oro per “gigioneggiare” tra fuoco e fiamme, lacrime, commozione telecomandata e qualche scorcio suggestivo di tramonti rosseggianti per far “divampare” un presunto pathos. Come se non bastasse, hanno infilato anche l’invecchiata e sempre più anoressica Jennifer Connelly, per dare un tocco “femminile”, addolorante come la Madonna della misericordia, alla storia.

Su Facebook, chiacchierando di questo genere di film, trovo qualcuno come me che detesta abbastanza quella ruffianata pomposa di Fuoco assassino, a cui il coglione Billy Baldwin vorrebbe addirittura dare un seguito, da girarsi il prossimo anno. Non ci bastava il primo? Sì, lodevole per i magniloquenti e fastosi effetti speciali ma con una trama ridicola (s)fatta di padri “coraggiosi”, di capitani spericolati, d’invidie Caino-Abele tra fratelli ardimentosi, appunto focosi, con “passaggi” e (s)cene di raccordo con una Jason Leigh “soft”, quasi core, prima che diventasse la zitella insopportabile ch’è oggi. Era meglio quand’era un po’ zoccola, un po’ acqua e sapone da “innaffiare” di “cremino”. Vale solo per il duetto De Niro-Sutherland, ché rendono sempre personali i personaggi che interpretano, anche quando sono macchiette stereotipate come in questo caso.

Film onestamente superati di una macchina hollywoodiana che produceva certe schifezze commerciali per esaltare il patriottismo della Nazione. Non a caso, questo Kosinski, dopo averci parzialmente illuso con le prime regie, girerà il seguito di Top Gun, altro spottone che esaltava l’edonismo reaganiano e serviva solo come trampolino di (s)lancio per Tom Cruise, altra incarnazione “attoriale” della mediocrità piaciona, altro bellimbusto che fra qualche anno, statene certi e “cere”, si sottoporrà alla chirurgia plastica per “tappezzare” di pezzi di culo la sua faccia di bronzo.

Ah, come sono stanco della mediocrità. Per fortuna, Lynch col suo Twin Peaks mi dà gioia di vivere, mi rasserena in quest’inquieto film di 18 ore delirante come pretendo sia il miglior Cinema e la gente pen(s)ante. Ah, ragionieri in doppiopetto che ti squadrano e ancor peggio vogliono inquadrarti dall’abit(acol)o che fa il mon(a)co… la loro visione miope da monocolo.

Sì, per quanto abbiano provato con metodi coercitivi, “castiganti”, castranti, incastonanti, a rendermi un casto(ro) come la massa lavoratrice e sofferente, mi sa che oggi prenderò in mano la guida della mia città e fantasticherò su vicoli “ciechi”, sapendo che la mia mente aperta, a differenza di “topi” con la mentalità chiusa, ha aperto varchi al di là della vi(t)a comune, anche provinciale e “denuclearizzata”, infiammandomi di fantasia nelle mie genialità sconfinatamente immaginifiche. Ah, fanculo le fiche.

Ricordate: bruciatevi, ragazzi, c’è sempre tempo per bere l’acqua.

Questa è una stronzata, non meno di queste puttanate di Hollywood.

 

Molta gente mi dà del pazzo, azzo. Preferisco rimanerlo. Almeno, quando vedo un sedere come si deve, so quelle che si deve fare. Si fottessero.

 

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