Federico Frusciante, l’Uomo “zombie” Rob-espierre spietato-spia del Cinema più profondo

02 May

Da qualche anno, un personaggio anomalo e controcorrente rispetto alla “cafoneria” di massa col caffettino “rinomato”, sviscera gli antichi vizietti di quest’Italietta frizzi e lazzi e invero amorevole sempre e solo di fascismo ideologico.

Un titano nella sua videoteca livornese, ove con ingordigia è cinefilo notevole, d’intuito alto d’acume e giustamente irriverente, a tambur battente, contro il cinemino dei cretinetti col “Cremino” in boccuccia che oggi par “elevato” a rango dello stilema stolto ma “serio”. Tifone! Tifate!

Egli, appassionato di horror dei più memorabili(e) anni ’80 e anche “oltre” nel Romero indietro temporale eppur avanti sesquipedale, non teme di spararle grosse, “sbocc(i)ando” di bocciare ciò che a suo genio proprio non va giù. Non la bile, lo “sbudello” bellissimo promuove e dà una mossa a chi è buffo di abbuffate!

Sigaretta alla mano e camicetta metallara, inveisce furioso contro il Nolan Christopher sopravvalutato e oramai “marchettaro” di svendita. Approvando solo i suoi esordi migliori del senno di poi.

Frusciante non si svende, un Pacino Al dell’entroterra toscano a sciacquar il Cinema “sporco” in Arno da purificare nel Carpenter John.

Fra gli altri suoi pupilli, impressi nelle pupille oculate e ador(n)ate, Tarantino Quentin, capostipite della nuova rivoluzione cinematografica.

Sì, se le donne ingrassan di “gioielli” mucciniani con le cicc(h)e dei bacetti fra squali-squallide ammucchiate sul cazzo in “cenetta” degli arricchiti stronzi a “onor” della società falsamente “buonista” e accondiscendente, Frusciante sempre più ascendendo osanna il Cinema “disturbante”, sputtanando a iosa le “rosette” e il “pan in forno”.

Tirando fuori Sam Raimi e piazzando calci alle palle a coloro i quali non “entra” in testa che i lor testicoli son da parecchio stati (in)castrati d’assurde amenità “scolastiche”.

Nel grande Cinema, già, non tutto “torna”, amiamo i film che ci “torturano” di dubbi “al tor(ni)o”, che c’inducono a pensare, a coinvolgerci, a “miagolarci” di fusa eccitate nella creazione della Settima Arte propulsiva, “impulso” di cratere incendiario, sanguinante e padella, polsi recisi, incubi, splatter, piatti che volano, aerei che bombardano la piccola borghesia ignorantona nei “missili” piazzati alla “base” di piccinerie.

Contagio, contaminazioni, mine vaganti noi siamo sane in questo Mondo di perduti e deperito nei “balletti” da “stalloni”. Balere, ecco le balene!

Ragazzina in ballerina, andrai in bambola con noi “bimboni”.

Vaffanculo, gridiamo! Fieri di non aver sviluppato la visione “pingue” di queste lumache, noi siam ogni Pinguino di Tim Burton, domani ogni Joker un po’ più saggio di Batman.

 

Una manciata di video monumentali di un Uomo che non abbatterete neanche coi carri armati.

Egli è l’armata delle tenebre, il Bruce Campbell della sua “ferramenta” aurea fra tanta gentucola da carrucole e “vincitori” carrozzoni!

Forza, la corazza. Scusate, volevo dire la carrozza!

Azione! Anticipazione! E soprattutto: “Baywatch” fu una serie orrenda, ma Marliece Andrada era una figa da “orticaria”.

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