Archive for 2013

Buonismo fottiti in culo


08 Oct

Non è la “bontà” a renderci uomini migliori ma il sano e fottuto “cattivismo” sia nel Cinema che nella vita. Parola del Signore indiscutibile

Son ostinato, un persecutorio fantasma riapparso a tormentare gli psicopatici, gente che abusa della tua pazienza, prima succhiando il tuo midollo vitale, poi scartandoti nelle ossa a lor giugulari abbaianti, inferocite e protese a protervia rabbiosa, quindi giustizialisti del fascismo più “schietto”, che sbatte le porte in faccia e rinnega l’altrui dignità con disprezzo. Ma non calcolò gli sprezzi che si posson originare dallo sprezzo del mio “pericoloso” frutto amaro offerto di grande “generosità” a tali acerbi di mentalità grezza.
Da quanto mi ricordo, li ho sempre odiati e giocare al loro “giogo”, come dico io, cioè replicare alle provocazioni ad attenuar i miei occhi e “fingere” d’assomigliare alla loro stirpe meschina e orca, quanto “lieta” di finte cortesie, è stato solo un dannoso inganno compiacente verso questi stessi sessuomani perpetrati(mi). Porgetemi pure carezze “addoloranti” in fetida, dunque “fedele” osservanza di tanto vostro (s)fregio, acuirete soltanto la mia resistenza, ch’esiste in uno spazio atemporale funambolico, fervido di squittii desueti dalla massa “gaudente” e così (in)felice, sempre per (de)finirla a parole mie.
Con far persecutorio e assidua “fermezza” lor “educata”, delicata quanto uno stupro bianco, han sempre discusso e voluto uccidere la mia (non) volontà, voluttuosa in scelta arbitraria, ché del libero arbitrio siamo personalità a sé stanti, e devi lasciarmi stare, monito per cui l’allarmai con svariate “cautele” ma non obbedirono, trasgredendo proprio il mio incarnarmi a trasgressione lor sbattuta in faccia. Se non servirà, anche qualche altro pugno a rincarar la dose.
Oggi, sì, credo che siamo tormentati da un “buonismo” ipocrita ammansente la nostra coscienza. Già per tropp’ere non fummo eterei, ma eravamo puri. Ora, dai crateri rabboniti, la vostra cera sarà divorata dalla lava acerrima! Saccheggiaron tal virtù a issarsi tutti in sguaiate “figate”. Ove l’osceno prende consistenza indelebile, mordendo lentamente anime indebolenti, nell’illuderle che vita coincida con presunta, supponente, dunque untoria “vittoria”.
Replico da “perdente” e persevero nella mia lotta in combattenti altri assedi. Consideratemi folle, pensate me ne freghi?
Mi sbatteranno in galera ma ne sarà valsa la pena, perché io vivo per il mio cazzo. Piscerà in un cesso marcio ma meglio che adoperarlo per quattro troie che van col dottorino. Io lo metterei sotto col trattore. Capirà il grosso pneumatico paritario del vuoto a me asfaltante. Il secondino mi picchierà e gli suonerò il cranio nei momenti di pausa sotto la doccia da me sua spia(ta).
A prescindere che io sia rifiutato o meno, malmenato, scarnificato, osteggiato e d’ostia falsa sconsacrato.
Almeno, posso dire di essermene fottuto. Sì, la vita va presa per quello che è, rifiutando i canoni sbagliati e facendosi i cazzi propri. Se poi qualcuno non t’accetta, tiro fuori il machete. Lo sgozzo. Quindi, una carabina e lo fucilo nelle palle.
Oh, dici che avrà capito la lezione alla base della convivenza, il rispetto?
No, allora amputiamogli le gambe.
Questo non è essere violenti, è essere giusti. Sacrosanti. Come vuole Iddio, cioè io.
Perché Dio decide, Dio sa quando punire.

Se ti dissi che ti ammazzavo, pensavi di fermarmi con dei mezzucci?
Ebetuccio.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. La promessa dell’assassino (2007)
  2. Fuga da Alcatraz (1979)
  3. Gli spietati (1992)
  4. Terra di confine – Open Range (2003)

 

Tarantino è Dio solo per noi (e)letti, il resto è una porcata


07 Oct

Odio il “tarantinismo” appaiato a gente da McDonald’s e fighette da Grindhouse, a prova di morte son a tal letame i catrami più letali

Abbindolati come una famiglia di matti, che costrinsi a traslocare dal lor loculo di nani, trascinandoli in tribunale, ove un epilettico guaì castigato delle sue “mortali” immoralità calunnianti, “gioiscon” sempre prodighi di buonismo, affil(i)ati alla retorica del nostro “bel” paesello ove si volteggia ilareggianti a costume frivolo del sempre più da (s)chiappe sode frivolezze. S’abbarbicano alle Barbie, poi portan a spasso il barboncino e deridono i “barboni” come me, menefreghista tremendo, scalpitante “piede di porco” in tutti incasellarli nello “stradario” su tanto divaricar le lor da polletti cosciotte. Sudatevela!

La dovete smettere d’inneggiare a Tarantino in maniera superficiale e da figate. Io lo salverei solo perché mette di buon umore col culo da sfondare di Bridget Fonda e per un Kurt Russell misogino a iosa. Uno che fissa, (am)mira le gattine dalle unghiette smaltate, dunque capricciose per la salsa di “patatine”, quindi ammicca e le “ammacca”. Morirà ammazzato per troppo schianto di una scalciante puttanella “surfista”. Ma il gioco valeva il candelotto dell’acceleratore, di queste riprese “artigianali” in cui Stuntman se la ride da matti, le corrode, è un corrotto che spacca il culo a tali ragazzine poco acqua e sapone ma da “carburare” formato mitomane virile su ciuffo alla Elvis Presley mattissimo. Egli sgattaiola, le mata, troneggia meglio dei tronisti omosessuali, è un “idraulico” del “pistolone”, schiaccia di gas e mangia ogni merdosa schifezza in modo flatulente, borbottando di bocca lurida da “puro” lercio su misura in giubbotto d’antan. Afferra la cretina per la cornuta ch’è, “tradisce” il “gentil” sesso ed è sgarbato nello sgambetto. Inchiodandola di frontale su spiaccicarle il rossetto più sanguigno. S-fotte, incula di “tamponate”, sguscia nel traffico, si ferma a un motel e se “lo” tira di “bruto”, terrorizzandole tambureggiante, ballando a bestia in sano ficcarsele anche sol d’occhiolino lesto più d’una sveltina. “Troieggia”, è un puttanone mai visto, solletica i piedini, annusa poi il suo ditino, se l’infila a striscia di coca e va poi a bersi una Fanta, scommettendo sulle natiche destre di un’altra per un sedile “posteriore” d’annata.
Stunt è un maiale, su questo non ci piove, ed è (s)corretto sia così. Secco, “suicida” con tendenze omicide, (auto)distruttive dentro abitacolo d’un abitar a culo.

E ricordate: chi non rispetta Stunt, sarà una mignotta da ospedale di Planet Terror. Mi par inutile quella protesi, mia Rose, son io che ti mitraglio. Adesso, raglia e bevilo a collo.

Sì, Stunt è cattivissimo e guai a scherzare con la mic(c)cia accesa. Non gettate benzina sul suo farle arrosto, vi cagherete addosso ingrati e, nella graticola, “arrossirete” di paura.
Tremate, non potete frenarlo. Cascherete come le pere cotte delle vostre fidanzatine ammoscianti, e succhierete il suo alluce a mo’ di orsacchiotte pelose. Il suo succhiotto lascia il segno, vampirizza di carisma alla Kurt.
Alla cazz’ in cul’. Si reca a un Burger e sgonfia un bullo di vero bacon nel “cioccolato caldo” a suo bue. Bagnando la sua testa per un “biscottino” servito a tavola “fredda”.

Quindi, s’eclissa nella Notte, ma prima “schizza” sulla barista. Lasciandola a bocca aperta.

Video e citazioni da Tarantino


07 Oct

Monica Bellucci e il belloccio, ciuccia la bella e la bestia


06 Oct

 

Annoto su un tacc(uni)o a spillo efebico, di rilegatura “punto metallo”, la “brossura” del mio viso senza difetti, “giustificato” in copertina emozionale a colori con occhi malinconici sul nero e gote bianche

Detto anche la griffe di uno che “graffia” poco le giraffe e annaffia di polluzioni da pachiderma, su proboscide del “volerla” viola in laghetto sguazzante a suo d’isoscele dilatante

In poche p(a)role, allago i pantaloni e le lenzuola son “sporche” come il mio da latte, eppur desidero m’allatti e lieta si svesta nel letto (sveltina?)

Non ho mai amato la gente rifatta. Oggi, vai da una e scop(r)i fra l’altro che se n’è rifatti (rifacimento-remakelook) mille in cento e una Notte, poco favolistica ma al “babà” delle lor “ali” da polli.
Comunque, ha già le zampe da gallina e vecchia milf fa buon brodo? Di mio uccello, preferisco Monica Bellucci ancor bona, nonostante il culo non sia più quello del Vincent Cassel che fu e “affondò” con tanto di fiumi di porpora. Ah ah! Prendiamo Monica ne La riffa, quel seno “arraffante”, quel fondoschiena in pelo pubico “arrapandomelo”, che fuorviava ogni maschio nell’arruffarlo per “innaffiarla”, che torturava il mio adolescente nervoso, “lo” innervava nella sua dinamica basculante a onanismo “culinario”, ricetta gastrica del fegato rosicante sul rosolarmi una scaloppina al limone senza vera “gassosa”  e glassa del “gasarlo” nel piccante frizzantino in palpatina alla panna. Più che una bevuta, imbevevo le mutande. In panne e panni Porky’s. L’annusavo da lontano di colpo gobbo, quella Deborah sospirava di “H” strascicata come Ricky Memphis alla romana Caprioglio. E tinteggiavo al Tinto Brass sul divano, sognando le sue gambe divaricate per il mio “salame” sostanzialmente in salamoia, insipido al pepe verde, arrabbiato alla Hulk eppur “erculeo” appena mostrava il dilettevole, “lievitante” culone… in mio farmelo a fettine. Una sola patata ma al forno mi fornicavo da solo, gustando la mia “besciamella” nello scodellarlo al limite del “potarlo”. Sì, quando scuoti troppo, se lei di dietro “scudiscia”, rischi di ferirtelo per esagerato “soffritto” raschiante. Impennato, a lungo… andare, se non vieni subito, si squaglia e rimani con un dolore duro. Soprattutto se non ti sei tagliato le unghie e, nel movimento impervio del tuo ungulato, schizza il prima goloso (e)sangue del rafe mediano decollante e poi scollato. Attenti voi altri con la circoncisione, la cicatrice potrebbe non rimarginare quando la scollacciata troppo in vena decolla! Alle mani dovete star accorti nel momento in cui è meno corto, altrimenti non “scorrerà” più.

Questo è “liscio”, puro lifting del solfeggio… Un ritmo musicale “Allegro andante” su “Il trovatelo ora” del tuo bastone di Verdi… Ah ah, un requiem da troppo “ergerlo”.

E sia… non dà o è un “DO” senza il diapason del suo “lilla”, il culo è a mandolino e talune “sviolino” per smielate chitarrine. E il catarro? Rimango un ago nel pagliaio di “Ahia, molto mal e poco miele”, eppur (s)viene… in quanto chirurgo plastico del mio “motorino” versione Vespetta. Carbura su curve pericolose e di marmitta è autoerotismo da marmotta, su mammelle di mammine e Mammut a prosciugarmelo d’imbuto.
Insomma, un bucaniere coi fiocchi. Tanto è focoso e poco in Monica fiocca! Così, fumo una sigaretta e canto delle filastrocche. Se la gnocca non hai, indurisci il sottofondo affievolente con tatto di nocca che scocchi.

Alla rinoplastica, sì, preferisco il mio “rinoceronte” che si gira i pollici, non sono un “fantino” delle donne ma, “nonostante” non stia, tira d’ire e ora è di nuovo “cotto” come la “macchia” indelebile previo ferro da stiro…

Ah ah!

Ho sempre comunque avuto il sospetto che questa foto sia stata ritoccata…

A voi sembra un “dipinto” a “olio” o Monica fu “pittata” di seminale liquido?
Su tale dubbio (dis)gustoso, ora (r)accogliamola ché Dio la benedica.

Ma non ce la darà. Nel frigo, abbiamo la cedrata. E la cerniera? Oramai è andata a puttane!

Insomma, nella foto è sperma e Monica di tal fatta è esperta!

 

Ashley Laurence, hottest woman ever


05 Oct

Carlo Lizzani muore suicida


05 Oct

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Carlo Lizzani muore suicida come Mario Monicelli: i suicidi in età avanzata sono una sorta di auto-eutanasia coraggiosa?

Ascolto al solito banalità quand’accadono questi eventi tristissimi e tragici. Persino chi “ridacchia” con frasi disgustose del tipo: “Se era ridotto come una carcassa, è lodabile che abbia adempiuto al rispetto per se stesso, cancellandosi dignitosamente nell’ultimo, (e)sal(t)ante respiro”.

Insomma, frasi da fiotto in gola, che lascian stupefatti e c’impongono una seria riflessione. Dinanzi a ogni morte, il silenzio è d’obbligo. In particolar modo quando a farla finita è un nome, che piaccia, sia piaciuto o meno del Cinema italiano.

Si rimane con un senso angoscioso di disagio ad ascoltare certe notizie. E non è retorica. La retorica è proprio ricamarci sopra con appunto memoriali che “liquidano” una morte “strana”, anzi a illanguidirla di più retrogusto dolciastro fine a se stesso e al giornalismo spicciolo del servizietto… telegiornalistico “lapidario”, orrido d’italico, falso pianto al coccodrillo ad “Eterno Riposo”… ché poi è Sabato sera e di Lizzani non frega niente a nessuno.
Questo sì che è amaro. Tutti a stordirsi col bicchierino, vai giù di aperitivi e un altro bel culetto a mandar a culo. Sì, sono cinico? No, è il contrario. Sono “realista” come Lizzani, di cui ammetto d’essere, in merito alla sua filmografia, abbastanza ignorante, avendo visto pochi suoi film. E quindi giustamente non mi pronuncerò in tal termini. Che sian gli “esperti storiografici” a esaminarlo di retrospettiva e “autopsia” monografica.

Una morte “anziana” per suicidio, che mi addolorò molto, fu quella del grande Richard Farnsworth di Una storia vera.

Il resto è una chiacchiera del the show must go on.

Doveroso minuto di raccoglimento.

Banana Yoshimoto


05 Oct

I retroscena che stanno (di)dietro i cont(r)atti editoriali e neanche ti pagano una cenetta, solo conto salato e an(nu)ale


04 Oct

Sempre più indaffarato a partorire geniali capolavori letterari, alla speranzosa ricerca di non vendermi eppur di pubblicare con “responsi” guadagnanti, per debellar “sponsor” dietro contributi previo minimo “tribute” poco “mockumentary” e assai meno monetizzante, ravviso una casa editrice rarissima che si professa “gratuita”. Non ho nulla da perdere, penso, al che compilo il modulo, inserisco i dati anagrafici, allego il manoscritto e m’auguro che l’ano sia con me. Dicasi botta di (s)fortuna o di cul(t)o? Aspetto pazientemente in fervida sala d’attesa prima della prognosi riservata da reparto “animazione”, causa infarto nell’attimo in cui prendo (in)coscienza dei patti giudaici… Dopo pochi giorni infatti, in un batter baleno e batti il chiodo finché è caldo, come si suol “darmele” dietro danarosi pagamenti non “risarcibili”, ricevo addirittura già la copia stampata del libro con super-opuscolo in(s)erente un contratto interminabile, un po’ “bilioso” e annessi puntini neri sulle i più pallose ma non trascurabili, una versione “prova” insomma del libro come “verrà” pressappoco… il giustificato s-balla, i refusi li correggeranno gratis o chiederan altro rubarmi anche il pane ché, di penar da sol-d-o, sarò crocifisso e costretto a farmelo da me con avvelenamento incorporato data l’invisibile clausolina finale che m’era “sfuggita?”. Come? Avevate detto “senza vicoli e impegno” ma qui leggo scritto un 1200 Euro più IVA. Mi chiedono se mi dà fastidio l’IVA. Rispondo che già non sopportavo la Zanicchi e non lavoro alla Zecca. Zingaro o zucconi? Zuccone è il mio Cuor che va…, mi fido sempre degli sconosciuti.
Sempre quasi in contemporanea, apro la mail e compare “allarmante” il “monito” per il versamento dei money: “Sappiamo che ha ricevuto il corriere, allora firma? Non ponderi, non rifletta, firmi, è un imperativo! Colga l’occasione al volo, la vita è carpe diem. Non avrà una seconda chance e neppur la cassa. Ricordi che frutterà…
P.S.: firmato il Gatto e la Volpe, cioè il direttore e l’istigazione per delinquere la sua ingenuità alla Pinocchio nelle vesti “autorizzate” della redattrice ladra del regalarle un sogno da Paese dei Balocchi. Il baiocco… dai, e festeggeremo col mandorlato Balocco. Si doni un “felice” Natale.
Naturalmente, non replico ma non s’attarda la loro replica. Telefonano insistentemente per “opera” appunto di convincimento:

– Questa cifra è insostenibile.
– Ok, ciao perdente.

Ma chi la dura, la vince?
Trascorre una settimana di lor “astinenza”. Si rifanno vivi nel pomeriggio:

– Pronto? Allora, si è deciso?
– A queste condizioni è improponibile.
– Guardi. Lei deve, deve pubblicare assolutamente. Non sapevamo che fosse in bolletta. Possiamo “venirle incontro”. Conosciamo uno strozzino che può darle una “mancia”. Però, saremmo generosi. Dimezzeremo il prezzo più della metà, 500 Euro e l’affare è (s)fatto? Dica la verità. L’abbiamo convinta o sarà corrotto?
– No, state rompendo il cazzo!
– Noti bene, abbiamo anche una “massaggiatrice” oltre al Bancomat.

Rimango al verde, simil Hulk.

John Travolta scopa Alba Parietti? La faccia da culo è uguale


04 Oct
HS-05204 Hairspray ,   August 24, 2004 Photo by David James/newline.wireimage.com To license this image (11214145), contact NewLine: U.S. +1-212-686-8900 / U.K. +44-207-868-8940 / Australia +61-2-8262-9222 / Japan: +81-3-5464-7020 +1 212-686-8901 (fax) info@wireimage.com (e-mail) NewLine.wireimage.com (web site)

HS-05204
Hairspray
,
August 24, 2004
Photo by David James/newline.wireimage.com
To license this image (11214145), contact NewLine:
U.S. +1-212-686-8900 / U.K. +44-207-868-8940 / Australia +61-2-8262-9222 / Japan: +81-3-5464-7020
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Il fascino cazzone di John Travolta, detto il ballerino dal “liscio” faccion di culo, Alba Parietti, ex gatta oggi “data” ai mendicanti, e la vita va ch’è una panza! Sai che bellezza!

Ho sempre adorato Travolta. Quando, di giravolte, nuotava nella Newton-John, su brillantina formato grease, molto Fonzarelli nei suoi happy days più a “ombelico tamarro” nel paninaro con la sorpresa “ringalluzzente”. inumidente del pene offerto di “qualità”, d’ardendolo, su pollastrelle in quantità già “bruciate”. Tutte le bucava, che filibustiere! John, con mosse pelviche, emulava Elvis Presley, leccando di succhiotti a pelle le più istintive coi giubbotti adoranti il “chiodo” nero fra occhi languidi d’azzurro “Sei bono e meraviglioso, e ti muovi ben di culo”. Di culo, John è sempre stato dotato. Per forza, era un perforatore! Ed è la prima cosa che guardan le donne “avvenenti” quando desideran esser, dall’appetitoso smanioso quasi “maniaco”, “venir”… infil(z)ate fra le cosciotte. Ma John divenne un pollo “arrosto”.
Sì, dopo il salir il gloria fra tanto “salivarle”, “rotondeggiò”, cioè ingrassò ad adipe bellamente in evidenza da maialino sudato. Dall’addome appiattito sulla pista da ballo, ove bullissimo “turlupinava” le gattine in febbri da Sabato sera (ché bella scopata si “spera” fra le tue pere rosse al mio peperoncino tra-montante prima della Domenica post-nottata), si addolcì troppo per la topona Kelly Preston. Perdendo quel “retro”gusto da (Brodo) Star. Stava sempre là…
Fu Tarantino a salvarlo dalle troppe patate, quelle proprio al forno.
John ballò, scoppiò come Daunbailò, schizzò, (e)saltato e quindi s’accoppiò di coppietta a suo “cap(p)pone”.
Sì, il nostro Danny Zuko godette da “zuccone” di troppi “zuccheri” e stava per cacciar peti di flatulenza da pancia piena dell’esagerato averlo impennato da “quaglia” affumicata.
Tony Manero sapeva come “ammanicarle”, stimolante lì sguazzandolo.
Tirava il coniglio dal cilindro!
Abbiamo il pornoattore Erik Everhard, famoso “rapper” accusato di rape perché tromba con troppa (c)rapa. Fra lo stupido e lo “stupro”, se ne frega e inchiappetta a tutto (an)dare. Quindi, perché non potevamo avere un Travolta staying alive?
Stallone c’entra… il muscolo “(s)pompato…
John, da quel punto di vista, è sempre stato un phenomenon. E non ascolterà mai De André. Va solo avanti e (di)dietro.
Uno a prenderle longly e non get short(l)y. Un Chili Palmer per ogni “Laura” da “lynchiare” con carne a luci rosse. Non ha mai lavorato da con David, ma non mi ha mai convinto in A Civil Action.
Sì, la sua faccia è face/off dell’assassino delle topine. Anche quando fa l’angelo Michael, le donne appunto conoscono le “ali” demoniache della lor “canzone” per il calzon del Bobby Long. Detto il “moscone”.
Be Cool e incula. Guarda come decolla la carriera e di “collare” su sorrisino a 32 ti fotte a novanta nel “colarlo” tutt’Ercole, nonostante il pasciuto John non sia mai all’asciutto. Sa come far… pascolare le “pecorine”.
Travolta va da ogni Paris Hilton from Love nello spellarla al ritmo di Pelham 1 2 3Metropolitana o ano?
In alcuni film recenti appare pelato, eppur sbuccia. La banana, non solo di ciuffo, è sempre in bocca a tutte.
Egli è proprio Hairspay, grasso è bello.  Se non ti piace, spruzzaci! Ah ah!
Questa è Scientology? No, gastroscopia del mascroscopico panzone! In senso lato e anche inculante!

Alba Parietti, da puttana scosciata conclamata a tardona “filantropica”, ma fu s-figa…
Infilante!

Alba Parietti, sullo sgabello, una volta mostrava belle gambe sguazzanti per il cazzo dell’impiegato “spiegazzante”, frustrato su strabuzzati occhi post partita del festivo a palle di (calze a) rete. I famosi “tacchetti”, Spillo Altobelli e Gianluca Vialli per tal da viali!

Esagerava da matrona, versione corvina della Sharon Stone più possibilmente troia. Ma, ammettiamolo, tolta la faccia da stronzetta, era una bella fighina.

Oggi, dopo essersi rifatta i labbroni, dopo le lampade e il seno sostenente eppur molto cadendo sempre a parare lì, sui discorsi a culo e in quel punto focoso da depressa arrabbiata alla puttanesca in mestruante non più “mescolando” i “muscolosi menischi”, è diventata una “manesca” politica alla Madre Teresa. Non di Calcutta ma della cicuta dei miei stivali. Insomma, i suoi figli capiron subito che non cascaron dalla cicogna, causa la madre che non poteva mentire sulle sue “urla” nella camera da letto cambiante amanti ogni tre ore (alcuni, povero Franco Oppini, venivan dopo tre minuti secchi sciacquanti).

Leggiamo l’ultima sua puttanata su Facebook:

Davanti all’immensa tragedia – immane, ingiusta, dobbiamo tacere, provare a capire cosa provano queste povere persone che cercavano disperate, a rischio della loro vita e dei loro figli, solo un po’ di dignità, un lavoro, una vita. Quando sentiamo frasi razziste, dobbiamo guardare il cielo e ringraziare di avere avuto questa vita nella parte del mondo dove un tetto, un lavoro, una vita decente l’abbiamo avuta e siamo stati molto fortunati a non essere al posto loro. Gli abitanti di Lampedusa sono straordinari nella loro accoglienza e aiuto . Cerchiamo di migliorarci, di smetterla di essere ottusi e ignoranti perché nella disperazione di queste persone c’è l’abisso e il dolore e noi siamo troppo poca cosa davanti a questo strazio immenso.

Intanto, nell’altro tinello, cara Alba Parietti, di secondo nome Antonella, ti fai pure i miliardari più brutti e te ne freghi della barbona Laura Antonelli!
Qui, sono Vittorio Sgarbi: “Vai a dar via il culo!”.

Siete delle panz(an)e!
Ora, giratevi, nel popò vi riciclo, anche coi tricicli!

Vai vai!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Soldati 365 all’alba (1987)
  2. Killing Season (2013)
  3. Pulp Fiction (1994)
  4. Hairspray – Grasso è bello (2007)
  5. Essere John Malkovich (1999)
  6. Abbronzatissimi (1991) 
  7. John Travolto… da un insolito destino (1979)

“Last Vegas”, second Trailer


03 Oct

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)