La Sony Pictures Classics rilascerà un peto, no, un “petomane”, Jackie di The Comedian, black comedy di Hackford con uno strepitoso, si spera, Bob. Uomo che fu caudino, no, Cady.
Quest’uomo stropicciato in una corporatura robusta ma atletica da boscaiolo sportivo, che indossa camicie hawaiane nel florido suo pensarsi in Florida, e dal deliro floridissimo nei confronti del suo avvocato, che non lo difese come prevedeva la sua sana e robusta Costituzione.
Eppur aveva ragione nel suo dissennare, no, dissertare filosofeggiante con accenni falotici all’eremitaggio Pop che conosce La piccola peste del suo Henry Miller.
Questi giovani d’oggi ancora acclamano quel bisunto di Tom Cruise, uno che gira film puliti anche quando dovrebbe interpretare ruoli “sporchi”. Che sposò la Kidman per i cuori (ri)belli di quel che fu poi Eyes Wide Shut di un matrimonio tradito da troppe “infedeltà” di Oscar vinti e altri di Magnolia fregati.
Sa tutto Michael Caine de Le regole della casa del sidro, che rubò la statuetta a quella “bella” statuina di Cruise, insegnandogli che si può essere grandi Tobey Maguire anche non essendo stati educati ai “principi” (mettete l’accento dove volete) de Il grande Gatsby. E comunque un culo della Theron vale più di Youth di Sorrentino.
Questi giovani già nati vecchi che (tra)cannano, fan bisboccia, alcuni vengono bocciati e altri troppo presto, sboccati, sbocciano nei fiori del male. Denigrando i genitori che fanno all’amore con la figlia del dottore. Eppur le tre civette sul comò non amano il “cinema” carnascialesco di Rob Zombie, mentre un’altra generazione La casa e chiesa viene educata ai fumetti e alle mezze calzette.
Ricordate: The Comedian porterà al delirio, no, a De Niro il suo terzo Academy Award. Ho deciso io.
di Stefano Falotico
Questa è una stronzata ma una stronzata che ama il cappuccino con la schiuma.
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