Ero(e) alla Irons, erotico freddo in bri(vid)o caldo

08 Oct

 di Stefano Falotico

Un mio amico sostiene che non assomiglio a De Niro di Mission, ma a Jeremy Irons di Lolita faccio un baffo e, sui miei occhi ambigui, rimango un M. Butterfly

L’altra sera, posto una mia foto su Facebook e ricevo apprezzamenti dal gentil sesso che mi lancia dei sassi, in preda a “isterismi” davvero “ero(t)ici”, fra donne di pazza gioia dinanzi ai miei occhi neri profondi, tendenti all’omosessuale con picchi esaltanti del playboy più menefreghista, saltellante fra tonalità cangianti dall’umor vacuo, talvolta puro al borotalco, altre da porcellino adocchiante il b(r)uchino delle farfalline nell’ammiccare-“ammaccare” una solo con la “potenza” del sopracciglio ambidestro in corrugata fronte semi-alzata, già “issato”, di arcata… “gengivale” nella “salivare” fronte penetrante lei “spaziosa”, probabilmente “schizzata” al primo sguardo, ninfomane-matta eppur che mi “materebbe”, sfogliando la mia pelle come “pastafrolla” per “indurirlo” poi morbido di “besciamella”.

Occhio falotico, arrossente e un po’ fetente, ferente e già negli “assorbenti”. Lei è arrosto, tutta là sotto s’arrossa e di (ri)cotta va e “(s)viene” sul viola “durevole” ancor prima che in cu(cu)l’ glielo involi come un involtino di sal(s)ina agro-dolce, piccante nella leccatina e peperone abbrustolente in carne da “salame” su faccia mia da cazzo come un calcio nelle palle che ti lascia all’asciutto, addolorato e alle volte “penzolante-pentecostale” in ansimar “gemiti” di te piegato a “novanta”. Una “botta(na)” di quelle che ti lasciano secco, lavato con Perlana, formato “Coccolino” in quanto, da orsacchiotto, il tuo salsicciotto, così “vilipeso”, soffre come un pollo appeso. Urla d’un dolor tremendo più devastante e gridante “vendetta” di Cristo straziato dalla rivelazione nel Getsemani, quando comprese la sua fine immediata al “rintoccar” delle bestemmie della Madonna… che avrebbe cacciato sulla croce dell’“Oddio mio!”.

Sì, le donne mi prendono per i “chiodi” che indosso, in quanto metallaro di barba(ro) su fascino d’antan e pizzetto alla D’Artagnan come l’Irons de La maschera di ferro. No, Irons era Aramis, D’artagnan era Byrne Gabriel e Depardieu un Bergerac di (ri)Porthos su capelli in panza di “classe”.

DiCaprio in doppie vesti ma De Niro che c’entra?

De Niro è stato Mendoza e buone nozze, figli maschi, tu, donna, beccati questa foto del Jeremy che fu, sognatelo e poi vai a ballare il liscio col vecchietto.

Di mio, ho da buttar la pasta. Poi, devo soddisfare la “fame” di una ragazzina.

So di essere una merda ma questo è il mio bello, il bellissimo. Una oggi alliscio e a te sempre più lo ficco.

Io sono il ricc(i)o. Chiusissimo, infatti e in fallo tutte me lo tengon (in)castrato.

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