Archive for April, 2017

Com’ è bello viver da soli, con il Calcio


04 Apr

 

ch04-1

Le mie giornate, da molta gente ignorante reputate asfittiche, si cibano di aria zen. Ove, soffice, nell’ermetica lucentezza di me sempre “sbiadito” e sbadato, mi disfo del pen(s)ar comune, così ingombrante e secondo me foriero, cari forestieri, di stress. Meglio l’aria della foresta che mi richiama quando, allo scoccar dell’alba croccante, “digrigno” gli occhi nell’assaporarne la vegetazione, con gusto della fauna mia da animale lontano da queste metropoli schiaccianti, col lor (a)mar di obblighi, ove tutti si “responsabilizzano” dietro scrivani(e) di lavoretti “incappucciati” nell’orinare, no, nell’amministrazione ordinaria. Il cappuccino, il capufficio, uff uffa. Meglio i puffi a queste muffe. Magnatevi un muffin e leccatevi i baffi. Così, dopo queste giornate “dure”, l’uomo “normale” si appiccica alla televisione e si sorbisce Montalbano che starnazza in idioma idiota calabro-siculo mentre io mangio un altro colibrì, non pensando a questi drammi piccolo borghesi ove la puttanella rivendica il tradimento di un certo Mario e Mario l’ammazzò con una calibro per lo “specialista” calibrato di “onore” meridionale. Io conosco l’odore del temp(i)o nelle mie tempie e immagino (di) templari scorrazzanti nello scoreggiar pi(n)o. Tra spade di Excalibur e fornicazioni che una volta erano libere dal divorzio, sì, quelle “zie” oziavano con gli orsi maschi che se l’ingroppavano a tutta birra, masticando l’aroma del sesso verace, remoto dall’orpello borghesuccio dell’amore a “tutte le costole”. Vedo ragazzi disperati che, per far contente le professoresse, imparano a menadito lezioni di troia, no, di Storia, eppur non provano la rabbia pasoliniana di quell’Ulisse e non leggono Joyce. Comunque guardano O. Russell di Joy ed è una bona Lawrence, una buona cos(ci)a. E poi i calci da dare! In una “iurnata e Sol”. Mentre Ventura studia la Nazionale e quella panza si suda. Non pensando ai medici e agli avvocati, ma ficcandosi in bocca un altro Buffon.

 

di Stefano Falotico01104606 joy-DF-04076_R2_rgb

Liam Neeson sarà Marlowe


02 Apr

RAN-18590

Liam Neeson, un attore che invecchia come il buon vino, stagionato d’annata. Un attore che, sino a qualche anno fa, non riusciva a trovare “il bandolo della matassa” e accumulava ruoli anonimi, scialbi, trascinandosi di qua e di là, alla ricerca disperata di una direzione, di una “istruzione”. In poche parole, un uomo dal bel carisma però in fase distruttiva, colante a picco. Poi “picchiò” (da) duro, trovando il suo Taken delle meraviglie, film non eccelso ma che fece valere il suo non essere fece. Dava pugni alla feccia! E da allora si è specializzato in ruoli da uomo tutto d’un pezzo, non uno stinco di san(t)o, ma uno che ama il “potere” corrosivo delle notti da lupo, mangiando bocconi amari come appunto Marlowe. Ecco quindi che il personaggio di Philip potrebbe “tornargli” congeniale, cucito su mis(t)ura della sua stazza da uomo col “dopobarba”, rude, manesco cialtrone, rispettoso però della “privacy” dell’anima. Certo dovrà battere la “concorrenza” passata di miti come Humphrey Bogart e Bobby Mitchum. Ma Neeson è un uomo che walk(s) among the tombstones. Lo sa il suo giubbotto in pelle da uno che ha le palle. Non un pinco pallino, non un gonfiato pallone. Intanto, (s)fuma e, fumando, stira il suo abito non da mon(a)co. Scoprendo i maniaci.

 

 

di Stefano Falotico

liam-neeson-a-walk-among-the-tombstones

La “cultura” moderna: l’accanimento nello scrivere “news” di Cinema “accattivanti” con titoli ad effetto


01 Apr

 

00854604

Una nuova, “bieca” tendenza sta spopolando, ahinoi, nel web. Nuovi gruppi “facinorosi”, perché “violenti” nella fretta…, di “scrittori” son pronti a “elargirvi” notizie “a sbafo” da internettologi dell’ultima ora, creando spesso titoloni “spettacolari” come specchietto delle allodole. E ciò quantomeno mi turba, mi mette ansia, mi angoscia. E, “funestato” da questo “guazzabuglio” umano di “notizionisti” d’arte d’arrangiarsi, voglio fare delle considerazioni. Mi capita, sovente, di capitare in rubriche online di Cinema ove vi è la consueta sezione delle notizie, categoria per la quale oggi tutti pare si sentano “ferrati”. Più che altro sono “efferati” nella lor smania modaiola quasi di volersi sostituire al regista o all’attore del progetto “in questione”, per come si fanno belli di paroloni su film che ancora devono realizzarsi e sui quali riversano, sembra, le lor frustrazioni da falliti, sperando che i film diventino i capolavori “annunciati” di cui (stra)parlano, spesso senza cognizione di causa. Imbarazzante. Per star sul pezzo, in mezz’ora scrivono pezzi appunto improvvisati, colmi zeppi di banalità e sostituiscono l’informazione con la didattica, perfino demagogica, più allucinatamente conformista alla retorica. Ecco che “discutono” di serie televisive da “pane quotidiano” di una mediocrità aberrante, senza prese di posizione ideologiche, tanto per parere appunto aggiornati e “colti”. Anch’io scrivo, non solo qui su FilmTv.it, per riviste internet, ma cerco sempre di essere coerente con la mia etica innanzitutto di scrittore unico, indivisibile, incorruttibile e soprattutto fantasioso, tentando di essere almeno originale, mai ripetitivo, mai prevedibile, mai “carta stampata”. Forse questo non pagherà, ma vale davvero la pena “sbizzarrirsi” in news tanto per prendere quattro euro ad articolo, compromettendo la propria onestà intellettuale “a favore” del più ripugnante, odioso “merchandising” dell’anima?

 

00320106

di Stefano Falotico

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)