Ho sempre preferito Sylvester Stallone Cobretti alla famiglia non lo dico cretinetti a dir poco, amo il mio “tamarro” in confronto ai nerd merde… se non ti sta bene, ti “starà” strappato…
Vedi di non rompere il cazzo e altri pugni in faccia alla famiglia non lo dico!
Chi è tal fantomatica famiglia non lo dico? Ora, se vorrete recarvi su Google e digitare non lo dico, il pater familias di tal nucleo di troioni, noterete che ancor compare il suo vecchio indirizzo civico, via non lo dico, con “annesso” num. di telefono, da me qui riportato senza sprezzo del pericolo: non lo dico.
Oggi, il telefono è stato disabilitato e in quell’abitazione non abita più nessuno.
Ora, voi, che non ne siete informati, vi chiederete, ammesso che v’interessi, (non) ne dubito, perché?
Perché, nel lontano 2003, in seguito a violente calunnie per il net ai danni del sottoscritto con tanto di profili falsi, relative denunce, querele, tribunali, giudici di pace e minacce “penali”, si giunse in ca(u)sa, appunto, con incluso il rischio d’infrazione, usci semi-aperti, urla sguaiate, casini sfacciati, porte semi-sfondate, calci, pugni, isteria collettiva dei condomini che, assistendo, quasi quotidianamente all’orrido spettacolino, che dopo vi descriverò, spesso chiamavano le “gazzelle”, con puntual arrivar in loco della polizia e delle “forze dell’ordine” allarmate dal trambusto e dal “disturbo” della quiete notturna.
Ora, sintetizzando, potremmo dire che mi recavo sempre da costoro, gli impostori, per chieder spiegazioni del perché, dopo aver interrotto un’amicizia davvero “tale”, mi stavan perseguitando su YouTube e sui vari forum internettiani, appunto.
Recandomi nella tana dei “lupi”, fui denunciato e costretto a un ricovero psichiatrico perché quel “gran genio” di colui che mi “diagnosticò” sofferente di allucinazioni uditive e visive, accusandomi, non avendo prove a mio carico, di essermi inventato tutto, decise di “punto in bianco e stilografica arrogante” che dovessi essere sedato e curato affinché mi tornasse la “ragione”. A suo avviso, infatti, non avevo semplicemente “accettato” una “normale” emarginazione e la mia mente, sempre secondo tal “luminare”, aveva dato “violentemente” di matto. Perché costoro, sempre a suo (ar)dire (e anche aver rischiato di bruciare un cervello), non erano assolutamente responsabili di nulla, mi ero solo ammalato, ah ah, in seguito alla forte delusione, in quanto “castigato” dalla solitudine della circostanza “esiliata” creatasi, vedevo complotti dappertutto e immaginavo che queste persone ce l’avessero con me, quando invece erano soltanto “bravi” cittadini, col “diritto” di mandarmi a fanculo…
Sì, e relativo calunniare, prendere contatti addirittura con una ragazza che all’epoca frequentavo, intimandola a lasciarmi, altrimenti “gliel’avrebbero fatta”… pagare, “pelandola” (leggasi “vaga” minaccia di stupro?), dove le (o)mettemmo?
Ebbene, dopo esser stato “internato” nel remoto oramai 2008, dopo un processo giudiziario protrattosi sin al Novembre dello scorso anno, con “pendenza” del “giudizio” sulla mia persona, dunque annessi “controlli” per appurar se avevo mentito o la mia versione era corretta, insomma, dopo 5 anni di tal cagione provocatami, con tanto di rischio di mia impiccagione per non poter sopportare l’ingiustizia atrocemente caudina e criminosa, appunto a Novembre venni liberato da ogni “sospetto”.
Secondo voi, invece, che figura c’han fatto questi pezzi di merda dei non lo dico?
Certa gente (non) merita vendetta, hanno già scontato in tribunale, ma ci vorrebbe per questa il Cobra.
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