Vado e tu sei onda.
Play corta eppur lungo.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
- Nikita (1990)
Queste cosce sublimi di ribellione da pollastrella allo spiedo.
Piedini sobri da coccolare in amplessi mesti con un carrello della spesa, lavanderia della minigonna.
Una bambina amabile, che cresce e lo è cresciuto. Venendo, veemente di spari folli! - The Hot Spot. Il posto caldo (1991)
Virgina Madsen, un seno da lubrificare con enorme cautela, al fin di non scoppiar per troppo presto scoparsela.
Capezzoli come sciroppo, da groppi in gola e al galoppo, allattato da un immenso totale, nautico di nata figona biondissima. - Ronin (1998)
Natasha, un nome, una valigetta da aprire.
Un De Niro che, di bacio alla francese, ispeziona nel mitragliarla, mentre Nizza dorme e il suo è un Frankenheimer malinconico eppur leonino da alcova notturna dentro la pantera ubriaca e fradicia! - Basic Instinct (1992)
Sharon, chiodo fisso che mi asfissiò.
Donna che si spogliava, esigendo quel che, ergendo, la detergerà sin alla morte. Stremato, mai eppur mi sarà amore, ma total recall del richiamo alla sua foresta. Per ricordi ove Lei è orca assassina nel mio volo libero da gabbiano. Uccello e martello di punteruolo non ghiacciato. - Nome in codice: Nina (1993)
Bridget Fonda, in tutta Lei me ne fionderei. Innaffiata, in tinta unita, intingendolo, su scarpe corvine allineate a tacchi neri da Beatrice angelica ma tanto diabolica nel mirartelo. - 8 donne e 1/2 (1999)
Polly Walker, il culo per eccellenza.
A cui, eccelso, ne fui incuneato in un attimo prelibato.Non aggiungerei altro, ma sempre più in alto ad aggiungere lì nella sua parte migliore.
- Seven (1995)
Brad Pitt, la Donna.
Anche mora non Virginia(na)le:
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