Archive for April, 2013

I am Pacino-Righteous Kill


14 Apr

In quest’Italia di laidi e viscidi, di personaggi “catodici” celebrati da “metodiche” amenità, sono l’Uomo in più che fa i calcoli al lor spaccar i reni…

Poiché viaggio con le renne e con l’antenna!

Più passa il Tempo e maggiormente mi disgusto, stanco d’accendere il piccolo schermo e vedermi rimbalzare contro degli imbalsamati supponenti, dai pessimi gusti, non solo lessicali, ma di dislessia emotiva. Nessun’empatia per questi “simpaticoni”. Volgari, permalosi, a sperperare la vita dietro apparizioni “messianiche” da profeti, giornaliste scosciate a cui “allegherei” uno “scotch” sulla bocca sboccatissima, incinta-(i)ndole a rileggere per non incidentarmi d’indolenza, con accortezza-accurata-“corazza”-intellighentia-ghezziana, tutte le novelle ironiche del Boccaccio prima di dilapidare il patrimonio del loro Inferno in Terra(gne). Dante Alighieri, Dante osanna nell’alto dei cieli.

Come me, scrittore arcaico, antico di “Profilo” dai lineamenti angelicati e non allineati a queste “Beatrici” da Concilio al mio lib(e)ro Virgilio. Io vigilo e punisco con “dovizia”, incarno l’enigma di tutte le vostre “letizie” da oziosi e v’espello dai vostri vizietti, torturandovi nei “girini”.

Giù dalla torre i seguenti inutili:

1) Paolini Gabriele, colui ch’è dappertutto pur non stando nel senz’arte né parte. Eppur appare sempre. Mistero della “fede”. Egli ora dà “calore” a Sara Tommasi, “appoggiandola” ché “sfoggi” le sue trasgressioni alla “bona” in un altro porno, per felicitazioni a una carriera “lunga”.
Sì, tutta in “discesa”. Ella tira fuori il seno, allupando il frustrato, omuncolo desideroso nello spogliarla con gli occhi, così come Monti strabuzzò dinanzi ad Angelina Jolie, “salendo” al Quirinale nell’osservarle l’inguine “sublim(inal)e”. I giochi del “potere” car… analissimo.
2) Barbara d’Urso, l’unica “d” minuscola del suo “apostrofare”  tutti… Eh sì, “tutti” se li è “rigirati” per accedere alla poltroncina. La napoletana partì con calma, annaspando fra ruspanti galletti della prima televisione del “Berlusca”, li adescò con farseli “al Vesuvio” Zocca (vuota) di Vasco, ah che “vasche”, che vacca, quindi aggiustò la mi(r)ra, per il popolino al suo “incenso”. Una “donna” che ha “capito” il ma(ia)le sociale.

3) Siffredi Rocco… e per quale mostro io dovrei stimare e “mitologizzare” un coglione che usa l’uccellone per pigliarci tutti come dei coglioni? Un semi-stupratore, un pervertito, uno “in tiro”.

Sì, considerando l’andazzo, potrebbe anche vincere l’Oscar per un’interpretazione “sottile”, “misurata”, “con la sordina”. Tanto, oramai vengon premiate le migliori offerte dei “frutti”.

4) Bagatta Guido, da me definito più volte un bagaglio e una ciabatta. “Factotum” dell’idiozia, oggi presta voce-“nome(a)” a R101, ove “parla” di Cinema con le competenze d’una casalinga frustrata, a cui son convinto che la moglie sa come “infornare” le sue “recensioni” scisse fra un “Pigliamola come viene” e “da vino sul divanetto del salottino”. Opinioni “al caminetto”, del suo “cammino” di “carriera”.

Oggi pomeriggio, cioè ieri, per “lui” non esiste il Tempo, avendolo ucciso alla nascita d’infantilismo neonato-“adulto”, è stata la volta di Jimmy Bobo.

Testuali parole del “testone”: “Non è andato bene, era prevedibile. Il film è molto, molto scadente”.

Sì, stronca un Walter Hill e acclama Valentina Lodovini.

Se questa è l’Italia, son sempre più sicuro che sia una troia.

Di mio, conservo il mio stile altezzoso da eremita sodo. Leggo veloce come un alieno dotato di coscienza superiore, sforno romanzi, non “teppisteggio” nel vostro liquame da pianti del coccodrillo.

Sarete mandrilli? Che importa? Io son colui che ti strilla se vuoi darmi della (s)triglia(ta).

Ho sempre preferito masturbarmi la mente, collegandola all’onanismo che (non) disturba.

A “matrimoni” di tal genere, prediligo la mia razza.

Anche una “mazza” in testa al tuo mazzo “vincente”.

Almeno, non possono accusarmi di sana e consapevole libidine.  Solo d’esser fante di scopa.

Rizzo nel tuo culo da “Re”.

La mitologia di Al Pacino

L’avete visto Sfida senza regole? Come? Non ho udito? Lo considerate, di “voto” unanime, un pessimo? Pessimo sei tu, feccia! Ecco un buco in testa!

Alla sua uscita fu sottovalutato. Cos’aspettarsi da “critici” come il Sangiorgio?  Che lo liquida con un 4 miserello nel suo pagellino? Ah, ritornasse sui banchi di scuola. E, mi raccomando, stavolta non si “buchi” nelle pause “merenda”, sbirciando le gambe dell’insegnante. Non è Carla Gugino, e comunque non voleva i tuoi “cuginetti”. Manicone! Manichino!
Alzi le mani! L’arresto per cattiva condotta. Ma che vuole recensire? Impari prima il Cinema dal Dottore, che sono Io al suo “retto(re)”!

Si legga la mia, prima di far il micione da trombon’!

Lei della pellicola ha capito solo la pelliccia, “sapor penicillina”, della ragazzina che circuisce.
Ah, come te la fai… arrosto, io son Rooster, non uno da Sguardo “turchese”, intellettualotto della minchia! Son Cavaliere di ghiaccioCallaghan paciniano!

Riguardi come questo Al non sopporta i criminali. Soprattutto quando “stroncano”.
Sì, questi ragazzetti schizofrenici che abusano delle prostitute per i loro “sadici” divertimenti. Stupratori discolpati in tribunale per mancanza di prove.
E tutto quel che ne (con)segue.

Arriva il “detective” e ti fredda.

Stasera, cioè ieri, non so ove cazzo, è stata ospite al locale “La Scuderia” di Bologna quella zoccola di Sasha Grey.

Su Facebook, lasciai scritto: “Andrò a filmare la Grey per sputtanare i troioni sul Tubo”.

Una ragazza mi rispose che sarebbe “venuta” a filmare per sputtanare i miei ideali.

Risposta, formato “pallottola”: “Non ho ideali. Sono ideale a me. Sono solidale. Sono Solidarno??, la voce del sindacato russo! Mi pare già troppo gestire gli scioperi della fame personale, intesa anche in senso lato. Sono comunista di me stesso. Anche se, talvolta, non faccio comunella neanche col mio uccello. Al che, mi servirà un sindacato dell’assicurazione del pene”.

Ho detto tutto…

Anzi, no.

Il gatto sa

 

 

De Niro, all’ultimo pugno


13 Apr

Ah, ripasso in rassegna i film del Robert che mi sparerò, essendone the fan più di Renard.
Ed è uno spasso scorrer la lista di IMDb e trovar un gran bel po’ di roba, già pronta, allestita, alcune sesquipedali “schifezze” e nobile “tacche” invece d’annotare sul taccuino, ché la Notte non è del tacchino ma, mia Donna, il tuo “tacco” me lo stacca!

Che stacco di coscione! Sarò il tuo cosciotto solo se me lo prenderai pazzo da Don Chisciotte!

Sì, nottambulo me ne “pasticcerò”, amandoli e disgustandoli con una birra su trancio di pizza sin a Mezzogiorno “s’è fatto tira-tardi”. Capricciosa è quella del Sud, mai te la dà, quindi va mandata là. Quella del Nord, invece, è Algida, come il gelato omonimo. Nomen omen? Alla faccia! Per avere della figa poi dicono che dobbiamo fare i vegetariani. Sì, meglio un fico indiano che mettersi in fila alla cassa.

Vi citerò solo quelli che sto aspettando di più, mi paion di buon aspetto per il mio cinefilo appetito.

Allora, scartiamo questi ma vivisezioniamoli tutti, elencandoli poi “intitolati” da play che si rispetti.
Non spettiniamoli a casaccio. Ma a casuccia, se al cinema non volete sborsare, di stream basta attendere un paio di settimane… Anche se l’attesa si fa s-tremante, ché al neo nerissimo del De Niro non si comanda. Ed Egli illumina anche all’alba di 70 primavere, che festeggerà in Estate, due giorni dopo Ferragosto, il 17, non so se un Venerdì “Sfigatto” o in ricordo di Amendola Ferruccio che lo “doppiava” a Roma con delle fettuccine e una fettina del figlio da diseredare, nel sedere, quel rozzo del Claudio. Che invidio solo perché amò Monica Bellucci versione Deborah con l’ “Ah” di Colpo gobbo a Milano, da marpione della cotoletta nel Coloss(e)o giovanile. “Mitico”, un po’ come lo zotico Ricky Memphis di questa vanzinata, “valida” solo per mezzo seno della Monicona nazionale, più “monaca” del solito prima dei calendari e di Cassel a denudarla su alimentarla oggi bulimica.

Guarderò la novella di Nick Flynn versione Paul Weitz, a prescindere… un autore, buonista o dolceamaro, quel che importa è l’emozione. Non “importò” molto al botteghino e, per tale “ragione”, han deciso di non farlo uscire da noi sullo schermo. Speriamo nel Dvd. Il Dvd salva sempre capre e cavoli, toglie le castagne dal fuoco. Puoi leccare un piatto di maccheroni, senza lecchini. E tu donna che vuoi? La leccatina? Ma vedi di andare ove sai. Il Cinema non è per te, nemmeno il mio.

Poi, De Niro con gli arzilli hangover Douglas Mike, Freeman Morgan e Kline Kevin.

Un film Last vegas, un po’ alla “Las sfigas” di Jerry Calà. Sempre De Sica e un “regista” italico da far vergogna.
Ecco, Carlo s’è fatto tanti soldoni, vota Berlusconi e si fa pure tutte le mignotte dei suoi film che, per “aderire alla parte”, aderiscono… calzanti alle calze dei suoi “cazzoni”.

Il piatto forte è il Besson. Solo due capolavori all’attivo. Indovinate quali. Uno con la Parillaud e l’altro con Reno. Due più due fa quattro? No, sono 2 e basta. Reno è comparso in un’altra manciata di duetti, però, dilettevoli. Accoppiata storica.
Il film ricorda Ronin ma Jean non è della partita, stavolta.

Sì, meglio le BMW delle Renault. Meglio le forme della Pfeiffer, sebbene adesso sia spompata, del volto pneumatico francesino. Un francesismo. No. Un Luc-ky.
Ficcatelo in? Fa rima? Quasi.

Trascuriamo Mark Steven Johnson… questo Travolta “travolto dalle nevi” degli Appalachi, ci par solo da “palate”. Ucciderà bene il Bob a sparargli nelle palle. Non doveva “scassare” il caz’.
Valanga rabbiosa!

E poi? Ah, che godere. Stallone infila i guantoni e si piglian a ceffoni. Non è che sarà un film da Giffoni Film Festival? Sì, la bambinata ci sta.

Se non ci piacerà, ci “piaceremo”, sbatteremo un culo su Facebook, per “menarcele”… di brut(t)o. Anche di burro se il fondoschiena sarà reale di “botta”.

De Niro e Cusack, accoppiata storica mai avvenuta. Un po’ come quella col Travolta.
Di nuovo boss, cameo o valigetta? Chissà? La pulp fictionata mi sembra un’imitazione dei cavoli a merenda. Potrebbe essere una figata? Non credo. Sparatorie, after hours reminiscenti Scorsese, una miscela di parolacce “dure”, ladri, piedipiatti, figli di puttana e molte puttanone. Insomma, una puttanata.

Puntiamo già il pollice giù.

Il resto mi sembra una stronzata.

Comunque! La Comunione è un De Niro che lascia a bocca aperta!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Being Flynn (2012)
  2. Killing Season (2013)
  3. Last Vegas (2013)
  4. Motel (2013)
  5. Malavita (2013)
  6. All’ultimo pugno (2013)
  7. The Big Wedding (2013)
    E questo? Mah.La Heigl sa che il Bob, finita la telefonatina, la sculaccerà.

Poesia fotografica del Cinema


12 Apr

Incorreggibile: i piccolo borghesi credono di “fregarmi”, invece l’incastro ancora una volta!
Stefano Falotico ha pubblicato “Poesia fotografica del Cinema”

Vi ordina di acquistarlo, con tono imperioso da “suffragio universale”

Ecco a voi Lincoln Hawk, Sylvester Stallone di Over the Top mi fa un baffo.

Lunga e asfaltata di successi è la carriera del Falotico, immarcescibile di marcia “contraria” alla “serena” vostra comunità di piccoli borghesucci, tutti indaffarati in spesucce e beceri bacini.
Egli irride con alacrità tutta la falsa società, in modo immorale sentenzia sol “voltandoli” nella faccia d’avvoltoio. Egli è Falco, egli nuota laddove al comune mortale non è permesso, causa il suo, vostro mostruoso cervello annodato in amene lotte tribali, in cui il “vincitore” è un patetico, fallacissimo mendace e non mercenario!

Egli avvisa la plebe che un’altra perla sta regalando loro, se vorranno adorare la Bellezza anziché imbellettarsi di trucch(ett)i. Le parrucchiere son scostumate e saran educate, ché tutti i nodi devon “venire”… al “petting”, i liceali istruiti alla mia istituzione color “(d)istruzione nichilista” a (ri)torsione di regole lor imparate a memoria sull’arbitrio di scellerati “adulti” che ne castigan, invero, i desideri più veri, di come la pelle va celebrata “b(o)riosa” nell’unica ambizione che dà “colore” e calore alla vita, anche agli esistenzialisti: la Donna, quando si crogiola nello “smaltarti”, annuendo d’orgasmi lievitanti, quando, sciolta da ogni pudore moralista, mostra il suo godimento, condendoti nel suo flusso ormonale concupito e “carpito”, quando Ella è per me “impettita” di capezzoli a bramarli e poi “bruciarlo” nelle carezze(voli…) decadenze a lascivo mio darmi e inondare.

Andate su lulu.com e cercate la mia nomea, che si sta “accrescendo” ora dopo ora, femmina dopo altri amplessi.

Un’ode al Cinema, liriche imbastite con classe inarrivabile, sopraffina, scaglie di dolcezza grintosa a elevare ogni coscienza invidiosa.

Da Apocalypse Now a Cape Fear, da Carlito’s Way a Il lungo addio.

Un “breve” omaggio alla Settima Arte.

Comprate, non ve ne pentirete, ascolterete il rimorso di tutte le vostre colpe, delle vostre vigliaccherie, di quanto piccini “accusaste” e ora implorate perché (D)io v’illumini sempre con più acume e sottigliezza.

Curatevi figliole dall’acne, sfoderate gli estrogeni a mio genio!

Elargitemi le fragoline e lupo sarò sempre più “capriccioso”.

Amen.

Anzi no, professo il disturbo perpetuo a ex criminali che tentarono d’adescarmi al fine che m’attenessi al lor servil porcile, logorroico di frivoli “uccellini” a cui la mia metodica astrazione, enigmatica e indecifrabilissima, come una frattura nella tempia sinistra di John Rambo, oppone, a muso duro, uno sfottò su stampar la mia Gioconda.

Ché lavorassero e si spaccassero il culo tra onde “radiofoniche” di “cattive compagnie” a base di direttori “castiga-colleghe-scollegate dall’etere ma ben, nel sedere, rassodate su pessima musica” e colleghi da usare dietro schiaffi e ricatti.

Ché lavorassero e sudassero come bestie questi cafoni che, viandanti, fra una puttana e l’altra, insistono con sofisticata “altezzosità”, a guardarmi dal basso verso l’alto, in quanto Principe ereditario d’un gene geniale, a cui ogni psichiatria fu arresa, prostrante, dinanzi a sua Altezza, il qui presente “evanescente”. Non (acca)pigliatevi. Non parlate più?

Condoglianze all’umanità d’idioti che va a vedere un film di Tarantino e comprende solo il culo di Bridget Fonda, quando invece “denireggio” da Bob non Louis Gara ma Max Cady stronzo e inarrestabile. In una bionda oggi, domani a rimontare.

Uomini così non si fabbricano più nelle vostre “catene di montaggio-alimentari”. Io alimento la vita d’elegante essere colui che è. E mi monto la testa a scontro contro, non scontato, delle vostre testoline.

Chi sono? Non lo saprai.

Ma potrei essere Robert Mitchum.

Fratelli della congrega, siamo o no ortodossi?

No? E allora vi spaccheremo le ossa.

Ora, datemi una Donna e capirà che Rocco Siffredi è un “osso-buco”.

Fidatevi, ho le mie “regioni erogene” per dimostrare il “tutto”.

Sfogliate l’anteprima e potrete ammirare il mio volto che te lo ficca con “grazia”.

Gente ipocrita continua a spazientirmi, nella presunzione in-dotta che sia un “abbaio” nell’abbazia, ma invece insisto e tormento, un assillo continuo e sconsiderato (che devono considerare tanto d’assiderarli, ossessivo, reiterato e insistente, quasi alla loro calvizie incipiente e accidiosa di falsa “sapienza), che dà fastidio, come dev’essere, da “outlaw” alla Clint Eastwood di Gran Torino, a costo di consacrarsi al suicidio “annunciato” , cosicché il criminale confesserà ogni malefatta e verrà stanato dalla sua sporca “combriccola” di chi gli resse il gioco, il “soggiogare” e il “moccolo” a dar del “monco” a uno spietato.

“Recidivo”, a costo di “sputtanarsi” ché il pappone sia sedato e lobotomizzato da una “bella” rivoltella, nel rivoltargli la frittata, con un buco in pancia da Travis Bickle di Taxi Driver, nostro “monsieur” del tuo “signorile” violentare, psicologicamente, e “ammanettare” con le picconate alle anime.

Un lestofante che ho già acciuffato e spedito in tribunale ove, però, dichiarò altri spergiuri dietro testimonianze a “pararselo”. Per infoltir il suo nasino di bugia e complotto assassino.

Squilla, “morigerato”, un telefonino e ancora un “braccio destro” (presto al suo sinistro…) fa orecchie da mercante, preoccupato che la sua “carriera” possa esser radiata, in modo “raggiante”, da dardeggianti moniti. Così, appoggiato d’altri “legulei” burocrati dell’ordine, prende le “palle” al balzo per altro (ri)torcere.

Ma stan “architettando” mosse troppo frettolose, dettate dalla coscienza della loro vergogna con la coda di paglia.
Anchilosi? Non chiedere scusa?

E l’ago sta solo affinando una vendetta terrificante.

Perché i mostri io ho trovato, e prima si costituiranno, prima riceveranno in “pasto” dei ricostituenti alle loro “libagioni” su base di schizofrenica “inquisizione” contro chi, a differenza di queste prostitute (uso il femminile “dinanzi” a tali coglioni femminuccissime di viltà), ben “ammanicati”, di “manico” e manicheismo, è valoroso e non cagone.

Ogni mattina, appena svegli, vengon colti da un frenetico malore, speran di cancellare ogni lor orrore, ma Io, il Monsignore, spunto dalle viscere dei loro fegati, per ricordare questo a tal (dei ta-g-li) “o-r-moni” :

prima di sparare, assicuratevi di aver la pistola fra le mutande.
Sono il tuo boxer.

Non danno ascolto alla “vocina”, “piccolina” ma che cresce, chissà come mai, di eco, e vien loro alla mente Al Capone de Gli intoccabili. “Grande” sporcaccione e corrotto, mafioso merdoso “coperto” da conti che (nontornano.

Sono qui, dirimpetto al loro “silenzio” colpevole, che all’improvviso si autoaccusa di “sana”, appunto, colpevolezza. Mi gridano “Sei solo chiacchiere e distintivo!”.

Ribadisco che non sono un “tutore” alla Kevin Costner, ma un Mondo perfetto.

E s’incazzano di più. Tutto ciò mi piace da morire. Anche perché son già morti. Io nemmeno li sfiorerò. S’uccisero con le loro atrocità.

Ricordate: come vi frego io, neanche la madre degli idioti. Ché, per partorirli, aveva già i suoi problemi da malata di mente.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Backstage Hollywood


11 Apr

Tutti i retroscena “bollenti” di Hollywood: ove va la Mecca, ci son tante puttane che van a “messa”
Prefazione “incazzato pacinesco!”

Pacino don’t forgives, egli ti rende forbidden, con delle forbici (“doppio-paragrafata su mia calligrafia digitata in tastiera “analista”, nel senso di anale a te che te la fai con la cubista, fra l’altro da s-montare alla Picasso)

Monito apocalittico ai criminali!

Rimarcherò, a vita, il mio non avvitarmi ma rigirarmi i pollici di coperte “in bocca” a chi abboccherà, quindi marco a zona mista con pipa da bato Bearzot(ico), “distinti saluti”

La società è come un piatto di penne con panna e pancetta. Se, deduttivi, intuirete il malessere di “cagate” che induce, non vi ridurrete e “indurirete” come il Duce, altrimento alzerò l’alluce per “indicativo” al “Pollice giù” delle vostre carcasse… da morti!

La signora vuole le morti dentro, ammonendo, mangia la mostarda e la mortadella.
A me costei, “letterata” di “buon” gusto, disgusta. Preferisco il “grissino” che bacia il salmone nelle sere estive e un filetto d’agnello a queste “cervella”.
Ah sì, van sbudellati e, ivi, narrerò voi la “fav(ol)a” del prete “cazzone”…

Il prete alzò le sottane delle donne del puttaniere, “brindando” del “benedirle”. Nel din don dan sudato di chi dà la “moltiplicazione” dei “pesci”


Il prete se ne stava “indifeso” nella sua parrocchia. Ma un parrocchiano, per colpa della sua parruca troppo “stinta” nelle “verruche”, volle rubargli perfino le verdure della mensa.

Al che, cominciò a insospettirsi riguardo alla sua vocazione.

– Lei perché fa il prete? Perché non le tira? Non è “in campana?”.
– No -, rispose gentilmente il prete – Perché ne avevo le palle piene”.

Ma il disturbatore perseverò per fargli il sedere.

– Lei perché fa il prete? Perché non vuole “ammansir” le donne a “pecorelle?”.
– No -, replicò educatamente il prete – Perché amo contemplare mentre a te piace “sorvolarvi”.

Il parrocchiano, “non soddisfatto”, abusò d’impertinenza.

– Lei perché fa il prete? Perché adora crocifiggersi?
– No, amo impalare gli idioti. E tu appartieni a questo giro(ne).

Tre minuti dopo, accorse tutta la comunità.

Il prete stava celebrando l’Alleluja, indemoniato coi “cherubini”, fra bicchierini di brindisi e Marlon Brando di Apocalypse Now offerto in sacrificio per voi.

Il “disturbo” della personalità nell’animal ferale! La scossa elettrica all’erotismo spaventoso delle “balbuzienti” nevrosi d’una putrida società (s)tirata!

Squilla il telefono, un “disturbatore” rompe le palle e anche le “uova nel paniere” alle combriccole b-riccone che vivono nella carnascialesca idiozia frivola.

Grida loro la pena!

Un tormento assillante. Contattano, su lenti a contatto spaccate, qualche “asilo nido” per coprire le “urla”. Ma il rumore, “di fondo” ragionevole, persiste, rincara la “dose” per sedazioni alle loro sfacciate violenze psicologiche. Un’ugola che si dimena, ingoia cornetti alla crema, quindi dà di pancia alle loro abbuffate. Con (ig)nobile creanza scatologica, a triviale irriderli di stessa volgarità.

A trovarli! A trivellarvi, troioni!

Ne ho visti. Ragazzi indotti al suicidio perché “timidi”, dunque da intimidazioni e ricatti.
Insegnanti con la “logorrea”, frustrate croniche perché non soddisfatte da un marito “saltimbanco” fra una segretaria da “fotocopiare” e il copulare con la “stampante” in calce della sua vita in bianco e nero. Come “colora” l’esistenza, con “resistente” permearle, come preme e “opprime”… Veste d’impermeabile, soprattutto nell’anima, scarnifica chiunque con la prosopopea di chi vessa il prossimo da “domatore” degli “elefanti”. Smorfie, provocazioni, risatine “permalose” che “avvertono” per metterti in “allarme”. Per accerchiarti in gabbia! Per sbarrarti le “sbarre”.

Su loro “barra” di “cioccolato” da (boc)cuccia!

Alla prima avvisaglia di ribellione, avvisano appunto le “istituzioni” da raggirare dietro il “potere” delle formalità da sbrogliare. Sempre “indaffarati”, presi dai loro “impegni”, per cuori prostituiti a un sistema da “paese” gioioso dei balocchi, nel “Pinocchio”, e da pidocchi, allungare nello sconfinar dietro “lecite” bugie bianche “a fin di bene”. Lucignolo è un “presidente” del “cazzo!”. Quell’aria bonaria, quei denti “emananti” bontà, invero maneschi, generati “salivari” da tradizioni alla borghesia manichea, che ha sempre il coltello dalla parte del manico. E infierisce sui vulnerabili con l’inquisitoria “autorevolezza” dell’arroganza a cui dovremmo solo chinar la testa e sgattaiolare con la coda fra le gambe.
“Rispettare” le file indiane, il “dare precedenza”, il lor orrendo procedere che non cederà a riconoscere i torti, anzi t’infil(z)a l’arma a doppio taglio ché, se parli, potrebbe ritorcersi contro.

– Ti conviene star “muto”, e seppellire gli affari sporchi, le facce(nde) di merda.
(Siamo noi e ne andiam “fiere”, senza se e senza ma-iali).

Sì, li combattiamo e, stavolta, non contrattiamo, in cambio avran solo noi a sbatterli d’equi cambi di marcia. Di chi adesso controbatterà! Facinorosi, c’affacciamo dinanzi, e “dietro”, ai loro usci, ai loro “cuscinetti”, ai loro circoli pettegoli da capitani Uncino. E incidiamo. Sarà un frontal “sinistro?”. Incidente di “percorso?”.

No, uno schiantarli di fronte alle loro immonde vigliaccherie.

Alzarsi in piedi, di voce tonante, sfondare questi muri di gomma, e d’omertà, nel murarli dirimpetto alle loro responsabilità. Camminiamo alti, impettiti!

I criminali devono pagare. Qualcuno abbia la forza di confessare!

Come fanno a guardarsi allo specchio? Quel vetro non s’arroventa e avventa alle giugulari delle loro innocenze ferite? Arrovellati, criminale! Dove scappi? Chi pensi di scoparti?

Se no, lo specchio deve avere il senno d’insinuarsi dentro i loro incubi peggiori, di tormentarli, di non dar tregua.

Guerra speculare fra due concezioni opposte della vita. C’è chi si guarda orgoglioso, giusto e tosto, e chi osserva di sbieco, recidivo e acido nell’uccidere per museruole a “becco” chiuso”. Da becchini insensibili. Da assassini che poi nascondono il cadavere e descrivono l’incisione ad “agiografia” del loro “commemorarli” nella misura congeniale a genetiche distorte.

Quest’Occidente, ammalato da gare, da tappe, va tappato.

Ordino un “locale” e, nella locanda, vi sbatto al fresco!

Ammirerete il Sol Levante di chi v’ha tolto dai “guai”.

Sfreccio “muralmente cinese” come il terzo Superman, in quanto superbo nel mantello (s)lanciato.

Angelina è figlia di Voight Jon, ella, che “ancella”, fu amata dal Pitt Brad. Ora non più, in quanto ho “tastato con mano” la veridicità del loro “accoppiamento” proprio “bello” da un tranquillo weekend di paura. Sì, Reynolds sono io, non ho però frecce all’arco!

Pitt, invero, m’incontrò l’altra sera per discutere d’un problema che lo tormenta.
Da mesi, non gli va. Che cosa? La cerniera.
Pare che abbia recapitato a Joe Pesci un “ritorno in grande stile”, affinché possa “tirarglielo” da unico, vero comico, ora che a Hollywood non fa ridere più nessuno.
Steve Martin s’è “ritirato”, Jim Carrey “rincoglioneggia” a Miami, servendo il caffè a Rita Rusic, “spupazzando” le onde del successo, che fu(ma), fra sceme e più sceme. Al posto del Billy Crystal, adesso han ficcato quel Seth agli Oscar. Che disastro! E anch’io non sto tanto bene, per citare Woody Allen. Diciamocela, Woody ha finito la scorta di battute per salvarsi dal suo chiodo fisso, latente: il sesso. Le salviette!
Adesso che la vecchiaia dà gli acciacchi, la mente fa brutti scherzi e non aiuta, di certo, a “star su”.
L’umorismo diventa prevedibile e scontato, la senilità un fattore del “Non c’è più niente da fa’, né gli uccelli del tramonto mi allieteranno l’orizzonte marino di quando rivoluzionai da Cristoforo Colombo, nella scoperta di nuovi linguaggi”.

La vita è solo una questione di (male)lingue: da giovane, se non “limoni”, ti pescano, d’anziano devi buttarti giù dal ponte, ché il fiume conserverà le ceneri per un acquedotto da “Addio e ora spurghiamo”. Insomma, prima “provocano”, poi devi “invocarle”.

Tanto, i ricordi servono solo alla Total Recall di chi l’ha vissuti. Una volta morto, cancellano.

Sì, la vita è come Jack Nicholson. Egli impazzì presto perché aveva già capito che il Mondo è un casino totale. Quindi, fra culi e cuculo, fu precoce Shining del Peter Pan bimbo che, col triciclo, incula. Egli raffredda nel labirinto!

Sì, la vita è come Sharon Stone. Un Tempo apriva al sorriso, divaricando le cosce, adesso ha le vene varicose. Non è una gran cosa.

Sì, la vita è il “Darti una scossa”. Ecco, se mi dessero delle percosse, starei “meglio”. Non sento nulla, giusto il mio cazzo, ma non so dov’è andato. Forse, a pisciare in testa agli stronzi.
Non sono i “miei”. Cosa? I testicoli? No, le coliti.

Al che, tornando al Pitt, prendo in prestito il suo “pitone” e divento King Kong con Naomi Watts a urlare, “meravigliata” della bestia. Un Falotico castano su pelo biondo, di rinnovata erezione “coriacea”.
Sì, “di tutto Cuore”, me “lo” decora” e le scimmie, tutte in coro, accorrono a guardare lo spettacolo.

Ce la vogliamo dire?

Andate a farvelo dare!

Dove?

Da qualche parte “entrerà”. Ora, ci son tre buchi nelle donne e due nei maschi? No, è un “luogo comune”. Sono cinque per le donne, e quattro per i maschi. Sì, bisogna “calcolare” anche il naso.
Se ti scaccoli troppo, potrebbe dimezzarsi d’uno solo, perché scomparirà la cartilagine.
Se invece ti compare un altro buco, sei un drogato.

Non so. Ho ragione?

Bisogna “rifarla?”.

No, non si rifarà…

Angelina Jolie è una puttana!

Come dice Yul Brinner ne I dieci comandamenti: “Così sia scritto, così sia fatto”.

Cosa? Il faraone che si “cucina” la faraona? No, l’ano senz’ormone.

Arrivederci.

Detta tutta, sei fottuto!

Mi ricordo di quando le scrissi la letterina d’amore:

se sono il tuo amante, allora in frigorifero non c’è nulla! Perché vuoi mangiarmi? Ti consiglio di far la spesa per una colazione più nutriente.

Dialogo innescato di “mic(c)ia”:

– Non vuoi più far la doccia con me?
– No, preferisco “lavarmi” nel fai da te. Dopo, avrei bisogno del bidet.
– Perché? Dopo la masturbazione, non lo detergi?
– Ma che hai capito?
– Una sega.
– Non voglio mica farmelo a pezzi.
– Sei pazzo?
– No, non ti spupazzo. Addio, zoccolazza! Beviti un Lavazza!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Seven (1995)
  2. Robin Hood – Un uomo in calzamaglia (1993)
  3. No grazie, il caffè mi rende nervoso (1982)
  4. Genius – Genio incompreso ma non troppo (1999)
  5. Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere (1972)
  6. Bugiardo bugiardo (1997)
  7. Qualcosa è cambiato (1997)

Mchael Douglas, il Play del Rec Red


10 Apr

L“eretta” erotomania della società “moderna”: Mike Douglas è la cura a tale disturbo “amorevole”

Dietro il candelabro” del Soderbergh, c’è un Douglas “rassodato”, che fa piedino a Matt Damon

Inconfutabilmente genio, professo la schiuma di barba ascetica nelle bollicine frizzanti del lavandino “dissolto” in Pace di Cristo, per una rasatura di bagno “asettico” e ad anestesia dai porcili di massa degli insetti e degli “infetti”

Afferro la “cornetta” e do del cornuto a un mal intenzionato. Invero, non commise nessun reato, omise il fascicolo della mia “diversità”, dandola in pasto a Ponzio Pilato, uno psichiatra che sentenziò per dilapidarmi. La crocifissione io “evasi”, e i suoi “vasi dilatatori” spompai.
Raggrumai nelle torbidità delle sue penne stilografiche e infierii leonino su unghie mie smaltate, graffianti nel “Lynch… iarlo”. Sì, tutte le sue teorie furon dal sottoscritto derise e confutate, nella vera elevazione spirituale, trascendente che non concepisce la vita come una “figata”.
Bensì come un delirio cronico con alterazioni mentali. Dure e morbose!
Mai sazio di stati malinconici, ceno assieme ai barboni, “incatenandomi” a una “tristezza” a me lieta, di mille comete sospiranti nel vostro “tirarvi”. Meglio gli umorali e il Tempo immorale alle “regole” di chi “travia” se non ti tranci nel casino “caporale”.
I miei ossequi alla signora, di gioielli ben “inamidata” e dei “preziosi” a “inumidirla”.
Donnaccia falsa a cui rifilerò solo la “patacca”. Un volto in “pietra pomice” ed espressivo come De Niro in letargo. Condisco le mie patate con del vino “piccante” su fronte spiccata.

Evviva De Niro! Evviva il neo che si fa beffe di tutta questa terribile nerezza e vacuità. Ah, vi riempite la testa di cazzate e, in mezzo alle gambe, senza “desinenze” ma “plurali” di “pene”.
Ecco la “consolazione”. Letture a tasso di miele, meglio Torquato! Ché, quatto quatto, non vuole le gatte ma cammina a gattoni, mentre voi scodinzolate ruffiani e di “pelo” arruffato.
Tutti “tesi” di “personalità” per “inserimenti” raddrizzati. E poi v’arricciate appena uno preferisce una bevanda liscia e basta. Non c’è bisogno del “dritto”. Ma d’un “rovescio” a letto, con l’ultimo incubo di Stephen King “infiocchettato” in un coniglio azzurro su movenze al cardiopalma nell’andatura “ruvida” del Roger Rabbit, discolo malefico e “maniaco” delle “perversioni”, non in carne e ossa, virtuale dello “sciroccato” a sfottò della Jessica, rossa quanto sciocca, di lacca e “Con me non attacca”. Egli accende il canale a luci bollenti e “lucida” nel parsimonioso su e “sentirlo giù”.
Con indole imbattibile, “va” ch’è una Bellezza fra mille di Hugh Hefner.

Sì, Michael Douglas, conclamato puttaniere. I suoi occhi non mentono. Egli “catalizza” ogni clitoride nel “fascino senz’età” del parrucchino per la “tintura”.

Ma qui fa un’eccezione alla regola, una “porca” figura. Nessuna figa ma un Damon “damigella”.
Forse di buon “uccello”. Per il filetto che gli fa il filo da “sarto”.

Basta, moralisti!

I diversi esistono e “insistono”.

Me ne frego delle sessualità e delle cenette, dei criceti e dei vostri genitori.

Non do valore al mio genitale, sono la genetica color genialità.

Tu spalma l’amante di “gel”, e stai “bona”.

Alla base del nervosismo odierno di massa, dopo studi appurati verso (e riversati a…) tali impuri, c’è una radice malsana, “frutto proibito” della “melina fra Adamo ed Eva, col serpente a far (il) torello per una corrida da “corridori” e corrive borie su pomate e “matare”: da me, tali viscidi, otterranno solo un Panda seduto a capotavola ch’“accarezzerà” un piatto fumante di spaghetti allo scoglio

Mi siedo, il servo apparecchia. Ordino “ostriche alla mia oca di pennette indiane” e un secondo di “secondini” da infornare ad Auschwitz, con tanto di “dolce” di “crema.

Ho sempre rinnegato i miei coetanei, buoni solo alla “condotta” della cannabis. Il cannellone, invece, se farcito con dei cannoli siciliani, “spumante” sarà levità contro ogni livore dal mal di fegato. Il tutto da digerire con della birra in un bar di surriscaldati per una Notte al bignè.

Inetti, annettetevi al sistema e guadagnerete solo la pagnotta del “Pandoro”. Famoso insaccato di prosciutto a San Silvestro, salato come l’amarena di Lune non tanto “piene”.

Prendete una foto del Douglas, quando litigava in cucina con Kathleen Turner, “lanciandosi” da inseguimento alla… “verdura”. Poi, “stonò” di manie sessuali per le gambe aperte della Sharon Stone, una ch’è stata anche con Vittorio Sgarbi, “sgambettando” da Botticelli per le sue esegesi “artistiche”. Io direi artiche “in modo” di colui che acciuffò il ciuffo suo “birbante”.

Quindi, da questo game, toglietegli i capelli da Sansone, famoso cane biblico, e Mike s’arrabbierà in Demi Moore, spaccandola nel vetro rotto delle “vergogne” da nascondere.

Michael, il più grande “Zorro” delle donne, infatti s’è sposato con Zeta-Jones. Una che, in barche sue, di balcone le fu “panorama” dell’orizzontarlo!

Il Cancro lo schienò e, dopo tanto strabuzzare per il “triangolino”, impazzì anche di”bulbo”. Non solo pubico ma in senso della chemioterapia.

Si salvò, appunto, per il rotto della cuffia, dietro papaline a nascondere il “pelato” causato dalla malattia.

Oggi, è tornato in “pompa magna”.

Behind the Candelabra, un film in cui abbina uno stile di vita “intoccabile” da riccone a quello che “tocca” da ricchione.

Il tutto diretto da Steven Soderergh. Un altro pappone che girò anche con la pornoattrice Sasha Grey.

Manca solo Sara Tommasi al traffic e abbiamo completato la schifezza della sua filmografia, sesso, bugie e videotape.

Devo dire “altro?”.

No, basta con il maiale! Esigo il magro.

Sono un fanatico della giusta e spietata “cattiveria”. Viviamo nel 2013. Meglio il Far West

Io mi altero, mangio una pizza da Altero e son alterità. Sì, diverso non in “gay” ma poco gaio coi “galletti”.

Piuttosto che adeguarmi a questo Mondo di lestofanti, malati di menti d’elefantiasi a “bastardi”, vado da McDonald’s e “prelevo” dalla cameriera un “Duffy Duck”, famoso papero anatroccolo per romper i bernoccoli dei paperini.

Sì, m’indurii e odio le tenerezze. Smancerie, “lavanderie” se non a quei neuroni aggressivi t’allatti!

Ingrano il loro campo… di concentramento.

Un fucile da Gran Torino, e addio.

– Non credo che tu sia diverso. Ti masturbi!
– Sì, e sono anche violento da onanista. Questo ti turba? Ma considero gli amorucoli un patto peggio delle prostitute.
Quindi, stai calmo o ti slogo la mascella, e ti metto a soqquadro la tua casetta da piccolo borghese!

In poche parole, la Moore è peggio di Barbara d’Urso, la superzoccola per ogni orsacchiotto della peluche.

Il suo libro del cazzo vende? Ah, ci mancherebbe! Son tutti dei cazz(ar)i.

– Hai rotto i coglioni!
– Le costolette, no? Beota! Modera le sparate! Sono io che sparo!
– Basta pararti il culo! Ti denuncio!
– Ma dallo via! Anzi, ti eviro!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Behind the Candelabra (2013)
  2. Last Vegas (2013)
  3. Rivelazioni (1994)
  4. The Game – Nessuna regola (1997)

Morta Margaret Thatcher, era ora!


09 Apr

Margaret Thatcher è morta, racconto “sergente” da donnaiolo: il cane di Napoleone scappò dal suo “imperatore” e, con amabile “cuccia”, accalappiò un alano!

Un assassinio da Jack Lo Squartatore, Londra ha sbudellato anche i “vampiri”

Whore, puttana! Dracula assatanato!

Società di lenti e abulici, di bulimiche depresse che si “scagionano” dopo essersi accapigliate e azzuffate in risse per il maschio più galletto di bullismo! Qui, è giunta l’ora della riscossa!
Ogni “donna” malafemmina sarà violentemente servita da un “assegno” pieno di zeri, con la partita “uvetta” delle loro mezze calzette, e segneremo di “tiro” su freccette a “chiodi” e pellaccia color “camoscio” irto, mirando con “oculata mestizia” fra le gambe dei loro amanti “al sangue!”

Sì, quartieri “nauseabondi”, intonati al bruciore di questa marcia animalità “in tinta unita” a inneggiare la fame più supina al suino loro. Sudati dietro maschere per proteggere la reputazione, previo facciata per entrar in ogni sottana delle puttane! Poveracci! Vanno stracciati! E le donne strappate!

Dimagrisco a vista d’occhio, mi orgasmizzo su taglio mohicano e capelli a onde rabbiose, adirato bulbo che mesce i peli grezzi di questi “vittoriosi” travestiti in “spoglie!”. Ove “accaldano” la refurtiva, e sfogano i giorni feriali di lavori (r)affinati, con puntiglio “selettivo” e darwiniana bomba nuclerare a “razza superiore” da pianeta delle scimmie, esplodendo nelle teorie “atomiche” e malferme di Enrico Fermi, un pazzo scienziato che sfidò Dio nella sua mania d’onnipotenza da dottorino Frankenstein, incosciente che il suo esecrabile parto avrebbe generato faide fratricide per il monopolio scellerato a più potenza di fuoco! Invenzioni che han scoperto solo (e non Solaris!) il vaso di Pandora, nella deflagrazione d’ogni valore distrutto dalle guerre distruttive per “affermare” primati e privilegi.

La Certosa di Bologna, dopo la pioggia notturna di Domenica Notte, allagata sta allevando zombi che, con sacre scimitarre, s’innalzeranno dalle tombe per seppellirvi vivi, brindando la morte degli essi vivono. Con Carpenter che filmerà le lotte “matrimoniali” di poveri pazzi finiti nel manicomio dei vostri orrori! Inconciliabili differenze, ca(u)se di divorzio, meglio quelle stregate della Transilvania, ove Dracula beve sangue di vergini concubine e, nel suo Gary Oldman, ringiovanisce nel suggere il seno offerto in sacrificio d’una burrosa, generosissima Monica Bellucci da sodomizzare in ogni “morso canino”, coi lupi nel cortile che balleranno, ululando affinché il Conte “perduri”-resistendo lungo la sua schiena, insistendo-scosso lungo i brividi affusolati del plenilunio-divorandola! N’avvolgerà l’orgasmo, e smargiasso riderà “inviso” dall’Inghilterra bigotta, ancora “assuefatta” alle “regine” della “monarchia”. Tutti a porger l’inchino al “principino”.
Questi retrogradi, dal suo mutar licantropo, saran terrorizzati. Si nasconderanno nel Refugium Peccatorum, “toccandosi” per chiedere “Provvidenza” all’assistenza “previdente” d’Un Dio che possa preservarli dal Dracula “lì” tonitruante, nel saccheggio d’ogni loro sacca scrotale, “svuotandoli” dalle più rigide “istituzioni”, appunto solo (d)istruzioni!

Dracula col suo braccio destro e di Sguardo mancino, elevatosi dall’urna per castigarli nella coscienza che bramarono. Ora è Dracula a sbranarli, “brioso” li squaglia, uno squalo d’eleganza inappuntabile che “impalerà” paletti. Sui macellai “bianchi” che, sacrileghi, offesero la sua dignità.

Poi, si concilierà alla sua Winona Ryder, e la scoperà sin a prosciugarla!

Biografia d’una non tanto figa, ma Iron Lady, meglio le “Golden”, calze per la Donna che te lo tira “di ferro”

La “primina” a rivestir la carica di Ministro ove il Regno Unito, non tanto compatto di cospirazioni “IRA”, rischiò il muro di Berlino in terra per cui Riccardo Cuor di Leone fu arciere a Nottingham, con Robin Hood e i suoi arcieri!

Donna inaffondabile, cattivissima e leguleia, metodista religiosa e figlia di un droghiere.
Ma-i si drogò, in quanto “conservatrice” nel non trasgredire. Mai dire mai, Agente Sean Connery al servizio di sua “Maestà”.
Ora, non drogatevi e prendete una Donna di nome “Margherita”, quindi cantate con Cocciante!

Se la “dedica” non vi sarà lieta di doghe di legno, cfr. “Scopata (non) assicurata”, premete la “sicura” del “pisello”. La “principessa” non dorme…

Ecco che, come la “Madonna”, v’apparirà la Thatcher, appena discesa dal Paradiso delle leggi al vostro “Purgatorio con la spurga, senza prugna gettaste la spugna-tifando da hooligan!”.

Sì, ne ho visti… proletari alla Billy Elliot andar a mignotte da “ultrà” e da birre Guinness sull’“Hip, hip, urrà”, che si son adagiati nelle pance da diarree.

Ho visto Carlo che comprò un Carlino, e ora è un rimbambito col “pappagallo”. E il “Magno?”.
Sì, era meglio la pipì di Pipino il Breve, un semi-austriaco nevrotico e anche impotente cronico.
Almeno, non cagò il cazzo! Stava a legiferare da “stagista” con un Algida Magnum! Quanto il suo “stecchino”… al cioccolato “fondente”.

Margaret, invece, salì al “Potere”, ma pochi “potenti” le furon “tenenti”.
Ella gridava “Sull’attenti!” ma, quando si faceva “accompagnare”, il “maggiordomo” non era tanto “uomo” e fu uno dei primi a usare il Viagra per “tirarsi” su di morale dinanzi a una bagascia tanto poco “lasciva”.

Il maggiordomo sa che un grande Uomo ha bisogno di una vera femmina, come Napoleone prima che si “autocastrò” nell’isoletta.

E non di una stregona!

E che c’entra il cane?

Il cane non è più al guinzaglio, “Egli” aizza e azzanna!

Infatti, è per questo che ogni proprietà privata “porta” la scritta “Suonare senza svegliarlo!”.

Sì, il postino suona sempre due volte!

Il cane è Jack Nicholson. Jessica Lange è avvertita!

Wolf, la belva è fuori!

Se a Jack, aggiungete Al Pacino di Scarface, i fascisti, anche britannici, saran alle “direttive” di Montana!

Tu dai ordini a me? Sono io che do ordini a te!

“Tieni qua, cagna!”. Dammela!

Se tal vi pare una cagata, meglio delle tue “donne”. Fanno vomitare!

Sì, esigo donne col Sesso stampato nella faccia, basta con queste vecchiette scassapalle!

E qui v’elencherò una serie di fighe su cui sbrodolorete voi merli, mentr’io ne “appurai” i “meriti”.
Da Presidente di “tutte”.

La dovete finire con le regoline cartesiane di Chris Nolan, meglio una sana “inception” a inseminare “a folle”, poi “ingranando” su occhi sgranati alla patonza “granulosa” come le sabbie “mobili” in cui t’inocula-dinoccolata!

E soprattutto la dovete finire di considerare Tom Hanks un “buono”. Tom è uno stronzo peggio delle merde. Di Notte, dopo la sua “parte” nel Walt Disney, prende Rita Wilson e, da “Zio Paperone”, si “tuffa” nella sua Minnie! Senza manualetti da marmotte e marmittoni, miei mammoni e mammolette!

Se, alla vostra città “Paperopoli”, tutto ciò disgusta, allora sorbitevi le tangenti.

Il mio “programma elettorale” non ha eguali, è “prolisso” e “striscia”, arrostendole! Questa è sanità!

E nessun Ispettore Basettoni può “sindacare!”.

Poveri fessi! Volete una vita da idioti!? E allora accomodatevi.

Io “lo metto” comodo!

Ah ah, e non potete “farci” niente! Poiché sono il nulla nella sua Nutella!

Ah ah!

Sono il Draculaaa! E inculo!

Egli sa!

Basta coi periodi incasinati. Togliamo il periodo. La frase inizia con un altro paragrafo, intitolato al tomo!

Chi è il tomo? Non lo so, sono tolemaico!
La Terra gira attorno al Sole?
Anche tua sorella!

Come ne gira quella, neanche Odissea nello spazio!

Ho detto tutto!

In verità, vi dico che le donne non sono banali ma vogliono solo la banana!
Il che spiega perché il Mondo va a puttane!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Predator (1987)

Ma quale Schwarzenegger, datevi al Sexual “omonimo”, da omone, di Angie Everhart, a cui neanche Erik Everhard potrebbe “dare” la giusta “dose” di sex machine, e neppure Peter North potrebbe “riempirla” a dovere. Vai, questa rossa spinge, graffia il maschio, l’avvolge, lo “incastra” fra le cosce, lo doma, lo “rassoda”, lo seda a base di “staffilate” in un seno che batte l’elettrocardiogramma della vulva fulvissima! Infiammabile!
Il caso Martello (1991)

Valeria Cavalli!

Un nome che fa assonanza, e che “suono sonoro”, con il cavallerizzo, sempre rizzissimo, sempre erettissimo, che la spalma sotto l’acqua e, spumante, la imbizzarrisce col “tappo” stappato!

In felicità estrema, tutto il pudore mandato, “emanato”…, scalmanato “in culo”.

Che zoccoli!
Vendetta fatale (1993)

La puttana per antonomasia, Shannon Tweed, che ti riscalda con il sessappiglio della Milfona in calore ché “non lo tieni dentro”. Bionda che vale tutta per il “pezzo” forte del “darle” mani energiche, sculacciate a iosa, cavalcate sin all’alba d’ogni “prepuzio” fra le praterie, “montandola” in sella, nelle stalle, ed “elevarlo” paradisiaco sin ad ascender fra le galassie lattee!

Gioia totale!

“Behind the Candelabra”, Trailer


09 Apr

De Niro talks about latest O. Russell


09 Apr

Robert De Niro’s first project with David O. Russell delivered an Oscar nomination and one of his most accomplished performances for some time. The pair obviously struck it off on Silver Linings Playbook, so the news that they are reuniting on Russell’s next, a so-far untitled Abscam thriller, while immensely cheering, shouldn’t come as a major surprise.

Talking to Empire, De Niro explained that he’ll be playing a man immersed unwittingly in the corruption exposed by a late ’70s FBI sting. “My character is a guy who comes in and represents the whole gambling thing, trying to help them work it out. Unwittingly, he’s also being used. He’s legitimate, in that he can do casinos, but he’s also connected to the underworld.” So a fixer of sorts? “Right.”

The film follows con man Melvin Weinberg (Christian Bale) who works scams with partner Maxine Gardner (Amy Adams). The pair are busted by FBI agent Jimmy Boyle (Bradley Cooper) and offered a deal: help run a sting that takes in mob criminals and, more intriguingly, crooked politicians.

“It’s the story of how the government prosecutor went after federal politicians”, explained the actor. “They were taking bribes to allow the legalisation of gambling in New Jersey.” Expect a complex world of sleaze and corruption, in other words. “I’m still learning about it myself,” laughed De Niro.

Jennifer Lawrence, Louis CK and Jeremy Renner are also on board for the production which is shooting now, with De Niro rumoured to be joining them in May.

Vai da David! 

“Hands of Stone”


09 Apr

 

Go Raging Bull! 

EXCLUSIVE: If you love sports films like I do, here is one that has knockout potential. Robert De Niro and Edgar Ramirez have signed on to star in Hands Of Stone, a drama written and to be directed by Jonathan Jakubowicz. Boxing fans will know where we are going from the title. Ramirez will play champ Roberto Duran. De Niro will play his trainer Ray Arcel in a drama that focuses on how each man changed the life of the other. It is set during boxing’s Golden Era, when Duran was among top notch fighters including Sugar Ray Leonard, Thomas Hearns, Marvin Hagler, Hector Camacho, Vinny Pazienza. Duran fought them all and won 103 of his 119 fights. The focus will be on the Panamanian boxer’s incredible brawls with Leonard, culminating in an inexplicable ending of the famous fight where Duran quit in the ring and cried “No mas,” on a night when Leonard was having his way. That was a terrible ending to a rivalry that was everything depicted by De Niro in Raging Bull, when Jake LaMotta had those classic brawls with Sugar Ray Robinson. This was back when boxing mattered, and well before it got eclipsed by mixed martial arts fighting, which is way more accessible to the public and more smartly run than is pro boxing.

The film will begin production inSeptember in Panama. It will be produced by Jay Weisleder and Jakubowicz of La Piedra Films. “The story of Roberto Duran and Ray Arcel is not only a homage to the golden days of boxing; it is most importantly the story of a fatherless man who teaches every single one of us the true meaning of never giving up,” Weisleder said. Jakubowicz said, “The infamous “No Mas” fight is the biggest enigma in the history of boxing. This movie will answer the enigma, with the best talent any director can possibly dream.” Executive producers include Claudine Jakubowicz, Ben Silverman, Cassian Elwes, Carlos Garcia de Paredes, Max Keller and George Edee. Roberto Duran’s son, Robin Duran will be serving as Associate Producer. Bill Johnson and Jim Seible will be marketing the film internationally through their company, Lotus Entertainment.

 

De Niro recently wrapped another boxing-themed pic, Grudge Match, with Sylvester Stallone, along with Last Vegas for CBS Films, Relativity Media’s Malavita and Lionsgate’s The Big Wedding. He’s repped by CAA. Ramirez is an intriguing choice for Duran. The intense star of Carlos is coming off a turn in Kathryn Bigelow’s Zero Dark Thirty and next stars in Libertador. He’s repped by Impression Entertainment, CAA and Hirsch Wallerstein Hayum Matlof and Fishman.

 

 

 

 

 

 

Hollywood


08 Apr

Ama costui, e spendi complimenti. Sì, vai a far la spesa, e compralo, ché non avrai un altro Falotico come io comando

Anni fa, non so quando, pubblicai una mia invenzione, essendo uno e trino, caprino e volpone, nasone e bugiardino, lontano dai manualetti ma a letto in pigiama sognante.
Sì, sonnambulo, infilo la mia sigaretta preferita nel mio spaesato girovagare anche a Los Angeles, con Angelina Jolie da pollice su per tirarmelo nel suo viola(to) lilla che strilla. Che Donna! La conobbi prima che Brad Pitt ne usufruisse, Lei lo sfruttasse, ed entrambi oggi son alla frutta. Cosa? I pantaloni calano le brache? No, giro in barca. Già, un alone di freschezza, fresco, ne bacia la sua paprika e lo attacco al tram. La vita di coppia è una scopata che, alla lunga, annoia.
Meglio il sodo subito e non sudarsela.

Così, dopo essermi avventurato nella nera Jolie, scovai questo coniglio dal mio cilindro:

Udite la mia voce, come di ciuffo aguzzo è ingegno non altolocato bensì toccante nelle vostre carità. Come si modula, lestofante di savia inculata nel vostro orifizio.

Sono un Uomo che una se ne fa e mille ne pen(s)a.

Adoratemi, e domani sarà Gretchen Mol, una che di seno è superiore a tutte. Ti (sor)monta!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Hollywood Party (1968)
    Un Uomo a cui nessuno dà credito ma che imbizzarrisce i vetusti borghesi, sfacciato di torte in faccia. Un frontale loro tremendo. E, tranquillo, lascia il segno.
  2. La finestra sul cortile (1954)
    Un Uomo apparentemente immobile, chiuso fra le pareti eppur più avanti, con Grace Kelly molto “carrozzelle” alle sue rotelle rotanti fra cosce in un occhiolino che vede in profondità. Fottendosela, stando anche seduto. Lo psicopatico è fottuto. E Grece serenamente vista. Dopo che la svestii e Lei lo rivestì.
  3. Shining (1980)
    Gli orchi mi pedinarono, ma li (raf)freddai. Ora giacciono nel labirinto dei matti, mentre io scorrazzo e vado anche nel di Lei venirmi. L’orco succhia, il genio ti pastrocchia.Io abbino l’adulto vero al bambino puro. Questo eccita il muliebre in mezzo ai vostri freddi polari e mulatti. Ah, allatta e tutto è attillato.
    Le donne mi scelgono, io le seduco anche col triciclo…
    E son “raggi” del “seggiolino” mentre in sella Lei è bicicletta primaverile, su gonne corte per un amantemeccanico, senz’arancia ma “in due” pompelmi.Che c’entra con Kubrick? Nulla. Ma tutto entrò “pedalando” e spingendo con lentezza nella “discesa”.

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)