La Natura irreprimibile dei diversi, osanna nell’alto dei cieli a Pier Paolo Pasolini, come me, un diverso “assassinato”
Prefazione “supponente” e “allineata” all’imbecillità “moderna”: se non vi aggradan le prime righe, passate al grassetto, miei grassoni, numero due perché la Trinità è appunto tre di piedi caprini!
Sono un “triste” profeta in tal società d’idioti, che io soggiogo a dilapidar le loro pellacce malfamate, per via fortunosa di come mi diffamarono!
Per quanto, gente arrogante mi tempestò di offese pesanti, la lor “pressione” scaturì l’effetto contrario.
Dopo anni di preoccupazioni, causate da codesti vili esemplari di scimmie, posso asserire, inserendolo lor nel culo gorillesco, che persevero nell’imperterrita mia strada “dispettosa” e odiosa, spassandomela in questa cittadina giungla. Poiché io gravito nell’altrove degli immaginari in cui “incunearli” con smargiasso risvegliarli dal “Sogna sogna che poi ti metteran nella gogna e neanche una gonna nel metterlo”. Già, nel mentre che sogni, “lei” si sventra con un bue di “danza del ventre”. Attento ai bovari e alle avare. Ave Cesare! Io do a Cesare quel che è mio, cioè un pugno in faccia e una figa “imperiale” da “foro romano” nello spellarla in vesti da gladiatore.
Graffiante, le donnacce più “leonesse” si smaltan le unghie e alle leopardate offro il pessimismo cosmico diLeopardi, recitando a voce del Lato B nel “guardarla” da un’altra malinconica prospettiva.
Sì, Silvia stuzzicò il membro di Giacomo che, da “poeta” castrato a mo’ di Farinelli, scrisse liriche di metrica “sciolta” nella diarrea del fegato macerato nel chi rosica senza il pene nel “lievitar” per una sola(re) rosellina (evirazione e non “levitazione”), stilando cagate “scolastiche” a ricordarci la legge di Murphy traslata di poco uccello “al(le)ato”: se qualche coscia può andar male, ti farai da solo nel “rimembri” da pollo e depressione bipolare un po’ orso Yoghi e poca cremosità da yogurt per lei flessuosa di Yoga.
“Pezzo” contorto eppur ginnasta contorsionista dell’addominale “bocca-bocca” senza “purè” da ricordar appunto a (de)mente in memoria, simil Foscolo foschissimo, dei posteri(ori) privi del primitivo “bosco”. Che frutti appassiti! E la banana anche? C’è a consolazione il “tiramisù”.
Son pargoletto alla Pascoli di onomatopea alle topine. Addolorato per tali Madonnine che ogni giorno ne sverginano una cinquantina, salvo confessarsi per “Domani c’è-n’è un altro, la figa va avanti” nel darla via col vento alla Rossella.Ah ah! O’Hara che, “dorata”, d’orifizio è innamorata del tramontarlo nei solstizi e stanotte li faccio tutti rizzi. Chi è Jessica Rizzo? Che rossa arrapante! Che troia “virginale”. Che vagin’ molto bugiardella… Ah ah, cara Rossella.
Il rossetto è il marchio del tuo Peccato. Indossi pantaloni “eleganti” di marca, eppur sbava…
Diciamocelo, una stronza da “strozzapreti”. Ecco il “lebbroso” ai tuoi labbroni. Ecco la “lampada” di Ala(di)no!
Dormono, assopiti tutti dal buonismo formato famiglia su Station Wagon variabile a seconda del grado d’imborghesimento. Accalorati in pantofole sul “Varietà” abitudinario. Un Tempo a monopolio della Carrà Raffaella, poi la Cuccarini per la “casalingua” della cucina più amata dagli italiani da Fantozzi.
Io “strombazzo” nel traffico a clacson “luciferino” in tal vociferar vostro da nuovi mostri.
Sviando per la vi(t)a traversa che se ne frega delle pneumatiche e sgomma con tanto di spiaccicarti il bubble gum, mia ragazzina bombastica di tette rifatte. Guarda come discola sei ora sotto “orali” scoppi del motor “trombante”. Io credo nei dischi volanti. Ah ah! Alienandomi!
Sì, il tuo tamarro ti riverisce di partite domenicali con tanto di pranzo “rilassante” nel divano festivo da perdente-anale che tifa Ronaldo-insaccante!. Ha sfondato le calze a rete! D’anelli ti (se)vizia nell’esistenza sadomasochistica del sospirato… “Tredici” e intanto non tira neanche di “crocetta”. Sì, mastica quel “gommone” di vincita a Riccione, il materassino è gonfio di vasi dilatatori da torelli “balistici” e un fornicarti, previo aborto, nel “fornello” su fiammiferi per cannette di cenette con tanto d’orgetta. Sciacquetta, usa il detersivo se vuoi “(t)ergerlo”.
I panni-piatti sporchi vengon… meglio col “limone”. Acido! Ché tanto va così di tergicristallo spermatico nel televisoreHD al plasma, ove deve “andare” il porcile del tutti “lieti” intonati al catodico delle liofilizzate schifezze e poi “dolci” come il latte dinanzi al direttore d’azienda, miei impiegati, a novanta di “spiegazione” sottomessa-segretaria-in gran segreto caporale sodomita, con la giacca delle cravatte frust(r)ate sull’ovatte dell’amplesso da fessacchiotti dopo le messe “sacre” al pentimento “Se così poche Maria mi scagioneranno, sarà un Rosario d’altro tradimento al marito”. Rosario, il mariuolo “affascinante” che buca con gli occhi languidi per lo “scioglimento” nascosto da laureato con lode e “aureola”. E le scugnizze fotte per “romanticismi” alla Daniele Pino… “Silvestre”. Si chiama “Me-lo-dia!”.
Ah, dopo il lavoretto, un bicchierino d’aperitivo, forse una troietta da mal adocchiare di sottecchi per la gonnella “traspirante” il sognarla in sfacciata “trasparenza” mascherata dalle cortesie alla “signora”, nel desiderarle che desini per orgasmi da asini.
Lei è più scema di te, potrebbe starci la coppia di “bastoni”.
Una scopa e una briscolina, una bevutina e una di poppe appunto in Tv se manca l’accoppiamento per svuotarloquando la moglie è in vacanza su Michelle Hunziker, la Marilyn Monroe del cazzo. Dai, ecco la bionda birra per la straniera 3 per 2 stronzate la rendon famosa nell’Italietta denudata. “Faccela vede’, faccela di faccina!!”, urla il medio “alzato” nel “Fuck you” gastrico e appunto nostrano. Poi, non la vede e si dà al veggente Nostradamus.
La voce della “Provvidenza” in caso d’oroscopi non scopanti al “gemellaggio” da stadio.
Ricorda che devi “imbiancare”. La casetta va lustrata in previsione meteorologica del Settembre più arrugginente.
D’acquaragia, coraggio, pulisci e spolvera, il parroco “verrà” a benedire e dev’esser tutto in ordine per la puttana(ta) del Paradiso.
Credo nell’Altissimo quando t’entra caldissimo, punendoti se non porgi l’altra guancia all’amico del giaguaro, un impostore Giuda come te, che se ne sbatte di Via Crucis. Con prima “inchiodarla” e poi sanguinante torturarsi diPassione!
Credo in Mario Brega che è comunista così e ti urla “Ah zoccoletta?! Fascio a me?!”.
Credo in Massimo Troisi e Benigni Roberto di Non ci resta che piangere. Su Massimo che fa il “buono” finto tonto ma, all’ennesimo “Sì… ma in quanti siete? Cosa portate? Un fiorino”, ti manda a fanculo.
In questo Credo, credo che Apollo Creed non doveva sfidare la seconda volta Rocky Balboa perché lo fece nero.
Come il carbone.
Lo polverizzerò.
Credo in me, Stefanino che ti fa ano al cambiamento delle tue palle da fascista!
Ecco il mio daino. Come lo vedi… il danno!?
Dai, picchia più forte la prossima volta.
Ecco il Bambi che ti ha incornato! Fa male? No, non sparare ai cervi! Idiota!
Ecco la “corona di spine!”. Ahia. Ci ammazzerà? No, solo mazzate! Ma tante, panzone!
2) Introduzione indagatoria nelle menti criminose di poveri “Diabolik” al mio Lupin da Prova a prendermi alla DiCaprio…
nello Spielberg di Hook, quindi con finale carpe diem e “ca(r)pisci” adesso Uncino il senso della vita, tu che disdegnasti la setta dei poeti estinti per “svezzarli” al tuo mai(ale) attimo fuggente d’adulto bavoso, desideroso che presto “trombasse” per (di)venir… trombone come te, nostro ribadiamolo panzone?
Stamattina, di “atimia” molto “affettiva” verso costoro che farò presto a fette (eh sì… quelle biscottate son da marmellata con tanto di “cereali” inzuppati ai cervellini della “colazione dei campioni”), di tutto “Cuore” come il libro diDe Amicis Edmondo “pedagogo” a tali immondi(zie), ho telefonato a un’agenzia investigativa di Bologna.
Risponde un gentile signore, e gli illustro pazientemente il “caso”.
Egli replica che può agire soltanto se esistono elementi giuridici per poter così procedere col rintraccio.
“Sì, eccome. Una causa dibattuta in tribunale. Fra l’altro, il contenzioso è tutt’ora leggerissimamente aperto”.
Mi domanda se gli atti dei verbali depongono, alla luce dei fatti (e di tal “falli”) a mio favore.
Di mio, confermo che, sulla base del processo giudiziario, dell’eclatante ingiustizia riconosciuta da psichiatri e medici affini, dopo un logorante “percorso riabilitativo” assolutamente inutile quanto altresì agghiacciante, sì, tutte le prove adesso “convergono” a mia ragione sfacciata, da risarcire in modo assai “lesivo” contro chi, per “scherzaccio”, combinò uno scandalo del quale ho già provveduto, con l’esposto del mio avvocato, a informare gli organi deputati affinché chi ha sbagliato, comprese “perizie” fatte con lo stampino e “all’acqua di rose”, paghi. E anche in maniera assai onerosa e altrettanto dannosa.
Certosina e non ci saran cerotti a tenerli.
Dopo una mezz’oretta di conversazione, mi “confida” il suo segreto indirizzo di posta elettronica, gli chiedo la cifra forfettaria a “titolo” informativo, e lui, sempre con molta signorilità egregia e distint(iv)o, mi rassicura che, se il “wanted” della sua “Ricerca” vive ancora nei miei dintorni, il prezzo da pagare… è abbastanza basso.
Ci salutiamo…
3) Chi la fa (s)porca, non può scopare tanto di bugie corte, e presto non l’allungherà… neanche di sue “bestiali” scopate… Ecco, il “brindisi”. “Allegria”, ci troviamo dinanzi a La Morte Rossa di Edgar Allan Poe, vossignorie di tante cene dei cretini…
Il cremisi!
Il criceto, come Max Cady, svelto si vendicherà supermonista. Sì, come Cady è passato in fretta dalle avventure del Leprotto alla “Giurisprudenza” contro gli imprudenti che s’accanirono “legulei” perché infastiditi da un “pruriginoso” che andava “obbligato” alla “legge” della “figa”
Ecco, annotate di carta e penna, miei lupacchiotti, codesti nomi “anonimi”.
Recandovi in Internet, troverete la tesi di “laurea” d’uno di ta(g)li “istruttivi”. Uno dei “distruttori” delle vite diverse. Sicuramente dalla sua faccia da “culo”.
Dopo un’adolescenza “brillante” da scolaro “classico”, dopo averlo “scolato”… di “olive ascolane” a tutte le ragazzine dei “professionali”, detti anche pompini della già scuola “superiore”, quindi ricattatoria per le ricotte, apprendiamo (sì, ancor le sue lo “apprendono”…) con “apprensione” che codesto “dottore” s’è “specializzato” in Scienze Politiche con un “trattato” intitolato “… Il buddhsimo attivo”…
Adesso, vive in Belgio, dopo tante vacanze estive ad Amsterdam, ove si drogava nel suo canale di “scolo”, appunto, con tutte le “reincarnate” Escort straniere, molto a lui “passive” di passerine scottate. E gliela diedero senza sconti.
Adesso, scorda quei momenti “acerbi” e quelle “uvette” passeggere. Passeggia “stimato” e di “amor raffinato”.
Davvero, un “educato”.
Con tanto ancor di reverenza e “inchino”. Il bifronte bisontino e unto(re) è forse oggi sposato con una “girasole” che ha strappato, di “fiore”, nei cavolfiori di Bruxelles?
Eh sì, quest’uccellino ha messo le radici. In “pianta” stabile, come si suol dire.
Ma gli porrei questo dubbio: “Criminale, tu la storia la sai… è uno degli esami più importanti per ottenere la lode… e come mai mentisti nel continuar a dar del demente a uno come me?”.
Rimane senza parole. Scioccato, forse “appiccicato?”. Sì, non s’è pulito il prepuzio. Che qualcuno gliel’abbia reciso?
Degli altri, già v’ho narrato. Sì, una violenza inenarrabile, dunque fate voi. Ah, sempre per la question della fata! Ma vaffanculo, a te, alla fava e alle fragoline! Mezze calzette! Ecco il cazzone!
Uccideteli!
Così sia scritto. Come si suol “dare”, “è andata così”.
Che ora la paura non vi fa dormir’…
Già… se qualcuno di voi avrà gli “attributi” per indagar in profondità… su tale orribile vicenda, scoprirà che il cognome, di cui ho parlato, fa assonanza proprio con OPG.
Ma in fondo non è lui il colpevole. Solo un altro stronzo, edonista sacco di merda.
Perché è sul vero criminale che l’investigatore deve puntare…
Ecco il dito…
Lui ancor ridacchia e sbeffeggia con un “L’hai preso in culo, troppo tardi pensare alle vendette”.
E io, con enorme calma, a sangue freddo “annuisco” un tremendo, glaciale: “Non credo in Dio. L’Inferno non punisce i mostri perché non esiste l’aldilà… delle atrocità in questa nostra aberrantissima società. Come si può pretendere che esista una giustizia divina? Però, toglimi una curiosità mio quaquaraqua. Quando ti guardi allo specchio e la prendi per il collo, qualche volta vedi me nel riflesso a tua ugola nel timor che ti decolli?”.
E ci rimane secco. Quasi quasi da “orgasmo”.
Già, è “venuto”… tutto a galla.
Insomma, porci da galera.
Sono cattivo? No, ho imparato a ragionare come i deficienti.
Adesso non sono contenti?
Che pensavano? Che mi sarei adattato a una vita da ragioniere su cui ancora accanirsi?
No, scrittore son artista. E agli affaristi, che falsifica(ro)no, falcio di questa calcolatrice. Si chiama truce oppure attricetta che raccomandi? Non lo so, mi raccomando, attento a spingerla bene.
Potrebbe denunciarti e mostrare le tue vergogne.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
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