Una Juventus ignobile, meritatamente (scon)fitta
La delusione si legge sul volto di Buffon, annichilito per ben 4 volte sonanti, due da Ronaldo, che l’ha schiantato. Schiatta di rabbia il Buffon, con la D’Amico in tribuna a “porgergli” il piagnisteo. Una batosta come non se ne vedeva da tempo. Juventini poveramente illusi, a cui la rete di Mandzukic aveva dato “manforte” di speranze. Affranti, sconsolati, si rifugiano in una prammatica retorica, lodando comunque la stagione trionfante a cui è pero mancata la ciliegiona sulla torta. A Napoli festeggiano, godendo come ricci e subissando d’offese Andrea Agnelli, che con “aplomb” discutibile ha cercato di trattenere la voglia, in realtà “intrinseca”, di voler picchiare Massimiliano Allegri, imputato di avergli fatto fare una figuraccia “stimabile”. La Juve è crollata e, diciamocelo, neanche nel primo tempo aveva giocato bene. Catenacciara, con deboli ripartenze “contropiediste” si augurava di poter impensierire un Real Madrid magnificamente “allestito” da Zidane, che si prende la sua giusta rivincita dopo la sua espulsione dei Mondiali del 2006. Del Piero è incazzato a morte, Vialli “gorgheggia”, Sacchi sotto sotto se la ride. Ed è l’ennesima finale terminata in disfatta. Insomma, Higuain deve buttar giù la pancetta e Dybala avrebbe fatto meglio a riguardarsi le prodezze del Messi. Messi, sì, a novanta, per più di novanta… minuti, minutissimi. Praticamente scarni, diciamocelo, scarselli.
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