Ai Golden, vince Leo DiCaprio, quarantenne pasciuto e io scrivo porchet di grande bellezza, perché sono Wolf
Le migliori aspettative, cioè gli antipasti della mia (s)figa: l’appuntamento al buio si presupponeva sotto buoni auspici, “tutto” per il verso… giusto, finché mi presentai travestito da Tim Curry
Sì, sono un fenomeno dell’inchiappettata a me stes(s)o. Specializzato, con laurea honoris… ca(u)sa d’onanista, in ador(n)azione di “mio”, unico e sol(itari)o.
A parte gli scherzi e, come dico io, gli schizzi…, qualche volta “la” imbrocco. Cioè riesco a “imbrogliarla”, anche se spesso è solo b(r)ava alla bocca. E il bavaglio fa brodo, sì, cena “saporita” d’insipido annacquato. Da gustare con cremoso “affogarlo” nella cioccolata “calda”.
Sì, un cappuccino scremato della cappella “allettata” di latte parzialmente scremato e non dai denti canini in capezzoli allattanti. Anche se le vacche soddisferebbero questa pastorizia così (s)munta in viso “bianco”. Dalle vacche si può mungere finché non sono consumate nei letti di lana, da cui la transumanza dei camosci in pelle di lino.
Prosciugato… cadaverico e in prossimità della Croce Rossa, per l’infermiera capricciosa che ciuccerà la tua “mozzarella” con spurgante pannolino dell’infornarlo a mo’ di pizza-portafogli. Ingurgitando il “pomodoro” d’Adamo di te che, esanime, dai nella mai esausta donnaccia sempre in cerca di darla, anche in un’ambulanza, pel… pisello “novello” nell’“inscatolarlo” a fagiolo… famosa cenetta rustica di come lo mastica, sgusciandolo e, incuneandola, in culo scoreggerai per quel sifilitico diaframma. Scoregge Borlotti! Un borbottio di ceci e il tuo ciancicare di ridotto… come uno straccio. Petomane per (re)azione alla trombata passiva di uva passera. La frutta del tuo appassito dolce…
Un “tiramisù” di calor(i)e, assieme scoppiettanti come tal indigestione di diabetica scopata. Eh già, ti misurò… il sangue, la pressione salì e anche qualcos’altro… saltò. Il tuo profilattico. Ed è per questo che le infermiere, prima di estrarti il PH, ti rendono “negativo”. Da cui poi la radiografia per quattro mesi di (giro)vita. Eh sì. In quei quattro mesi, essendo realisticamente inculato, che altro puoi fare se non inculare quel che puoi?
Pene sempre in questa vita di pane e veleno.
Comunque, la trattai per mesi con le pinze, con le rose di corteggiamento dotto e sofisticato per sognarla di tatto, “al borotalco”.
Lei mi raccontò che segretamente la mie (e)pistole… la eccitavano, pur rimanendo in a(m)bito virtuale.
Così, rispolverai la “fondina” per un nuovo incontro di testa a “tette”. Scusate, di testicoli a tailleur. A “Taglione”. Attento, coglione sinistro, potrebbe recidere entrambi.
Per tagliar appunto “quella” al “toro”, mi vestii come Tim Curry di Legend. Uno che inculò l’unicorno per fottere Tom Cruise.
Ma Mia Sara non fu (o)carina.
E sarà quel che mi “toccherà”.
Ho le corna, meglio delle false cornucopie.
E dunque cornuti… a voi i cornetti. Ripieni di crema pasticciera. Sì, strofinando vien densa…
Fidatevi, è meglio la mensa.
Come lo metti, lo metti, in tal vita lì lo prendi.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
- Legend (1985)
- The Rocky Horror Picture Show (1975)
- Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (1992)
- The Wolf of Wall Street (2013)
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