Questo IT al Cinema, dal capolavoro assoluto dello Stephen King migliore… cazzo, lo vedremo mai?
Ah no, allora beccati il mio Joker nel culo, mio Superman!
La Warner Bros, genitrice del sopravvalutato Nolan, dunque un omicidio inception, annunciò in tempi “reconditi” la prima “integrale” version del capodopera di King, It, appunto ma, fra il dire e il fare, c’è di mezzo la “marea” di soldi del budget “alzandosi” e, come al solito, più che un pagliaccio assassino, rimarremo con le mani in mano e un Tim Curry pazzesco in un film “satellitare” per bimbetti spaventevoli. Meglio d’Interstellar, già cagatona spaziale!
Sì, il Pennywise tremar fa, ma il film annunciato s’arena sempre nel “pan bagnato”, non approda mai nonostante sia stato messo in porto, in cantiere si fan i nomi delle “maestranze”, il regista s’ingegna da “ingegnere” per far collimare il “piano regolatore”, eppur la barca crolla, mancan le fondamenta dell’investimento solido e ognun s’accasa col Cinema domestico per famiglie tremende, nella canterina frivolezza ché val più un pelo di figa per “roderla” contenti piuttosto che un clown “cattivo” più figo dei “buo(n)i”
I produttori han terrore a cacciar quattrini per un film horror, or che la gente s’accontenta di commedie alle “bone”, la bonaccia “sventola” bandiera bianca, oggigiorn’ il grand guignol è il ghigno di Paolini Gabriele, ricoverato d’urgenza per “insonnia” da pene-slittamento dopo la sua innata e sabbatica Tommasi Sara del giro-dolce-vita “appaiato” nell’innevare il tubo catodico e “YouPorn” della“conversione” a profilattico sul moralismo d’acidità (ga)lattiche. Dopo Claudia Koll, Papa Francesco. Ci manca solo John Travolta nei panni di Marilyn Manson e la puttanata del Mondo è al completo. Sì, che svestiario!
Sì, quel film in due parti valeva per Tim Curry. Mai più gridai così “sverginato” quando Tim appare da dietro le lenzuola dei “panni sporchi”, intonsi nella cittadina di coscienza lorda.
Spauracchio e Babau, nightmare che rispunta dopo anni in cui i puttanieri pensaron d’averla spuntata sul “mostro”.
Non basta sputtanarlo se non ammazzato è più vivo dei già “morti”, miei borghesi annacquati.
Eh sì, la metafora in medias res del libro è lapalissiana:
ecco che a volte ritornano, la “minaccia” induce al suicidio nella “pulizia” delle “vasche”, il sangue cola e uno si taglia i polsi perché sa che decollato sarà…
Stando a IMDb, Cary Fukunaga forse lo girerà ma intanto gli giran perché il processo (vedi che Kafka è metamorfosi degli abomini accusatori del tranquill’ quieto vivere?) lavorativo richiede una sceneggiatura “tagliata con l’accetta”.
Un romanzo fiume non si può “amputare” ma, se non “censuri”, la durata diventa lunga quanto “due palle”.
La gente vuole una storia “secca”, un film “duro”, senza cazzi per la testa e prolissi “tiramenti”.
Il regista va fuori dalle orbite dunque, in panne scoppia, la gente “normale” spipacchia ed esige “rilassarsi d’adrenalina” nel drive (H)off–man su aut(istic)o spettator’ senza cervello dei recettori.
Il vibratore è nel cruscotto in caso di non “evenienza”.
Prima un po’ di splatter non troppo disturbante, quindi la spruzzante scopata “piccante”. Eh sì, guardano i film con l’hot… dog, chili… obesi con carne di bacon acquistato a sconto, fra gli autoscont(r)ini da paninari su abbigliamento “Americanino”.
Sì, USA e getta, osé a gettoni. Culetti e un altro etto di sanguinaccio per poi il puritanesimo previo “ano” e bellicoso “terrorismo” psicologico. Bush era peggio di Obama?
So solo che George Clooney è “impegnato” di Idi quanto Snowdon Lisa fu “impregnata” di lor partnership nel party del Martini. Affiliati, il ranking salì e anche la “posizione” sempre più “alta” di George in quel seno svettante.
Rettili, George è rettale, “seminale”.
“Gradimento”, gli ascolti son al massimo. Jennifer Lopez “canta” musica sgolata su occhio di chi vorrebbe incularla di “lento” ballo latino, ma ha le pareti insonorizzate perché il toy boy spacca… le tempie nella sua “batteria” di colpi “bassi” con troppa distortion, causa erezione anomala da “patito”… delle frizioni, da “pompante” a far chiasso nell’insaccar anche le scrotali sacche nella scrofa che “tampona” le casse fra un cazzo qui e un altro più di “volume” incazzato.
Questo è il Mondo di oggi.
Sono io il Pennywise.
Anche se stilo l’attore che farebbe al “nostro”: Robert De Niro.
Sì, questo Bob settantenne col neo allucinante, truccato a dovere per infonder più inquietudine al suo viso sciupato, logorato, di mille personaggi trasformato, invecchiato, col “pappagallo” di chi lo “doppia” nell’etere di cateteri per adattarlo al gusto demente dell’odierno sol urlar al prossimo “Ma chi ti caga?!”, in tal pisciatoio di “spogliatoi”.
Questo è il Male!
Questo è IT che mette i brividi!
Mica l’Italietta e Britti Alex. Ma dove cazzo vuole portarla a ballare con quella ochetta di macchinuccia?
Va ammaccato!
Io tiro fuori il furious di Vin Diesel e “gliela” stiracchio. Sgonfio anche le gomme di quelle che masticano e le mastico di “gonfiore” grosso col boom!
E sapete? Dinanzi al mio muscolo, gli entra ancor prima di carburare.
Sì, io la prendo e Alex diventa come quell’altro scemo d’eunuco del Del Piero, un calciatore di balistica ma di voce moscia. Lui e la Chiabotto, da me solo botte. Puttanoni! Pennette e Flavia Pennetta!
Li trasferiranno al reparto “Plin plin”, ubicato nella pineta con gli abeti fra altri ebeti con le pinne.
E, su quest’acciuffarvele, mi aggiusto il ciuffo e te la combino per le feste.
Salutami tua madre. La scopai Domenica Notte.
Il marito guardava la Nazionale e io suonai la “trombetta” in “curva”. Nel “centrocampo” di pressing.
Come? Sono fuorigioco?
E allora prendiamo l’arbitro e, di mia “mazza da baseball”, voglio lo sc(r)oscio.
It-aliani, beccatevi la canzonetta!
E ricordate: Briatore lo trombo di pistone.
It. Attica! Sono Attila, il flagello!
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