Qui la legge finisce e comincio io, idioti! Muratevi in casa e blindate, rinforzate i cancelli, sfondo con un tir(o) micidiale!
Credo, in tutta fede, che dai sedici anni in poi giustamente disprezzo la società, e anche chi scrive che bisogna, al bisogno, usare i congiuntivi al posto giusto e pertinente quando soffre di congiuntivite, cioè il lor morbo da bavosi nei confronti del “gentil” sesso, tanto di galanterie “corteggiato” quanto d’ipocrisia, a mimica bugiarda, tradito con irriverenza caustica nelle salivari voglie.
Sì, son da murar vivi con dell’acido muriatico dopo aver scardinato ogni parete della lor imbecillità reazionaria. Che pretacci!
Oggi, prenderemo a modello un sito gestito da un gruppetto “corazzato” con tanto di avatar segnaletico “per metterci in guardia”. Si dichiarano giustizieri dell’entertainment.
E io sarò quindi, di contraltarini, Charles Bronson di Death Wish.
A me, onestamente, sebben vivaddio non li frequenti da tempi fortunatamente voltisi in mio favore e contro tal “favolisti” della violenza a man bassa, dei luoghi comuni su frasi fatte apprese a menadito nel malapena esser traballanti fra i penosi e il pene “virile” ostentato di boria “assassina”, paion indementiti più di quando, tonti, gironzolavan per Bologna “a spiccioli” mendicanti di fighelle da leccare e farsele in umido.
Sì, in effetti, sotto le Due Torri l’effetto “serra” si sente. Socmel, tradotto per la “Crusca” di questi topi di fogna in “Ciucciamelo”, espressione volgare affibbiata alle maggiorate, che va per la (Piazza…) maggiore anche presso i pseudo intellettualini pienotti di sé, e di “Sciii al posto di sì” da cui strascicata in Via Indipendenza con le vasche (per fortuna non amano Rossi Vasco), è come ca va sans dire senza l’orpello alla francesina. Insomma, sebben si celino dietro pezzi di “zona universitaria”, rimangon animali famelici da savane per la bonazza anche di Via Benazza, ubicata vicino al Mulino Bruciato, famosa trattoria ove tal troioni “lo(r)dan” le troiettine amichette con tanto di tortellini alla “panna”. Alla puttanesca di penne.
Che mi denunciassero e gli censureremo, d’hacker, il blog d’acari. Ecco la mia “carezzina”.
Questi stronzi han chiamato il sito facciadibronzo.net, nomen omen, questi son degli ominidi. Almeno, rispecchiano il non vedersi.
L’ultima loro “recensione” è da “buttafuori”. Stroncan sempre tutto per il “piacerino” al languore, davvero affettivo, di spezzar qualunque cos(ci)a che non “combaci” a tanto “egregio” solipsismo, grigissimo loculo simil Certosa di “Viva la gnocca e gli gnocchi della mammona, professoretta frigida per crescenze alla mortadellina su mammelle decadenti del salamino, il marito, impotente grasson come Balanzone e di flatulenze a garze tronfio da sgonfiar a mo’, e a mollo-mollargliele, del pallon gonfiato, oppure da bruciare come il vecchione di San Silvestro, rattristandolo con le canzoni di Vecchioni e gazze ladre d’Arancia meccanica”.
S’accaniscono contro Rush ma celebrano comunque l’ex Ron Howard, elevando in gloria Fuoco assassino. Sì, “tiratori”, ardete tal omicidi di backdraft e roteate lor intorno a orbite orculari come Apollo 13. Più che “miopi”, son ciechi di cervello. Cecchini contro i diversi “uccelli”. Ogni persona, che a lor non va, l’accusano di essere John Nash, sono delle beautiful mind. Ripetiamolo, soffrenti di elevata demenza pura, patiranno nel punirli con destrezza della mia testa durissima.
E questo è solo l’anticipo. Presto, i loro colli (come i portici arrugginiti vicino alla basilica di San Luca) “decolleranno” a Seattle “spedisco i dentini da castoro e i cazzini da scoiattoli”, meta preferita d’uno dei due gemelli dei loro piselli da I soliti ignoti “eterozigoti” con tanto di gotine “arrossite” vicino al fiume “Hudson-Azz che male”, ove saran affogati di foche monache come quella puttanazza della lor genitrice amante di Manhattan.
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