Archive for October, 2013
Robert De Niro, portategli (ris)petto
Non mi toccare Bob De Niro, strepitoso Al Capone “untouchable”, altrimenti divento Andy Garcia/Giuseppe Petri detto agente cazzuto George Stone, che fa più giusto di “pietra”, meglio Nemcova Petra
Quanto state sindacando sul De Niro, irriconoscenti. Soltanto perché, come dico io, ha sba(di)gliato qualche film? Forse troppi e deve or rattoppare una carriera sin ad allora perfetta che, sfilacciata, va ricucita? Sì, ma cucitevi la bocca prima di sentenziare con tale ironia da bifolchi. Voi dimenticate tutto delle persone, figuratevi se son artisti, come me, il venerabile per eccelsa eccellenza di sua maestà, Stefano Falotico l’irraggiunto, più che altro adirato, genio contemporaneo, maestro come il Bob del camaleontismo, oggi a “neo” inspiegabilmente sempre più somigliante su guancia opposta, dalle virtuose trasformazioni fisiche, ieri “imbolsito” per turbanti depressioni a fegato macerato, domani poliedrico d’appetitose “flessioni” su donne “ginniche” nell’amplesso “pieghevole” del suo oscillar d’addome in bacino “spronante”, offerto in “santità” a una mia giunonica spossantissima eppur “gelosa”, “gelatina” a ficcante midollo spinale. Sì, delle donne son il lampante affascinarle d’occhi impermeabili ai loro diretti… “Vaffanculo!”, sparati mentre, sfottenti, scopano un altro fetente d’occhiolini “provocanti” su dritto “farmela” a fendenti e a fettine. Ma, sebben abbattuto talvolta, all’albeggiar del mio pen(ar)e, non mi rammollisco, miei molluschi e, anziché farmi cagare in testa da tali “piccioncine”, spargo la mia mollica di uccello “svolazzante”, con crosta di far a tutti la cresta e però poco “marmelleggiando” di “crostata”. Va di moda lo smielato e io per le donne son l’amaro cioccolato, “quello” che si “scioglie”… a latte scremato soprattutto delle mie ginocchia non drizzanti in mezzo di gnocca ma di patate chef del “bollito” e speranzoso di (ri)cotte.
A parte “tutto”, me la passo bene. Ieri, ad esempio, una zoccola mi ha contattato. Ma non pensate “male”. Non voleva il “bonifico” per contrattare, oserei dire “contrire”, il mio po(r)co “volarlo” a lei violata di vaglia postale, bensì mi chiese un con(s)iglio in merito al figlio di Berlusconi. Mi spiegò che, nonostante i tanti soldi a lei da luielargiti, non riesce ad “agitarglielo”. Sì, il suo rimane “gelato” e, anche se lei allarga, non può farsi allagare… dai suoi “baiocchi”. Pier già abbisogna perciò della pompetta.
Con grande nonchalance, “illuminai” la nostra “Chanel”, Escort canadese su (s)cannarli nel “francesismo” più che a luci rosse al verde “salato”, che appunto non riesce a far salir quel di Pier…, uno che sta con la PR nell’r moscia del moscissimo. Mocassino “pulito” e poco di “frassino”, nonostante i “casini” del padre e del suo “indebitato” puledrino.
Che “poveretti”.
Dissi a Chanel, culo di mogano, che non deve “scialare”, quel di Pier deve come tutti “sciar”. Oltre alle vacanze a Cortina, bisogna subito allungarglielo, per (ar)renderlo direttamente proporzionale alle lunghe bugie del “dritto” Silvio.
Tale padre e tale dev’essere il figlio “internato”. Si potrà correre il rischio di una precoce eiaculazione e avremo un nuovo “eretto”, ops scusate volevo dire “eletto”, ma i letti saran corrotti come vuole la puttana d’Italia.
Dopo tal prolissa prefazione, faziosa di sinistra a “farli” d’ambidestro su crociati tumefatti, posso ora tornare al Bob. Siete troppo fascisti!
Anch’egli però non fu non esente da peccatucci. Va ammesso. Bob comunque non è uno da “messe”. Sa dove metterlo sempre. Corre voce infatti che, durante le riprese di C’era una volta in America, si diede da fare di “fallo” nello sfogarlo a Moana Pozzi, giunta sul set per un “tresette” anche con Leone Sergio e Fellini il porcone. Da cui il detto “Cinecittà, l’Hollywood sul Tevere e bucatini all’amatriciana con tanto di trattorie su troia d’osteria”.
A parte ciò, e la Sinclair che acclarò il suo “puttanesimo” nella scappatella-scopatona fra un ciak e l’altro di Ronin, De Niro non potete toccare. Bob è unico. E non scappella mai. Ah ah. Anche quando c(r)ol(l)a.
Lasciate stare i film erronei. Preoccupatevi dei vostri orrori e finitela di recitare. Non siate erotomani sugli attori, Bob vive di nere e allori. Quindi di rendita. Anche se si svendette.
Non siete credibili né come attori della vostra vita né tantomeno di come non lo “menate”, causa (s)figa.
Se tanti brutti film ha infilzato per così da voi bellocci farsi infilare, non prenderei sotto “gamba” appunto Stardust, perché il pirata è “gaio”. Ma può incularti di spada.
Ai vecchiacci rifilò proprio il Buon pastore.
A un pessimo Manuale d’amore ha di “contraltare” una palpatina del senone della Bellucci. Non accettò per De Laurentiis e i suoi milioni di Euro ma per quel “popò” di Monica.
P.S.: Monica Bellucci sta ora col miliardario “sconosciuto?”. Ed è costui il “miser(ro)dito fra moglie e marito Cassel?”.
Sì, ma considererei anche il “sedere” del Falotico. La verità è questa. Conobbi Monica mentre Vincent giocava, in pausa lavorativa, con Vincenzo detto “Scopa rubamazzo”, omosessuale imbattibile.
Ne approfittai per una briscola con Monica. Il miliardario è “venuto” dopo. Era già rotto tutto… sì, il mio profilattico si spaccò a Monica “spaccata” e abortì per salvarmi il culo.
Il resto della mia vita è stata da “schizzato”. Ogni sera le scrivo lettere infuocate ma Monica incendia il ricc(hi)one.
E io, quindi, devo mangiare le orecchiette.
Cosa c’entra Andy Garcia? Lui sì che non è Louis Gara.
Onestamente era un bell’uomo dal sapor medio-meridionale, oggi fa cagare di gozzo nei filmetti “alimentari”.
Il culo di Claudia Gerini e il cinemino italiano inculato
Al Cinema italiano “odierno”, odioso, preferisco “Nocturno” e un Dracula al bijou!
Il “Cinema” italiano? Oramai una merda. Castellitto è un mediocre e viene invece considerato l’erede dei grandi “tragici” commedianti di un Tempo. Per forza, abbiam dato “valor” da “critica” a Selvaggia Lucarelli, una che con le tette ficca “stellette”, allattando la massa “lieta”, asciutta e (s)contenta. Claudia Gerini viene considerata “attrice” solo perché il suo culo, in ogni senso, si sta ingigantendo. Tutto qui? Mi par poca cos(ci)a. Se proprio dobbiamo buttarla “alla buona”, recuperiamo Gloria Guida. Se dobbiamo avvitarci in filmucoli ridicoli, quasi quasi è preferibile Alvaro Vitali. Almeno, non scassava la minchia e le sparava grosse, peto e ripetizioni da “scolaretto”. Non faceva ridere però scoreggiava “di classe” incorreggibile, appunto, rispetto a questi “elegantoni” falsi di oggi. Platinati, da rotocalchi, finzione totale della piattezza fiction. Nel Cinema bisogna farselo, non inchiappettare il pubblico “abbonato” e da rabbonir con bonus di bonazze e menate varie per tramar italioti fra un po’ di peste, tamarri, omosessuali somari alla Bova, pestaggi da pasta al pesto, corna coniugali e sempre i congiuntivi con riprese “ravvicinate” pseudo-documentaristiche al volgar che va per la maggiorata su Filippo Timi già rincoglionito e Giannini ridotto a “doppiare” appena (non) appare.
Insomma, vado a cucinare. Almeno, il filetto non è un filmettino.
“Cyber” di Michael Mann, primi dettagli della trama
From Bestmovie.it
Chris Hemsworth finalmente svela alcuni dettagli su Cyber, il nuovo e attesissimo film di Michael Mann dopo il lontano Public Enemies.
Era da un po’ che non avevamo notizie di Cyber, il nuovo progetto da regista di Michael Mann con Chris Hemsworth protagonista. Ora arrivano buone nuove proprio dalla star di Thor: The Dark World. Durante l’intervista ad un sito web tedesco, Filmfutter.com, in occasione della promozione in Germania di Rush, l’attore ha aggiornato sullo stato del film: «Abbiamo appena finito le riprese. È ambientato nel mondo del terrorismo informatico. In pratica, qualcosa di simile al Chicago Board of Trade (ossia la camera di commercio di Chicago, NdR.) viene hackerato e ciò dà inizio ad una serie di eventi in tutto il mondo che bloccano il mercato finanziario. Il mio personaggio, che si trova in prigione per crimini informatici, è colui che ha progettato il codice usato per l’hackeraggio, quindi si accorda con l’Fbi e il governo cinese per aiutarli a trovare il colpevole». Il film spazierà in diverse location, da Chicago ad Hong Kong e Jakarta: «La storia inizia a Chicago, poi si sposta a Kuala Lumpur, Hong Kong e Jakarta: è una specie di heist thriller che si basa sul gioco tra il gatto e il topo». In ultimo, Hemsworth ha aggiunto: «Non sapevo niente di quel mondo, è stato affascinante. Sono incredibili gli effetti che può avere il terrorismo informatico, capace di far crollare griglie energetiche di intere nazioni. Nel nostro film, ad esempio, il villain spegne il sistema di raffreddamento ad acqua di una centrale nucleare, creando il caos generale. È qui che realizzi quanto sei vulnerabile in realtà».