Ecco, non so se avete “colto” Liam Neeson nelle recenti foto che (non) lo ritraggono in giro per New York, i paparazzi non l’hanno “beccato” poiché egli è il fantasma oramai di sé stes(s)o, come dico io, ché non ci sono più da un pezzo, da un “pazzo”, faccio le puzze e mi mangio una pizza nonostante il fegato non “ci sta”, non c’è più, è scomparso, non “lo” vedo tanto bene, infatti, serve “solo per pisciare”, riposi in pace e non si dia “pene”.
Tornando a Liam, fa pena. Smagrito, scavato, macilento, fors’anche flatulento, sebbene lo stomaco sia sparito, spiritato, un (ecto)plasma vicino allo zero negativo, forse positivo, sembra che abbia l’AIDS.
L’eroe degli ultimi action non si muove tanto in forma. E nemmeno io, parafrasando Woody Allen, mi sento bene, eppur mi faccio sentire, forse senile, forse, più che alt(r)o, infantile, probabilmente adolescente, adulto o vecchio, quel che importa è il (porta)mento, chiaro dementi?
Ecco, facciamo un salto… a Venezia? Macché. Vedrei/drò solo (in)visi che si scann(erizz)-ano per una foto con la diva di turno, gir(in)i sfiancati da una vita tutto l’an(n)o sedentaria, assistenti sociali nei supplementari, no, supplenti dei portaborse sotto agli occh(ial)i, gente in caccia della star che non fa una vita da stella, vive sempre nella stalla e poi al Lido si (ri)specchia nel guadagnar un Guadagnino di “fango” sulle guance alla Tilda Swinton per A Bigger Splash di flash(ati). Che schifezz’, che monnezze.
Meglio Milian al Milan, il CalcioMercato impazza, a Settembre saremo nel vivo del campionato. Chi ha comprato l’Inter? Cary Fukunaga, extracomunitario orientale americanizzato, no nation, autore di film “ossuti”, inquietanti, di pancia, di “sfondamento”, di storie tese come un rasoterra alle palle, ma all’ultimo minuto s’è inserito il corto-“brevilineo” The Audition, divertissement costato un occhio della testa di DiCaprio, ché ha un testone che pesa 100 chili, deve dimagrire perché altrimenti si sogna il Pallone d’Oro, no, l’Oscar, eppur mi par imbalsamato seppur dorato, di culetto bronzeo a mostrar le chiappe chiare con la modella che “glielo” ritocca.
Comunque sia, questa è una grande bellezza, non c’è Sorrentino ma preferisco Sorrento a sorrata.
C’è chi è malato di core e chi non va di corpo, chi lo è di mente e chi sempre le prende.
Pig(l)ia(lo), e statt’ bonazzo un po’ sul frocino.
Ora, cari porcini, vi saluto col mio bacin’.
E vaffancul’.
Ma quale moro di Venezia e Leone. Povero agnello d’un Neeson, questo è morto.
Dentro o fuori, basta che (c’)entri.
Che c’entra? Ma ci azzecca! Vincerà Bellocchio!
Sangue del mio sangue!
di Stefano Falotico
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