Archive for 2013

DiCaprio and De Niro for David O. Russell’s “Legacy of Secrecy?”


17 May

David O. Russell To Direct Leonardo DiCaprio And Robert De Niro In Legacy Of Secrecy
May 16, 2013 Blake Dew

David O. Russell To Direct Leonardo DiCaprio And Robert De Niro In Legacy Of Secrecy
It was announced back in 2010 that Leonardo DiCaprio had signed on to star in and produce through his production company Appian Way, a film titled Legacy of Secrecy. Today we’re hearing that the film will be directed by none other than David O. Russell and will also see Robert De Niro co-starring.

The news comes from DiCaprio’s father and producing partner George, who revealed the information in a recent interview. As it stands, Russell is also said to be writing the script, which follows DiCaprio as “FBI informant Jack Van Laningham who apparently witnessed the confession of Mafia godfather Carlos Marcello for the assassination of John F. Kennedy.” De Niro is set to take on the role Marcello.

The project sounds incredibly interesting and will mark De Niro’s third time working with both DiCaprio and Russell. Between the three of them there is a ton of talent attached to the project and right now, we don’t see how this one could turn out to be anything less than fantastic.

No official word on a start date, however, with Russell currently wrapping up filming on American Hustle, which will be in post production until its December release, it is safe to say that Legacy of Secrecy will shoot sometime next year for a 2015 release.

As always we will bring you more news on the project as it arises. For now, let us know what you think in the comments of Russell, De Niro and DiCaprio making a film together. Are you as excited as we are?

 

Dal 2010, non si parlava di questo progetto.

“Last Vegas”, Teaser Trailer


17 May

 

Questa rimpatriata di un tardivo, hangover, addio al celibato dello “scapolo” playboy Mike Douglas, ci pare una “divertente” scemenza.

 

Ma forse lo vedremo lo stesso.

 

Prime immagini “oltraggianti” volutamente quattro premi Oscar, con un De Niro di aplomb, un Douglas appunto scatenato, un Freeman ubriaco fradicio e un Kline “scemo del villaggio”.

 

 

(Stefano Falotico)

 

 

 

 

“The Great Gatsby”, Leo DiCaprio son moi!


17 May

Ma quale Festival di Canne(s), quale Gatsby! Alla maschera “caprina” di Batman dovrete volare se il pipistrello è nymphomaniac!
Prefazione come i cavoli a merenda dei cazzi, non solo nella testa, delle giornaliste in Croisette.
Di mio, faccio una corsetta, infilo qualche “crocetta” e bagno le polpette nel sugo, ammirando Azzurra, “donna” dalla carnagione mozzarella nel “bagnasciuga”, prosciugatissimo, “a mollo” in Costa da denti da Diavolo?
No, “avorio”, lavoratori!

Batman titanico nella sfida divina contro Superman: un “alieno” della Notte guerriera vs un robot predatore del suo stesso superomismo

Nella mia caverna, sfondo le pareti degli ultrasuoni e ne son voracemente asfittico in mantello metallico a spaventare la “nobiltà” bieca” del tonto Clark Kent, a irriderlo quando, in frangenti di vanitoso “bofonchiare” ribellioni “virili”- impiegatizie da troppo supplicar la segretaria, “a cui” si china nel “riempire” la fotocopiatrice, “ulula” mansuetudine dura… nte (ah, Dante e Beatrice…), tradendosi nella voglia di strappare la “S” da sotto il doppiopetto per infilarglielo “svolazzante” del soppiatto-“fantasma del palcoscenico” e cambiamento iracondo, erotico da figlio di puttana.

Infatti, il padre Jor-El, presto attuò le pratiche di divorzio, per inconciliabili differenza fra il suo “bullo Marlon Brando e la pupa troppo “unidimensionale” d’orgasmi non fantasy di “fumettismo” a raggi gamma.

Ah, solo una donnetta-gatta raccattò fra le stregacce di Krypton, fra un pagarne una di dazio, una al sol-lazzo e un’altra a (di)letto direttamente proporzionale alla sua mascolinità sesquipedale.

Dopo pochi giorni dal matrimonio, Marlon/Jor-El non gioì tanto, poiché lei non glielo attizzava manco a “tirargliela” fra una stoviglia e l’altra bagascia nell’altra stanza. Sì, Rene Russo di Thor.

Marlon ne risentì, la sua fame da “dominatore” dell’Universo patì la crocerossina della moglie, mai “rossa” in quella zona poco supereroistica, colpa della morale cattolica-cristiana che si propagò “apostolica” anche su quel Pianeta, causa la spedizione della NASA a monopolio d’altra cultura retrograda da sparger su suo capitalismo da “puritani” nasoni.

Ah, si sa, Obama risanò la sanità pubblica ma non fu molto pubico, oltreché sempre pudico, con la sua “signora”.

Infatti, da quando è “salito” al “potere”, lei è sempre più negra e “saliva”. Tutto merito dell’amico Clinton, uno che “sbiancò” ogni clitoride mettendo le corna al marito(zzo). Ma lasciandola in mutande. Cioè, si castro da solo oral-mente.

Sì, Obama cazzeggia con Steven Spielberg, spacc(i)andosi per Lincoln, senza usar il cazzo da Mozilla, le dimensioni che hanno emancipato i nigger dall’Amistad, “risollevando” un po’ lo schiavismo nel “ribaltarle” d’effusioni “atomiche” con tanto di “missile” sparato a “razzi”.

Ma intanto l’America piange lo scempio di Bush che spedì in guerra i migliori Christopher Walken de Il cacciatore, rovinando tutto il potenziale delle purezze bianche alla base della “democrazia” a stelle e strisce.

Oggi, la droga impazza, “strisciano” le “coche” fra un paninaro e un pornoattore britannico “esportato” in USA, dal nome Danny D., detto il “deltaplano” a “impiantarlo” in volo “libero” per la salvezza della Patria o delle patte-minigonna della frustrata “repubblicana” in crisi d’astinenza da troppi reduci letterati di cui senton la “mancanza” nonostante le lettere d’amore spedite dal fronteDel porto? Stanno con un porco, e ammazzano il fidanzato prima che muoia-trucidato. A crepapelle, un infarto per eutanasia-morfina, in lui che immagina le smorfie di un altro che la bombarda.

Ci pensa Danny a “consolarle”, a condire tutte, “egli” le prende in sella senza romanticherie inutili, va dritto al sodo e “lo” assalgono, fra un suo leccargliela e lecchini in Parlamento sul reggere quello di Berlusconi, per evitare altri scandali da “evirazione”.

Il Mondo è in eruzione, i disoccupati stan armeggiando per la rivolta, nessuno crede al Cinema, non bastano due ore rilassanti se poi “tutto” è ammosciato e viene dopo 3 secondi. Neanche netti!

Un Tempo, Superman salvava le “baraccopoli”, moltiplicando il suo “pesce” viscido, marcio, per donarlo alle vedove delle “riserve” indiane con la penna marchiante della S appunto da succinto per (non) lasciarle in cinta. Non perdonava nessuna. Accalappiava e scappava, scopando di scalpi(ti).

Ma hanno sterminato anche le poche selvagge in calore.

Dinanzi a questo ghiaccio spettrale, c’è solo un Uomo in grado d’aggradarle, Batman, filibustiere senza regole che sa quando la Luna chiede dello zucchero a mo’ d’eccitante-“plenilunio” per “illuminare” ciò che ha il suo perché, a meno che le pere stonino con le mele. Il frutto amorevole, conservato in frigo, potrebbe non sciogliersi granuloso.

Come accende Bruce Wayne il “buio”, neanche colui che spelacchia nei boschetti di Cappuccetto Rosso.

Egli, nel suo emanare fascino colore nerezza, appunto da doppiogiochista, è un’arma “contundente” per abbrustolir ogni Donna che soffre e sfiata per l’incandescente brusio. “Ardendola”, Batman se la fa “in cagnesco”, modulando la sua “cucitura” di pelle grezza su spalmata, peregrina “asciuttezza” da fisico portentoso del Christian Bale affinché, a pecora, “beli”. Un grizzly! Che bella scopatona! Che bello ce l’ha il “bestioncino”.

Altre se le be(l)ve in un sol boccone il nostro lupone. Come il luppolo, le “sbrana” e ingurgita da birre tedesche (meglio delle rumene coi romani!), fottendosi pure le naziste al ritmo d’alcolizzato di Sesso “anomalo”. Poi, in anonimia, dopo averle “menomate”, va via e “ama” anche tua mamma. Gliadiatorio da for(n)o!

Sì, dopo essersi sfogato, è ancor più scalmanato e maschio, dà filo da torcere a Superman, mettendolo sotto tor(chi)o e “oliandogli” il capo perché, per lo meno, prima di menarsela da figo abbia il galateo di sistemarsi il “nodo” alla cravatta. Fighetto!

Batman veste elegante, “ a festa”, e a lucido le “lucida”, mutando poi in Michael Keaton Beetlejuice.

Sì, Batman è uno spiritello porcello. Solo le bamboline di porcellana alla Amy Adams si “affannano”, azzuffandosi con altre scialbe, per succhiarlo a Superman.

Batman, “diciamocelo”, possiede il carisma del privilegiato che guarda gli altri spaccarsi il culo, ridendo di “gusto”, in quanto, pure servito dal maggiordomo, doma proprio le dame coi culi del ben di Dio.

Che cenoni magniloquenti. Che magnone! Ma sa essere “dolcissimo”.

Batman è una merda profumo “cioccolata calda”.

Ed è per questo che è un grande, la “glassa” che copre il “velo”.

Superman, al massimo, lo vedo bene come ciabattino degli amari quartieri spagnoli.

Ma sì, fra quelle partenopee zotiche, il nostro esaltato bifolco, “spingerà” di “spagnole”. Spegnendosi come lacrime nella pioggia. Ah ah!

Batman, invece, non pre… tende (ah, maledetti pretacci!) solo la ciliegina ma tutta la torta. Non va alle messe, ma lo mette anche a tua sorella, una cretina ma bona “pen” messa(lina).

E ci “spruzza” sopra con la sua “candelona” a infarcire di panna montata e da “piluccare”.

Batman sono io. Lo stronzo per antonomasia.

Tua madre si è separata da Jor-El.

Cannes non vale l’impagabile coppia Bombolo-Cannavale!

Questo Festival è una merda già dalla recensione di Paolo Mereghetti riguardo Luhrmann, “pienamente” stroncato di stelletta e mezza, non di più. La nuova immagine di von Trier ritrae l’unica “coscia” godibile dell’intero “scandalo” annunciato: Uma Thurman versione per Lino Banfi. Sì, sembra Edwige Fenech bionda, cioè Gloria Guida ad ammiccarti un “Sempre in gamba, eh?”. Presa per i fondelli. Ci sta?! Nadia Cassini non varrà mai un casino.

In più, Willem Dafoe, caricaturale, sta “nel mezzo” della schifezza con la Gainsbourg, a destra, “posizionata” in pollastrelle aperte. La madre era peggio, la figlia è una depressa che te lo comprime. Ma datele delle compresse. Quali urlettini! Si sedasse, si segga! Se la sudi come tutte che affiggono manifesti per festeggiarla almeno una volta al mese di magra.

Insomma, un film degno della “Palma”. Sì, von Trier anziché fare il regista dovrebbe noleggiarsi una barchetta e navigar fin all’isola perduta del suo cervello al “Cocco bello”.

Quali genialate! Meglio il gelataio cinese delle sue fritte cervella!

Questo prende una videocamera, filma tre idioti nullatenenti ma a tenerlo che se le trastullano, le quattro vacche scadute come attrici, e poi riempie il corpus di sottotesti.

La sua testa è da sotterrare. E, mi raccomando, non vi permettete di riesumare questo somaro!
Solo Sodoma!

Almeno, dal fronte francese, giungono notizie davvero “cazzute”: Stallone promette il ritorno di Mickey Rourke per la terza “puntata”, parafrasando Nino Frassica, la “megaputtanata”, de I mercenari.

Sbarca Michael Douglas che, dopo essere ingrigito, anche di pelo, leggi Cancro alla “gola” profonda del suo perverso sessappiglio rauco da Coma profondo, s’è ora tinto il bulbo con tocchi “lessi” d’occhio rovinato e catalessi del parrucchino immobile sul seno ancor “mantenuto” di Catherine.

Esce il trailer di Last Vegas e, nel promo, leggiamo che la leggendarietà troverà “sede(ri)” il 1 Novembre.

Ne siamo sicuri? Io ho “ravvisato” un De Niro smorfioso, un Freeman scoglionato e un Kline un po’ calvo.
Lo vedrò perché sarà una sega, come quella che ti spari dinanzi alla ballerina di prima della città del vizio.
Non sposeresti questa neanche a “pagarla” ma almeno aziona il “movimento”. E non costa sacrifici, cambiali, mutui e debiti, figli, contraccambi, cause legali, tradimenti vari.

Un’inculata che lasci il “segno” al suo “costume” per “abbronzartelo” senza neanche dar nell’occhio.

Più sei oscura e più lei vorrà “chiarirtelo”, aprendo le “oscurità” per il tuo Batman “mobile”.

Immersione, “levitazione”, arma micidiale salvo “salve” sperma da non creare mostri a immagine della “fondina” paterna.

Vincerà Refn, anche se Ryan Gosling m’è sempre sembrato peggio del De Niro appena “andato a puttane”…

Scusatemi, ora ho da “fare”.
Gosling non sarà mai De Niro. Andasse a venderlo sui viali. Sono io il God che non forgives.

Scusatemi, ora ho da “fare”. Ripeto.

Sapete perché? Devo godere. Il dovere è obbligo. Infatti, meglio un bombolone alla crema e un babà napoletano a queste stronzate festivaliere. Un troiaio, diciamocela!

Se questa play vi è parsa una cagata, meglio di voi che siete dei cessi.

Firmato il Genius, inappuntabile e impuntato Stefano Falotico.
Vi sputtano.

  1. Il grande Lebowski (1998)
  2. Il grande Gatsby 3D (2013)
  3. Last Vegas (2013)
  4. Vieni avanti cretino (1982)
  5. Cornetti alla crema (1981)
  6. Strafumati (2008)
  7. Cannibal Holocaust (1980)

Idioti, sarete puniti!


16 May

Lo strabismo di Venere di menti distorte può causar diottria di tanta idiozia

Non voglio perennemente ammorbarvi con gli squallidi mentecatti per cui incorsi in battaglie legali ché, del mio genio sopraffino, non rispettarono quella mia anomalia a lor deviata di ignoranza.

Ma presto ne vedran delle belle, a non scagionarli delle sventure che incarnano.

Sono un volenteroso di volontà per segregarli al mutismo estremo.

E taceranno nel loculo cosicché avran più oculatezza e accortezze dinanzi al Principe, alto scibile dalle spadaccine inafferrabilità.

Sono il reversibile ai loro piani criminosi, la fanciullezza che non si rasserena a imborghesire come chi combatterò fin al residuo del suo rassegnar le dimissioni e, con dimesso, leccare i miei piedi, per sempre balbetterà, distrutto.

Ossessionati dal lavoro del cazzo, parlano sempre di quello, ah ah, per trombar da svaccati!

E io me ne fotto! Pubblico libri alla faccia di questi pubescenti deficienti, e parlo di color che si professan, eh sì, son professori, adult(er)i.

Ah ah, nacqui cattivo e li rabbonii.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Killing Season (2013)
  2. Un lungo weekend di paura (1994)
  3. Cape Fear. Il promontorio della paura (1991)

In rosso!

Il culo di Susanna Messaggio o di Berlusconi?


15 May

Abbattendola, Silvio la ebbe.

Christoph Waltz joins De Niro in “Candy Store”


15 May

Los Angeles (May 14, 2013) – Two-time Academy Award®-winner Christoph Waltz (Django Unchained, Inglourious Basterds) is joining two-time Academy Award®-winnerRobert De Niro (the upcoming Last Vegas, Silver Linings Playbook, Raging Bull, The Godfather: Part II), Jason Clarke (Zero Dark Thirty, the upcoming Dawn of the Planet of the Apes) and Omar Sy (The Intouchables, the upcoming X-Men: Days of Future Past) in Good Universe’s and Lionsgate’s THE CANDY STORE, a character-driven action thriller by Academy Award®-winning writer and director Stephen Gaghan (Traffic, Syriana).

Lionsgate will distribute in North America. Good Universe is handling international sales and presenting the film as part of their slate in Cannes.

THE CANDY STORE interweaves several storylines set against a dynamic criminal underworld in Brighton Beach, Brooklyn. A former covert operative (Jason Clarke) discovers the organization he was dedicated to fighting is now operating in his new backyard. When he teams up with a disgraced local cop (Robert De Niro), their investigation leads them to an international sex trade entrepreneur (Omar Sy), a Cold War consigliere posing as a typical American suburbanite (Christoph Waltz), and a beautiful girl wrapped up in an elaborate threat against Manhattan.

Gaghan will direct and produce from a script he co-wrote with Shannon Burke. Allison Shearmur (the upcoming Cinderella) will produce alongside Gaghan. Good Universe’s Joe Drake, Nathan Kahane and Nicole Brown will executive produce alongside Flashlight Films’ Allyn Stewart and Kipp Nelson. Good Universe’s Matt Leonetti will co-produce along with Suzanne Joskow.

Joe Drake and Dan Freedman negotiated the deals for Good Universe and Sean Kisker negotiated for Lionsgate. Christoph Waltz is represented by ICM Partners. Robert De Niro, Stephen Gaghan, Allison Shearmur, Jason Clarke and Omar Sy are represented by CAA. Shannon Burke is represented by Paradigm.

Belén lascia De Martino per Mereghetti!


14 May


 

Notizia vera: Belén Rodriguez lascia De Martino per Paolo Mereghetti

Nelle prossime ore, la notiziona farà capolino su tutti i giornali, e riempirà riviste e quotidiani d’Italia.

L’argentina modella Belén, colei che da noi ha trovato l’America, sculettando alla mercé del primo “offerente”, insomma un’orfana che ci “sa fare”, è da oggi ufficiosamente la nuova fiamma del famoso critico da “Dizionario”, l’eminente Paolo Mereghetti.

Vi narro il retroscena che ha portato, nelle braccia recensorie di Paolo, la Rodriguez “popolana”, molto polla per “troppa carne arrosto”. Anche se, invero, ultimamente ha perso qualche chilo(caloria), che le estorse il “caloroso” Corona dal braccio “destro” della prigione “rugginosa” al ruggito di “Belena è mia, aiutami Moby Dick, la bianca balena! Sono prosciugato in mutande!”.

Ieri Notte, Belén e il compagno Stefano, oramai ex, si recarono al “celebre” ristorante romano “Il Satanazzo”, per una cena a base di “Mi fai sangue, fra queste salsicce rosolerò di linguine il tuo salame con del carpaccio, poi ti donerò il mascarpon’ dolcetto con dei piedini da leprotta”.

A pochi metri dal loro tavolo, in posizione hitchcockiana come “stratega” del metteur en scène, di “cenette” da buona forchetta, quel marpioncin’ del Paolino-psycho.

Critico della mutua, divenuto ricco grazie alle sue “analisi” filmiche imbastite di “sveltina” con delle mignottine fra un Crash di Cronenberg sottostimato e una sovrastruttura alla von Trier d’“aria fritta” per genial vender bene il suo “tutto fumo”. Mise, eh sì, a “frutta” la sua scimmia neuronale da “banana” onanista-virtuale.

Ubicato vicino al cantuccio, sgranocchiando dei grissini torinesi con prosopopea destrorsa da milanese orso, Paolo ordinò della “puttanesca” al peperoncino davvero piccante, una damigianina per meglio “pigiare” d’occhiolino finto strabico su gote sbronze e faccia paonazza da stronzo, il filetto verde e “Famo du’ conti” da Conte Max, togliendo il caffè allo scontrino m’aggiungendo la mia battutina “frizzantina” in attesa di “stapparlo” alla battona Belenottera “strappata”. Una che, di “spumante”, ti rende la vita champagne sul “bagnarla” da “botte” di Capodan(n)o.

Paolo, osservando la die(ge)t(ic)a dei due piccioncini, colse la sua fava di fuca e la sua fame di figa. Più che quattro stellette a Il cacciatore di Cimino, proprio un bel volpino per la “cerbiattina”, con tanto di “mirabile”-cerbottana.

Mangiò in fretta e furia, ingurgitando per (“love me…”) tender poi, con calma, l’imboscata da “boschetto” del condimento alla Rodriguez. Sì, anche Robert nella sua mente male-fica, appunto, da Planet Terrona ma abito in Settentrione. Che “torrido” terrore!

Belena trangugiò quelli alla boscaiola infatti, e Stefano sbavò, “adorandola” nel ballerino con un timballo fra le tagliatelle delle sue “cotolette”.

Mentre poi entrambi si ficcarono… in bocca un profiterole, Paolo era già “fuori” nello “strofinarseli” da caldo cioccolataio…

Stefano pagò e “accomodò” Belena a prendere una boccata.

La lasciò sola con le suolette… e fu allora che Paolo la “imbavagliò” e la sbatté nella sua roulotte.

Con pose da sanculotto…, un rivoluzionario per “ghigliottinarla” a gogò in amplessi estremi. A collo se la scopò di bru(t)to alla Bestia. Senza preliminare “alla francese”, ma con quel tocco “nobile” da marsigliese. Libera e sciolto in “lei” legata. Alla pummarola in Coop!

Il suo “marzapane” grondò di “panna montata”.

Lei, inizialmente avvelenata, contattò uno della Sinistra per denunciare quest’anomalo “Corriere della Sera”.

Se si fosse venuto… a sapere che Belena con Mereghetti dondolò le “altalene”-donnaiolo, ne sarebbe andata a puttana di “carriera”.

“Fallo” sta che Belena, dopo il momentaneo shock (e scotch…, sia come alcolizzata che come “adesivo” per “tapparla”…), ha preso la sua definitiva decisione.

Del Paolo, nonostante la “strinse” nell’incoscienza del suo orgasmo “finto”, ha scoperto essere un amante molto più “fra le gambe” di De Martino. Stefano è da “ristretto”.

Perché Mereghetti Paolo dà alla “donna” il Martini con il “fascino” laido della sua “mortadella” l(omb)arda.

Chi si ricorda di Sonia Aquino?


14 May

Donna di bocce “aquiline” da “rapace”. Pochi film in attivo, ma “tanti” a lei passiva. Che uva!

Sonia zoccola fu e ora chissà ove la sta usando? Nel posticin a cui tutti, non tanto pian pian, entran nell’alto, ah ah, piano.

Un “sali(va)scendi”. Per accendere il candelotto! Acqua piovana, siccità. Perché oramai è prosciugata, anche di valle di lacrime dopo tanta bontà d’allattare.

Il caso Ruby


13 May

Il caso Ruby nel cascamorto di un “certo” Silvio: egli peccò ma anche voi siete peccatori! Non scordatelo, attaccatevelo al trans

Specchio dell’Italia media che s’approfitta di scandaletti a “provviste” di banchi “nebbiosi” e “cascate” irrisolte con soluzione di “liposuzioni” per assolverlo su una minorenne, previo assorbenti, ammortizzatori legali dopo che la legò nel sadomaso, strozzandolo di urla sue adesso carcerarie, rigirando la frittata!


Il Mondo è Bel Paese, infatti anche in America “toccano” di Pavesini, come ad Arcore il “Cavaliere” ospita ragazze “disgraziate” per “aggraziarlo”, sapor biscottino alla Nutella, previo raccomandazioni, congratulazioni, “ovulazioni”-avvi(t)arla, stanze ovali e uova al tegamino un po’ “strapazzate” nei letti “baccanali” su schiamazzo e schzzi, con contraccolpo dopo la botta!

Il fascino patetico delle “star” di Hollywood: ove c’è un passeggino, non ci son io, Iddio!
A parte le passerelle, non me la passo sul “tappeto rosso”.

Ah, gli attori che tanto celebrate, a volte, son cerebro lesi. Amateli e disamoratevi di vita “reale”.

Io, alla regalità d’un paio di gambe mi do, offrendolo in sacrificio per gli orifizi. E le mie donne non son da “lusingare” con gioielli da orefice, ma sempre più fiche “inanello!” Brindando alle “stalle” fra dossi da “cammelle” e una mula col mulino e i cavalli!

Lo so, piagnucolando non andate pomiciando, e il selciato si fa bagnato ma non di “A” finale nel vocalizzo orgasmico. Effeminati! Notti in bianco, e poi domani c’è da imbiancare e penare senza il “pennello” colorato dell’Eros variopinto a “intingere”. Ah, abbiate pazienza, panzoni, io cadenzo un altro dipinto in una Botticelli e la lecco di seni “affrescati” con tutta franchezza che son freschi come le pesche della “tardona” Primavera.

Ah, Sharon lo era una gran figona e, quando spalancò istintivamente, al nostro basi(li)co seppe “inacidirci” per non inaridire le sue vogliettine. Sempre pimpanti in gonne svolazzanti, aperte e divaricate, oggi malandate in tuta da ginnastica sbracata. Lei beve il frappè, e nessuno l’è bignè.

Un caffettino mattutin’ e la Donna, che fu, è oggi amara, zuccherandosi talvolta con un toy boy, il quale stuzzica, attizza rizzo ove Ella leggermente arde e “la” arriccia” nel ricordare come l’erezioni accordava…

Abbiamo visto De Niro partorire “Giovannino” con Monica Bellucci, e sobbalzarle su tette co(s)miche per un baldacchino da “lettighe” archeologhe del suo professore da manuale d’amore. Poteva fargli da padre, ma Monica ha le mammelle più piccole del suo petto ingrassato. E preferì assumere il latte infantile del cinemino. Almeno, una bona cremina.
Scorrazzò di fisico senile per la Roma che fu c’era una volta in America. Ora, “Patria” di Claudia Gerini in Altare nel Sergio Castellitto sodomita fra gendarmi a “guarnire” la scudettata Ferilli prosciugata di troppo Tevere tirare-lupa, di fondoschiena per le fiaschette da buzzicone. Evviva Colosseo, l’Aristogatto! Forse, era Romeo.

Giulietta! A Venezia, alla(r)gano, con Venditti a cantar d’alta marea…

Willis, fra un’avventura e l’altra puttana, “accattata” al mercato rionale del suo hard die die dacci, sfila per Brooklyn col bambino sulle sue rotelle da cervello ammaccato e “spompato”.

Invecchiano tutti, tranne David Bowie, uno che dei bovari alla Ligabue se n’è sempre fregato.

Egli è uno e trino, Luciano invece trinca con Jasmine.

Nel “frutteto”, in quel di Bologna, un Uomo anomalo, cioè me, scherza sui delitti che avvengono nella società “fruttuosa”, in quanto sdrammatizza il crimine avvenuto a lui, causa compagnie cattive d’infingarda crudeltà.

E comunque va.

Gli altri lì.

Sì, la mia mira è infallibile, ne punto molte e loro mi puntano sulla Croce.

I punti di sutura sono esauriti, l’esaurito fu e ora ha risorse?

Mah, vedo delle ossa e poca “carne”.

Miro qualche gazzella e son “ganzo” ladro, appendendolo al chiodo, famoso giubbotto di pelle per l’Uomo che non deve chiedere mai.

Domani, sarà un altro Giorno. Speriamo di no. Continuando così, la Notte avrà gatte da pelare, nel senso “sfigato” del termine.

Nonostante “tutto” che “non ci sta”, tua sorella ci stette.

E il mio anche fu resistente.

C’è di che infoiarsi quando assistiamo a programmi beceri ove s’espongono le libido del Silvio nazional-popolare e nelle “poppe” azionante di “Forza Italia”, a destra e a “manico” piglia sottane a tutt’andare, Francia o Spagna basta che se magna e bagna, fa un baffo a Pinocchio, raccontando “palle” micidiali e “abortite” nel fascicolo “nascosto” del suo smadonnare di maremme maiale, non solo toscane ma anche egiziane da “faraone”

Sì, vago su questa Terra di bocca “buona” e me n’astengo, tenendomi la mia moralità.

Vidi adolescenti viziati a “seviziarle”, con i professori nell’incitar che, di branco, incinta le segnalassero su “cattiva condotta”.

Gli stessi adolescenti oggi “sistemati”, grazie alla manina “morta” nell’acqua scaccia-peccati con una confessione invero da scomunica agli alti “gradi” militari del nostro “orgoglioso” tener desta la “bandiera”. I carabinieri si fan le nere, quindi sbiancano nel chiudere due occhiolini. Una mano lava l’altra.

Mani pulite!

Sì, studenti con un dente cariato del neurone tartaro… rubarono voti, soprattutto di castità, già imparando le lezioni “accrescitive” del viso a cattiva “sorca”.

Ripetendo a memoria di pappardella, ecco che adesso son papponi anche “stimati”.

Uno si spaccia per giornalista, invero è il solito “analista”.
Grazie ai vantaggi “acquisiti” d’un abusare da lecchino, può entrare in ogni ambito poco “sacerdotale”.

Ha diritto, essendo laureato in Giurisprudenza per una lei non pruriginosa di articolo formato clausola e non tanto da clausura.

Mi conservo paciniano, memore dei pomeriggi da cane, senza aver mai fumato una canna e senza le puttane.

Ah, mia serpe, io son Serpico, preferisco il barbone alla tua “intellettuale” barbetta da farfallette.

Anche alle “erbette”, ove si coltiva l’assuefazione al “farsele” con stra-fottenza.

Ti conosco, dove cazzo vai? In giro, mi chiamano Scarface.

A differenza di quel semi-pederasta di Fabrizio Corona, non mendico il Nobel alla Saviano, perché devo pensare a salvarmi innanzitutto l’ano. Lascio le prediche alle “guardie del corpo” per il popolo che crede alle fav(ol)e.

Di mio, non voglio vincere a Cannes, ma sono uno Sguardo alla De Palma.

Pensate che sia un guardone? No, sono un genio alla Hitchcock e, se rompi, divento l’omicidio alle tue “luci rosse”.

Ah, le lucciole. Meglio raccoglier le briciole piuttosto che abbracci da Giuda.

Diverrò ignudo, ma almeno con dignità.

Ora, “fratelli”, andate a farvelo dare.

Che cosa? Lo stipendio.

Tutto dipende dai soldi, i soldi danno non solo il danaro m’anche la faccia da stronzi sempre più avari tranne quando appunto ci danno.

Io son dannato.

Non lo sapevate? E ve lo dico in calce e anche con un calcio piazzato a palombella.

Ora, ordino un piatto di carbonara a Mezzanotte presso la rosticceria thailandese chiamata “Carboncin’”, il cui gestore è un napoletano che va matto per le sfogliatelle sulle donne “a mandorla”, egli le porta di “mancia” nel Canal della Manica, e le affoga se fan le troie perché vogliono il “gelato fritto” e non il babà.

Il Papa? Vi rifila un sacco di balconcini.

Ho detto tutto.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. La svolta di Ruby (2001)
  2. Ruby, fiore selvaggio (1952)
  3. Mignon è partita (1988)
  4. Il 13º guerriero (1999)
  5. Cobra (1986)
  6. Sesso & potere (1998)
  7. Ruba al prossimo tuo (1968)

Patetica Hollywood


13 May

Il fascino patetico delle “star” di Hollywood: ove c’è un passeggino, non ci son io, Iddio!
A parte le passerelle, non me la passo sul “tappeto rosso”.

Ah, gli attori che tanto celebrate, a volte, son cerebro lesi. Amateli e disamoratevi di vita “reale”.

Io, alla regalità d’un paio di gambe mi do, offrendolo in sacrificio per gli orifizi. E le mie donne non son da “lusingare” con gioielli da orefice, ma sempre più fiche “inanello!” Brindando alle “stalle” fra dossi da “cammelle” e una mula col mulino e i cavalli!

Lo so, piagnucolando non andate pomiciando, e il selciato si fa bagnato ma non di “A” finale nel vocalizzo orgasmico. Effeminati! Notti in bianco, e poi domani c’è da imbiancare e penare senza il “pennello” colorato dell’Eros variopinto a “intingere”. Ah, abbiate pazienza, panzoni, io cadenzo un altro dipinto in una Botticelli e la lecco di seni “affrescati” con tutta franchezza che son freschi come le pesche della “tardona” Primavera.

Ah, Sharon lo era una gran figona e, quando spalancò istintivamente, al nostro basi(li)co seppe “inacidirci” per non inaridire le sue vogliettine. Sempre pimpanti in gonne svolazzanti, aperte e divaricate, oggi malandate in tuta da ginnastica sbracata. Lei beve il frappè, e nessuno l’è bignè.

Un caffettino mattutin’ e la Donna, che fu, è oggi amara, zuccherandosi talvolta con un toy boy, il quale stuzzica, attizza rizzo ove Ella leggermente arde e “la” arriccia” nel ricordare come l’erezioni accordava…

Abbiamo visto De Niro partorire “Giovannino” con Monica Bellucci, e sobbalzarle su tette co(s)miche per un baldacchino da “lettighe” archeologhe del suo professore da manuale d’amore. Poteva fargli da padre, ma Monica ha le mammelle più piccole del suo petto ingrassato. E preferì assumere il latte infantile del cinemino. Almeno, una bona cremina.
Scorrazzò di fisico senile per la Roma che fu c’era una volta in America. Ora, “Patria” di Claudia Gerini in Altare nel Sergio Castellitto sodomita fra gendarmi a “guarnire” la scudettata Ferilli prosciugata di troppo Tevere tirare-lupa, di fondoschiena per le fiaschette da buzzicone. Evviva Colosseo, l’Aristogatto! Forse, era Romeo.

Giulietta! A Venezia, alla(r)gano, con Venditti a cantar d’alta marea…

Willis, fra un’avventura e l’altra puttana, “accattata” al mercato rionale del suo hard die die dacci, sfila per Brooklyn col bambino sulle sue rotelle da cervello ammaccato e “spompato”.

Invecchiano tutti, tranne David Bowie, uno che dei bovari alla Ligabue se n’è sempre fregato.

Egli è uno e trino, Luciano invece trinca con Jasmine.

Nel “frutteto”, in quel di Bologna, un Uomo anomalo, cioè me, scherza sui delitti che avvengono nella società “fruttuosa”, in quanto sdrammatizza il crimine avvenuto a lui, causa compagnie cattive d’infingarda crudeltà.

E comunque va.

Gli altri lì.

Sì, la mia mira è infallibile, ne punto molte e loro mi puntano sulla Croce.

I punti di sutura sono esauriti, l’esaurito fu e ora ha risorse?

Mah, vedo delle ossa e poca “carne”.

Miro qualche gazzella e son “ganzo” ladro, appendendolo al chiodo, famoso giubbotto di pelle per l’Uomo che non deve chiedere mai.

Domani, sarà un altro Giorno. Speriamo di no. Continuando così, la Notte avrà gatte da pelare, nel senso “sfigato” del termine.

Nonostante “tutto” che “non ci sta”, tua sorella ci stette.

E il mio anche fu resistente.

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