Pasolini di Ferrara, il Calcio

02 Apr

I migliori film sul Calcio: sono il moderno Pasolini, come lui ex ala destra e oggi intellettuale di sinistra, spero che, col potassio al cervello, mi salvi dall’omicidio al mio “uccello”…

Altrimenti, saran solo botte alle palle non in “buca”.

Sul Calcio e i suoi derivati, sì, è presente anche nel latte di Andrea Pirlo, potrei parlarvene da juventino a pois e, invece, ai figli di “Dio”, cioè la famiglia Agnelli, sputo solo un “Puah”, rosato sciolto con tanto di diarrea sciolta, perché mi fan cagare i “potenti” che pilotano le partite e imbrogliano pure gli operai della FIAT, ficcandoli nella rete… (a)sociale della cassaintegrazione.

Detto ciò, di “piazzato” con palombella alla “foglia morta” da Mariolino, vi racconterò quest’aneddoto da “Antica Gelateria del Corso”…

Sin dall’infanzia, sviluppai il gioco delle palle, per poi rinnegarlo arrivato all’età in cui bisogna infilarle a mo’ di “biliardino” in quelle femminili, perché ho sempre preferito masturbarmi sulle pallavoliste e sulle tenniste piuttosto che “docciarle” di “match point” reale, così come, “vincendo(le)”, versi lor(do) lo “spumante” con tanto di “st(r)apparlo”. Sì, il mio onanismo fu da guinness dei primati, cioè innumerevoli birrette, a tutta “sborra”, senza “b(i)on(d)a” ma tendente al bermelo in modo scimmiesco, oscillante in tanti miei divan(ett)i basculanti su fondoschiena registrati con zoomata e “moviola” incorporata di rewindforward su luce rossa accesa del metterlo in “pause” fra una pubblicità e un altro pube… de oro…

Tempi “mondiali”, “iridati” di spensieratezza iridescente, “incandescente”, prima di studiar il libro di scienze, sì, me lo “shampavo” bellamente, immaginandole belanti di tanto schiumoso al “cocco”.

Un vero “Invito alla biologia”, un’osmosi fra la scissione atomica del mio pol(l)o negativo, in quanto considerato “pervertito” e invece sano come il mio “pesciolino”, attratto dai miei opposti a farmele girare, vale a dire le donne “positive”, sì, quelle che cantavano Jovanotti e ora fan le “dure” dopo troppi “panettieri che le han infornate”. Pensa positivo…

Ma, torniamo a noi, non ci perdiamo, miei cari coglioni…

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Verso i quattordici, attenti, non è Amore 14 di quel dolce “inculatore” del Moccia, mi trovai in una selva oscura… la dritta smarrita di quel naso lungo di Dante, un altro “poeta” che per avere quella di Beatrice s’inventò la puttanata del Purgatorio? Bastava una purga e una pugnetta, non “tremila” pagine auliche, mio Alighieri. Fra te e Leopardi, non saprei chi scegliere come più “elevato” perché, non “affondandolo”, rimasero bruciati… con Virgilio a consolar i vostri (ri)membri da Silvia bella… che fottuta da un altro. Da cui, se ci rimani, hai sempre il rimario per salvarti dalle somare che vengon sodomizzate dai buo(n)i. Comunque no, non è Dante e la selva oscura non è neanche la figa. “Trattavasi” di un campetto sterrato con varie buche e collinette da far un baffo alle “formose”, palindrome super troione delle spettatrici più “accalorate”. “Tifose” che, appena urlavano, emavan puzzo di merde a cui spaccar le gambe senza fair play e buttar in “corner”, cioè l’angolo di “rimessa laterale”, cioè il vomitar loro addosso. Donne in “fuorigioco” dalla nascita eppur sono adesso “integratissime”. Sì, ora, alcune fan le “guardalinee” mangiando “pene” integrale su strisce di coca del marito pusher.

Comunque, ci stiam perdendo in puttan(at)e…

Ora, dicevamo… verso i quattordici, stavo giocando la classica partita della “vita”. La nostra “armata” Brancaleone contro una squadra da Holly & Benji, cioè quelli “grandi” che però guardavano ancora i manga giapponesi, essendo dei mongoli. Io, pur essendo scambiato all’apparenza per “gaio”, non perdevo una puntata di Mila & Shiro, perché Mila era disegnata meglio di Jessica Rabbit.

Bene, stavamo perdendo uno a zero. E mancavano trenta secondi (d)alla fine… da non confondere col film omonimo con Jon Voight.

Avevamo scommesso di pagare i ghiaccioli agli avversari in caso di perdita.

Il mio amico, Davide Daltri, assomigliante però a Eric Roberts, se escludiamo il corpo rachitico e quasi da tisico, mi gridò “Siamo nella merda!”. Daltri però e d’altronde non era un tossico, e meritava la sua dose… di contentezza.

Al che, lo rassicurai e gli dissi che in 30 secondi netti avrei scartato tutti e infil(z)ato.

Avrebbero annusato il mio rombo di tuono e semmai qualche scoreggia in caso di (ec)cesso di velocità…

Lui rise, non mi credette. Fui costretto dunque a ricattarlo. Solo così, puoi essere preso sul serio.

Scommettemmo, a nostra volta, questo: se avessi segnato il goal impossibile, mi avrebbe sempre offerto gratis tutti i gelati che volevo, essendo il Daltri già gelataio presso “La Voglia Matta”. Sì, serviva anche yogurt alla frutta… da minorenne sfruttatissimo in quanto non molto voglioso come studente. Credo che nessuno lo voleva, detta come (non) gliele “davano”.

Successe l’impossibile e segnai, anche se poi dovettero farmi la respirazione bocca-bocca per tale corsa dribblante da centometrista.

Insomma, i pronostici eran dalla mia parte. Se a 14 anni seppi far una cosa del genere, ottenendo sempre gelati di “rendita”, non solo “al limone”, gratuitamente, figuratevi dopo…

Come l’avrei preso in culo.

Ma comunque non mi dispiace, anche se non sono né passivo né attivo. Di mio, mangio solo l’uva passa, meglio di te, passera ammuffita.

Di mio, dis(d)egno il sesso tutto, facendomelo… ancora da solo.

Eppure, mi consolo: molti miei amici mi considerano un mezzo genio della Letteratura abbinata al miglior Cinema. In verità vi dico che (non) è così, mi leccano. Ma mi piace che lecchino. Soprattutto se i complimenti leccanti arrivan dalle donne. Perché negarlo? Lo sono. Una merda. E quindi vado “pulito” di carta igienica… Tenderly…

E comunque ricordate: meglio la leccata di chi usa la lacca. Quella appiccica, la leccata invece succhia(cazzi). Fortunatamente, il mio è “inte(g)ro” anche se “disoccupato”.

 

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