Archive for July, 2017

Le ca… te di Fantantonio


31 Jul

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Antonio Cassano, “mariuolo” non solo dell’area di rigore, non si smentisce e, dopo aver dato l’addio alle scene, ci ripen(s)a e con bello stile, degno del Petrarca, dichiara lapidariamente, in perfetta “ortografia” del politicamente corretto:

 

la vita è fatta di scelte. Anche professionali. Si può farne una che si ritiene giusta e poi ripensarci, è successo miliardi di volte nel mondo. Se poi è Cassano, allora è matto. Nella mia vita di c… e ne ho fatte tante, ma non sono scemo. E soprattutto sono sempre stato coerente. Per il resto, sono abituato a convivere con la pressione mediatica. Sono diventato un kway, la pioggia mi scivola via. Con l’Hellas Verona non è scattata la scintilla, l’ho capito subito… è come stare con una donna e accorgersi di non avere voglia di passarci del tempo insieme. Una questione di feeling, di aria. L’ho detto al presidente Setti, al direttore sportivo Fusco, all’allenatore Pecchia. Ho pensato fosse meglio interrompere, anziché trascinare la cosa.

Ritirarmi? Quando ho parlato col Verona non ho mai detto “mi ritiro”. Sfido chiunque a sostenere il contrario. Poi sono state scritte altre cose, ma la verità è questa. Infatti al momento della rescissione mi hanno proposto di inserire la clausola di risarcimento, nel caso trovassi un’altra squadra. E io ho accettato. La nostalgia di casa non c’entra. Di sicuro voglio continuare, ho più di qualche idea, ma non ho offerte. La cosa fondamentale è che mi diverta. Come ho sempre fatto in 18 anni di carriera. Entella? La sfida sarebbe grande, tentare il “miracolo” Serie A. Sono stato a un passo a febbraio, avevo accettato, ma la notte ho riflettuto, non me la sentivo ancora di scendere in Serie B. Sono rimasto fermo fino alla firma con l’Hellas Verona. Il rapporto umano tra me e Gozzi non è cambiato, è ottimo. Sampdoria? In questo momento della mia carriera mi sarebbe piaciuto essere allenato da Giampaolo, nel suo modo di giocare avrei reso alla grande. Chi mi vuole deve chiamare me, non ho procuratori. Data limite? Settembre, altrimenti resto a casa.

 

Insomma, Antonio troverà sistemazione non solo calcistica nel coacervo di pensieri contradditori che invadono la sua mente? Cassano, lo posso asserire con lucidità da “esperto”, è calciatore che merita una seconda possibilità. Le qualità tecniche non si discutono e sa farsi valere con dribbling sinuosi come un cobra solitario nei suoi giorni di fame.

 

Vota Antonio! Sì, La Trippa, come la sua!00737503

di Stefano Falotico

Schwarzy compie settant’anni


29 Jul

Mentre notizie tragiche ci hanno annunciato la morte del piccolo Charlie (Dio l’abbia in gloria), il nostro Schwarzenegger festeggia i primi settant’anni. Primavere portate a suon di muscoli e testosterone su capacità recitative pari allo zero di un encefalogramma piatto. Ma Schwarzy è come Garibaldi, eroe di due mondi? No, della globalizzazione di massa, d’altronde fu Mister Universo. Egli, accanitamente, attraverso ruoli alla Conan, s’impose al Cameron, sterminando i rivali e rivaleggiando solo con Stallone, nel Planet Hollywood stipulato anche con l’altro “salvatore” Willis. Mentre in tv annunciano la nuova edizione del Grande Fratello VIP del cazzo, prendiamo consapevolezza, in questo mondo ove oggi si festeggia il Terminator, che implacabili siamo portati all’estinzione. La faccia da gorilla di Arnold ci ricorda le nostre true lies. Sappiatelo, donne che cornificate i mariti e poi volete che i vostri mariti fossero Junior.

Schwarzy sembra uno scemo, ma sa, sa tutto, fu Governatore della California.

di Stefano Falotico

JUNIOR, holding hands from left: Emma Thompson, Arnold Schwarzenegger, Danny DeVito (front right), 1994, © Universal

JUNIOR, holding hands from left: Emma Thompson, Arnold Schwarzenegger, Danny DeVito (front right), 1994, © Universal

 

BATMAN AND ROBIN, Arnold Schwarzenegger, 1997, in prison stripes

BATMAN AND ROBIN, Arnold Schwarzenegger, 1997, in prison stripes

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TERMINATOR, Arnold Schwarzenegger, 1984

TERMINATOR, Arnold Schwarzenegger, 1984

Cosa ce ne facciamo di un Palacio vecchio?


28 Jul

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Il Bologna Football Club vorrebbe acquistare Rodrigo Palacio, giocatore che fu ottimo anni fa ma ora è andato, malandato, vecchiotto come il cucco. Un giocatore insomma finito, ma la trattativa è sfinente. Dai, a Bologna abbiamo già palazzi nuovi, soprattutto in zona Triumvirato hanno costruito delle palazzine niente male. Questo Palacio non serve all’architettura della squadra. Intanto, la Jolie Angelina ammette che, dopo la separazione dal Pitt, piange sotto la doccia e, aggiungo io, si lascia ficcare sotto il tetto delle sue piccole tettine, e Hawking, “distrofizzato” muscolarmente, ci allarma sull’attacco alieno. Ragazzi, tenete cara la vostra casa.

Questa è una stronzata, ma io prenderei Cutrone, non lo lascerei al Crotone. Datemi del cretino, io gioco col 5 5 5.

 

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Notizie falotiche, filtrate dal satiro irriverente che son io


25 Jul

Daria Bignardi, la “donna” insopportabile per eccellenza, eccellente però in superbia, lascia la direzione di Rai 3. Speravo avesse lasciato la vita in generale.

 

Raoul Bova è stato condannato a un anno e mezzo di “reclusione” per frode fiscale. Avrà la sospensione della pena. I maschi invidiosi speravano nella sospensione del suo pene.

 

Confermata anche per il prossimo anno la serie su Montalbano. Per la gioia dei mediocri e di chi si accontenta delle storielle. Però, per la prossima “edizione”, Montalbano non parlerà più in siciliano stretto, ma sarà coadiuvato dallo Zingarelli. Insomma, Zingaretti farà il fine dopo essersi trombato quella villana della Ranieri, una che non era l’amante di Leopardi. Ah, cè anche Massimo, quello di perdere l’amoreee!!!!

 

di Stefano Falotico

CONTINENTAL DIVIDE, John Belushi, 1981, (c) Universal

CONTINENTAL DIVIDE, John Belushi, 1981, (c) Universal

È morto John Heard ma, per piacere, non è stato solo il padre di Macaulay Culkin


22 Jul

00450612Come sappiamo o, meglio, i ben informati di Cinema sanno, è morto, per cause ancora d’accertare (alcuni addirittura avanzano l’ipotesi dell’omicidio, della morte “delittuosa”) John Heard, caratterista di molte pellicole hollywoodiane ma, anche gli “esperti”, citano solo Mamma, ho perso l’aereo (Home Alone), e si dimenticano che, almeno personalmente, non potrò scordarmelo nel ruolo del barista stressato in quella vetta assoluta della Settima Arte che è Fuori Orario del maestro Martin.

Così, tanto per dire. Poi è sabato sera e fa caldo…

Ho detto tutto.

di Stefano Falotico

Il terremoto scala 883 sta devastando il mondo


22 Jul

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Ogni giorno, notizie di nuovi terremoti ci allarmano e mettono in dissesto e zona tettonica la nostra visione godereccia della vita, improntata al farsi piacere solo le tette basculanti.

Sì, gli 883 avevano visto giusto.

 

Lasciati andare e vedrai 
Che anche se non cambia niente è lo stesso 
Tu ti divertirai 
Nella notte 
Un ritmo che ti prende 
Nella notte 
Ti sembra di volare 
Nella notte 
Che batte, batte, batte 
E che ti porta via lontano

 

Questa è una stronzata, ma sappiatelo: godiamoci la vita finché le nostre certezze non tremano.

di Stefano Falotico01050606 tr15

 

 

di Stefano Falotico

Stallone conferma Drago in Creed il seguito, ammazza che orrore, eh sì, ammazzava Apollo


22 Jul

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Apelle figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo, tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle, figlio di Apollo.

Ah no, il figlio si chiama(va) Adonis, Madonna!

Ma tanti pescioloni abboccano ancora alle stronzate edoniste del mai pentito Stallone. Stallone è uno che c’illude e prende per fessi a tambur battente, senza soluzione di continuità. Il primo Rocky, di cui era esimio sceneggiatore, sfiorò il capolavoro ed è annoverabile fra i film più emozionanti di sempre, vuoi per la poetica del proletario underground, anche underdog, che deve lottare come un matto per affermare la sua dignità in una società spregiudicatamente cinica e mangiatrice, vuoi per la storia d’amore vincente fra due nati perdenti, vuoi per il pathos infuso e la colonna sonora trascinante, vero cavallo di battaglia di Conti. Bill, non raging bull, eh eh.

Poi, passando la “mano” alla sua regia, Stallone ci prende gusto con le cazzate, peggiorando la saga di seguito in seguito, raggiungendo l’apice della cagata pazzesca col quarto episodio, sfoggio di muscoli oliati, di “armature” di pelle, appunto, russa uccidente l’uomo di colore Creed, che innesta di conseguenza la vendetta “omicida” di Stallone battente bandiera a stelle e strisce con tanto di Gorbaciov e la sua voglia in “capo” nazista-comunista da combattere a morte, appunto, per il “trionfo” stellare degli USA e del getta questa porcata nel cestino.

Uno dei punti più bassi della cinematografia mondiale, un’apoteosi enfiata a dismisura, parimenti proporzionale ai bicipiti dei due “attori”, del cattivo gusto a iosa.

Ma con Rocky Balboa, Stallone si rifece da questa immonda fece, e con Creed quasi toccò l’Oscar dopo aver vinto il Golden Globe. Ma il lupo Sly perde il pelo, la pelle anche rifatta, ma non il vizio.

E ci ricascò. Dio ci salvi.taverna06 02329217

Sì, Stallone ha sempre sognato di possedere la classe di Caine, ma rimane un cane. Diciamocela.

di Stefano Falotico

La Critica americana esalta Nolan, ma ci sta, ne sa qualcosa?


21 Jul

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Basta farsi un salto su Rotten Tomatoes, per rendersi conto della media altamente “devastante”. Tutti d’accordo. Pare che Nolan abbia firmato il suo film più compiuto e bello, libero dai discutibili voli pindarici e cervellotici che hanno sin a ora contraddistinto la sua filmografia. Eppur io rimango perplesso e mi mantengo moderato. Non posso esprimermi sul giudizio, non avendolo visto, poi garantisco a tutti che manterrò la sufficiente onestà intellettuale per giudicarlo senza infingimenti e quei condizionamenti che adesso mi mantengono appunto sul chi va là. Un chi va là che forse riecheggerà una volta che il film avrò visto. Se ben scorriamo le critiche, ne troviamo però una ventina assolutamente negative. Quasi tutte quest’ultime concordano con quello che è il mio vago pensiero sul Nolan e il suo Cinema. Anche per questo film pare che Nolan non si sia smentito. Poco cuore e per niente umorismo. Al solito il suo modo di girare è elegante e sontuoso, conosce il mezzo fin troppo, ma pare che quando filmi non vi metta l’anima. Sarà vero? A fine, spero finissimo, Agosto per saperlo. Nel frattempo, elucubrate di congetture.

Beccatevi questa stroncatura!

 

 

di Stefano Falotico

Only the Brave il Trailer, basta con questa mediocrità, evviva i film folli, anche nella vita “reale”


21 Jul

Scorrono le immagini di questo film e rimango basito, perplesso… sarà la mia suscettibilità. Ah, che colpa, sì, andrò dal prete a confessare il mio odio per questo genere di film, a cui accludo molta umanità che se ne “compiace”. Vanno in brodo di giuggiole per queste storie “eroiche”, poco erotiche, “zampillanti” di cast stratosferici con attori pagati a peso d’oro per “gigioneggiare” tra fuoco e fiamme, lacrime, commozione telecomandata e qualche scorcio suggestivo di tramonti rosseggianti per far “divampare” un presunto pathos. Come se non bastasse, hanno infilato anche l’invecchiata e sempre più anoressica Jennifer Connelly, per dare un tocco “femminile”, addolorante come la Madonna della misericordia, alla storia.

Su Facebook, chiacchierando di questo genere di film, trovo qualcuno come me che detesta abbastanza quella ruffianata pomposa di Fuoco assassino, a cui il coglione Billy Baldwin vorrebbe addirittura dare un seguito, da girarsi il prossimo anno. Non ci bastava il primo? Sì, lodevole per i magniloquenti e fastosi effetti speciali ma con una trama ridicola (s)fatta di padri “coraggiosi”, di capitani spericolati, d’invidie Caino-Abele tra fratelli ardimentosi, appunto focosi, con “passaggi” e (s)cene di raccordo con una Jason Leigh “soft”, quasi core, prima che diventasse la zitella insopportabile ch’è oggi. Era meglio quand’era un po’ zoccola, un po’ acqua e sapone da “innaffiare” di “cremino”. Vale solo per il duetto De Niro-Sutherland, ché rendono sempre personali i personaggi che interpretano, anche quando sono macchiette stereotipate come in questo caso.

Film onestamente superati di una macchina hollywoodiana che produceva certe schifezze commerciali per esaltare il patriottismo della Nazione. Non a caso, questo Kosinski, dopo averci parzialmente illuso con le prime regie, girerà il seguito di Top Gun, altro spottone che esaltava l’edonismo reaganiano e serviva solo come trampolino di (s)lancio per Tom Cruise, altra incarnazione “attoriale” della mediocrità piaciona, altro bellimbusto che fra qualche anno, statene certi e “cere”, si sottoporrà alla chirurgia plastica per “tappezzare” di pezzi di culo la sua faccia di bronzo.

Ah, come sono stanco della mediocrità. Per fortuna, Lynch col suo Twin Peaks mi dà gioia di vivere, mi rasserena in quest’inquieto film di 18 ore delirante come pretendo sia il miglior Cinema e la gente pen(s)ante. Ah, ragionieri in doppiopetto che ti squadrano e ancor peggio vogliono inquadrarti dall’abit(acol)o che fa il mon(a)co… la loro visione miope da monocolo.

Sì, per quanto abbiano provato con metodi coercitivi, “castiganti”, castranti, incastonanti, a rendermi un casto(ro) come la massa lavoratrice e sofferente, mi sa che oggi prenderò in mano la guida della mia città e fantasticherò su vicoli “ciechi”, sapendo che la mia mente aperta, a differenza di “topi” con la mentalità chiusa, ha aperto varchi al di là della vi(t)a comune, anche provinciale e “denuclearizzata”, infiammandomi di fantasia nelle mie genialità sconfinatamente immaginifiche. Ah, fanculo le fiche.

Ricordate: bruciatevi, ragazzi, c’è sempre tempo per bere l’acqua.

Questa è una stronzata, non meno di queste puttanate di Hollywood.

 

Molta gente mi dà del pazzo, azzo. Preferisco rimanerlo. Almeno, quando vedo un sedere come si deve, so quelle che si deve fare. Si fottessero.

 

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Scorsese e DiCaprio presto sul set di Killers of the Flower Moon


15 Jul

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Se ben vi ricordate, solo qualche tempo fa si era vociferato di una nuova collaborazione fra Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio per l’adattamento del libro di David Grann, Killers of the Flower Moon, su sceneggiatura di Eric Roth. Variety ci aggiorna sul progetto, confermando il coinvolgimento di Scorsese e DiCaprio, ma non facendo invece menzione di Robert De Niro, il cui nome era stato associato come possibile attore in coppia con DiCaprio. Staremo a vedere se nel corso del tempo il nome di De Niro rispunterà. Variety, dopo un’intervista allo storico scenografo di molte pellicole di Scorsese, Dante Ferretti, c’informa che Scorsese avrebbe intenzione di girare questo film immediatamente dopo le riprese di The Irishmangangster movie che sarà filmato da fine Agosto a New York, che riunisce nel suo cast le leggende De Niro, Al Pacino e Joe Pesci per una release date prevista a fine 2018, e una distribuzione limitata nelle sale, essendo prodotto da Netflix, per poter concorrere agli ambiti Oscar.

Ferretti afferma che Scorsese e DiCaprio, negli ultimi mesi, hanno lavorato intensamente e alacremente per definire i dettagli, e se tutto andrà bene potranno iniziare i primi ciak a inoltrata primavera del 2018. Ferretti asserisce che nell’immediato inizierà già il lavoro di ricerca delle location. Notizia però da prendere con le pinze. La produzione infatti, interpellata a proposito, non ha voluto rilasciare conferme.

Vedremo insomma come il progetto si svilupperà.

Curiosità per i cinefili: Ferretti, stranamente, non sarà lo scenografo di The Irishman.

di Stefano Falotico

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