Archive for March, 2016
Stefania Rossella Grassi accusò De Niro di plagio, ora di corruzione. Botte e risposte da (The) Fan
Chi ha ragione in questa faccenda? Inventata o straordinariamente vera ai confini della realtà? De Niro o la Grassi? Chissà. Io mi limito, da piacere, a rendere noto uno scambio di brevissima conversazione con chi ne è coinvolto e, da paciere imparziale, non giudico nessuno.
Nuda ammissione di lotte (in)utili affinché (non) vinca chi ha ragione. Io però, da umile consigliere, sconsiglierei appunto alla Grassi di rendere le sue denunce pubbliche, perché non è mai conveniente mostrare agli avversari le carte in tavola. Potrebbero (non) barare ancora.
Batman V Superman, monumentale titania-litania del mio Credo che…
Perifrasi, paragrafo introduttivo, omaggio e poi via sorvolando il cielo, sguinzagliando il lupo ch’è in me nelle notti cupe e tempestose del mio insopprimibile pen(s)are
Qualcuno, e non starò a dirvi chi(cchesia), non uno da chiesa e casa, ha enfatizzato i pregi di quest’enorme, sesquipedale cagata, oggettivamente (in)guardabile.
E io, essendo empatico, condivido “appieno” questo suo “viaggio” mentale. Così incensandolo, incessantemente.
Il maggior pregio di Bruce Wayne è saper evadere dalla realtà odierna, che è un horror vivente, per vi(b)rare di sue emozioni solitarie esplosive, che a sua volta condivide con noi mortali moralistici a cui, onestamente, il cinema (volutamente in minuscolo, sebbene pieno di “muscoli”) di Snyder fa semplicemente cagare. Bruce, invece, se ne strafotte della Critica intelligente, in questi cas(ch)i, e pensa solo al suo piacere, puro, glabro, privo di ogni compromesso con la realtà giornaliera. Un uomo giovanile che nell’animo conserva la grandezza di saper esaltare un film che sarebbe da demolire, e che gli piace davvero. Non è una posa, vi crede davvero e noi, leggendolo, siam quasi persuasi che abbia ragione da vendere. E che dunque sia assolutamente da vedere. Signori, Superman. Signore, Batman, cioè battete le mani e “masturbatevi” con questi toy–boys.
Adesso sarò serio, pasoliniano o forse di mio “pisellino” stanco eppur sempre (s)oggettivo, aprite gli occhi, cioè siate obiettivi e obiettate, c’è infatti da aborrire ma, donne, non abortite la “voglia”, Madonna!
Credo che la mia natura irrequieta non sia (vaglia)bile e che nessuno psichiatra di ieri, oggi e (dopo)domani potrà invero curarmi da un’inquietudine di fondo (mal)sana. La mia testa gira sempre, i miei testicoli non son sedabili. E non posso, (non) voglio appiattirmi nelle burocrazie odiose di una “odiernità” che mi castra o meglio mi vorrebbe a cazzo loro. I castrati, Cristo!
Vissi per anni da Principe, che sfondato ano, per poi veder crollare molti miei sogni per colpa di rigide mentalità bacate, ché mi diedero perfino di uno vizioso che si “bucava” e dalla mamma ancora si faceva lavare il bucato. Di questa gente me ne lavai le mani.
Sono fatto così, sono Jack Nicholson non Joker ma di Qualcosa è cambiato. Cioè nulla. E mi va a genio esserlo.
Per il resto, guardatevi attorno. La gente se la prende per nulla e scatena attacchi terroristici non solo dell’ISIS ma s’incazza “di brutti” per lo scontrino della COOP. Gelosie, ricatti, invidie, troppe donne coi gatti e troppi attori cani. E i topi? Chi darà da mangiare ai ratti?
I ratti a tratti mi spaventano, a tratti mi tratteggio nei loro “atti”.
E comunque vada… sarà un fanculo a molta imbecillità umana.
Aspettando Silence di Scorsese, meditate su tali mie parole (in)sensate e date un “seno” a vostra moglie, perché vi chiede di “rifarselo”. Sì, vi ha reso cornuti come Batman e voi che vi pensavate Superman.
di Stefano Falotico
Ecco perché dovete essere come il Nonno scatenato De Niro, perché tal mondo si merita la giusta perversione
Da Facebook, data astrale odierna.
Propongo amicizia a una, che accetta.
Al che, innocentemente e gentilmente, le scrivo questo:
Ciao Debora, grazie per aver accettato la mia richiesta di amicizia. Abitiamo lontani e sarà possibile, sempre che tu lo vorrai, soltanto amicizia virtuale. Che io mi auguro avvenga, perché oltre che bellissima mi pari affascinante. Dal tuo sguardo si può capire la franchezza esuberante della tua personalità forte, come piace a me. Sono uno scrittore e mi piacerebbe, sempre se lo vorrai, farti leggere qualcosa di mio.
Al che mi blocca, scrivendomi, prima di cancellarmi: non ci provare, figlio di zoccola.
Ecco la società moderna.
Dirty Grandpa, De Niro non è rimasto neanche in mutande
Ma è giusto, in fondo(schiena), che sia così.
Lui è De Niro e siamo noi che, dinanzi anche a tale oscenità, ché poi non lo è e non lo/a dà, dobbiamo calarci le brache e baciarglielo.
Siamo (sin)ceri.
Non è un film per benpensanti né per pensionati, bensì per pen-pesanti, penando, (non) lecca.
Eversivo, tragressivo, (non) fa ridere manco per il cazzo, eppur è esil(arant)e.
Un film insomma grandiosamente cazzeggiante.
di Stefano Falotico, uomo talora vero, altre volte trombato, spesso e volentieri inculato/nte.