Archive for 2013

I vincitori degli Screen Actors Guild Awards 2012


28 Jan

S’è tenuta ieri Notte la diciannovesima edizione degli Screen Actors Guild Awards, da anni oramai la manifestazione più importante per i premi agli attori, dopo gli Oscar.

 

Scorriamo la lista dei vincitori, con un occhio di riguardo per il solito vincentissimo Daniel Day-Lewis e per la sorpresa Jennifer Lawrence, che ha battuto la favorita Jessica Chastain, ribaltando così un po’ le previsioni proprio della magica serata degli Academy Award.

 

 

Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role

DANIEL DAY-LEWIS / Abraham Lincoln — “LINCOLN” (Touchstone Pictures)

 

Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role

JENNIFER LAWRENCE / Tiffany — “SILVER LININGS PLAYBOOK” (The Weinstein Company)

 

Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role

TOMMY LEE JONES / Thaddeus Stevens — “LINCOLN” (Touchstone Pictures)

 

Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role

ANNE HATHAWAY / Fantine — “LES MISÉRABLES” (Universal Pictures)

 

Outstanding Performance by a Cast in a Motion Picture

ARGO (Warner Bros. Pictures)

BEN AFFLECK / Tony Mendez

ALAN ARKIN / Lester Siegel

KERRY BISHÉ / Kathy Stafford

KYLE CHANDLER / Hamilton Jordan

RORY COCHRANE / Lee Schatz

BRYAN CRANSTON / Jack O’Donnell

CHRISTOPHER DENHAM / Mark Lijek

TATE DONOVAN / Bob Anders

CLEA DuVALL / Cora Lijek

VICTOR GARBER / Ken Taylor

JOHN GOODMAN / John Chambers

SCOOT McNAIRY / Joe Stafford

CHRIS MESSINA / Malinov

 

PRIMETIME TELEVISION

 

Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Miniseries

KEVIN COSTNER / “Devil Anse” Hatfield — “HATFIELDS & McCOYS” (History)

 

Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Miniseries

JULIANNE MOORE / Sarah Palin — “GAME CHANGE” (HBO)

 

Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series

BRYAN CRANSTON / Walter White — “BREAKING BAD” (AMC)

 

Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series

CLAIRE DANES / Carrie Mathison — “HOMELAND” (Showtime)

 

Outstanding Performance by a Male Actor in a Comedy Series

ALEC BALDWIN / Jack Donaghy — “30 ROCK” (NBC)

 

Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series

TINA FEY / Liz Lemon — “30 ROCK” (NBC)

 

Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series

DOWNTON ABBEY (PBS)

HUGH BONNEVILLE / Robert, Earl of Grantham

ZOE BOYLE / Lavinia Swire

LAURA CARMICHAEL / Lady Edith Crawley

JIM CARTER / Mr. Carson

BRENDAN COYLE / John Bates

MICHELLE DOCKERY / Lady Mary Crawley

JESSICA BROWN FINDLAY / Lady Sybil Crawley

SIOBHAN FINNERAN / O’Brien

JOANNE FROGGATT / Anna

IAIN GLEN / Sir Richard Carlisle

THOMAS HOWES / William

ROB JAMES-COLLIER / Thomas

ALLEN LEECH / Tom Branson

PHYLLIS LOGAN / Mrs. Hughes

ELIZABETH McGOVERN / Cora, Countess of Grantham

SOPHIE McSHERA / Daisy

LESLEY NICOL / Mrs. Patmore

AMY NUTTALL / Ethel

DAVID ROBB / Dr. Clarkson

MAGGIE SMITH / Violet, Dowager Countess of Grantham

DAN STEVENS / Matthew Crawley

PENELOPE WILTON / Isobel Crawley

 

Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series

MODERN FAMILY (ABC)

AUBREY ANDERSON-EMMONS / Lily Tucker-Pritchett

JULIE BOWEN / Claire Dunphy

TY BURRELL / Phil Dunphy

JESSE TYLER FERGUSON / Mitchell Pritchett

NOLAN GOULD / Luke Dunphy

SARAH HYLAND / Haley Dunphy

ED O’NEILL / Jay Pritchett

RICO RODRIGUEZ / Manny Delgado

ERIC STONESTREET / Cameron Tucker

SOFIA VERGARA / Gloria Delgado-Pritchett

ARIEL WINTER / Alex Dunphy

 

SAG AWARDS HONORS FOR STUNT ENSEMBLES

 

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture

SKYFALL (Columbia Pictures)

 

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Television Series

GAME OF THRONES (HBO)

 

LIFE ACHIEVEMENT AWARD

 

Screen Actors Guild 49th Annual Life Achievement Award

DICK VAN DYKE

 

Il lato positivo della mental illness


28 Jan

Da Silver Linings Playbook

Preambolo dissacrante, odor “naftalina stagnante-polemica su intonazioni arrabbiate alle pigrizie circostanti”… ah, capisco, le circostanze, le circuizioni, la Circe maghetta
Per abbattere il fascismo italiano, ci vuole Takashi Miike deniriano da Ronin nel Russell Crowe con man on the iron fist, fidatevi, Tarantino Quentin lo sa

Amate il Cinema di Takeshi Kitano quando la malinconia s’imposessa di voi, soprattutto quando sfogliate il catalogo della biancheria intima per onanismi “in solitaria” dopo “polluzioni cervellotiche” di notti tribolate nel bianco sospiro all’Insomnia di Christopher Nolan.
Lo so, siete pacineschi e siete a caccia del vostro Robin Williams che vi aprì, anche troppo sgranandoli, gli occhi un Tempo ridenti. Ma non v’“accapigliate” coi mulini a vento, solo perché una “mula” v’ha detto “No”. Solo perché, sotto la Luna del vostro manto stellato, il vostro fegato è spappolato. Dovevate pigliarla per i capelli, e strizzarla, anziché “strozzarveli”. Ingozzatevi di donne, il vostro salame toglie i loro sandali e non si darà ai salmi. Basta con la panna sul salmone affumicato. Siate focosi nel fonderla “al dente”. Basta coi moti carbonari, vi carbonizzerete e “nera” v’apparirà e basta. Siete degli impastati, Lei vuole solo la pastina delle vostre piastr(in)e. Impiastri. Piantatela con l’insalata acida, piantateglielo!
Vari “falli” v’impedirono lo scioglimento nei di Lei fianchi, e ora, fianco a fianco, ipocriti senza franchezza ma di fiaschette, combattete contro un fantasma partorito dai vostri deliri generati d’appetiti sessuali insoddisfatti.

Ecco che, nel bel mezzo del vostro “sindacalismo” sonnambulo, spunta nel bagno la sagoma di Silvio Berlusconi. Sotto la doccia della vostra immaginazione, sta allupandosi con la Minetti, mentre voi vi “raschiate” il viso d’acquararagissima nelle ruggini del rubinetto. Non felici, sempre scontenti, vi sedete sulla “tavolozza” e incominciate a bestemmiare come John Travolta di Senti chi parla, incazzati neri nel “sudismo” dei sudori grassi da Lino Banfi più sboccato. E v’identificate con Silvio Orlando assieme a quello furioso del Tasso.
Mentre urlate “Madonna dell’Incoronet’!”, le vostre coronarie saltano ma credete che Corona Fabrizio non meriti sette anni di carcere. Allora, v’affidate al Grillo parlante di nome Beppe, e vi spompate per grinte che vi spronino alla rivolta. Ecco il maschio umiliato ch’è in voi a far il comunista dell’ultima ora, e a spararle alla rinfusa mentre, sempre più confusi, siete fusi e “gasati” come Abatantuono Diego. Sì, le vostre pance detonano nei “canti gregoriani” al fine che venga ripristinato l’ordine del monoteismo a una monarchia democratica di sovranità popolare e, in questo “papocchio”, leggete Marx per massimizzare alla David Foster Wallace con pastrocchi a base di pasticcini e pastiche cinefili. La pasticca! Pensa a me!

Non mentite. Il vostro uccello io lo conosco. Da anni, oramai, s’è stinto nei bicchierini d’alcolisti anonimi, e vostra figlia si droga con Denzel Washington di Flight.
Questa è l’Italia odierna. Odiosa.

Le insegnanti di Religione vogliono i “cannelloni”, i bambini emulano Justin Bieber, e tua madre ciuccia un bebè da Milf.

Siete dei bugiardi. Come il nostro sovraccitato Russell Crowe. Ieri, s’è fatto fotografare con De Niro.
Durante quasi tutte le interviste, quando lo lodano per i suoi trasformismi, ci tiene a precisare ch’è già mille volte superiore al camaleontico Bob. Contestandogli molti ruoli del Passato suo celebre, che il nostro ritiene enormemente sopravvalutati.
Eppure, guardatelo qui, tutto contento da Pinocchione!

 

 

Fidatevi, Louis Gara è meno rincoglionito di Tarantino!

Serietà analitica della cosiddetta malattia mentale, del suo influsso e degli impatti che produce in chi ne viene “turbato”, eh sì, è “disturbante”, cammini spirituali di salvazione, crocefisso appeso alla testa, Ernest Hemingway e tutta la nebbia profumo Donna su iridi un po’ maliziose, tendenti alle tue “precipitazioni” nelle mutande del “fuggi fuggi qui la figa mi fa a pezzi più pu-pazzo ché ne sarò spugna della pizza col puzzo”, e dottori, pipe, papponi, pannolini, detergenti per l’igiene intima e “mentale”, saponette, volti slavati, ancor anime non salvate, salviette, “Salve, sta bene?”, Francesco Salvi, Silvia di Leopardi, le gazzelle della polizia, il gazzettino del “Meteo-rismo”, previsioni, un film da Oscar, De Niro educatore, Cooper Bradley che ha solo voglia di fottersi Lawrence Jennifer, madri da “Ti vedo sciupato”, amici che ti salutano con un “Stammi bene”, tu che non “vieni”, svenimento collettivo dello stupore al miracolo avvenuto, l’avvento dell’Annunciazione, la Vergine Maria, Padre Pio, i cornetti col cappuccino e anche quelli partenopei da San Gennaro per evitare sciagure prossime al suicidio sempre sul “Chi va là?”, Stallone che grida “Fermati o mamma spara!”, spargimenti di terrore, interiora sbudellate, budini semifreddi, caldi mai accaldati nelle cosce, castrazioni chimiche, il nostro Paese al culmine della crisi economica nella fuga dei “Laureati senza stipendio” all’estero per canali, di scolo, ad Amsterdam, un vecchio che urla “Dammela!” a una megera che legge le carte di Domenica e Lunedì si dondola da casalinguissima, pronosticandogli un Cancro alla prostata, e una parrucchiera che fa le fatture mentre suo marito, pastore luterano “tedesco”, è fattorino del fatti mandare a prendere il latte di reminiscenze alla Gianni Morandi nei riguardi della figlia (s)fatta.

In questa confusione di suzioni, di erezioni ammosciate a non battere chiodo, di ciglia a coccolare la colite del fidanzatino, solo un Uomo può dirvi tutta la verità sul destino dell’intera umanità.
Egli risponde al nome del Creatore, colui al di sopra delle teorie e dei “tori” tamarri, colui che entra in un bar, afferra uno scugnizzo e lo rende rizzo alla sua compagna, portandola in campagna nel “bucolico” che la infila in tutti i buchi.

La malattia mentale.
Originata da conflitti inconsci col “sesso”, spauracchio e ossessione del piccolo borghese che “lo” deve “piazzare” in ogni discorso.
Sottolineando la parola “Gnocca” in “corsivo” a fine svaccata!

Ad esempio, l’altra sera dialogai dell’importanza del Cinema di Paul Thomas Anderson. Ve ne estraggo il ricordo “incancellabile” di tali, reciproche esegesi davvero “elevate”:

– Il miglior film di Anderson è Il petroliere. Gli altri sono dei tentativi riusciti a metà d’intrecciare Robert Altman alle frenesie “schizofreniche” di Scorsese.
– The Master docet. Insegna che mai ci si può autodichiarare maestri se si alza troppo il “tiro”, altrimenti s’impazzisce come Joaquin Phoenix.
– Secondo te, qual è il vero capolavoro di Anderson? Concordi con Il petroliere?
– No, non fosse stato per un ipnotico, titanico, insormontabile Daniel Day-Lewis, detta come va detta, quel film è ‘na palla al piede. Du’ palle!
– Non approvo. Approvami allora il tuo preferito.
– Boogie Nights.
– Perché? Per l’intelaiatura delle relazioni tramiche dei personaggi e per l’atmosfera malsana che si respira?
– No, per la carrozzeria.
– Spiegati meglio.
– Por… Dio! Julianne Moore è bona!

Sì, ho sempre creduto che mi distanziai dai miei coetanei perché “la buttavano” sempre “lì”.
Adesso, ne sono sicuro. “Crescendo”, sono peggiorati. Hanno buttato anche la loro testa nei testicoli.

E basta.

Inutile aggiungere che i “disturbi di personalità” possono essere alimentati dalla cattiva digestione delle cioccolate “sociali”.

Mi congedo, ma prima guarderò Gilda Rita Hayworth.
Non per “spararmela”, per capire che sono Orson Welles palmato a Los Angeles nel fanghetto mio palpatissimo. F come Falso? No, l’infernalissimo Quinlan.

Io sono il sesto Potere. Onnipotente, ieri fui impotentissimo, domani esigo Kendra Lust. La lussuria fatta carne.
A polpette delle braciole mie senza un abbraccio ma con la lacca del mio liquido seminale.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Stone (2010)
  2. Il lato positivo (2012)
  3. Hara-Kiri: Death of a Samurai (2011)
  4. Moby Dick. La balena bianca (1956)
  5. Magnolia (1999)
  6. M.A.S.H. (1970)
  7. Ronin (1998)

“Hara-Kiri” (Ishimei), Trailer


27 Jan

Dal genio di Takashi Miike, nuova mirabolante sfida fra samurai.

Decalogo Ronin


27 Jan

Domani, in data Sunday, salirò anch’io sul palco. Vestirò di cravatta arzigogolata nel mio collo “seduta stante” per la platea applaudente. Alcune vecchie “indosseranno” l’apparecchio per i denti, e Jack Nicholson, sguaiato nel doppio mento da porcellone, mi sosterrà nell’attacco “letale”, spronando la mia “giovin” chioma nel richiamo di foresta a gran voce. Quindi, assieme, inciteremo le tribune a scaldarsi per Jennifer Lawrence, tifando di “grosso” per un Silver Linings d’annuvolarla in baci al trofeo “eretto”.

A parte gli scherzi, queste le mie conclusioni in merito alla manifestazione di domani. Non la trasmetteranno in Italia, ma sarò presente eppur giustificato d’assenza su “paraboliche” a raccontarvi questa parabola, intitolata La parola del prodigo che ruppe la diga e ora ficca le fighe, salvo spartiacque d’ingravidarle nel mio Vinavil.

Trama “scarn(it)a” all’osso mascellare del macello a me combinato. Non vi furono combine, molte concubine mi concupirono e non capii un cazzo del loro “svolgimento” nell’avvolgerle di “sviluppato”:
ero affacciato al davanzale del mio “loculo”, quando Edgar Allan Poe scherzò sulle sue “misure” al motto di “Sono mostruose ma non lo mostri”.
Compresi l’antifona, grazie anche all’Amplifon del mio apparato genitale che, dalle orecchiette con cime di rapa, passò lestamente-grufolando alle sventole. Sì, ne colsi una “fragrante” e Lei assaporò l’arnese, oscillando basculantissima nel brodino di saliva e togliendomi il basco per “incappucciarmelo” nella “cappella” del matto più piselleggiante senza più alici acide ma con rosso sanguigno al peperone.
Dopo molte avventure, finii ricoverato per mancanza d’ossigeno, soprattutto svenato di vasi dilatatori non più “comunicanti” dato-non dato reciso pene stanco che abbisognò d’una pennichella.
Mi misero in penitenza, rischiai anche il penitenziario poiché una ragazzotta di nome Ermellina mi denunciò solo per averle rubato la pelliccia. Invero, la salvai dalle sue ferite d’amore, con la Penicillina. Insomma, in fin dei “conti”, da “piccolo” s’ingigantì. Come la favola di Pollicino. La strada mi sfinì, sfidai l’orco porchissimo che m’ingiuriò immemorabilmente, soffrii un momentaneo indementimento “frutto” delle offese, ma m’indurii alla diaccio. Sì, il Diavolo, che adesso fa festa ed educa ogni pargoletto a giocare nei parcheggi. M’apparto e lì pattino, dopo tanto appartarmi di culo poco parato senza carte laureate ma parate stagn(ol)e con appartamenti spartiti con una di cattivo partito. Secondo me, già partita. Si droga, temo che ne voglia. Di dose…
Le spagnole mi piacciono e ho incontrato il mio Wolf. Ha arredato la mia stanza da letto con del rude Rovere. Il mio caffè è ottimo, quando vado a far la spesa, io soppeso il portafogli e, se incontro una che ama le sfogliatelle, la delizio di “Nutella”, infarcendola di fragolina sulla montata.
Dicesi prepuzio dello zietto che accende il “candito-candelotto” e soffia, a lume di candela, sulle belle.

Per la categoria “Best Actor” io appoggio la linea di Bradley Cooper. Cooper sfornò l’interpretazione della carriera e ora non è più corrivo nella trucida Jennifer Esposito. Prima era malato di mente e anche delle sue tette. Ora ha un culo della Madonna!

Per la “Best Actress” tutta la mia stima per Marion Cotillard. Avanti, uomini della ciurma, uscite dalle stive, acciuffate questa qui, è “Rust-ica” e soprattutto “Bone!”.

Per la miglior attrice non protagonista, il mio John Cusack in mutande si scalmana per Nicole Kidman.

Ma il migliore rimane Bob De Niro.

Ieri, vari tizi su Facebook, dopo ch’è comparso il suo nuovo trailer di The Big Wedding, hanno scritto che, se continuerà su questa scia di filmettini, allestiremo presto una lista delle maggiori cazzate della Storia del Cinema, e tutte le pellicole del suo ultimo ventennio entreranno in competizione per i primissimi posti.

Siete degli irrispettosi! Pettinatevi!

Prima di sindacare sul Robert, ne avete da mangiar di pagnotte, voi sempre andate a mignotte!
Prima di raggiungere una Naomi Campbell, dovrete “sudarvelo” ancora di molte seghe, perché siete da campetti e belanti.

Io e Naomi c’incontrammo un decennio or sono.
Mi lasciò perché ero più nero di Lei.

Ora, in giornata credo che qualcuno abbia ricevuto una telefonata di giusti chiarimenti. E, se non è avvenuta oggi, Lunedì mattina la “segreteria” squillerà d’un drin drin “allarmante”.
Ancora ricevo spropositate segnalazioni in merito alla mia emerita persona, e qualcuno si rivolge a estranei psichiatri per accertarsi delle mie condizioni “psicologiche”.
Tutto previsto secondo il pianificato disegno, ancora una volta inascoltato o equivocato per fraintendimenti da spiegare secondo una strategia giudiziaria. Mi par doveroso quindi, di tutto punto, evidenziare bene l’andamento dei fatti, assai clamoroso per una famiglia che dovrà rimborsare al più presto dei quattrini sonanti, più di quelli già emessi in aule di tribunale col loro avvocato affranto e “indifendibile” dopo che prese coscienza d’aver appoggiato un balordo a raggiro di bugie dietro falsarie cauzioni onerose d’un pagamento “saporino” tangente.

Visto che, anzi, sentito che le voci “disturbanti” continuano a esser “richiamate all’ordine”, non si sa ancora per quale scellerata, malsana ragione, “a comando” forse del solito nucleo di borghesacci che dispiega istruzioni “educative” anche ai propri “amici” da manovrare con richieste di “sottolineature”, la persona che si è recata, personalmente, a riferire d’una normalissima, ribadiamolo, telefonata innocua, pacifica e però assetata di pareggiamento legale dei conti, a dimostrazione prossima della “lucina rossa” sventolata a tal proprio, e impropriamente di me appropriatasi, famiglia spurgata assai presto e nuovamente di debiti a seppellirli su spellata pellaccia e lor “carnascialesca vivacità” scoperta da tutte le oscurantiste diffamazioni, è corretto già spiegare ciò che accadrà.

Tale persona verrà, appunto, chiamata per un confronto. A sua scelta d’accettare o rifiutare. Consigliabile la prima opportunità, dato che, se si negherà al colloquio, poi il mio avvocato dovrà obbligarlo a render conto del motivo per il quale continua a “rivolgersi” alla“salute mentale”.

Se accetterà, opzione ripetiamo quasi d’obbligo, prenderà nota di tutte le atrocità che una persona, per “puro” scherzo campato per aria d’una famiglia calunniatrice, s’è dovuta sorbire.

La questione è questa, inequivocabile: è stato chiamato, per fiducia e rispetto ad antichi codici morali della seria professionalità, a confessare quel che successe per filo e per segno e ad ammettere se è vero che una persona era stata presa di mira da un infame orripilante soltanto perché, all’epoca degli eventi, “non lavorava”. E non potrà mentire.

Sul taccuino suo di mio sottoscritto, spunteranno quattro romanzi all’attivo, balzeranno presentazioni letterarie, una Bellezza mia impareggiabile e un’alta coltezza da Principe di cui, appurato il torto allucinante del quale è stato vittima per “carneficine” omicide salvate proprio dalle istituzioni che han svelato il misfatto del colpevole mostro, non più se ne può toccare né minare la grandezza.

Sì, che il porco brindi e scherzi con le sue puttane finché la sala d’attesa dell’appello lo “scappellerà” in modo sputtanante totalmente.

Bellino caruccio scemotto, si dice sorpresina col “tappo” dello spumantino.

Ecco cosa succede ai pazzi come te, non lo sapevi?

E dire che gli consegnai anche una copia omaggio di The Score affinché potesse subito identificarsi con Edward Norton e non sfidare, di sotterfugi, il Maestro.
Ma agì di testa sua da “fottuto” e il palmo di naso fa rima adesso con la sua idiozia.

Scattategli una foto, cis, facci un sorrisino. Ah, ma è carino, chissà dietro le sbarre.

Complimenti.

Ricordate: neanche Dio può fermarmi.

Dio è mio figlio:


“Superman Lives” di Tim Burton con Nicolas Cage


26 Jan

Vi ricordate che Tim Burton, per la Warner Bros, doveva girare la sua versione di Superman? Ecco, era già stato designato il protagonista, Nicolas Cage. Eh sì, proprio il “grande” nostro “beniamino”. Ora, a ben vedere, nei panni di Clark Kent sarebbe calzato a pennello, rimanendo in tema di pittoriche affabulazioni burtoniane. In quelle del Superuomo assai meno, forse perché la sua “dinamica” facciale, se così perfettamente intonata al pesce lesso del tonto, è, sì muscolosa d’ottimo fisico, ma carente sul piano dell’espressività scenica da “mantello”.

 

Costui, un nerd spuntato dal nulla, ha “raccattato” ogni informazione sul progetto non andato in porto. Alla fine, la Warner bloccò tutto per esagerato budget e altri problemi consequenziali.

E “licenziò” anche Sandra Bullock. Indovinate “nominata” per quali panni?

 

Sempre costui sta preparando addirittura un documentario di tale “oscuro” retroscena, un dietro le quinte a mostrarci un film mai visto.

 

Appunto, vedremo.

Seven Ass alla Rita Rusic, meglio Lopez J. Lo, il lato


25 Jan

Chi non adora il lato di Jennifer Lopez soffre di profondo distacco dalla realtà con diagnosi giudiziaria da ospedale psichiatrico ove sarà “rassodato” di “prognosi riservata” a internarlo
 
Ho sempre avuto una predilezione per il culo. Da quando nacqui, questa zona delicata da deflorar con baci “allo spogliatoio”, merita il mio ossessivo mirarlo “dall’alto verso il basso”, con modulazioni di frequenza d’un attizzato benessere “incandescente”, del mio candito smanioso, giocondo e “pindarico” nel pinnacolo a “colar” come una bevanda alcolica. Queste natiche in cui dissetarsi, sprofondare con euforia “brillantina” di “pomate” erogene come un sonnifero caldo e pacato nelle sue cavità serpeggianti, famelicissime di felicità libera da castrazioni psicologiche, alzata bandiera di “bianco” sol (ar)renderlo in spumeggiantissimo colorito di gote arrossatissime, di labbra musicali di “greve bassezza” e fors’intelletto nei letti a dinoccolarci come dondolanti nella culla di posizioni del dritto vincente sul rovesciarla di match point, il punto focale centrato, “interiorizzato” in noi aizzati, pizzicandole i capezzoli, “sozzi” mentre persevero, “severo” e dur nel seder’, di spruzzi e “frizzi e lazzi”, del caz’ in tiro nell’attillato sradicarle ogni “guglia” della sua parigina eleganza e “peperonizzarci” nel frizzante piccantissimo da toccatine nel palparci, spaparanzarci e di pranzo succoso nella cena dei nostri ormoni apparecchiati come il mio “aeroplano” in volo nel suo viola che, da rosina, si scalmanò in alabastro mio folgorandola nelle sensuali girandole del mio “girasole” con “foglia morta” di palombella e piombarle addosso di pallottole. Prima, ero in pantofole, ora affogo nella sua scalza nudità, affondando di ginnaste arti marziali nel viziarci senza fedi nuziali. Sì, siamo come dei profiterole, la spalmo di panna e monta il desiderio, sciolto di mia bocca a gustar gli zuccheri del suo fondoschiena “ipercalorico” nelle mie ipertrofie virili “sfornanti” un formato “gigante” come il gelatino nella sua Estate bollente del bikini mozzafiato che mangia gli “strozzapreti” in riva al mare, da “bagnina” per amplessi “al largo” di sue acque scongelate dalla mia “gelatina”.

Potete disprezzarla, ché puttana lo è e lo sarà, e svende-sventolante un didietro sproporzionato da strappamutande.

Ma Jennifer è impagabile, impenna, forse è un’attricetta ma, sicuramente, da “cerbottana” nel bersaglio ove, appena slaccia, sale e “irrigidito” la “intirizzisce” nel rizzarci, con le sue gambe affusolate da gatta sulle fusa nelle effusioni da trasfusione di sangue tagliente a lenzuola condivise su rischio venereo, forse Ercole instancabilissimo a smaltir la bile e a godere anche di suo qualche chilo in più da bulimica però di biochimiche alchimiste della mia “ampolla” sbriciolata dal suo graffio in punta di piedi al diamante del mio Nilo condita di diga e dita del drenaggio “idraulico” nell’affannarci, disfarci, rifarmela e sfondarmela.

Sette culi che valgono cinque minuti della vostra vita. Da 5 diventerà più lungo di centimetri.
A seconda della misura, Jennifer e codeste “soppeseranno” se vale il pene.

Jenniferona di Parker:

Alla prima, s’esibisce vedo-non vedo. E io immagino tutto.

Le otto donne più il mio mezzo alla Greenaway con Walker Polly:

lo decanterei per ore. La gente mi chiede perché sono tormentato e vivo male.
Mi legano al palo, mi riempiono di pugni. Torno a casa tumefattissimo, accendo l’hard… disk e mi “viene” l’ernia del disco dinanzi a questa pischella.

Facile preda

La Crawford conosce William, e lo rende grosso come Neeson Liam.

Rusic Ritona rizzona:

oggi, Rita è ancor più bona. Stando col Cecchi Gori, dimagrì spompata. Ora, le poppe amano le prue dei giovincelli nella sua stagionata “prugna”.

Così fan tutte

Koll fa assonanza con? Bravi.

Dal tramonto su salparle

Hayek è il salmone del mio orso “polare” ad afferrarla nel lago del Canada, e a “incanalarlo”.

Tweed Shannon per il pannolino:

Shannon beato Gene Simmons. Egli, di capelli strizzati, se lo “ingozza” ogni Notte con forza.

Tornando alla Lopez, ecco i ruoli che ha rifiutato:

Desperado

I conti tornanoEastwood-Banderas lo sa. Salma batte Jenny di seno, lì no. Antonio è bello e lo voleva rotondo. Altro che Griffith Melanie, una lagna da smielargliela.

Il gladiatore

Connie Nielsen è l’avvocatessa del diavolo, ma la Lopez sarebbe stata il “Non c’è Charlize Theron senza la terza misura” dell’Al Pacino nel Reeves Keanu “chieun’ chieun’ non far il ricchione ma spingi ficcant”, come si dice in Meridione, va la cravatta slacciata e lì appiccandolo.

Jerry Maguire

Quando guardo Tom e Jerry faccio sempre confusione. Chi è Tom? Il topo o il gatto? Sì, sì, vero. Jerry è il gatto, anzi è nella topa. E la Zellweger è mosciarella-algida. Volevo “vedermelo” il Cruise missilizzare” il suo “fal-limento nell’accrescimento d’una mogliettina “Toast-tostandolo va il taste della tastata nella crostatina di marmellata”.

Lara Croft

Mah, so che Angelina ha due tette che te lo spalmano come la sottiletta Kraft,  ma la J. Lo, in tenuta strizzata, potrebbe strozzartelo di “oro”.

Alle prossime elezioni, non votare Berlusconi. Vota Lopez Jennifer.
Tanto, peggio di Mara Carfagna non può farseli.

Fra Jenny e Mara, scelgo il martello sui maron’. E decreto l’amputazione a ogni puttanon’!

Finiamo quest’exploit con quest’approccio da “riccio”:

m’oscurerai per mancanza d’empatia e aggrotterai la fronte, elidendomi dal raggio solare tuo visivo d’orbite mie sognanti un seno maestoso che mi sporge malizioso da s-puma.

Sono un fanatico della clowneria, adoro nuotare al circo nella stanza dei pinguini, ove offusco il piumaggio nero nell’applauso morbido di spettatrici dalle mani vellutate che osannano il mio volto a (o)mettere il becco con dissoluta faccia da schiaffi, ché guardo le tacchine mie colleghe, dette “balenottere” danzatrici, e il direttore che ammaestra la plebe con le scimmie nel porger gli arachidi ai bimbi lì a ridere ma inconsapevoli che saranno educati a “crescere” per adorare solo le cosce della leonessa. Sì, se n’appaieranno da cavallini matti, spronando gli orsacchiotti lor intimi al cowgirl sudando nello “scrosciante” della “follia” in visibilio, invisibile nella maschera sociale dietro lavori che ne travestiran le porcate con la “leguleia” liceità.

A Licia Colò preferisco il mio coccodè. A quelli laureati in Giurisprudenza il mio pruriginoso al contempo “gingillo” chiamato Ciccillo d’uccel’ alla Jim Morrison nella Kathleen Quilan di Oliver Stone, e a Stone Edward Norton, double face del film di John Curran, amo il mio Bob De Niro che fotte la Jovovich nei giochini “pen-intenziari non prete-reintenzionali ma di bone intenzioni” e neanche penitenti eppur “tenendole” strette le gambe del suo Yoyo. Son un onanista dipendente, meglio di te, pennivendolo moralista che paghi le troie lecchine.

In fondo, “scavando”, la vita non è un film di Gabriele Muccino e neppure tanti bacini. Son gatte da pelare e c’è anche da faticare. Solo così puoi scovare colei che cova per scopare. Se qualche volta vincessi una miniera, sarei meno “manovale” e validissimo come la massa che s’ammazza d’invidie e legge quest’ipocrita favola:

un cane corteggia la cagnolina. Finiscono sposati e brindano al matrimonio fra tanti pucci pucci con la suocera al cappuccino e lo zio nel prosciuttello, gli amici porcellini e la figlia del dottore che coccola il comò d’un ragazzo lì in mezzo falò, metton su famiglia e lei ingrassa, lui dimagrisce per gastrite associata a debiti della mutua, e arancia meccanica non muterà. Ieri, un genio fu trattato da scemo per colpa del suo seme birichino, domani creeranno una pecorina Dolly con inseminazione artificiale grazie allo zoo factory dell’atomico fisico Ettore, famoso Frankenstein della schifezza umana da (de)generare di generazione in agitazioni fratricide, ove voglio solo Kessica Chastain, lasciando stare il terrorista Laden che non m’allaga i pantaloni. Voglio bombardare Jessica di torrone nel gemellaggio, sono dolce e non violento da kamikaze di cui non me ne frega un dei caminetti. La scopo nel gabinetto. A Lei interessa la penetrazione spaccona da water, è brava di spaccate e mi fa spaccar’ dalle risate mentre l’arrostisco e anche spiaccicare nel piluccante”.

Ora, ti chiederai: “Che razza di favola è mai questa?”.
E io ti rispondo che è la favola della fava affamata.

Fidati, è così. Quindi, esigo scalare i tuoi orecchini con oral nevralgia delle mie dinamiche entranti. Contaminami, il contagio è tatto, e tutto si fa erettile.

La lucertola è colei che mette la corna ai cervi.

Se non mi credi, allora guarda la telenovela Ove va Carmela, c’è il melone.

E se rompi le palle, t’afferro per il “collare” da ebete e ti frantumo il cranio a calci ove sai benissimo.
Ricorda: se tua madre è psicotica, è colpa del suo corpo floscio. E quindi affloscia.

Jennifer andrà con mille uomini, ma almeno è sincera.
Perché sceglie, innanzitutto, me, duro di tenerezze a giogo-gigolò nell’alternanza di dominio che, con calma, attende l’attimo imminente in mezzo a Lei, “prominentissima”.

Sono sua Eminenza, d’altronde. E me lo meno se mi menate.
Voi mentite donnaccione! So cosa servirebbe per lubrificare i vostri cervellini. Un po’ di burro sul “maccherone”.

Quindi, senz’infingimenti, Jennifer è una pazzesca figa. E va matta per chi la spupazza.
Lo chiameranno pazzo, di mio so che va a razzo appena apre…

Ora, molti di voi si chiederanno: ma che cambiamento stravolgente ha mai compiuto il Falotico da Woody Allen in miniatura ad Arnold Schwarzengger Conan?
Ora, il miracolo avvenne, tutte le donne adesso s-vengono. V’ho più volte illuminato, figliuoli, in merito al mio tragitto sgangherato, disordinato nonostante manie igieniche dai disturbi compulsivi di rigida perfezione simmetrica ai miei occhi strabici e distorti.

L’educazione sessuale partì virtualmente grazie a Stefano Zecchi, sessuologo appunto di Costanzo, che l’ospitava sempre per imparare a fottersi qualche giornalista alla Barbara d’Urso. All’epoca, Barbarella “mauriziava” di liquirizie col baffone, prima che il nostro ingrassasse anche nei genitali pelosi.
Questa ve la dico io, ero sotto il letto dell’agenzia matrimonialeMarta Flavi voleva il suo flauto, ma Maurizio fischiava al Parioli.

Un’altra “glandissima” è Alessandra Graziottin, ospite fissa con quelle “fisse” nei pressi di Rispoli.
Quante nespole di accavallamenti.
Quanto scosciamento negli inturgidimenti alla masturbazione “demente”.

Poi, dopo anni di “ano” e autoinculate, ci provai sfacciatamente con una che sculettava in chat. Muovendosi con far felpato di foto inequivocabili. Abitava in un paesino vicino alla mia Bologna.
Volle fortissimamente incontrarmi. Poi mi spiegò che aveva colto un”fiorellino” sulla rampa della cerniera per esser fornicata nel prato col fioretto.

All’epoca ero fuori di zucca, e non la cuccai. Andammo a bere in un locale della zua “zona”, frequentato da maniaci del “W la briscola!”. Ordinò tre birre, poi m’adocchiò e sussurrò un “Adesso ho bisogno di qualcosa… che asciughi la digestione”.

Tentennai e fraintesi, e chiesi al barista d’azionare le “palle” del ventilatore.
Lei anche equivocò. Mi scambiò per ubriaco anziché rimbambito in zona bambinesca, e soprassedette.

M’invitò a casa sua:

– Adesso, mi sento rilassata -, pronunciò sfilandosi la gonna e intimandomi a prepararle un bollente caffettino.
– Con lo zucchero di canna? -, fu la mia risposta secca.

Mi spedì fuori a calci nel popò da papà, solo perché voleva del “latte” acidognolo.

Mah, vai a capir le donne.

Comunque sia andata, Jennifer va ove io so.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Out of Sight (1998)
  2. Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988)
  3. Jennifer’s Body (2009)
  4. Tom e Jerry – Il film (1993)
  5. Scuola di geni (1985)
  6. Looper – In fuga dal passato (2012)
  7. U-Turn. Inversione di marcia (1997)

 

Tutte dei pezzi di…, Rita in due, ma questo Sguardo toglie il respiro:

Joaquin Phoenix e Paul Thomas Anderson per “Inherent Vice”


25 Jan

Dopo lo splendido The Master, Joaquin Phoenix e Paul Thomas Anderson torneranno presto a lavorare assieme per la trasposizione della novella di Thomas Pynchon, “Inherent Vice”.

 

Part noir, part psychedelic romp, all Thomas Pynchon— private eye Doc Sportello surfaces, occasionally, out of a marijuana haze to watch the end of an era 

 

In this lively yarn, Thomas Pynchon, working in an unaccustomed genre that is at once exciting and accessible, provides a classic illustration of the principle that if you can remember the sixties, you weren’t there. 

 

It’s been a while since Doc Sportello has seen his ex— girlfriend. Suddenly she shows up with a story about a plot to kidnap a billionaire land developer whom she just happens to be in love with. It’s the tail end of the psychedelic sixties in L.A., and Doc knows that “love” is another of those words going around at the moment, like “trip” or “groovy,” except that this one usually leads to trouble. Undeniably one of the most influential writers at work today, Pynchon has penned another unforgettable book.

Questa la sinossi americana del libro, e qui il trailer ufficiale a promo dell’opera letteraria.

 

 

Da noi, il romanzo si chiama “Vizio di forma”, e questa n’è la quarta di copertina:

California, inizio anni Settanta. Doc Sportello, investigatore privato con una passione smodata per le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia fiamma, Shasta, che gli rivela l’esistenza di un complotto per rapire il suo nuovo amante, un costruttore miliardario. L’investigatore non fa neanche in tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l’omicidio di una delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto sparito, come pure Shasta. Sembrano le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le coincidenze piú strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine discinte, in falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un’associazione di dentisti assassini nota come Zanna d’Oro, che è però anche il nome di un sedicente cartello indocinese dedito al traffico di eroina.

 

(Stefano Falotico)

Il Quarto Reich by Robert De Niro


25 Jan

 

“Deadline” riporta che la Tribeca di De Niro e Jane Rosenthal sta mettendo su un movie neo-nazista.

EXCLUSIVE: Living up to its “Brace Yourself” slogan,Showtime has put in development another provocative project, neo-Nazi drama The 4th ReichThe project, executive produced by Robert De Niro and Jane Rosenthal, is described as American History X meets The Town. It is a high-octane crime thriller delving into race, religion, and politics through the lens of a dogmatic faction of the neo-Nazi movement in South Boston. When a former leader is sprung from jail by agreeing to become a confidential informant to the FBI, he assimilates back to his old life and finds his estranged 15-year-old son has been co-opted by his former best friend and now current leader of the Brotherhood. The trajectory of the series will track the central character caught between two worlds as he starts to gain perspective and change.

4th Reich, written on spec by Sonya Winton and Jonathan Kidd, has been a passion project for Rosenthal as it dovetailes with Tribeca’s work with Against Violent Extremism, a “social network” for former violent extremists and their victims. Backed by the Google Ideas think tank, AVE’s goal is to counter violent extremists. In that context, people close to the project stress that The 4th Reichis not just another violent show but hits on the human stories of former extremists and people affected by extremism to help influence “at risk” young people.

Tribeca first set up the 4th Reich spec at CBS TV Studios where the company is under an overall deal. It was taken to Showtime, which immediately bought it for development. De Niro and Rosenthal serve as executive producers, Paradigm-repped Winton and Kidd as co-executive producers and Tribeca’s Berry Welsh as producer. This marks Tribeca’s second major project at Showtime, where the company also has in the works The Good Shepherd, a period drama based on the characters from the 2006 Cold War feature spy thriller directed by De Niro. The film’s writer, Oscar winner Eric Roth, is writing the series adaptation, with De Niro set to direct.

CAA-repped Tribeca and CBS TV Studios also have two drama scripts in contention at CBS, a legal drama from Danny Strong and David O. Russell and family medical drama from TV writer/playwright Diana Son.

“Parker” pork di Jennifer Lopez


25 Jan

 

Un abitino da “Comunione”. Primissima, attillando nella “tutina” del suo ginnastico corpone.

   

A ben vedere, si vede tutta…

Il sogno di Don Rodrigo


25 Jan

 

Uditene tutti. Il monito contro i signorotti.

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)