Archive for March, 2017

James Mangold dirigerà The Force da Don Winslow


18 Mar

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Ebbene, reduce dal planetario successo di Logan, che sta spopolando anche sui nostri grandi schermi, l’ottimo James Mangold avrebbe già scelto il suo prossimo progetto. Ha infatti opzionato il nuovo, entusiasmante libro di Don Winslow, The Force, che non è ancora uscito nelle librerie bensì farà il suo debutto a Giugno, anticipato però da critiche illustri come quelle del collega rinomato Stephen King che l’ha incensato di lodi, definendolo ipnotico sul suo profilo Twitter. Ridley Scott, che presto dirigerà un’opera tratta anch’essa da un bestseller di Winslow, The Cartel con Leonardo DiCaprio, sarà uno dei produttori dell’operazione.

In The Force si seguirà la “losca” vicenda di un poliziotto corrotto che dovrà salvare la sua già minata reputazione, “gestendosi” nell’articolata rete di “imbrogli” che lui stesso ha “architettato” nei suoi sporchi affari, dividendosi fra le gang di Harlem, un boss mafioso con cui è in debito, la famiglia e gli agenti federali che cercano di estrapolargli informazioni e far chiarezza sulla sua vita un po’ oscura.

Siamo sicuri che Mangold, che scriverà la sceneggiatura assieme a un altro nome che sarà annunciato a breve, dirigerà questo film con efficacia e talento, non essendo nuovo infatti al genere poliziesco, come ampiamente dimostrato in una delle sue pellicole di maggior qualità, quel Cop Land sottovalutato del 1997 con Sylvester Stallone, Harvey Keitel, Ray Liotta e Robert De Niro.

 

 

di Stefano Falotico

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Le massime di un uomo massimo, non ammassato, forse ammattito


07 Mar
A FEW GOOD MEN, Tom Cruise, 1992, (c) Columbia

A FEW GOOD MEN, Tom Cruise, 1992, (c) Columbia

Molta gente è come Bernie Madoff. Pensa di fregarti e di non venir scoperta.

Io me ne frego.

 

Il Viagra è come il caffè. Più lo mandi giù e più te lo tira su. A molte donne questo sta sul cazzo.

 

Le donne sono come un piatto di lassativi. Una volta che le hai “deglutite”, devi mandarle a cagare.

 

Molta gente si cela dietro la maschera del lavoro per essere rispettabile. Io sono rispettato a prescindere, mentre tu sei uno che in mille “pazzi” del suo delirio si scinde. Io, spesso, in De Niro discendo.

 

Alla mia età dovrei “ficcare” di più. Eppur mi ficcano.

 

Ricordati, fratello, anche quando avrai una casa da cento milioni di dollari, qualcuno vorrà mettertelo nel culo in modo direttamente proporzionale ai tuoi metri quadrati.

 

Io vivo al massimo. Tu, mia donna, ti chiami Massima e mio cugino si chiama Massimiliano. Fai te. Chi fa da sé fa per tre.

 

Nicolas Cage non è come il buon vino. Più invecchia e più gira film scadenti. Io son scaduto a molta gente, ma almeno mi girano i coglioni.

 

Tua madre ha bisogno di una “ripassata”. Comunque conosce bene il mio passato remoto. Questa è difficile da capire, infatti non me la sposerò e nemmeno scoperò. Al mio futuro, senza la mammina, penserò.

 

Johnny Depp è indebitato. Di mio, sono allucinato come Jack Sparrow.

 

Tagliala qui. Sì, la tua gamba è in cancrena e ha stufato. Se non ti va bene, castrami.

 

di Stefano Falotico

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All’uscita di Logan, il problema del blockbuster col supereroe (non) si pone e la mia solitudine ancor più, a Oriente, nel “niente” si (s)porge


05 Mar

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Ecco che la gente, in massa, si accalca per veder l’ultima fatica di Mangold, regista che io venero, dai tempi malinconici di Cop Land con le sue ballate springsteeniane, immerse nella natura verista dell’uomo fattosi carne metafisica. Aspetterò come spesso accade lo streaming, gustandomelo lontano dal chiacchiericcio isterico e da fanatici fancazzisti che potrebbero rimbambirmi più di quanto (non) lo sia.

Questa gente smaniosa del blockbuster “d’annata” mi annoia, più che altro mi turba. E io, da “egoista” delle mie depressioni e della mia ancestrale solitudine alla Johnny Cash, tengo molto ai disagi “asociali” che mi sganciano da questo mondo “contemplativo” dei botti, delle esplosioni e delle (cer)bottane. Al che mi “estinguo” nel mio io più denso di mesmerismo sensoriale e faccio dell’esser solo un solido remoto da questa gente che aspetta tali eventi. Io son uomo di venti, mentre questi al capolavoro inneggiano e Hugh Jackman sul podio sventolano. E sono accompagnati da delle sventole per facili, “fallaci” sveltine. Uomini di fallo, non dei falotici. Adesso questa non fa rima ma questo caos fa caciara di Roma. Mi osservo e mi chiedo perché mi piaccia tanto The Night Of con le sue atmosfere “prelibate”, questo Turturro con l’eczema che sostituì Bob De Niro, questo Riz Ahmed “schizofrenico” con gli occhi sbarrati che però non assume nessun farmaco, rinchiuso nella prigione del suo incubo peggiore, questo Richard Price sceneggiatore “calcolatore” al “goniometro” dell’ampiezza percettiva d’indagini a (dis)sotterrare un cuore. Questi crepuscoli mi allietano e vivo come Logan nei “muscoli” innanzitutto del mio “animale” strano. Tirando fuori gli artigli quando serve, quando mi trattano da servo. Sì, non son sereno, ma il tempo è variabile con precipitazioni di futuri avengers.

 

di Stefano Falotico

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Le riprese di War with Grandpa con De Niro si spostano ad Atlanta, invece che a Toronto


03 Mar

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Lo dice THR

The comedy, directed by Tim Hill for TWC-Dimension, moved production at the last minute to Atlanta.

The War With Grandpa, a TWC-Dimension Films comedy that stars Robert De Niro and Christopher Walken, has shifted production from Canada to Georgia.

The cameras were set to roll on the kids-friendly comedy on Feb. 27 in Toronto. But the project, to be directed by Tim Hill, moved production at the last minute to Atlanta, a spokesperson for The Weinstein Co. confirmed to The Hollywood Reporter.

There’s no word on what sent the movie to Atlanta, but a Toronto studio operator privately said the project got an “attractive offer” from Georgia that included tax credits that reimburse the salaries of major stars.

The move also raises questions over whether the plunging value of the Canadian dollar, against the American greenback, combined with the foreign film tax credit here, has allowed Toronto to compete with Atlanta and its aggressive incentives for Los Angeles producers, as local boosters claim.

Toronto is bursting with film and TV production. Canada’s biggest production hub earlier this week reported foreign, mostly major studio production hit a record $800 million in 2016. The activity has forced film and TV producers to head to Hamilton, Ontario, and elsewhere in the province to shoot lower budget projects.

The War With Grandpa portrays a young grandson forced to yield his room to his grandpa Jack (De Niro), who is moving in. The boy engages in a series of pranks to drive his grandfather out, but the old man fights dirty, giving as good as he gets.

Phillip Glasser, Marvin Peart and Rosa Morris Peart are producing, with Jane Rosenthal and Berry Welsh executive producing the project based on an adaptation of the Robert Kimmel Smith book.

Marro Films is financing the feature, to be distributed by Dimension. The War With Grandpa was originally set to hit theaters on April 21, 2017, but now has a Oct. 20, 2017 release date.

De Niro shot another comedy, Dirty Grandpa, alongside Zac Efron in Atlanta in 2015 for Lionsgate.

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