Stamattina, incontro Floriano su Facebook. Gli propongo di condividere gentilmente i miei libri su lulu.com e lui, ben fiero, naturalmente m’accorda il favore.
Quindi, secondo scambi amichevoli come si conviene, mi gira il suo corto, “Zummi”.
Attendo l’attimo giusto per vederlo, poi me lo godo in santa pace.
E mi ha notevolmente affascinato, lo reputo geniale. Parola della qual spesso si abusa a sproposito.
Spettralmente, appare un omone con la barbona che pronuncia a voce trionfante una sorta di “epitaffio” spirituale e, in stretto dialetto siciliano, declama quasi la fine del Mondo.
Rivelatorio? Quindi, dopo i “neri” titoli di testa, approdiamo dissolventi in quel di Palermo.
La videocamera elabora il “lutto”. La città è stata invasa dagli zombie.
Già la carestia e la siccità, la disoccupazione e la crisi han morso il respiro della viva terra di Sicilia, qui ubicata nevralgica nel suo capoluogo “vulcanico”.
Adesso, dall’entroterra, spuntano mostri imbattibili.
Stanze asettiche, insetticid’atmosfera “acida”, un irriducibile palermitano DOC che non ci sta. Soprattutto vuol vendicarsi del tanto trombon’ “dottore”, una figura sinistra che, nel suo studio “pregiato” e di medicinali assortiti lobotomizzanti, par dominar da caporale stronzo. Che incarni tutte le origini del Male ribellatosi?
Si urla la rivoluzione, di falce e martello al grido quasi da stadio su magliette calcistiche!
Per rivoltare il sistema. Ma il sistema è “invincibile”. Alla fine, forse solo l’inganno del “potere”.
Il dottore è stato eletto sindaco. Ma parla da solo, da pazzo.
Ad assistere alla sua “tribuna”, in platea, proprio l’attore di teatro che abbiamo visto nell’incipit.
Cala il sipario. E in questo corto si respirano idee folli e “strampalate” degne della vivacità più sanguigna!
Buona (re)visione e ristrutturiamo il Mondo!
Una recensione di Stefano Falotico
Tags: Zummi Floriano Franzetti