Una foto di raro “pregio”, in cui Nic Cage, come si suol dire, a dorso di mulo cavalca le città “siriane” insinuandosi nel “cuore di tenebra” di bin Laden, per la gioia satirica dei vignettisti francesi.
Ma, ieri, è stato il compleanno “sesquipedale” dell’uomo che fece, che fece, l’Italia, il grande Silvio Berlusconi, detentore di ogni primato, in senso di guinness e di scimmia ridens.
Costui, venuto dal nulla, e molto in “quelle” venne, è altamente stimabile per quanto concerne il sottoscritto. Perché è riuscito, con fiera ostinazione della sua “Forza” a “mascararsi” dietro un’aria integerrima da Premier(e) delle occasioni importanti. (Ri)fattosi da solo con la sola energia della chirurgia plastica, ha fatto il culo a chiunque. Puttaneggiando nonostante venisse sempre… sputtanato, nelle trasmissioni denunciato, dappertutto sbertucciato, una sola operazione al cuore non l’ha distrutto. E, in mezzo a “poveretti” che (e)ruttano di rabbia e mal di pancia, la sua panza è cresciuta al suon della Mondadori, un uomo “adorabile” come porci, no, volevo dire pochi. I suoi soldi son stati invece molti e mise su il Milan tirando il m(or)ale… il su(in)o, no, scusate, il conto in banca degli olandesi volanti, al grido delle treccioline delle veline, no, di Gullit. Si scrive con due T? T di troione, T di “toro”, T di Domodossola, no, D di Mike Bongiorno, no, B di Berlusca. Egli sapeva. Egli si muoveva sott’acqua avvelenando il popolino di demagogia alla faccia dei fessi. Un “mafioso” a cui Don Corleone faceva un baffo, quello di Maurizio Costanzo. Non abbiate la puzza sotto il Naso, infedeli di Fede, Silvio è oggi un ottantenne di vera Mediaset videodrome. Irreversibile (pro)cesso di un uomo “al di sopra della legge”.
di Stefano Falotico