La notizia non è “fresca fresca” ma io la riporto, a mio modo “geniusale”, qui oggi.
Torna a “farci visita” questo progetto caduto nel limbo, la cui originaria sceneggiatura di Paul Haggis fu collocata nella “black list”, cioè fra i soggetti migliori non ancora concretizzatisi sul grande schermo.
Ora, sembra che ad appropriarsi del film sia Bradley Cooper, volto oramai arcinoto, appena “perdente” agli Oscar per la sua interpretazione in American Sniper, il quale, stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa in merito alle news provenienti dal mondo di Hollywood, pare che sia intenzionato ad assumersene la regia, che a sua volta segnerebbe il suo esordio dietro la macchina da presa, oltre naturalmente a rivestire i panni del protagonista.
Ma procediamo con calma, dicevamo…
Honeymoon with Harry fu, com’accennato sopra, scritto da Paul Haggis che, alcuni anni fa, doveva anche dirigerlo. La trama è pressappoco questa.
Un “lestofante” playboy incallito vuole finalmente, dopo le sue mille “scorribande” erotiche da “impunito”, convolare a nozze con la donna che non solo l’ha fatto per la prima volta davvero innamorare bensì sembra gli abbia “messo la testa a posto”, come si suol dire.
Tutto pronto per il matrimonio da “favola”, che segnerebbe la svolta del giovincello a una vita “sessuale” più “normale” ma, tragedia delle tragedie, scherzo beffardo e sciagurato del destino, la donna dei suoi sogni muore “incidentalmente” alla vigilia delle nozze. Distrutto dal dolore, il giovane sciupafemmine, martoriato da quest’imprevista “mossa” amara della sorte, decide, all’ultimo momento, di “festeggiare” lo stesso la luna di miele che i due (quasi) sposi avevano programmato. Ad accompagnarlo nel suo viaggio, però, sopraggiungerà un “terzo” incomodo, il padre della defunta, designata sposa, il futuro suocero che avrebbe avuto nel caso che lo sposalizio si fosse avverato e che, invece, il fato avverso, ha “eliminato” dalla realtà tristissima dell’infausta “disfatta”.
Paul Haggis aveva in mente Vince Vaughn per il ruolo del giovane playboy e Jack Nicholson o Gene Hackman per quelli del “suocero”.
Ma poi del progetto non se ne fece più nulla e parve cadere nel dimenticatoio, sino a che, nel 2010 circa, Jonathan Demme viene “ingaggiato” dalla Tribeca di De Niro per dirigerlo, sempre su sceneggiatura di Haggis, rivista dalla sua valente collaboratrice Jenny Lumet (Rachel sta per sposarsi) e avente come interpreti principali proprio Cooper Bradley e lo stesso De Niro.
Tutto quasi pronto per le riprese ma, dopo vari meeting per discutere la “nuova” sceneggiatura “riveduta e corretta”, De Niro non è convinto delle scelte narrative della Lumet, e fa decadere il film, mandando a monte tutto.
De Niro e Cooper, una coppia che aveva deciso di riunirsi per questo film, dopo il successo diLimitless, che li vedeva riuniti “rivali” uno accanto all’altro, con De Niro a farsi “perdonare” d’aver mandato a monte Honeymoon with Harry, scegliendo successivamente di affiancare Cooper nello splendido Il lato positivo di David O. Russell, pellicola per cui furono entrambi candidati agli Oscar, Cooper come miglior attore protagonista e De Niro nella categoria non protagonista.
Pellicola, quella di O. Russell, che cimenterà il loro affiatamento, come dimostrato anche in American Hustle, anche se De Niro compariva nel suddetto film solo in veste “cameo” luccicante, e il prossimo Joy, che si sta girando in questi giorni in quel di Boston.
Ma non “perdiamoci”, torniamo ancora a Cooper. Dicevamo, sì, regista per la prima volta, per non mollare questo promettente Honeymoon with Harry.
Anche se la sceneggiatura, da quella di Haggis e della Lumet, sarà affidata a Dan Fogelman (Last Vegas, Imagine).
Finiamo con un “vedremo?”.
di Stefano Falotico
Tags: Bradley Cooper, De Niro, Honeymoon With Harry, Jonathan Demme, Paul Haggis