Ebbene, probabilmente la terza stagione di True Detective, come “paventato” da qualcuno, non si farà. La HBO, infatti, ha annunciato un altro progetto avente come protagonista Robert Downey Jr., che sarà incentrato sulle moderne avventure d’un nuovo, “redivivo” Perry Mason. E lo sceneggiatore assoldato per questa serie televisiva sarà proprio Pizzolatto. Appare dunque improbabile che Nic si possa occupare d’una terza stagione dei suoi investigatori. La seconda stagione, va ammesso con dispiacere, nonostante la confezione lussuosa, il cast prestigioso e le valorose interpretazioni di Farrell & company, al contrario di quanto ostinati fan irriducibili dicano… è stata, sì, deludente. Non brutta come si dice in giro, ma nemmeno memorabile. Non diamo a Pizzolatto quel che stavolta non s’è guadagnato.
Ma mandiamo proprio, a dirla tutta, al diavolo Pizzolatto, decisamente, a mio avviso, sopravvalutato. In fondo, anche la prima stagione, ripensandoci, si “evidenziò” per la tetra ambientazione ed ebbe successo per il nichilismo pessimismo che la pervadeva. Ma erano tanti i difetti che, a ben vedere e rifletterci obiettivamente, la macchia(ro)no di parecchie imperfezioni imperdonabili.
Io terrei invece d’occhio il giovane Taylor Sheridan, già autore del brillante Sicario e del suo prossimo “seguito” Soldado, che sarà diretto dal nostro Sollima Stefano. Sheridan che sta mietendo consensi, in questi giorni, per Hell or High Water. Una scrittura secca, abrasiva, “corrotta”, sporca e onestamente più sincera di tante “filosofeggiate” alla Pizzolatto, alla lunga sterili e, diciamolo, nauseanti.
Ma sulla scrittura io son maestro e posso vantarmi dei miei libri, unici e di rara efficacia.
Sono un Sutter Cane. E me ne vanto.
di Stefano Falotico
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