Gli occhi stanchi e lucidi di Bob.
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Nonno scatenato, recensione da Cinefilos
Eccola qua e lo incensa, quasi, giustamente a mio modesto e dunque superbo avviso.
Con i miei dovuti aggiustamenti, leggasi correzioni alla punteggiatura, di rinomato/a errata corrige.
Se si pronuncia il nome di Robert De Niro e qualsiasi persona direbbe di sì anche senza sapere nulla del progetto: stiamo parlando dell’Attore con la A maiuscola, preso a esempio da tutte le ultime generazioni, con titoli imponenti e performance alle spalle che lo hanno reso l’icona che è oggi. Poi lo ritroviamo a 72 anni che molla un po’ la presa e decide di dedicarsi ad un cinema più leggero, dal facile incasso, dove non importa più di tanto la trama. O forse sì, ha semplicemente deciso lasciarsi andare, dopo 50 anni di scelte sagge. Arriva così al cinema, grazie alla Eagle Pictures dal 13 Aprile, con la commedia Nonno Scatenato, in un duetto esilarante con Zac Efron, per la regia di Dan Mazer.
Jason Kelly (Zac Efron), giovane avvocato noioso e bacchettone, accetta di accompagnare il nonno Dick (Robert De Niro) in Florida come suo ultimo desiderio dopo la morte della nonna. Sulla strada per Boca i due incontrano tre studenti diretti a Daytona Beach e da quel momento il vero Dick esce allo scoperto, deciso a concludere con la giovane Leonore (Aubrey Plaza). Jason scopre così un nonno sboccato e irriverente, che ci sa fare con le donne ma che non fa altro che cacciarlo nei guai. Tra i tre studenti c’è anche Shadia (Zoey Deutch), ex compagnia di liceo di Jason al corso di fotografia, una passione che lui ha dovuto mettere da parte, e ogni momento con lei diventa una boccata d’aria fresca dalla sua vita sotto il controllo della promessa sposa Meredith (Julianne Hough). Grazie al “nonno scatenato” il viaggio prenderà strade davvero inaspettate…
Questo film non verrà accolto a braccia aperte dalla critica (convinta di una caduta di stile di De Niro), ma c’è da ammettere che Nonno Scatenato è una commedia irriverente che fa ridere in più momenti, con diversi personaggi al limite dell’assurdo. Più volte si sconfina nel volgare, ma di certo non ci si potrebbe aspettare diversamente da un film che si sarebbe dovuto chiamare Nonno Zozzone, titolo più rappresentativo come l’originale Dirty Grandpa, per non parlare del fatto che la maggior parte delle battute sono affidate a De Niro e adattissime al suo personaggio sopra le righe.
Dan Mazer, dopo i Borat e Bruno con Sasha Baron Cohen, trasporta con giusto ritmo sullo schermo la storia scritta da John M. Phillips, inevitabilmente prevedibile in certe scelte ma inaspettata in altre. Zac Efron si conferma adattissimo alla commedia dopo il successo di Cattivi Vicini, tenendo testa a un De Niro a briglie sciolte e le fan saranno sicuramente accontentate visto che potranno apprezzare tutti i suoi lati, sia artistici che fisici! Infine pensando al personaggio di Leonore, nessuno ne sarebbe stato all’altezza tanto quanto Aubrey Plaza, un ruolo che sembra sia stato creato apposta per lei.